2020quarantenagiusti1407

IL DIVANO DEI GIUSTI – OGGI BELLO SCONTRO TRA “BRANCALEONE ALLE CROCIATE” DI MONICELLI E “SONO FOTOGENICO” DI DINO RISI CON LA DIVINA EDWIGE - I FILM STRACULT ARRIVANO ADDIRITTURA ALLE 3 E ALLE 4 DI NOTTE. “EMANUELLE PERCHÉ VIOLENZA ALLE DONNE?” TERZO FILM DELLA SAGA SPORCACCIONA CON LAURA GEMSER COME EMANUELLE ALLE PRESE CON MASCHI SCOPATORI, CHE VEDRETE IN VERSIONE SICURAMENTE TAGLIATISSIMA E IL FOLLE “PUGNI, DOLLARI E SPINACI”. TRASHISSIMO, CHE VE LO DICO AFFÀ? – VIDEO

 

Marco Giusti per Dagospia

 

tenet christopher nolan 1

Che vediamo oggi? Intanto non sono confortanti le notizie che arrivano dall’America, visto che “Tenet” di Christopher Nolan, il film più atteso dell’anno, che doveva uscire al cinema il 12 agosto, grazie alla disastrosa gestione del virus da parte di Trump, si sposterà ancora a chissà quando, facendo slittare qualsiasi ripresa delle proiezioni in avanti in America e, di riflesso, anche da noi.

brancaleone alle crociate

 

Quindi iniziamo da subito a prepararci all’idea di un nuovo ripasso in tv dei capolavori di Edwige Fenech e Lino Banfi, allo studio accurato dei film di Franco e Ciccio, alla minuziosa analisi dei film dei Vanzina brothers (ma quanti ne hanno girati?), alle avventure di Nico Giraldi, al recupero infinito di serie di qualsiasi tipo.

 

 

 

Stasera si inizia con un bello scontro tra “Brancaleone alle crociate” di Mario Monicelli, sequel del primo strepitoso Brancaleone, Cine 34 alle 18, 40, con Vittorio Gassman, Stefania Sandrelli, Paolo Villaggio, Beba Loncar e Gigi Proietti in più ruoli, e “Sono fotogenico” di Dino Risi con Renato Pozzetto e la divina Edwige, Rai Movie, tardo capolavoro del maestro della commedia all’italiana, che ci porta per mano nel cinema italiano degli anni ’80, perfino su un finto set di Mario Monicelli con Vittorio Gassman.

brancaleone alle crociate

 

A lungo, allora, aspettammo il sequel del primo Brancaleone, un film che tutti i ragazzini del tempo conoscevano a memoria. Monicelli ci mise troppo a realizzarlo e il film soffre un po’ questo ritardo. Al punto che ci sembrò meno originale e riuscito del primo, con questa Morte bergmaniana un po’ troppo presente, Villaggio e Toffolo non usati benissimo, Proietti troppo sminuzzato in ruoli diversi. Magari in tv, però, funziona meglio del primo.

sono fotogenico 1

 

“Sono fotogenico” di Dino Risi, invece, l’ho molto amato da subito, funzionano Pozzetto, Edwige, Maccione, funzionani i camei di attori famosi che fanno se stessi, come Ugo Tognazzi ("Scusate il ritardo ragazzi, ma io, caschi il mondo, alle 9:30 in punto devo cagare"), Barbara Bouchet, Gassman e trovi ovunque un volto o un culo famoso, da Jimmy il Fenomeno-Ennio Antonelli a Lory Del Santo e Serena Grandi. Cultissimo.

 

Alle 21 e qualcosa sfida tra un capolavoro western di Raoul Walsh con Gary Cooper, Mari Aldon e Arthur Hunnicutt inseguiti dai Seminole, “            ”, Iris alle 21, “South Kensington” di Carlo Vanzina con Rupert Everett, Ellie MacPherson, Judith Godreche mischiati a Enrico Brignano, Giampaolo Morelli e Naike Rivelli, commedia all’inglese dei brothers non molto amata dai fans, Cine 34 alle 21, 15, “Il ragazzo di campagna” di Castellano e Pipolo con Renato Pozzetto in città che incontra il cugino Severino Cicerchia detto lo Scorreggione interpretato da un Massimo Boldi favoloso (“Ma come hai fatto a riconoscermi” dice dopo averne mollata una), Rete 4 alle 21, 30.

 

viva l’italia 1

 

Ci sono anche fior d caratteristi, da Enzo Cannavale a Vincenzo De Toma, quello del Pennello Cinghiale. Rai Movie presenta invece alle 21, 15 il più recente e stracultissimo (vedere per credere) “Viva l’Italia”, secondo film da regista di Massimiliano Bruno, quello dove lo stalker di Ambra, star raccomandata con zeppola della fiction, viene liquidato con un bacetto e esclama: "Mannaggia! Gli potevo chiede' na pippa!".

tamburi lontani

 

Un film fracassone, volgaruccio, non tenuto, esibizionista, romanissimo, ma anche divertente, pieno di idee e di gag. Certo, il cinema di Max Bruno non va per il sottile. Non si accontenta di un bacetto, pretende almeno 'na pippa. E non si fa proprio mancar nulla. Le escort, il politico corrotto e trombante, un Michele Placido scatenato che puo' spiegare in maniera semplice il sistema sanitario nazionale che ci ha portato al disastro in Lombardia: "Non c'e' nessuna anomalia. Io so ricco e passo avanti, tu sei povera e ti attacchi al cazzo".

 

 

naike rivelli south kensington

Ma ci sono anche Patrizia Pellegrino che conduce un talk ultratrash in tv, Rocco Papaleo in versione gaia, Malgioglio, Frankie Hi-NRG che torna a "Quelli che benpensano", Mannarino che canta "Svegliatevi italiani" sul tram, "Ragazzo mio" di Tenco cantato da Fossati, le battute sui laziali, Paola Minaccioni logopedista sadomaso che cura la zeppola a Ambra, Alessandro Gassman con moglie mignotta che si innamora della verace Sarah Felberbaum, la grande Isa Barzizza come vecchietta buona ricoverata assieme a Remo Remotti e Sergio Fiorentini (il loro ultimo film, mi sa…), il figlio rapper di Gassman che si fa chiamare "Crepa MC" e canta dedicandola al padre "...mio padre e' una merda, un uomo senza palle, che passa tutto il giorno in ufficio a cercarle... Crepa papa'...". Maurizio Mattioli, presenza di gran classe come portantino con la battuta migliore del film: "E che.. La gente ancora si suicidano!?".

 

in bruges

 

Molto più fini i due cartoni animati della serata. E’ una vera delizia per i fan del western sia americano che italiano “Rango” di Gore Verbinski, Paramount alle 21, 05, ma è bello anche il cartone animato francese “L’illusionista” di Sylvain Chomet tratto da una sceneggiatura mai girata di Jacques Tati. Due film di gran classe.

 

miliardi

In seconda serata doppia razione di Vanzina con “Miliardi”, ricca commedia con Carol Alt, Lauren Hutton, Billy Zane, Jean Sorel e Alexandra Paul, Cine 34 alle 23, 15. Nella notte più fonda, come al solito, arrivano le cose migliori. “Io e te”, ultimo film di Bernardo Bertolucci, tratto dal romanzo omonimo di Niccolò Ammaniti, con Tea Falco e Jacopo Olmo Antinori al loro esordio, Cine 34 all’1,15.

 

rango by gore verbinski

Piccolo film girato quasi tutto nello stesso ambiente, ma girato talmente bene che nemmeno te ne accorgi. Bertolucci civetta da subito con la sua malattia e con le paternità, visto che lo psicanalista del ragazzino protagonista è paraplegico come lo era lui quando girò il film, ma anche psicanalista come il vero padre di Ammaniti, esponendoci da subito la sua doppia condizione, di malato e di padre-regista sia dei due protagonisti che del più giovane Ammaniti, proseguendo poi in una storia di chiusura forzata (o volontaria, chi può dirlo?) dove due fratelli si incontrano, si ritrovano, si amano, forse crescono.

pugni, dollari e spinaci 2

 

Film fragile nel soggetto, ma solido nella costruzione, "Io e te" non può e non vuole essere un capolavoro, ma dimostra l'intatta capacità di messa in scena del suo autore, che negli spazi angusti e nei rapporti incestuosi dà sempre il suo massimo. Infedele e fedelissimo, come "Il conformista", alla sua origine e letteraria e assieme così personale e autobiografico.

io e te

 

Ci manca Bertolucci, ci manca la sua intelligenza di messa in scena, la sua attenzione agli attori, alle inquadrature, la sua internazionalità. L’unico in grado di riprendere il suo tipo di cinema e, soprattutto, la sua assoluta internazionalità, credo sia Luca Guadagnino. Anche perché è l’unico che lo abbia amato davvero.

 

l’illusionista by sylvain chomet

Se non lo avete visto vi consiglio, su Rai Movie all’1, 15, un altro piccolo film meraviglioso con una delle migliori sceneggiature degli ultimi vent’anni, “In Bruges” scritto e diretto dal Martin McDonagh che ci darà dopo “Tre manifesti a Ebbing, Missouri” , con Colin Farrel e Brendan Gleeson come due killer a zonzo per Bruges mentre si sta girando un film.

 

grizzly man

Sono due killer, qualcuno dovrà sparare, qualcuno dovrà morire. All’1, 35 vi consiglio anche uno dei migliori documentari selvaggi di Werner Herzog, “Grizzly Man”, vera storia con vere riprese di una coppia di pazzi, Timothy Treadwell and Amie Huguenard che avevano deciso di vivere in mezzo agli orsi grizzly dell’Alaska. Herzog non scherza mai su questi temi e va fino in fonda con riprese incredibili.

 

 

 I film stracult arrivano addirittura alle 3 e alle 4 di notte. “Emanuelle perché violenza alle donne?” terzo film della saga sporcacciona diretto da Joe D’Amato, scritto da Maria Pia Fusco con Laura Gemser come Emanuelle alle prese con maschi scopatori, sola e violenti, Ivan Rassimov, Gigi Montefiori, Rete 4 alle 4, 15.

 

emanuelle perche' violenza alle donne? 7

Ultratrash, con scene hard aggiunte per l’estero con Marina Frajese, insomma un delirio alla Joe D’Amato che vedrete in versione sicuramente tagliatissima.

 

Chiude il tutto, Cine 34 alle 4, 25. il folle “Pugni, dollari e spinaci” di Emimmo Salvi con Gordon Mitchell e Maurizio Arena nei panni dei personaggi dei fumetti. Mai visto da nessuno, molto amato da Gordon Mitchell che lo girò tutto nel suo villaggeto western che aveva ottenuto in cambia di una cambiale mai pagata per un film. Salvo poi scoprire che chi gli aveva venduto il terrenon lo possedeva. Sola su sola. Trashissimo, che ve lo dico affà?

emanuelle perche' violenza alle donne? 5brancaleone alle crociate 1emanuelle perche' violenza alle donne? 6miliardi 2tenet christopher nolansono fotogenico 2miliardisouth kensingtonmonica carmen comegna e naike rivelli south kensingtonpugni, dollari e spinacisono fotogenico 3south kensington tea falco in io e teemanuelle perche' violenza alle donne? 1pugni, dollari e spinaci 1sono fotogenicoviva l’italiaemanuelle perche' violenza alle donne? 4

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…