luana ravegnini

“CLAUDIO LIPPI MI LASCIÒ PERCHÉ NON VOLEVA AVERE FIGLI. MA SUI GIORNALI USCÌ IL CONTRARIO” – AMORI E BOLLORI DELLA 55ENNE LUANA RAVEGNINI – GLI INIZI CON RENZO ARBORE A “INDIETRO TUTTA” COME RAGAZZA COCCODE’, PIPPO BAUDO CHE LA SCELSE PER “LUNA PARK”, IL RUOLO DA SEX SYMBOL, I PRETENDENTI E L'ADDIO ALLA TV PER 10 ANNI: "MI TRASFERII A LONDRA, MIO MARITO, RENATO DELLA VALLE (EX SOCIO DI BERLUSCONI IN TELEPIÙ, IMMOBILIARISTA, 26 ANNI PIÙ DI LEI) LAVORAVA LI'" – LA LORO CASA A BORDIGHERA, FIRMATA GIÒ PONTI, RISULTA IN VENDITA PER 50 MILIONI DI EURO DA CHRISTIE'S. MA LA RAVEGNINI DICE CHE...

Candida Morvillo per il Corriere della Sera - Estratti

 

luana ravegnini

Nei formidabili anni ’90 in cui le vallette erano le influencer di oggi, Luana Ravegnini era una di quelle bellissime che facevano sognare gli uomini e di cui le donne copiavano trucco e vestiti. Corrado, anno 1988, la scelse per Il pranzo è servito, poi arrivarono Ok il prezzo è giusto e le conduzioni, Lascia o Raddoppia?, la Formula Uno, i quiz, i film con Christian De Sica e Neri Parenti. Quindi, dieci anni di black out, salvo tornare nel 2021, alla conduzione di Check-up la domenica mattina su Raidue.

 

Caso più unico che raro il suo: chi lascia la tv così a lungo, poi non rientra. Lei dove se n’era stata?

«Ho vissuto a Londra per dieci anni, ho seguito mio marito che aveva ricevuto una proposta allettante di lavoro lì. Ho dato priorità alla famiglia, volevo che mia figlia crescesse col padre accanto. È stato un sacrificio: ho vissuto una città meravigliosa che, nonostante la meraviglia, non è riuscita a colmare il vuoto lasciato dalla mancanza dei miei amici, dei miei genitori, di Roma, della quale mi è mancato tutto. Ma non mi sono pentita, specie perché mia figlia ne ha ricevuto un’apertura mentale straordinaria. Si è appena laureata in Communication management, parla inglese, spagnolo, studia, si impegna è quadrata. Il giorno della laurea, mentre prendeva 110 e lode, sono scoppiata a piangere dalla gioia».

 

(...)

 

Come arriva la televisione?

luana ravegnini renato della valle

«Una zia ex modella mi suggerì di fare un corso di portamento, così, per imparare a truccarmi, camminare. Lo feci per me, senza pensare che potesse nascerne qualcosa. Un giorno, però vennero degli agenti che cercavano indossatrici e scelsero anche me. Mi proposero le prime sfilate, i primi spot, iniziai coi provini. Quanti ne ho fatti… Un po’ alla volta, mi trovai a un bivio: fare l’università o continuare a lavorare finché si poteva guadagnare qualche soldino e rimandare gli studi. Feci la scelta più pragmatica. Poi, arrivò Renzo Arbore».

 

Iniziò come ragazza coccodè a «Indietro tutta».

«Erano lui, Mario Marenco, Nino Frassica. Al provino, non sapevo cosa cercassero e non lo sapevano bene neanche loro. Era un programma senza copione, senza scaletta, c’erano due righe e si andava a braccio. Francesco Paolantoni rimase per tutto l’anno seduto sul trespolo a interpretare l’Arcangelo Gabriele, non parlava mai, quando Renzo gli diede la parola, fece un monologo da scompisciarsi. Lì ho imparato quanto è importante l’improvvisazione. Avevo 18 anni, era come vivere in un sogno: ero una ragazza semplice che si affaccia in un mondo di lustrini, paillettes, grandi personaggi. Passavano da Rossano Brazzi a Massimo Troisi…».

luana ravegnini 89

 

Il salto alla conduzione?

«Lo devo a Pippo Baudo, mi chiamò a condurre la versione estiva di Luna Park. Al provino, mi chiese di fingere un quiz con due figuranti e improvvisai. Ricordo ancora la telefonata che ricevetti tornata a casa, abitavo coi miei, c’era il telefono quello vecchio, grigio, con la ruota per fare i numeri. Chiama il regista e mi dice: lei quest’estate è impegnata. E io: no, io no. E lui: sì, è impegnata, farà Luna Park. Dopo, ho fatto cose più importanti, ma essere scelta da Baudo, che era ai tempi il re della tv, è l’emozione che ancora ricordo».

 

 

A fine anni ’90, riempiva le copertine anche per il suo amore con Claudio Lippi.

«Ai tempi, era molto in auge. Ero stata la sua valletta a Il pranzo è servito e fra noi non c’era mai stato nulla, ma quando andò a Tmc mi chiamò, andai a lavorare con lui a Milano e galeotta fu Milano. Siamo stati insieme sette anni».

Finì con lui che annunciava all’Ansa «una separazione sofferta e dolorosa».

«Avevamo aspettative di vita diverse, lui aveva già una famiglia alle spalle, due figlie, io non avevo figli e lui decise che, per il mio bene, sarebbe stato meglio che ci separassimo, ma sui giornali uscì il contrario, che l’avevo lasciato io e che l’avevo fatto soffrire. Non ho mai voluto rettificare, mi dissi: pensassero quello che voglio».

luana ravegnini 67

 

Com’era essere un sex symbol?

«Quando mi lasciai con Claudio, si fecero avanti parecchi pretendenti, ma ero disillusa e volevo stare sola. Poi, incontrai mio marito».

Renato Della Valle, ex campione di offshore, ex socio di Silvio Berlusconi in Telepiù, immobiliarista, ricchissimo, 26 anni più di lei.

«Aveva letto delle mie interviste e aveva pensato che dovevo essere una bella persona. Io avevo aperto un ristorante per avere un punto fermo, perché nello spettacolo il lavoro oggi c’è, domani non c’è. Insomma, la sera, stavo lì, ovviamente, non ero in cucina, facevo la cosa che sapevo fare meglio, le Pr. Renato, quando seppe che ero single, iniziò a presentarsi tutte le sere. Mi fece una corte pazzesca, ho tenuto duro per sei mesi, ma sarebbe crollata anche un’elefantessa».

 

(...)

luana ravegnini 62

Di recente, è uscita la notizia che è in vendita la vostra villa di Bordighera: disegnata da Giò Ponti, mille metri quadrati, dieci stanze da letto, dieci bagni, Spa, piscina.

«Mio marito ce l’ha da 45 anni, non mi so spiegare gli articoli usciti adesso».

Si spiegano col prezzo, che si dice sia di 50 milioni di euro.

«A me non risulta sia in vendita».

È sul sito di Christie’s. Sta provando a far cambiare idea a suo marito?

«Ripeto, non mi risulta in vendita. Quest’estate, purtroppo, mia madre è stata male e sono rimasta a Roma con lei. A Bordighera solo tre giorni».

Il 15 settembre riprende «Check-up». Il rientro il tv è stato cercato, sofferto?

«A Londra, la tv non mi mancava. Pensavo che la mia parentesi nello spettacolo fosse terminata ed ero certa che rientrare sarebbe stato impossibile. Neanche guardavo più la tv italiana. Ma la vita è fatta di strane coincidenze, quando ho cominciato a venire a Roma più spesso per seguire da vicino i miei genitori diventati anziani, Raidue ha deciso di riproporre un programma di salute e l’ultimo programma che io avevo condotto parlava di salute, per cui hanno pensato a me».

 

lippi ravegniniluana ravegnini 55claudio lippi luana ravegniniVILLA EGO A BORDIGHERA - LUANA RAVEGNINI Renato Della Valleclaudio lippi luana ravegniniluana ravegnini renato della valle foto di bacco luana ravegnini foto di baccoluana ravegnini foto di baccoluana ravegnini foto di bacco (2)luana ravegnini foto di baccoluana ravegnini foto di baccogiorgia venturini marta fascina luana ravegninitony randine luana ravegnini gigi sabanitony randine gigi sabani luana ravegninitony randine gigi sabani luana ravegnini patrizia de blancluana ravegnini 34

(...)

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…