2020quarantenagiusti3107

IL DIVANO DEI GIUSTI – IN TUTTA LA SUA CARRIERA  FRANCA VALERI NON HA MAI VINTO NESSUN PREMIO IMPORTANTE E MI SEMBRA UNA COSA DAVVERO VERGOGNOSA. PER I SUOI CENTO ANNI AVREI VOLUTO UNA PROGRAMMAZIONE ANCORA PIÙ MASSICCIA. CONSOLIAMOCI CON “CINE 34” CHE PROPONE GIÀ ALLE 14 IL CAPOLAVORO “PICCOLA POSTA” E “PARIGI O CARA”. RAI PREMIUM PRESENTA INVECE “GLI ONOREVOLI” – TRA GLI ALTRI FILM LO STRACULTISSIMO MELÒ EROTICO “MADDALENA” E... - VIDEO

 

 

Marco Giusti per Dagospia

franca valeri il segno di venere

 

Che vediamo oggi? Per i cento anni di Franca Valeri, in realtà, avrei voluto una programmazione ancora più massiccia dei suoi film. Almeno una rete Rai poteva programmare “Il segno di Venere” diretto da Dino Risi, il suo capolavoro, nato su soggetto e sceneggiatura sua, dove è meravigliosa a fianco di Sophia Loren in cerca di fidanzato o marito. E si trova una lista di maschi meschini e bidonisti, da Alberto Sordi a Vittorio De Sica.

 

franca valeri parigi o cara

Consoliamoci però con Cine 34 che ce la mette tutta e propone già alle 14 un altro capolavoro della Valeri, “Piccola posta” diretto da Steno nel 1955 con Alberto Sordi, dove è Lady Eva, nobile polacca che ha una rubrica di posta su un giornaletto rosa, ma si chiama in realtà Filomena Cangiullo, e in prima serata alle 21 addirittura “Parigi o cara”, diretto nel 1962 dal suo ex-marito Vittorio Caprioli, un altro film ideato e scritto da lei, dove è Delia, prostituta romana che si lancia in un viaggio a Parigi immaginando chissà quale cambiamento di vita.

 

franca valeri piccola posta

La prima parte, quella romana, è meravigliosa e Franca Valeri rappresenta perfettamente il sogno piccolo borghese di una italietta che crede sempre di essere qualcosa di diverso rispetto a quello che è. Musiche di Fiorenzo Carpi, fotografia a colori di Carlo De Palma, costumi di Coltellacci, che cinema che avevamo…

 

il bigamo

A seguire su Cine 34 arriva anche il rarissimo “Il bigamo”, diretto da Luciano Emmer, scritto da Amidei-Age-Scarpelli, con Marcello Mastroianni e Vittorio de Sica. Sia Emmer che Risi, milanesi come la Valeri, la conoscevano bene e sapevano come utilizzarla al meglio. Mastroianni, sposato con Giovanna Ralli si ritrova una ex-moglie con figlioletto come Franca Valeri che sostiene che sette anni prima era andato a comprare le sigarette e non era più tornato…

 

franca valeri gli onorevoli 1

 

Rai Premium alle 21 presenta invece “Gli onorevoli”, celebre film a episodi con Totò che si candida onorevole in quel di Roccasecca al grido di “Vota Antonio! Vota Antonio!” e Peppino nostalgico del fascio alle prese in tv con Walter Chiari, regista gay reduce da Spoleto. Franca Valeri è una perfetta democristiana.

 

gli onorevoli

In tutta la sua carriera, ma in fondo non ha interpretato molti film, Franca Valeri non ha mai vinto nessun premio importante, è stata candidata come migliore attrice solo un paio di volte, per “Parigi o cara” e “Arrangiatevi!”, e mi sembra una cosa davvero vergognosa. Ma non doveva essere facile per lei essere donna e comico, perché era un comico esattamente come Alberto Sordi o Totò.

sophia loren franca valeri il segno di venere 1

 

Popolarissima negli anni ’50 e ’60, nessuno dei grandi registi del tempo le offrì grandi ruoli negli anni successivi, mentre proprio dai re della serie B o del cinema di genere ebbe ruoli meravigliosi.

 

franca valeri e marcello mastroianni il bigamo

Penso alla Pola Prima (“il suo fascino egizio non conosce artifizio…”), regina dell’avanspettacolo e moglie di Farfarello-Salce in “Basta guardarla” diretto proprio da Luciano Salce, o alla perfida Contessa di “Paolo Roberto Rotechino” di Nando Cicero, altro capolavoro della Franca (“A me dell’Inter piace Collovati…”).

 

franca valeri alberto sordi piccola posta

Tra gli altri film in prima serata stasera vedo che passano  su Rai Movie alle 21, 10 il deludentissimo “Miracolo a Sant’Anna” di Spike Lee con John Turturro, D.B.Sweeney, su Cielo alle 21, 20 lo stracultissimo “Maddalena” di Jerzy Kawalerovicz con Lisa Gastoni, mélo erotico di un amore impossibile fra una donna e un prete che termina con quindici minuti della Gastoni che si rotola nuda fra le onde, film probabilmente non montato dal regista.

 

Meglio il tardo cappa e spada “Il cavaliere di Lagardere” di Philippe De Broca, davvero uno specialista del genere, con Daniel Auteuil, Marie Gillain, Vicent perez, Philippe Noiret, Iris alle 21. In seconda serata vedo che passano “Laeficent” di Robert Stromberg con Anjelina Jolie su Rai Due alle 23, meglio del sequel, il bellissimo “Paradiso perduto” di Alfonso Cuaron con Ethan Hawke, Gwyneth Paltrow nudissima, Anne Bancroft e Robert De Niro, Paramount alle 23, e il recente premio Oscar “Moonlight” di Barry Jenkins su Rai Movie alle 23, 50.

 

 

lisa gastroni maddalena

E’ un bellissimo dramma realistico sulla crescita di un giovane gay nero di Miami che si ritrova a nascondere la propria sessualità dietro un personaggio di duro spacciatore supermacho con tanto di denti d’oro e anelloni. Il film, tratto dalla commedia “In Moonlight Blackboys Look Blue”, scritta da un giovane commediografo nero di Miami, Tarell Alvin McCraney, che è anche produttore assieme a Brad Pitt, è diviso in tre capitoli che seguono il piccolo Chiron, figlio di una tossica, Naomie Harris, e di un padre cubano spacciatore, Mahershala Alì, dai nove anni alla maturità.

gwyneth paltrow nuda in paradiso perduto 1

 

Nel primo capitolo, “Little”, Chiron, interpretato da Alex Hibbert, è un bambino afasico, che ha già qualche problema a scuola perché troppo timido, diviso fra due genitori fuori di testa. Il padre gli insegna non solo a nuotare, ma anche a accettare con orgoglio quello che è. “Papà che vuol dire frocio?”- “E’ la parola che si usa per denigrare le persone gay”.

paradiso perduto1

 

Qualsiasi cosa possa diventare Chiron, gli dice il padre, deve essere una tua scelta, non l’imposizione del mondo esterno. Nel secondo capitolo, “Chiron”, il ragazzo è diventato un teenager, lo interpreta Ashton Sanders, il padre è morto, la madre è sempre più tossica, e i ragazzi della scuola lo massacrano ritenendolo gay e debole. Chiron scopre la propria sessualità, o crede di scoprirla, con un compagno di classe più gentile, Kevin. Ma il cattivo della classe convince proprio Kevin a menare a sangue Chiron.

moonlight

 

E Kevin lo fa. Solo che il giorno dopo, Chiron spacca una sedia in testa al cattivo e finisce al riformatorio. Nel terzo capitolo del film, “Black”, sono passati 17 anni, Chiron è diventato un nerboruto gangster, lo interpreta un fenomenale Trevante Rhodes, vive per strada e controllo lo spaccio in un quartiere di Atlanta, in Georgia. Riceve una telefonata dal vecchio amico Kevin, André Holland, che ora fa il cuoco sfigato a Miami e che lui non sente da quando è finito in galera.

 

 

trevante rhodes

E’ bastato sentire una canzone sul juke box, “Hello Stranger” di Barbara Lewis, e Kevin corre da lui al ritmo di “Ay, Paloma” di Caetano Veloso. Malgrado i denti d’oro, la cabeza e il macchinone, Chiron, come Kevin, non vive certo la vita che avrebbe voluto vivere, ma quella imposta dagli sguardi degli altri.

 

franca valeri gli onorevoli

Quello che stupisce del film, più che la storia, che è un trattato coraggioso sulla mascolinità afro-americana, è il grande impianto visivo, la fotografia è di James Laxton, e una messa in scena che tratta il tema, ultra-realistico, come un melodramma alla Douglas Sirk di rara forza. In ogni scena Chiron si carica di una violenza che non esploderà mai e dovrà comunque sempre nascondere i propri desideri all’interno di una società violentissima.

 

arrivederci saigon

All’una di notte potete scegliere tra il notevolissimo documentario di Wilma Labate “Arrivederci Saigon”, Rai Storia, dove si racconta la vera storia di un gruppo di ragazze livornesi che finiscono a cantare a Saigon in piena guerra del Vietnam, il bellissimo “Excalibur” di John Boorman con Nicol Williamson e Helen Mirren si Iris, e il classico con Lino Banfi, Mario Carotenuto e Gloria Guida nudissima, “L’infermiera di notte” di Mariano Laurenti su Cine 34.

 

E’ quello con Carotenuto che non prende sonno sia per il caldo, sia per la presenza della Guida svestita sia per quel che si è mangiato e se ne esce con un clamoroso “E’ sempre l’ultimo rigatone quello che te frega”. Infatti…

4gloria guida l'infermiera di notteil bigamoGLORIA GUIDAsophia loren franca valeri il segno di veneretoto' – gli onorevoli gwyneth paltrow paradiso perduto moonlight 1parigi o carafranca valeri e alberto sordi piccola postalisa gastroni maddalena 1paradiso perdutofranca valeri il segno di veneretoto' – gli onorevoli franca valeri e alberto sordi piccola posta maddalena 1franca valeri il bigamomaddalena maddalena 2paradiso perduto 2franca valeri parigi o caratoto' – gli onorevoli 2franca valeri alberto sordi franca valeri archivio riccardi alberto sordi e franca valeri toto' – gli onorevoli 3il cavaliere di lagarderemiracolo a sant’annafranca valeri gli onorevoli 2franca valeri parigi o cara 1 parigi o cara 1

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…