il divano dei giusti

IL DIVANO DEI GIUSTI – PURTROPPO OGGI NON REPLICANO “LO SGUARDO DELL’ALTRO” DI VICENTE ARANDA, L’UNICO FILM OSÈ DI LAURA MORANTE - STASERA, IN PRIMA SERATA E IN CHIARO, L’APPUNTAMENTO PIÙ PEPATO È CON UNA GIOVANISSIMA ROMINA POWER NEGLI SCARSISSIMI PANNI DI "JUSTINE", L’EROINA SADIANA. SU CINE 34 ALL’UNA “ZORA LA VAMPIRA” DEI MANETTI BROS. COSA DIRE? FU UNA GRANDE OCCASIONE PERSA NON SOLO PER I MANETTI, PER IL LORO NEO-PRODUTTORE VERDONE – VIDEO

Marco Giusti per Dagospia

 

laura morante

Avete visto “Crudelia”? Ieri in Italia ha incassato 77 mila euro con un totale di 192 mila. Ma oggi esce in America e capiremo se le cose in sala stanno davvero cambiando. Intanto ieri Dago si è risvegliato vedendo Laura Morante nel suo unico film osè, “Lo sguardo dell’altro” di Vicente Aranda, girato tra un “Ferie d’agosto” di Paolo Virzì e un “La stanza del figlio” di Nanni Moretti. Purtroppo oggi non lo replicano, ahimé. Anche io mi ricordo che rimasi stupito di vederla nel film di Aranda, perché aveva scene un bel po’ spinte. Ma andava di moda, pensiamo a Francesca Neri, lanciarsi nei film spagnoli un po’ più sexy dei nostri.

 

laura morante lo sguardo dell altro

Tanto che nel suo film successivo, “Coppia omicida” di Claudio Fragasso, venne lanciata come una killer ultrasexy, toccando il culmine in una grande scena di sesso con Raz Degan, che le ripeteva compre un mantra “Sei bellissima!”, spiata da un Raoul Bova eccitatissimo. Ma il film, prodotto da Aurelio De Laurentiis, andò malissimo, venne ribattezzato “Tanto Fragasso per nulla”, e la carriera sexy dark di Laura Morante finì lì.

 

laura morante lo sguardo dell altro 9

Io ieri sera mi sono visto tutte le sei puntate della terza stagione de “Il metodo Kominsky”. Pensavo che fosse difficile se non impossibile sostituire Alan Arkin, visto che il suo personaggio, Norman l’amico di Sandy-Michael Douglas, era morto alla fine della seconda stagione. Invece ci riescono alla grande facendo entrare Kathleen Turner nel ruolo dell’ex moglie di Michael Douglas e Morgan Freeman nei panni di se stesso nella terza puntata. Ben scritto, ben diretto e ben recitato.

 

romina power justine 8

Stasera, per i fan di Michelangelo, l’appuntamento è su Netflix con il bellissimo e documentatissimo film di Andrzej Konchalovski “Il peccato”, lavoro durato anni per ricostruire con passione un Rinascimento e una bottega artistica i più realistici possibili. Anche il Michelangelo scelto dal regista, l’oscuro attore italiano Alberto Testone, è una scelta stravagante, ma riuscita. Molto ricco, fidatevi, guardate solo come hanno girato le scene degli scalpellini di Carrara e la Sistina, non ha avuto i giusti riconoscimenti che meritava, ma è un grande film di un grande regista.

 

romina power justine 8

In prima serata e in chiaro l’appuntamento più pepato è con una giovanissima Romina Power negli scarsissimi panni di Justine, l’eroina sadiana, nella versione di Jesus Franco “Justine ovvero le disavventure della virtù”, Cielo alle 21, 15. Con lei ci sono Klaus Kinski come Sade, Jack Palance, Sylva Koscina, Rosalba Neri, perfino Mercedes MacCambridge. Non credo proprio sia la versione uncut da 124 minuti (seee….), ma penso sia quella italiana tagliata da 100’ o da 90’ ancor più piena di tagli. Romina venne imposta dalla produzione che voleva lanciarla come la figlia sexy di Tyrone Power, ma Franco non la voleva, la considerava fredda e incapace di recitare. Avrebbe voluto la pià interessante anglo-indiana Rosemary Dexter, che finirà in un ruolo minore.

 

romina power justine 1

Certo, a livello mediatico, avere Romina-Justine era un’altra cosa. Tra gli altri film della prima serata passa un buon giallo con Robert De Niro e Frances MacDormand, “Colpevole di omicidio” diretto da Michael Caton.Jones, Iris alle 21, un western davvero molto visto e non così eccitante come “Al di là della legge” diretto da Giorgio Stegani con Lee Van Cleef, Antonio Sabato, Lionel Stander, un cattivissimo Gordon Micthell e un Bud Spencer sbarbato.

 

Allora lo aspettammo tanto, ma non funzionava tanto. I produttori, qui c’è dietro la Cineriz, cercavano di costruire film di coppia con Lee Van Cleef, prima con Giuliano Gemma e qui con Sabato, non capendo che Lee Van Cleef, come aveva ben capito Sergio Leone, era un attore solista. Funziona con Tomas Milian in “La resa dei conti” perché caccia Milian non perché ci recita insieme.

romina power justine

 

Su Rai Storia alle 21, 10, fermi tutti!, fanno febbre da cavallo” di Steno con Gigi Proietti, Enrico Montesano, Mario Carotenuto, Catherine Spaak. Lo abbiamo visto cento volte, però… Vistissimo anche “Mrs Doubtfire” di Chris Columbus con Robin Williams, Sally Field e Pierce Brosnan, Italia 1 alle 21, 20. In seconda serata vedo un mare di repliche, da “Mannaja” di Sergio Martino, Cine 34, a “Ranson” di Ron Howard con mel Gibson, Iris alle 23, 20. Meglio aspettare “Zora la vampira” dei Manetti bros con Micaela Ramazzotti, Carlo Verdone, G Max, Chef Ragoo, Lele Vannoli, su Cine 34 all’1, 05.

micaela ramazzotti zora la vampiralaura morante 33

 

Cosa dire? Fu una grande occasione persa non solo per i Manetti, per il loro neo-produttore Carlo Verdone, per il mondo dell’hip-hop e dei videoclippari romani, ma anche per tutta la cultura popolare alternativa di inizia secolo. Ci vorranno molti anni per rilanciare davvero i Manetti come i registi innovativi che erano e far passare l’idea di un cinema più meticcio. Perché il progetto aveva tutte le carte in regola per poter scuotere il nostro cinema così ingessato, morettiano e borghese.

 

Già mischiare cultura da videoclip, horror, trash anni’70, l’hip-hop, attori di teatro come Toni Bertorelli, Carlo Verdone col pizzetto era un’idea favolosa. Però il film, che con Verdone cercammo di portare a Venezia, ma Barbera non lo accettò, non funzionava del tutto. Perché alla fine non era né un musical né un horror né un videoclip. Era una buona idea, originale, arrivata forse troppo presto e non digerita del tutto nella scrittura e nella messa in scena. Ma se lo rivedete, a tratti, è favoloso.

zora la vampira 19

 

Del tutto riuscito, invece, “Le meraviglie” di Alice Rohrwacher con sua sorella Alba, Rai Movie all’1, 20, premiato a Cannes e grande lancio della regista in tutto il mondo. Il film è una specie di autobiografia rosselliniana della strampalata famiglia Rohrwacher. Molto sincero. Vedo che Sophia Loren più di vent’anni fa, in questo “Soleil” diretto dall’attore Roger Hanin, Iris all’1, 40, già faceva la madre sofferente con tanti figli da accudire. Qui, nei anni di Maman Titine, è addirittura una ebrea-algerina.

 

Con lei c’è anche Philippe Noiret. Grande film americano con eroina russa girato durante la guerra e ambientato sul fronte russo, “Tamara, la figlia della steppa” di Jacques Tourneur con Gregory Peck e Tamara Toumanova, passa su Rai Tre all’1, 45. La Toumanova, perla nera del balletto russo fa qui il suo esordio al cinema. Non farà molti film, la ritroveremo in “Il sipario strappato” di Hitchcock e in “Vita segreta di Sherlock Holmes” di Wilder, ma qui è uno splendore.

 

zora la vampira 9

Gregory Peck sembra che odiasse il film e non lo avesse mai visto. I fan di Tourner non possono non averlo visto. Rai Tre prosegue poi con una nottata wellesiana. Prima, alle 3, 05, il documentario di Giangranfo Giagni e di Ciro Giorgini “Rosabella: la storia italiana di Orson Welles”, con interviste rarissime a collaboratori di Welles, oi “Lo straniero” alle 4, 05. Tutto si chiude alle 5 in punto su Rai Movie con “La gang del parigino” di Jacques DEray con Alain Delon, Raymond Bussieres e Laura Betti.

hannahlaura morante lo sguardo dell altro 19

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...