sanremo quarta serata cover duetti

GEOLIER (CON GUÈ, LUCHÈ, GIGI D’ALESSIO) VINCE LA SERATA DEI DUETTI E VIENE SOMMERSO DAI FISCHI DELL’ARISTON E DALLE POLEMICHE: È UN ANTICIPO DI QUELLO CHE POTREBBE ACCADERE STASERA VISTO IL DOMINIO DEL RAPPER NAPOLETANO NEL TELEVOTO (SALA STAMPA E RADIO LO STRONCHERANNO?) – SUI SOCIAL SI SCATENANO COMMENTI RAZZISTI CONTRO I NAPOLETANI E LE RICHIESTE DI ABOLIRE IL TELEVOTO – GHALI CANTA IN ARABO E POI OMAGGIA CUTUGNO, PROBLEMA TECNICO PER LA BERTE’ CHE SI FERMA E RIPARTE (CAPITO BLANCO?) E IL “FUCK PATRIARCATO” DI BIGMAMA – ANGELINA MANGO CELEBRA IL PADRE, I RITORNI DI COCCIANTE E VECCHIONI, GIGI D’AGOSTINO E BEPPE VESSICCHIO, LORELLA CUCCARINI BALLA ‘SUGAR SUGAR’ CON FIORELLO CHE IRONIZZA SU TRAVOLTA: “NON FIRMO LA LIBERATORIA” - VIDEO

 

Silvia Fumarola per la Repubblica - Estratti

gigi d alessio luche geolier gue

Per tradizione è la serata più attesa, quella in cui gli artisti reinventano i successi, s’incontrano le generazioni: i duetti sorprendono e piacciono. Vincono Geolier , Guè, Luchè con Gigi D’Alessio (selva di fischi), seconda Angelina Mango, al terzo posto Annalisa con la Rappresentante di Lista, al quarto Ghali con Ratchopper e al quinto si piazzano Alfa e Roberto Vecchioni.

 

Diventa un karaoke il Festival di Sanremo, che si avvia, con contorno di polemiche, al gran finale stasera. 

 

(...)

 

rose villain gianna nannini

La festa è qui, nel Teatro Ariston con tocco mondano — il principe Alberto di Monaco è sul palco di velluto rosso che lo scorso anno ospitava il presidente della Repubblica Sergio Mattarella — dove si mescolano emozioni, lacrime, nostalgia, l’allegria contagiosa.

 

Centosettantadue tra cantanti e ballerini, una maratona per coraggiosi coristi casalinghi. «Spero di chiudere per le 2 di notte» aveva detto Belzebù, come lo chiama l’amico Fiorello, che fa un’incursione sul palco, incappucciato, chiedendo dove sia il bagno, sorprendendo Amadeus. «Sono qui per romperti le palle. Se vai su Spotify è chiuso perché gli artisti sono tutti qui». Sul palco anche i cani anti-esplosivo di polizia e carabinieri, vere superstar in questi giorni in cui Sanremo è blindata. Doppia sorpresa, l’arrivo dei Jalisse dopo 27 anni, e il ritorno del maestro Vessicchio.

 

angelina mango

Diabolica l’idea della doppia coppia Ricchi e Poveri & Paola e Chiara, che si divertono con Sarà perché ti amo e Mamma Maria, ed è inutile fare gli snob, cantano anche i cattedratici. Brividi con Angelina Mango, che rende omaggio al papà, Pino Mango, scomparso nel 2014, con una canzone meravigliosa del padre, La rondine. Racconta l’assenza. La accompagna il quartetto d’archi dell’Orchestra di Rom. Tutti in piedi, gridano “Pino, Pino” spunta un cartello: “Pino grazie”.

 

 

Il professor Roberto Vecchioni abbraccia Alfa, nato nel 2000, e Sogna ragazzo sogna suona come un inno al futuro, che per i giovani non è così facile. Standing ovation infinita e applausi, c’è speranza. Gazzelle e Fulminacci celebrano i 40 anni di Notte prima degli esami di Antonello Venditti («Grazie che sei nato» dice Gazzelle, l’italiano è un po’ così ma il sentimento è vero), Annalisa e La Rappresentante di lista sono formidabili: Sweet dreams è un momento quasi teatrale col coro Artemia. Con The Kolors e Umberto Tozzi l’Ariston diventa una discoteca, tutti a ballare.

i santi francesi skin

 

E balla la Cucca, 58 anni studiati nei laboratori, che ripercorre la sua carriera, con le sigle che ci ricordiamo tutti, compresa La notte vola. Per Sugar sugar entra in scena un ballerino particolare, Fiorello con chioma fluente (come Manuel Franjo, che accompagnava la showgirl).

 

Lorella saluta Pippo Baudo: «Non c’eravamo solo noi, c’era anche Pippo: ciao Pippooo». No, non siamo mai usciti dagli anni 80, ma che grande show. Rivive versione disco music il successo Quale idea: i BNKR44 con Pino D’Angiò, effetto nipotini scatenati col vecchio zio simpatico.

 

la rappresentante di lista annalisa

Fazzoletti a portata di mano per Quando finisce un amore con Irama e Riccardo Cocciante, tifo da stadio. «Io voglio lasciarvi così» dice il grande cantautore e sono i versi di Notre dame de Paris: «In questo momento difficile vivere per amare/ amare così da morire/ morire dalla voglia di vivere/ amare, dare l’anima alla vita/ morire dalla voglia di vivere con la voglia di vivere”).

 

È raro vedere tanto talento insieme va da Hallelujah di Santi Francesi e Skin a Mahmood con l’omaggio a Dalla, Com’è profondo il mare con i Tenores di Bitti al momento magico di Ghali. L’alieno dirige l’orchestra per l’artista che fa un’esibizione bellissima. Duetto con Ratchopper, nome d’arte di Souhayl Guesmi, produttore e compositore che viene dalla Tunisia. L’amico alieno Richolino coadiuva il direttore d’orchestra: comincia in arabo, poi Good times e L’italiano di Toto Cutugno, omaggio al cantautore scomparso e quasi un inno.

lorella cuccarini 3

 

Figlio di genitori tunisini, Ghali è nato a Milano e nei suoi brani abbatte le barriere culturali e i confini. Prima di lasciare il palco, saluta la madre: «Ti voglio bene», poi il pubblico, in italiano e in arabo: «Ciao. salam Alaikum». Loredana Bertè, che deve cantare Ragazzo mio di Ivano Fossati, accompagnata da Venerus. Problema tecnico, si ferma e si riparte.

 

La musica napoletana trionfa con Geolier, Guè, Lukè e Gigi D’Alessio. Dargen D’Amico dopo l’omaggio a Ennio Morricone con Babelnova Orchestra, rinnova l’appello per il cessate il fuoco. «Dall’altra parte del Mediterraneo ci sono bambini buttati sui pavimenti negli ospedali, operati e mutilati senza anestesia alla luce dei cellulari. Non ci sono più barelle e medicine. Dobbiamo avere il coraggio di dire: “Cessate il fuoco”».

 

I COMMENTI RAZZISTI SU GEOLIER A SANREMO 2024

Da fanpage.it - Estratti

 

roberto vecchioni alfa

(...) Un atteggiamento che sembra riproporre alcuni commenti trovati in rete negli scorsi giorni: commenti che si rifanno a stereotipi, luoghi comuni e pregiudizi, come spesso si vedono sul web contro personaggi pubblici. Ma per fortuna, si tratta di casi isolati, perché la stragrande maggioranza, invece, plaude ai meriti di Geolier che lo hanno portato ad essere in testa alla classifica di Sanremo 2024 anche durante la serata Cover di Sanremo 2024.

lorella cuccarini fiorellobig mama 44gigi d alessio geolier

 

ghaliamadeus lorella cuccarinifiorello lorella cuccarini 3geolier

 

Ultimi Dagoreport

jackie kennedy e gianni agnelli a ravello nel 1962

JOHN KENNEDY E’ STATO IL PIÙ INFEDELE PUTTANIERE DEL XX SECOLO MA SUA MOGLIE JACQUELINE S’ATTACCAVA COME UN’IDROVORA A OGNI AUGELLO A PORTATA DI MANO (DAI DUE COGNATI ROBERT E TED PASSANDO PER SINATRA, BEATTY, MARLON BRANDO E VIA CHIAVANDO) - L’8 AGOSTO 1962, TRE GIORNI DOPO LA MORTE DI MARYLIN MONROE, JACKIE (INCAZZATA PER LE INDISCREZIONI SULLA LIAISON TRA IL MARITO E L’ATTRICE) RAGGIUNSE RAVELLO, SULLA COSTIERA AMALFITANA: FU ACCOLTA COME UNA REGINA DALL’ALLUPATISSIMO GIANNI AGNELLI – PER JACKIE, RAVELLO FECE RIMA CON PISELLO E LA VACANZA DIVENNE UN’ALCOVA ROVENTE (“LA VACANZA PIÙ BELLA DELLA SUA VITA”, RIPETEVA) AL PUNTO DA TRATTENERSI PIU’ DEL PREVISTO FINCHÉ NON PIOMBARONO 007 AMERICANI A PRELEVARLA COME UN ALMASRI QUALUNQUE PER RIPORTARLA A WASHINGTON DAL MARITO CORNUTO E INCAZZATO - LA VORACE JACKIE IMPARÒ A FARE BENE I POMPINI GRAZIE ALL'ATTORE WILLIAM HOLDEN: “ALL'INIZIO ERA RILUTTANTE, MA UNA VOLTA PRESO IL RITMO, NON SI FERMAVA PIÙ” –PER RIPICCA CI FU ANCHE UNA LIASON MARELLA AGNELLI-JOHN KENNEDY (CONFIDENZA DI INFORMATISSIMA SOCIALITE) - VIDEO

edmondo cirielli maria rosaria campitiello paolo di maio

“INUTILE FRUSTARE UN CIUCCIO MORTO, CAMBIA SPACCIATORE” – A PARLARE NON È UN HATER ANONIMO MA UN VICEMINISTRO DELLA REPUBBLICA: EDMONDO CIRIELLI, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D'ITALIA E NUMERO DUE DI TAJANI AGLI ESTERI, CHE SBROCCA SU FACEBOOK E INSULTA IL SINDACO DI NOCERA INFERIORE, PAOLO DI MAIO – A FAR ANDARE FUORI GIRI CIRIELLI È STATO UN POST DEL PRIMO CITTADINO SU ALCUNI INCARICHI DELLA COMPAGNA AL MINISTERO DELLA SALUTE, MARIA ROSARIA CAMPITIELLO – LA VIOLENTISSIMA REPRIMENDA DI CIRIELLI: “NELLA VITA PRIVATA NON HAI MAI FATTO NIENTE DI BUONO" - COME MAI CIRIELLI SE L’È PRESA COSÌ TANTO? FORSE SENTE LA SUA CANDIDATURA A GOVERNATORE DELLA CAMPANIA CHE SI ALLONTANA? O TEME UNA SCONFITTA BRUCIANTE, ASSAI PROBABILE SE IL CENTROSINISTRA RITROVA L’UNITÀ?

igor taruffi elly schlein

DAGOREPORT - QUALCUNO DICA A ELLY SCHLEIN CHE STA AFFONDANDO IL PD! - NON SOLO TOSCANA E UMBRIA, DALLA CAMPANIA ALLA SICILIA FINO ALLA PUGLIA, SI MOLTIPLICANO I PROBLEMI SUI “TERRITORI” - A FINIRE NEL MIRINO LO “SPICCIAFACCENDE” DI ELLY, IGOR TARUFFI, RESPONSABILE ORGANIZZAZIONE DEL NAZARENO. DOVE C’È LUI, C’È CASINO, VISTA LA SUA PROPENSIONE A SALVAGUARDARE I CACICCHI FEDELI ALLA MIGLIORE ALLEATA DEL GOVERNO MELONI - IN SUO SOCCORSO È ARRIVATO ANCHE IL BERSANIANO NICO STUMPO CHE NON RIESCE AD EVITARE I PASTICCI CHE "LO STRATEGA IN VERSIONE PIZZICAGNOLO" TARUFFI COMBINA A CAUSA DELLA SCARSA CONOSCENZA DELLE REGOLE E DELLE DIVERSE REALTA’ LOCALI. E PER LA PRIMA VOLTA…

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...