IL FASCINO INDISCRETO DEL TRASH - DAGO: “OGGI L’ASPIRAZIONE GENERALE È QUELLA DI “ESSERE COME LA PIZZA”, CIOÈ DI PIACERE A CHIUNQUE, A POCO PREZZO. E SCENDERE NELLA "SPAZZATURA SOCIALE" È IL MODO PIÙ RAPIDO PER I "MORTI DI FAMA" DI RICEVERE "LIKE" E FOLLOWER - “SIAMO PASSATI COSI' DA ELISABETH TAYLOR A TAYLOR MEGA, DAI REGNANTI DELLA CORONA INGLESE A FABRIZIO CORONA E AI TRONISTI ASSOCIATI DALLA SANGUINARIA…” – VIDEO

-

Condividi questo articolo


 

 

Elisa Venco per donnamoderna.com

bombolo tomas milian bombolo tomas milian

 

Dici “trash” e ti viene da pensare a trasmissioni con tanto di corna in diretta,

insulti senza freni, facce su cui il chirurgo plastico non è andato leggero.

 

Momenti di “spazzatura” tv che denigriamo ma che allo stesso tempo ci ipnotizzano e tengono incollati allo schermo. E invece il trash è un preciso fenomeno culturale e mediatico che nasce da un “fallimento mimetico”, ovvero dalla riproposizione degradata e maldestra di modelli elevati.

 

In altre parole, «è lo scarto che si ottiene tra l’intenzione che sta dietro le emulazioni di prodotti o personaggi di successo e il risultato effettivo», come spiega Gabriele Ferraresi, giornalista e autore di Mad in Italy. Manuale del trash italiano 1980-2020 (Il Saggiatore), riprendendo una definizione dello scrittore Tommaso Labranca.

bombolo bombolo

 

Un divario di cui ci rendiamo subito conto, per esempio, quando paragoniamo 2 hit del 1987: La Isla Bonita di Madonna, che anticipa di molti anni il successo mondiale del latin pop, e Boys di Sabrina Salerno, diventato virale per il bikini rivelatore da lei sfoggiato più che per la musica. Imitare per sentirsi diversi.

 

Ma se per generare il trash è importante il “come” si copia, conta anche il “perché”. Labranca sosteneva che «si imita non per il gusto sterile di imitare e confondersi con mille altri, ma per poter spiccare all’interno del proprio gruppo».

lory del santo a drive in lory del santo a drive in

 

Ecco perché il decennio in cui per la prima volta è emersa questa tendenza aspirazionale è quello contrassegnato dalla crescita dell’individualismo, dal disimpegno ideologico, dal consumo ostentativo, dal successo economico come parametro del valore personale:

GASPARE ZUZZURRO DRIVE IN<span style=quegli anni ’80 in cui si affermano le tv commerciali, nasce Drive In, si programmano Vacanze di Natale che sono una “libidine, doppia libidine”, appare la guida delle discoteche italiane scritta dall’ex ministro Gianni De Michelis." /> GASPARE ZUZZURRO DRIVE INquegli anni ’80 in cui si affermano le tv commerciali, nasce Drive In, si programmano Vacanze di Natale che sono una “libidine, doppia libidine”, appare la guida delle discoteche italiane scritta dall’ex ministro Gianni De Michelis.

 

Secondo il giornalista Roberto D’Agostino, che nel sito da lui fondato, Dagospia, ospita una rubrica denominata Cafonal, «il trash si rintraccia già dagli anni ’70, con film come Squadra antifurto con Tomas Milian e Bombolo o l’Esorciccio con Lino Banfi, oggi diventati iconici per quelle persone la cui cultura permette loro “il gusto del cattiv

dago dago

gusto”» precisa. «Il vero mutamento degli anni ’80 è che quel cattivo gusto verace, che apparteneva al coattismo spensierato di una volta, è tracimato nella borghesia, si è infighettato in un’omologazione estetica generalizzata».

 

Questo ha determinato un mutamento non della natura, bensì della qualità del trash: «Siamo passati dall’imitare i regnanti europei all’atteggiarci tutti a tronisti; dall’ispirarci a una star inarrivabile come Elizabeth Taylor all’ambire a essere una pseudovip inspiegabile come Taylor Mega»

mad in italy trash cover mad in italy trash cover

 

Copiare per sentirsi uguali. L’incapacità di riconoscere i propri limiti e la tendenza a imitare

maldestramente modelli più alti generano “mostri” anche dopo gli anni ’80, ricorda Ferraresi. E così, ecco l’autopsia di un alieno effettuata a Misteri, programma del 1995 su Rai2, che anziché uno scoop da far rosicare la Cnn «ovviamente era una bufala», o le pacchianissime nozze di Monsignor Milingo, esorcista zambiano che nel 2001

allo Yankee Stadium di New York sposa la coreana Maria Sung, «a riprova dell’intramontabile attrazione per il paranormale e i matrimoni». Negli ultimi tempi, però, qualcosa è cambiato: si è abbassata l’asticella e l’obiettivo dell’imitazione non è più la distinzione, bensì l’identificazione.

 

milingo nozze milingo nozze

«Non si copia più per differenziarsi dagli altri, ma per essere proprio come loro, avere tutti le stesse facce, gli stessi pensieri, usare sempre le stesse 10 parole e condividere un’originalità standard, senza pensiero e personalità» commenta D’Agostino.

 

milingo prete sposato milingo prete sposato

«In particolare dopo format come Uomini e Donne, la cialtronaggine è diventata la regola,

e la professionalità un ostacolo per il successo. Come mi ha riassunto un noto youtuber, oggi l’aspirazione generale non è di essere il numero uno, bensì di “essere come la pizza”, cioè di piacere a chiunque. Anche se lo neghiamo, il trash, cioè l’adeguamento a ciò che fanno tutti, è il modo più rapido di essere amati, di non suscitare invidie,

di ricevere pollici alzati. Per essere felici ora basta una frase composta solo di soggetto, verbo e complimento».

 

sirius uomini e donne sirius uomini e donne

I social network, figli della cultura degli hippies californiani, hanno edificato una società da alto gradimento, «una bolla “Peace&Love” in cui tutti ti conoscono, alzano il pollice qualunque cosa tu scriva e ti fanno sentire parte di una comunità di simili». Il problema è

uomini e donne 5 uomini e donne 5

che in questo magma collettivo, in cui tutti imitano tutti, è impossibile emergere per più di un attimo. «Il trash presupponeva un flop, ma nella sua velleitarietà era un gesto audace, di rottura, quasi nobile» argomenta Ferraresi. Adesso che non è più quello che fanno gli altri bensì ciò che fanno tutti, si è trasformato nella scorciatoia per appartenere a una collettività in cui siamo tutti influencer, la formula magica per una vita da mediano in cui, come diceva Winston Churchill, «il successo è solo l’abilità di passare da un fallimento all’altro senza perdere l’entusiasmo».

bombolo bombolo bombolo piange bombolo piange bombolo milian delitto a porta romana regia di bruno corbucci bombolo milian delitto a porta romana regia di bruno corbucci tony effe e taylor mega 1 tony effe e taylor mega 1 taylor mega taylor mega taylor mega taylor mega taylor mega taylor mega jade e taylor mega jade e taylor mega taylor mega 6 taylor mega 6 taylor mega taylor mega taylor mega con il suo calendario taylor mega con il suo calendario taylor mega 2 taylor mega 2 libero libero CASSINI BOMBOLO CASSINI BOMBOLO

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING... 

FLASH! - FACILE FARE I PATRIOTI CON LE CHIAPPE ALTRUI – INDOVINATE CHE AUTO GUIDA ADOLFO URSO, IL MINISTRO CHE PER DIFENDERE L'ITALIANITÀ HA “COSTRETTO” ALFA ROMEO A CAMBIARE NOME DA “MILANO” A “JUNIOR”? UN PRODOTTO DELL’INDUSTRIA MADE IN ITALY? MACCHÉ: NELLA SUA DICHIARAZIONE PATRIMONIALE, SPUNTANO UNA VOLKSWAGEN T-CROSS E UNA MENO RECENTE (MA SOSTENIBILE) TOYOTA DI INIZIO MILLENNIO. VEDIAMO IL LATO POSITIVO: ALMENO NON SONO DEL MARCHIO CINESE DONFGENG, A CUI VUOLE SPALANCARE LE PORTE...

DAGOREPORT – ANCHE I DRAGHI, OGNI TANTO, COMMETTONO UN ERRORE. SBAGLIÒ NEL 2022 CON LA CIECA CORSA AL COLLE, E SBAGLIA OGGI A DARE FIN TROPPO ADITO, CON LE USCITE PUBBLICHE, ALLE CONTINUE VOCI CHE LO DANNO IN CORSA PER LA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE EUROPEA - CHIAMATO DA URSULA PER REALIZZARE UN DOSSIER SULLA COMPETITIVITÀ DELL’UNIONE EUROPEA, IL COMPITO DI ILLUSTRARLO TOCCAVA A LEI. “MARIOPIO” INVECE NON HA RESISTITO ALLE SIRENE DEI MEDIA, CHE TANTO LO INCENSANO, ED È SALITO IN CATTEDRA SQUADERNANDO I DIFETTI DELL’UNIONE E LE NECESSARIE RIFORME, OFFRENDOSI COME L'UOMO SALVA-EUROPA - UN GRAVE ERRORE DI OPPORTUNITÀ POLITICA (LO STESSO MACRON NON L’HA PRESA BENE) - IL DESTINO DI DRAGHI È NELLE MANI DI MACRON, SCHOLZ E TUSK. SE DOPO IL 9 GIUGNO...