giuseppe carboni

“CARBONI” ARDENTI IN RAI – L’EX DIRETTORE DEL TG1 IN QUOTA M5S, GIUSEPPE CARBONI, HA FATTO CAUSA A VIALE MAZZINI PER DEMANSIONAMENTO, PER LA SUA NOMINA ALLA DIREZIONE DI RAI PARLAMENTO, DECISA NEL MAGGIO 2023 DA ROBERTO SERGIO E GIAMPAOLO ROSSI – NELLA DENUNCIA DEPOSITATA, CARBONI HA ALLEGATO ANCHE LE REGISTRAZIONI (FATTE DI NASCOSTO) DELLE CONVERSAZIONI PRIVATE CON IL CAPO DEL PERSONALE, FELICE VENTURA, DA CUI EMERGONO GIUDIZI AL VELENO SU GIORNALISTI, DIRIGENTI E PERSONALITÀ DELLA RAI – “IL FOGLIO”: “UNA VOLTA DIVENTATO DIRETTORE, ALLA RAI, SEI DIRETTORE PER TUTTA LA VITA. E SE, AL CAMBIO DI GOVERNO, NON TI RICONFERMANO DIRETTORE DI QUALCOSA CHE TI PIACE, FAI CAUSA”

Estratto dell’articolo di Salvatore Merlo per “Il Foglio”

 

giuseppe carboni - foto lapresse

Nell’azienda che negli ultimi due anni ha soprattutto parlato del giornalista scorreggione con il quale nessuno voleva condividere la stanza in redazione, cioè la Rai, adesso l’argomento più gettonato (e serio) nei corridoi riguarda il direttore di Rai Parlamento, Giuseppe Carboni – per sapienza del destino quasi omonimo di quel Calboni collega di Fantozzi – che ha registrato di nascosto le sue conversazioni private con il capo del personale della Rai, Felice Ventura, e ha depositato tutto in una denuncia per “demansionamento”.

 

[…] Ci sono commenti, giudizi, ammiccamenti su una miriade di giornalisti, dirigenti e personalità della Rai. Ma la storia è paradigmatica dell’azienda più disfunzionale della terra, la Rai, e di quel paese, l’Italia, in cui tutti registrano tutti.

 

felice ventura

[…] sono oggi alla Rai circa 1.200 i giornalisti, di cui circa 22 direttori, circa 22 condirettori, circa 40 vicedirettori, 208 capiredattori, 327 capiservizio, e 430 vice capiservizio. Si stenta a credere a queste cifre. Ma in azienda ci sono più giornalisti che notizie.

 

[…] una volta diventato direttore, alla Rai, sei direttore per tutta la vita. E se non ti riconfermano direttore di qualcosa che ti piace (ti devono proporre tre direzioni e tu scegli cosa prendere come al luna park), al cambio di governo, quando a Palazzo Chigi cambiano reggicalze e mezzecalze della Rai, fai causa.

 

Che è proprio quello che ha fatto questo tizio, Carboni (non Calboni), un oscuro giornalista musicale che negli anni bislacchi dei grillini al governo del paese era addirittura diventato direttore del Tg1.

 

giampaolo rossi roberto sergio

[…] una volta terminata l’esperienza del potere grillino era stato lasciato senza incarico dall’amministratore delegato Carlo Fuortes. Finito per due anni in un sottoscala, dal quale ogni tanto risaliva per stiracchiarsi le braccia insieme a tanti altri “faticatori” della tv pubblica (i nomi ci sfuggono, sono i mezzibusti anonimi spediti dalle segreterie politiche al deposito salme per recitare il rosario di Conte e leggere i telegrammi di Meloni), è stato a un certo punto inopinatamente nominato direttore di Rai Parlamento da Roberto Sergio e Giampaolo Rossi, i nuovi proconsoli meloniani di Viale Mazzini.

 

FELICE VENTURA RAI

La cosa deve averlo sconvolto al punto da spingerlo, dopo due anni, a fare causa all’azienda per “demansionamento”. Non solo. Se ne andava nella stanza del capo del personale della Rai, un manager ignaro che gli si dimostrava pure amico, oppure gli telefonava, e registrava ogni singola parola.

 

Quello, il manager, che si chiama Ventura, gli diceva che aveva ragione e si abbandonava pure a una marea di retroscena e commenti non sempre del tutto edificanti (pare) riguardo altri direttori, ex direttori, sergenti, caporali uomini di punta, di rincalzo, di spinta, di frenata, di compromesso, di tacco o di gomito della Rai.

 

Supponiamo che Calboni (pardon: Carboni) in realtà volesse restare tranquillo nel sottoscala. Di sicuro non sarà direttore del Tg3, malgrado sia considerato un fior fiore di grillino (visti i meriti e le caratteristiche umane). Persino Conte non lo vuole più. […]

giampaolo rossi roberto sergio

giuseppe carboni - foto lapresse

Ultimi Dagoreport

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DISGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…