2021divanogiusti2602

IL DIVANO DEI GIUSTI – MEGLIO LE GRAZIE DI CARMEN VILLANI IN “LA SUPPLENTE VA IN CITTÀ” DI VITTORIO DE SISTI, O QUELLE DI FRANCESCA NERI IN “LE ETÀ DI LULÙ” DI BIGAS LUNA? TANTO LO SO CHE FINIRETE PER VEDERE QUALCHE NUOVA SERIE AMERICANA, COME “YOUR HONOR” SU SKY. MA POTREMO ANCHE FINIRE A VEDERE I BATTIBECCHI TRA UNA CHIARA FRANCINI DILAGANTE, LAURA CHIATTI, ANTONIA LISKOVA E JUN ICHIKAWA IN “ADDIO AL NUBILATO” – VIDEO

 

 

carmen villani la supplente va in citta'

 

Marco Giusti per Dagospia

 

Meglio le grazie di Carmen Villani in “La supplente va in città” di Vittorio De Sisti, Cine 34 alle 21, o quelle di Francesca Neri in “Le età di Lulù” di Bigas Luna, Cielo alle 21, 15? Tanto lo so che finirete per vedere qualche nuova serie americana, come “Your Honor” su Sky, con Bryan Cranston giudice integerrimo che deve salvare il figlio, che ha ucciso in un incidente d’auto un ragazzo, dalla vendetta di suo padre, potente boss, su Sky, che leggo trattata maluccia dai critici americani, mentre a me è sembrata con una bella carica, cioè non ti fa addormentare.

 

Ma potremo anche finire a vedere i battibecchi tra una Chiara Francini dilagante, Laura Chiatti, Antonia Liskova e Jun Ichikawa in “Addio al nubilato”, commedia 2021 di Francesco Apolloni, credo Amazon. Bello? Insomma…

 

la supplente va in citta' 5

Parliamo di “La supplente va in città”, che vedrete stasera introdotto dal mio amico Tatti Sanguineti, l’ultimo vero critico di cinema rimasto in tv a parlare col pubblico. Presentato come il sequel, a ben quattro anni di distanza, de “La supplente” che qualcuno avrà visto la settimana scorsa, è in realtà la versione cinematografica di una commedia spagnola di successo, diventata commedia sexy di coproduzione con Carmen Villani nel ruolo di Rubina che arriva a Roma da un paesino di montagna, decisa a sposare il suo fidanzato, Carlo, Mauro Frittella, che lavora in una autocarrozzeria e pensa solo alla discomusic.

 

 

addio al nubilato

Visto che lui non si decide a chiederle la mano, la ragazza va a lavorare come colf in una famiglia perbene. Perbene solo sulla carta: un padre guardone, Francesco Mulé, un figlio un po’ scemo, Vincenzo Crocitti, e una figlia lesbica, Josele Román. Prima si impone come cameriera tuttofare, poi come amante di tutta la famiglia.

 

le eta' di lulu' 1

Quando scoprirà di essere incinta del vecchio fidanzato, si farà sposare dal figlio un po’ scemo e deciderà di vivere come vuole. Boh. Era tremendo anche allora. Non vi preoccupate. “Le età di Lulù”, scritto dalla stessa autrice del celebre romanzo sul desiderio sessuale femminile di Almudena Grandes, è invece il film scandalo che lanciò internazionalmente sia Bigas Luna, che prese il posto di Luis Garcia Berlanga, che Francesca Neri, che prese il posto, a dieci giorni dall’inizio delle riprese, di Angela Molina.

le eta' di lulu' 1.

 

Diviso in due parti con Lulù ragazza e Lulù adulta, doveva essere interpretato dalla Molina nella parte adulta e dalla sorella minore Monica nella parte di ragazzina, ma l’attrice voleva dei cambiamenti di sceneggiatura che Bigas Luna non volle fare e uscì dal film. La Neri arrivò all’ultimo istante, ma funzionava per tutte e due le età di Lulù e rivelò un’inaspettata carica erotica.

 

Allora venticinquenne, aveva fatto pochi film, ricordo “Il grande Blek”, ma niente di memorabile né di simile. Fu abbastanza uno shock per il cinema italiano vederla così e la sua carriera iniziò proprio con Lulù e Bigas Luna.

 

dove osano le aquile 1

 

Ma il film che rivedrei davvero stasera, confesso, è il ricco war movie con la coppia Richard Burton-Clint Eastwood “Dove osano le aquile”, Iris alle 21, diretto da Brian G. Hutton con soggetto e sceneggiatura scritti da Alistair MacLean. Due ore e mezzo di azione e di sparatorie sulle montagne austriache.

 

Credo che la scena della locanda di “Bastardi senza gloria” sia tutta ispirata a questo film, dove vedevamo un assurdo Clint Eastwood con ciuffone alla Callahan vestito da nazista per camuffarsi.

 

l’odissea

Clint lo aveva ribattezzato “Dove osano le controfigure” (Where Doubles Dare”), viste le tante scene di montagna girate con gli stuntmen. Burton invece odiava i film di guerra, ma fu proprio lui a volerlo fare per far colpo sul figlio di Liz, che adorava invece questo genere di cinema. Allora il produttore Elliot Kastner invitò MacLean a scrivere una storia adatta a lui. Sembra che non la smise mai di bere e appena poteva si chiudeva coi suoi amici Peter O’Toole e Richard Harris.

 

la campagnola bella

Bel cast, comunque, Mary Ure, Patrick Wymark, Ingrid Pitt e Derren Nesbitt. Non deve essere male “L’Odissea”, Tv200 alle 21, 10, biopic sulla vita del navigatore e esploratore Jacques-Yves Costeau diretta da Jerome Salle con Lambert Wilson protagonista. In seconda serata, se proseguite coi film di guerra alla Alistair MacLean posso consigliarvi, su 7Gold alle 23, 15, “Amici e nemici” di George Pan Cosmatos con Roger Moore, Telly Savalas, David Niven, Elliot Gould, Claudia Cardinale e Richard Roundtree.

 

C’è pure William Holden in un buffo cameo che accompagnava la sua fidanzata Stephanie Powers. Ha delle recensioni terribili e, confesso, non l’ho mai visto, ma il cast è curioso e Cosmatos è un regista pieno di sorprese. Tutto girato in Grecia…

 

carmen villani la supplente va in citta'

Magari andate più sul sicuro con un buon thriller poliziesco diretto da Sydney Pollack nel 1999, “Destini incociati”, RaiMovie alle 00,55, con Harrison Ford e Kristin Scott Thomas. O su un classico della pornografia pecoreccia come “Campagnola bella” prodotto e diretto da Mario Siciliano che per l’occasione si firma “Luca degli Azzeri”, Cine 34 alle 00, 45, con Franca Gonella, Femi Benussi, Gianni Dei, Magda Konopka, Enzo Andronico e Carla Calà, che era la moglie di Siciliano. Storia di mignotte di campagna che si vendicano dei loro clienti cafoni. Mai visto, ahimé.

 

Franca Gonella, indiscussa protagonista dell’erotico pecoreccio era una studentessa torinese molto disinibita che fece con molta allegria questi film e non li rinnega per niente.

 

A Rai Tre, invece, si passa la notte con tre film di gran classe, “Jules e Jim” di François Truffaut con Jeanne Moreau, Oskar Werner e Henri Serre all’1, 20, seguito dal decisamente più recente “La gelosia” di Philippe Garrel con suo figlio Louis e la stupenda Anna Mouglalis alle 3, per poi chiudere alle 4, 15 con la versione di Robert Bresson di “Quattro notti di un sognatore” con Guillaume des Folett e Isabelle Weingarten.

 

la gelosia

 

Ricordo una battuta un filo antifemminista che mi aveva colpito de “La gelosia” di Garrel. "Essere al verde va bene, ma essere poveri è insopportabile". Con queste parole Anna Mouglalis mollava il fidanzato geloso con nasone e ciuffone Louis Garrel che le promette un amore tra attori sfigati in soffitta.

 

quattro notti di un sognatore

Certo, lui per lei aveva mollato la bella moglie e un bambino. Ma la povertà per un’attrice non esiste. Adorato in Francia, non è stato granché amato dai nostri critici, ma anche se un filo estetizzante, è tra i migliori Garrel di questi ultimi anni. Anche se, dei suoi attori che si incontrano, si scopano, si tradiscono, si lasciano, ci importa poco e niente. Ma Anna Mouglalis, bella e infedele, che propone al nasuto Louis Garrel una casa migliore offerta da un amante facoltoso, è notevole.

 

 

destini incociati

Ho ancora tempo per segnalarvi un’assoluta rarità come “L’anno dei gatti” del regista pisano Amasi Damiani, Cine 34 alle 2,25, con Marc Boyce, Lilli Randi e Claudio Sorrentino, da poco scomparso, e un capolavoro del polar di Jean-Pierre Melville, “I senza nome”, con Alain Delon, Yves Montand, Bourvil, Gian Maria Volonté, François Perier, Iris alle 4, che ho visto varie volte e ne rimango sempre affascinato.

 

alain delon – i senza nome

Leggo che durante la lavorazione ci furono screzi tra il regista e Volonté, che veniva da “Banditi a Milano” e aveva preso il posto di Jean-Paul Belmondo, impegnato su “Borsalino”. Bourvil, invece, prese il posto di Lino Ventura, che litigò con Melville alla fine di “L’armata delle ombre”. Melville ebbe problemi anche con la troupe e col favoloso Henri Decae, il suo abituale direttore della fotografia. La copia che abbiamo visto in Italia è più corta di 30 minuti. Ahi…

carmen villani vincenzo crocitti la supplente va in citta'carmen villani la supplente va in citta' 1l’odissea dove osano le aquile la supplente va in citta'francesca neri le eta di lulu l’anno dei gatti l’odissea – biopic su cousteau la supplente va in citta'carmen villani vincenzo crocitti la supplente va in citta' 2carmen villani vincenzo crocitti la supplente va in citta'addio al nubilato 5addio al nubilatojules e jimlouis garrel la gelosia carmen villani la supplente va in citta' 2jules e jim le eta' di lulu' 1 2la campagnola bella 3la campagnola bella

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?