2020quarantenagiusti2907 silvia monti

IL DIVANO DEI GIUSTI – RAI MOVIE LANCIA ANCORA UNA VOLTA “W LA FOCA” DI NANDO CICERO CON LORY DEL SANTO, BOMBOLO E IL VECCHIO RICCARDO BILLI CHE METTE DUE DITA PROPRIO NELLA FOCA DI LORY E SI SENTE IL FISCHIO. MA STASERA, ANZI STANOTTE, MI GUARDEREI “ACCADDE AL PENITENZIARIO” DI GIORGIO BIANCHI CON MEGA CAST  –  SU “IRIS” C'È “SAI COSA FACEVA STALIN ALLE DONNE?”, CON SILVIA MONTI NUDISSIMA, NON ANCORA SIGNORA DE BENEDETTI - VIDEO

 

Marco Giusti per Dagospia

 

accadde al penitenziario 2

Che vediamo oggi? Fa caldo, eh…  Stasera, anzi stanotte, mi guarderei “Accadde al penitenziario” di Giorgio Bianchi su La7 alle 23, 40, con mega cast: Aldo Fabrizi come capo del penitenziario, Alberto Sordi, Walter Chiari, Peppino, Mara Berni e, soprattutto, Riccardo Billi e Mario Riva, celebre coppia del varietà che i veri fan del cinema italiano non possono non amare.

 

Giocano a carte nella loro cella e contano i numeri della scopetta “”Dammi un po’ na carta?” fa Riva. Billi gliela dà e Riva: “Allora faccio carta, denari, settebello… “ “No, il settebello è mio”, lo interrompe Billi. “Chi l’ha detto? Non è bello ciò che è bello, è bello ciò che piace. A me me piace il sette di bastoni e lo battezzo settebello… quindi… settebello e primiera!”.

 

finche' c’e' guerra c’e' speranza

Il modello Billi e Riva è in pratica il modello base della politica italiana, vedi i recenti casi Fontana-Casalino… e Riva. Nun è bello ciò che è bello è bello ciò che piace… Il film serio e davvero attuale della notte, però, Rai Tre alle 00, 10, è “L’ordine delle cose” di Andrea Segre con Paolo Pierobon, Fabrizio Ferracane e Giuseppe Battiston sul caso Libia-governo italiano.

 

l’ordine delle cose 1

Come l’Alberto Sordi di “Finché c’è guerra c’è speranza”, che vende armi italiani in Africa, anche il dottor Ranieri di Paolo Pierobon, che tratta per conto del nostro governo con corrotti libici in quel di Tripoli il flusso dei migranti, cercando di intercettarli prima che sbarchino e di rimandarli nei cosiddetti campi di accoglienza che sembrano invece dei campi di prigionia, sa perfettamente come va il mondo.

 

 

agenzia riccardo finzi, detective

Sa che per mantenere appunto “L’ordine delle cose”, come da titolo, è meglio che la sua famiglia in quel di Padova nulla sappia né dei suoi tormenti umanitari né dei suoi traffici pieni di compromessi con criminali e corrotti compiuti per il bene del paese. Solo in questo modo potrà proseguire come se niente fosse nella comodità della vita quotidiana.

 

Del resto gli ordini dei suoi superiori, sottosegretario e ministro, vanno nella direzione risaputa di vedere rapidamente dei risultati, cioè la diminuzione di sbarchi per doveri elettorali. Cine 34 stasera presenta un bel trisi verdoniano, “C’era un cinese in coma” alle 21, 10, seguito da “Ma che colpa abbiamo noi” e dal mitico “Zora la vampira” dei Manetti bros all’1, 30, dove Carlo Verdone è produttore e attore nel ruolo di un poliziotto violento che ha come assistente Sandro Ghiani.

c’era un cinese in coma

 

Protagonisti sono Micaela Ramazzotti come Zora coatta, G-Max e Chef Ragoo come b-boys romani, Toni Bertorelli come Vampiro, Lele Vannoli come Igor e un bel cammeo di Valerio Mastandrea in pugliese. Allora fu un disastro. Doveva essere il primo grande film di genere post-genere del millennio, e invece venne rifiutato a Venezia da Barbera (magari fece bene, però…) e, soprattutto, rifiutato dal pubblico che non lo capì.

 

 

zora la vampira 1

Del resto i Manetti, grandissimi come registi di videoclip, non avevano ancora i tempi giusti per il cinema e Verdone non riuscì a dar loro un ordine volendo, anche giustamente, lasciarli liberi. Eppure la Ramazzotti diventerà una star qualche anno dopo e i Manetti sono oggi quello che avremmo sperato potessero diventare già una ventina d’anni fa.

 

sodoma e gomorra 1

In prima serata, stasera, vedo che c’è l’immancabile Carlo Vanzina, “Piccolo grande amore” su La5 alle 21, 10, con Barbara Snellenburg, Raoul Bova e due attori di gran classe come David Warner e Susannah York, il mitico “Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Africa”, La 7 alle 21, 15, miglior film di Ettore Scola, per me, con Alberto Sordi meraviglioso, Bernard Blier doppiato in marchigiano da Max Turilli, Nino Manfredi.

zora la vampira

 

Lo conosciamo a mente. Più raro il trashone horror “Monster Shark Attack” di Christopher Ray, Cielo alle 21, 20, anche se il vero titolo suona “2-Headed Shark Attack”, cioè trattasi di squalo mostro con due teste. Su Rete 4 inizia una seratona Gabriele Salvatores, con “Mediterraneo” alle 21, 25, perché poi alle 22, 45 inizia il divertente “Happy Family” con Fabio De Luigi, Margehrita Buy, Fabrizio Bentivoglio, ottimo esempio di nuova commedia poco italiana e molto lombarda.

 

il mucchio selvaggio 1

E chiude la nottata Salvatores l’ottimo “Turné” con Diego Abatantuono e Fabrizio Bentivoglio, che fu il primo film di un nuovo genere molto interno al mondo del cinema italiano fatto di attori e dei loro tic. I fan di Pozzetto troveranno alle 00, 25 su Rai Movie “Agenzia Riccardo Finzi, detective” di Bruno Corbucci con Enzo  Cannavale, Simona Mariani e, se non sbaglio, Lory Del Santo, che ricordo carino ma poco adatto alla vena romana di Corbucci.

 

riusciranno i nostri eroi

Per chi vuole un capolavoro, all’1,25 su Iris parte il mio film preferito di sempre o quasi, “Il mucchio selvaggio” di Sam Peckinpah con William Holden, Ernest Borgnine, Ben Johnson e Warren Oates inseguiti da uno svogliato Robert Ryan.

 

Non riesco mai a non vederlo se me lo trovo in tv… Rai Movie alle 2 in punta lancia ancora una volta “W la foca” di Nando Cicero con Lory Del Santo, Bombolo e il vecchio Riccardo Billi che mette due dita proprio nella foca di Lory e si sente il fischio… Dovrebbero ringraziarmi, qualche volta, per aver sdoganato questo capolavoro nella Venezia di Muller… Attenti che alla 5 di notte, lo so che dormite però…, ci sono ben due film imperdibili.

 

 

helmut berger silvia monti lo sai cosa faceva stalin alle donne?

“Sodoma e Gomorra” di Robert Aldrich con Stewart Granger su Rai Movie, il film per cui la Titanus di Goffredo Lombardo rischiò di fallire e su Iris “Sai cosa faceva Stalin alle donne?” di Maurizio Liverani con Helmut Berger, che venne regalato a Liverani dallo stesso Luchino come gesto di carineria nei suoi confronti dopo aver letto la sceneggiatura, Silvia Monti bellissima e nudissima non ancora signora De Benedetti (era favolosa…), imposta da Rizzoli, la meravigliosa Margaret Lee e Benedetto Benedetti, giornalista baffuto dell’Unità, non attore, che qui fa l’uomo di cinema ultracomunista alla Kim Arcalli e un po’ ottuso.

 

Il film è una parodia bizzarra del cinema comunista romano del tempo che venne massacrato prima a Venezia e poi in sala.

silvia monti nuda

 

La vergogna fu tale che perfino Ennio Morricone, che aveva scritto le musiche, provò a togliere il nome per non essere macchiato dall’aver fatto un film se non di destra almeno anti-comunista.

 

sai cosa faceva stalin alle donne? 3

 

Ma forse era più un gioco di Liverani, giornalista del Paese Sera (sarà lui a far scrivere il giovane Dario Argento), uscito da poco dal partito, ma molto legato a Togliatti, Visconti, Pasolini, di prendere in giro certi atteggiamenti dei cinematografari romani del tempo.

 

 

«Nel film – ha detto Liverani - pensavo solo a divertire, il divertimento è il moralismo più totale e distruttivo, purché coinvolga anche il moralista. Se cioè l'autore è in guerra anche con se stesso». Ma dopo l’uscita veneziana, l’amico Pasolini gli confida: «Te la faranno pagare».

silvia monti

 

Infatti venne da subito boicottato, come ricorda il regista «a Bologna era al secondo posto dei film di Natale del '69, quando i gestori del cinema furono costretti a smontarlo dalla municipalità rossa. Il caso fece così clamore che un'interpellanza dei liberali costrinse le sale a riproiettarlo. Ma a stagione ormai declinante». Sette anni dopo farà un film sul culo di Gloria Guida, “Il solco di pesca”…

happy family

silvia monti 1silvia montisilvia montisilvia monti 6

2 headed shark attackc’era un cinese in coma 2raoul bova barbara snellenburg piccolo grande amore2 headed shark attack 1sodoma e gomorra finche' c’e' guerra c’e' speranza 1w la focal’ordine delle coseaccadde al penitenziarioagenzia riccardo finzi, detectiveturne' 1sai cosa faceva stalin alle donne?l’ordine delle cose 2piccolo grande amore accadde al penitenziario 3il mucchio selvaggio

silvia monti 3

sai cosa faceva stalin alle donne? 2

silvia monti silvia montisilvia monti luca cordero di montezemolo silvia monti silvia monti nudasilvia monti nuda 2alberto sordi silvia monti helmut berger silvia monti sai cosa faceva stalin alle donne?

turne'

accadde al penitenziario 1sai cosa faceva stalin alle donne? 1sai cosa faceva stalin alle donne? 4sai cosa faceva stalin alle donne? 5

Ultimi Dagoreport

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…