maurizio ferraris paolo crepet

“CHE OGGI L'IMBECILLITÀ SIA PIÙ DOCUMENTATA GRAZIE AI SOCIAL È UN BENE” – IL FILOSOFO MAURIZIO FERRARIS RISPONDE A PAOLO CREPET CHE HA DEMONIZZATO I SOCIAL E LE NOTORIETÀ IMMERITATE CHE PRODUCONO: “TRENT'ANNI FA POPPER TROVAVA GLI STESSI DIFETTI NELLA TELEVISIONE, SETTANT'ANNI FA HEIDEGGER SE LA PRENDEVA CON LE MACCHINE PER SCRIVERE, TROVANDO, CHISSÀ PERCHÉ, PIÙ NATURALE LA SCRITTURA A MANO, NIETZSCHE BIASIMAVA I GIORNALI E LA TENDENZA A DIFFONDERE E ABBASSARE LA CULTURA”

Maurizio Ferraris per “La Stampa”

 

maurizio ferraris

Non essendo mai stato su un social, ho qualche difficoltà a capire l'invettiva di Paolo Crepet contro i social, che a me non hanno mai dato alcun fastidio. Non possedendo, purtroppo, un social, non dispongo degli strumenti atti a valutare l'attendibilità della profezia di Crepet intorno alla loro prossima scomparsa.

 

Quello che apprendo da strumenti molto tradizionali come i giornali è che ogni generazione ha i suoi social, e scrivendo "ogni generazione" non mi riferisco all'avvicendarsi dei boomer, dei millenial, della generazione Z e così via, ma al genere umano dalle sue origini. Una delle caratteristiche dell'umano è di essere un animale sociale, dotato di tecnica, compresa quella forma di tecnica che è il linguaggio e, più avanti, quell'altra tecnica che è la scrittura.

 

paolo crepet

Non ho alcuna difficoltà a immaginare che quando la scrittura è diventata di uso corrente, per esempio in Grecia, ci sarà stata qualche invettiva contro la scrittura.

 

Anzi, non devo nemmeno immaginarlo, perché c'è stata davvero: Platone, nel Fedro, ha scritto che la scrittura conferisce un falso sapere, e fa circolare le idee fra persone che non sono preparate a capirle. Mi sembra di ritrovare in Crepet qualcosa di questa condanna, anche se è più coerente di Platone, perché se quest' ultimo deplora per iscritto la scrittura immagino che Crepet non abbia postato sui suoi social, posto che ne abbia, la sua requisitoria.

 

maurizio ferraris

Così, non dobbiamo pensare che la tecnica sia solo moderna, c'è dall'origine dell'umanità, e, ben lungi dal disumanizzarla, la umanizza, perché senza di essa saremmo solo degli animali particolarmente deboli e disadattati. Che oggi la tecnica, invece che a scavare buche o avvitare bulloni, ci aiuti a esprimere i nostri sentimenti e le nostre idee, mi sembra un indiscutibile progresso. Che quei sentimenti e quelle idee possano essere spregevoli, aberranti, idioti o anche solo stereotipati, dipende da chi li esprime, non dallo strumento.

 

Di qui due effetti prospettici su cui vale la pena di riflettere. Ci saranno stati sicuramente degli imbecilli nelle caverne, solo non hanno lasciato traccia, ed è su questa circostanza che si è fondato il mito del buon selvaggio; che oggi l'imbecillità sia più documentata, grazie ai social, è un male o un bene? Secondo me è un bene, non solo perché è più documentata anche l'intelligenza, ma anche perché, comunque la si metta, l'ignoranza è un male. Più interessante ancora però è un altro fenomeno: ogni tecnologia naturalizza quella precedente.

 

PAOLO CREPET

Oggi Crepet e altri biasimano i social e le notorietà immeritate che producono, ma trent' anni fa Popper trovava gli stessi difetti nella televisione, settant' anni fa Heidegger se la prendeva con le macchine per scrivere, trovando, chissà perché, più "naturale" la scrittura a mano (un'altra mediazione tecnica del pensiero, proprio come lo è il linguaggio, tanto è vero che sono cose che si imparano esattamente come andare in bicicletta), Nietzsche biasimava i giornali e la tendenza a diffondere e abbassare la cultura.

 

Sono sicuro che i social avranno degli eredi, ma sono altrettanto certo che un Crepet dell'avvenire li criticherà rimpiangendo i bei social di una volta.

 

maurizio ferraris

Vorrei finire con due aneddoti. Il primo riguarda Goethe, cui molti rimproveravano i suicidi provocati dal Werther, che (non dimentichiamolo) è un romanzo basato sul social dell'epoca, la corrispondenza epistolare. Rispose: e quelli che muoiono nelle miniere inglesi? In effetti, quei minatori avevano una vita durissima che era risparmiata ai lettori del Werther; e chiunque abbia a cuore l'umanità non può non rallegrarsi del fatto che oggi così tanti possano stare sui social invece che in miniera.

 

MAURIZIO FERRARIS - L IMBECILLITA E UNA COSA SERIA

Il secondo riguarda Kant, che nel 1771 recensì un libro in cui il medico pavese Pietro Moscati dimostrava, prove scientifiche alla mano, quali e quanti danni fossero venuti agli umani dall'adozione della stazione eretta. Dopo aver esaminato con partecipazione la lista delle disgrazie della civiltà, Kant non la contestava, ma concludeva che l'umano, invece che tornare a quattro zampe, deve «adattarsi agli incomodi che gli vengono dall'aver sollevato il suo capo così orgogliosamente sopra i suoi vecchi camerati».

 

De te fabula narratur: ci sono degli incomodi nei social (evitabilissimi, basta non leggerli) ma costituiscono un passo in avanti nel cammino, purtroppo infinito, che si chiama "umanità".

paolo crepetpaolo crepetSOCIAL NETWORK paolo crepet

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO

luigi lovaglio giuseppe castagna giorgia meloni giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone milleri monte dei paschi di siena

DAGOREPORT - È VERO, COME SOSTENGONO "CORRIERE" E “LA REPUBBLICA”, CHE L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA È “PERFEZIONATA E IRREVERSIBILE”? PIU' SAGGIO ATTENDERE, CON L'EVENTUALE AVANZAMENTO DELL'INCHIESTA GIUDIZIARIA MAGARI (IERI ED OGGI SONO STATI PERQUISITI GLI UFFICI DEGLI INDAGATI), QUALE SARÀ LA RISPOSTA DEGLI INVESTITORI DI PIAZZA AFFARI (GIA' MPS E' STATA MAZZOLATA IN BORSA) - POTREBBERO ANCHE ESSERCI RIPERCUSSIONI SUL COMPAGNO DI AVVENTURE DI CALTARICCONE, FRANCESCO MILLERI, CHE GUIDA L'HOLDING DELFIN LA CUI PROPRIETÀ È IN MANO AI LITIGIOSISSIMI 8 EREDI DEL DEFUNTO DEL VECCHIO - MA IL FATTO PIÙ IMPORTANTE SARA' IL RINNOVO AD APRILE 2026 DELLA GOVERNANCE DI GENERALI (PER CUI È STATA ESPUGNATA MEDIOBANCA) E DI MPS DEL LOQUACE CEO LUIGI LOVAGLIO (VEDI INTERCETTAZIONI) - INFINE, PIÙ DI TUTTO, CONTANO I PASSI SUCCESSIVI DELLA PROCURA DI MILANO, CHE PUÒ SOSPENDERE L’OPERAZIONE DELLA COMBRICCOLA ROMANA FAVORITA DA PALAZZO CHIGI SE INDIVIDUA IL RISCHIO DI REITERAZIONE DEI REATI (DA PIAZZA AFFARI SI MOLTIPLICANO LE VOCI DI NUOVI AVVISI DI GARANZIA IN ARRIVO PER I "FURBETTI DEL CONCERTINO''...)

putin witkoff marco rubio donald trump zelensky

DAGOREPORT – SI ACCENDE LA RIVOLTA DEL PARTITO REPUBBLICANO CONTRO TRUMP - I DANNI FATTI DA STEVE WITKOFF (SOTTO DETTATURA DI PUTIN), HANNO COSTRETTO L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A METTERE IN CAMPO IL SEGRETARIO DI STATO MARCO RUBIO CHE HA RISCRITTO IL PIANO DI PACE RUSSIA-UCRAINA - CON IL PASSARE DELLE ORE, CON UN EUROPA DISUNITA (ITALIA COMPRESA) SUL SOSTEGNO A KIEV, APPARE CHIARO CHE PUTIN E ZELENSKY, TRA TANTE DISTANZE, SONO IN SINTONIA SU UN PUNTO: PRIMA CHIUDIAMO LA GUERRA E MEGLIO È…

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?