pene pompino cazzo porno sesso

IL DOMINIO INCONTRASTATO DEL PISELLONE NEL PORNO SPIEGATO DA BARBARA COSTA: “ATTIRA PIÙ SPETTATORI MA SERVE PER RAGIONI PIÙ CONCRETE: DEVE ESSERE VISTO, ESIBIRSI, CALCOLANDO CHE IN BUONA PARTE DELL’AMPLESSO NE "ENTRA" IL 30%, UN REGISTA PER OTTENERE UN OTTIMO RISULTATO VISIVO HA BISOGNO DI ALMENO 18 CENTIMETRI. E POI CI SONO TRUCCHI PER FAR APPARIRE UN PENE GIÀ GROSSO ANCORA PIÙ GROSSO” - GALLERY + VIDEO PER ESPERTI...

DANNY D. PENIS - VIDEO:

https://bit.ly/37SWq1O

 

MANDINGO VIDEO:

https://bit.ly/38MDqmB

 

DREDD PENIS - VIDEO:

https://bit.ly/32e5YTG

 

 

 

Barbara Costa per Dagospia

 

rico strong

"Come ce l’ho, ce l’ho giusto o no, andrà bene oppure no, ce l’ho piccolo, ce l’ho storto, me lo rifaccio, lo aiuto, lo pompo, lo trucco". Basta, non ne posso più, a tutti quelli che mi chiedono se il loro pisello può sfondare nel porno, se è bello, bravo, talentuoso, rispondo la verità: non lo so, perché una regola fissa non c’è.

 

Non sono un agente, non faccio casting, e però ti dico che, in un provino porno, lo devi cacciar fuori, te lo guardano, e un boss del porno non amatorial tra i peni a disposizione sceglierà quasi sempre quelli più grossi. E tra questi non solo i più lunghi ma i più larghi. Nel porno professionale, dove girano i soldi, funziona così, serve così, e la "colpa" è la tua, la mia, di tutti noi spettatori porno: è chi guarda il porno che in fatto di gusti comanda, è chi guarda il porno che vuole membri enormi, è chi guarda il porno che compra i video e che, se li vede gratis, produce traffico quindi altrui profitto.

 

danny d e valentina nappi

È indubbio: un pene grande attira più spettatori, ma un caz*o grosso nel porno serve per ragioni più concrete: in un anale, ma anche in un missionario, c’avrai fatto caso, il pene non entra subito tutto nella vagina, né nell’ano. Questo perché il pene deve essere visto, esibirsi, fare la sua parte in commedia e, calcolando che in buona parte dell’amplesso ne "entra" il 30%, un regista per ottenere un ottimo risultato visivo ha bisogno di un pene lungo mediamente 18 centimetri.

 

danny wylde

E infatti: gli attori porno più famosi non scendono sotto tali misure, molti sono sopra i 20, ma pure di circonferenza non scherzano. Guarda Siffredi: della sua "bestia", non sono solo i suoi 26 centimetri a impressionare, bensì la circonferenza di 16. Attori afroamericani come Dredd o l’epico Mandingo, hanno "bestie" maggiori (ci credi che arrivano ai 30?) simili a quelle che circolano nei porno gay.

 

rocco siffredi pene

Un regista porno ha bisogno di peni capaci di fare il loro dovere in luoghi, temperature e posizioni scomode, qualora acrobatiche: gli attori, in qualsiasi scena, non sc*pano in modo normale, ma lo fanno "aperti", cioè i due (o più) corpi sono al contempo congiunti e separati, per consentire alle telecamere di inquadrare, anche in primo piano, ciò che il pene e la vagina/ano stanno combinando. È difficile, soprattutto per l’uomo, ed è per questo che i registi si affidano a peni collaudati, dando poche chance ai novellini.

rico strong

 

Se però tu non vuoi fare porno professionale, e un pisello lungo e largo come lì lo vogliono non ce l’hai, puoi buttarti sull’amatorial, dove non pagano una ceppa e però accettano e fanno divertire peni di ogni dimensione. Ma se hai qualità fetish, puoi bussare al settore del porno feticista, le cui infinite varianti ricercano anche peni non ingombranti.

 

danny wylde

Che non ti venga in mente di ingrossare o allungare il tuo pene – perfetto com’è – per fregare quelli del porno, o per tua insicurezza personale: oli, massaggi, pasticche, pompe, erbe e medicine di ogni genere, compresi i prodotti che vendono usando il nome di un pornostar, dicendoti che sono gli stessi che usa lui: sono tutti flop, prese in giro, non ti migliorano un caz*o, credimi.

 

Nessun pornoattore allunga il suo pene prima di entrare in scena con intrugli strani, o riti magici: un attore porno nasce superdotato, è grazie alla sua genetica che sta lì, ma più per la sua testa, lucida, intelligente a strafo*tere, e specie la sua resistenza, capacità erettiva, potenza, abilità di venire a comando, su un set, davanti a una troupe, con una o più partner sconosciute, o str*nze, che lo attizzano zero.

il pornodivo dredd

 

Mi dirai, gli attori si fanno di viagra e punturine ma, bello mio, ti stoppo subito e ti dico che se sui set americani e europei che contano sono vietati, ti dico pure che un attore porno, per quanto giovane e in salute, se ci tiene al suo pisello e alla sua carriera, è bene che si serva di tali prodotti con parsimonia e sotto controllo medico, altrimenti rischia di finire come Rico Strong, pornostar col pene operato, salvato in extremis, e di nuovo funzionante.

danny wylde

 

Un pene siringato rischia il priapismo, uno shock, una paralisi erettiva che lo può rendere impotente: e addio sogni di gloria nel porno e di sc*pate memorabili in privato! Danny Wylde ha ammesso di essere stato dipendente dai farmaci contro la disfunzione erettile: è finito tre volte in ospedale per priapismo, gli hanno salvato il pene, ma si è ritirato dal porno perché non ce la faceva a pornare senza "aiuti".

 

james deen

Ora, stammi a sentire: il porno ha i suoi trucchi per far apparire un pene già grosso ancora più grosso. Il più ovvio è la depilazione totale del pene, che già grosso sembra più grosso se deforestato: è dagli anni '90 che nel porno c’è questa tendenza, depilato ce l’hanno tutti, anche attori che non si radono il resto del corpo. Poi: un pene grosso apparirà ancora più grosso se afferrato da attrici con mani piccole, e che a fargli una fellatio adottano con la bocca posizioni innaturali; apparirà più grosso se impegnato in scene anali con attrici tiny, con c*li piccoli (prima di accettare tali calibri, le ragazze usano dilatatori anali speciali, inseriti ore prima di girare). Il pene di Danny D. misura 24 cm, e sembra più grosso data la magrezza di lui.

manuel ferrara

 

E però, in video, un pene grosso è ancora più grosso grazie al regista, alle luci, alle angolazioni, prospettiva e profondità di campo, cioè ai trucchi cinematografici i più vari. Il porno è cinema, mio caro, pertanto anche finzione, e se qui non ci si accoppia per finta, si adultera dove possibile!

 

 

Ultimi Dagoreport

nando pagnoncelli elly schlein giorgia meloni

DAGOREPORT - SE GIORGIA MELONI  HA UN GRADIMENTO COSÌ STABILE, DOPO TRE ANNI DI GOVERNO, NONOSTANTE L'INFLAZIONE E LE MOLTE PROMESSE NON MANTENUTE, È TUTTO MERITO DELLO SCARSISSIMO APPEAL DI ELLY SCHLEIN - IL SONDAGGIONE DI PAGNONCELLI CERTIFICA: MENTRE FRATELLI D'ITALIA TIENE, IL PD, PRINCIPALE PARTITO DI OPPOSIZIONE, CALA AL 21,3% - CON I SUOI BALLI SUL CARRO DEL GAYPRIDE E GLI SCIOPERI A TRAINO DELLA CGIL PER LA PALESTINA, LA MIRACOLATA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA FA SCAPPARE L'ELETTORATO MODERATO (IL 28,4% DI ITALIANI CHE VOTA FRATELLI D'ITALIA NON È FATTO SOLO DI NOSTALGICI DELLA FIAMMA COME LA RUSSA) - IN UN MONDO DOMINATO DALLA COMUNICAZIONE, "IO SO' GIORGIA", CHE CITA IL MERCANTE IN FIERA E INDOSSA MAGLIONI SIMPATICI PER NATALE, SEMBRA UNA "DER POPOLO", MENTRE ELLY RISULTA INDIGESTA COME UNA PEPERONATA - A PROPOSITO DI POPOLO: IL 41,8% DI CITTADINI CHE NON VA A VOTARE, COME SI COMPORTEREBBE CON UN LEADER DIVERSO ALL'OPPOSIZIONE?

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...