sgarbi

“NON SONO UN PADRE MALEDETTO MA PRETERINTENZIONALE: NON HO FATTO NULLA E I FIGLI SONO VENUTI BENISSIMO” – SGARBI RACCONTA IL RAPPORTO CONTROVERSO CON LA PATERNITÀ E I SUOI TRE FIGLI AVUTI DA TRE DONNE DIVERSE  - "IL SESSO CON LA MIA FIDANZATA? È FINITO NEL 1999. IO NON VOGLIO FARE IL PADRE, MA LA DOLCEZZA DI SABRINA È TALE... IL SESSO CONIUGALE È INCESTUOSO. SO CHE È DIFFICILE DA CAPIRE PER CHI HA VITE CONVENZIONALI. LA GENTE FA LA MORALE, MA FAI MICA LA MORALE A RIMBAUD?" - VIDEO

 

Candida Morvillo per corriere.it

 

sgarbi e la figlia alba

Vittorio Sgarbi ha tre figli da tre donne diverse. Ha riconosciuto Carlo, il primogenito oggi 32enne, dopo anni di battaglie legali e di udienze e convocazioni per test del Dna a cui non si presentava; Alba, 22 anni, e Evelina, 21, sono spuntate inattese nella sua biografia. Adesso, il video di Alba che si getta in mare per salvarlo dalle onde, su una spiaggia albanese, ha fatto il giro di tv e siti.

 

Molti di noi ci siamo chiesti se il critico d’arte avesse letto nel salvataggio per mano della figlia un segno del destino, se si fosse ricreduto rispetto a quando diceva «quella del padre è una categoria a cui non ritengo di dover appartenere». Macché, «non ho corso un reale pericolo, è stata solo una pagina di letteratura sentimentale», confesserà lui in quest’intervista. Però, il termine «farsa» non rende giustizia a quello che, a suo modo, è stato un gesto d’amore paterno. Per capirne la logica, bisogna arrivarci coi suoi tempi e riavvolgere la conversazione da capo.

 

Sgarbi, proprio lei che non voleva figli è stato salvato da sua figlia. Cos’è: una beffa? Una lezione? Una nemesi della storia?

sgarbi e il figlio carlo

«Intanto, è una leggenda che io sia un padre maledetto. Io sono un padre preterintenzionale. Tuttavia, posso solo compiacermi che i figli siano nati. Alle madri, ho sempre detto: dovete comunque farli, io sono per la vita. Tuttavia, se li avessi voluti, avrei seguito i principi di mio papà: mi sarei sposato in chiesa, li avrei battezzati e non mi sarei mai separato. Invece, la mia libertà è di non avere né famiglia né figli».

 

 

Con una famiglia d’origine così tradizionale, come matura un’idea tanto lasca della paternità?

«Per chi è nato nel ‘52 e ha avuto la sua iniziazione amorosa nel ‘69, fa parte dell’aria dei tempi. Le letture proibite in collegio, di Pavese, Baudelaire, D’Annunzio, mi hanno convinto che ogni persona risponde solo di sé.

 

Dopodiché, accade che i figli nascano e qui ho scelto un altro principio fondante della mia visione: che i figli sono delle madri. Io non rivendico e non chiedo nulla e queste donne hanno avuto da me ciò che desideravano: diventare mamme.

 

sgarbi e la figlia evelina

Questo mi ha reso partecipe di un’armonia del mondo. Nella mia visione, poi, che qui è Ottocentesca, il padre deve esistere per contribuire utilmente ai figli, attraverso una casa e del danaro. E io, fra cause legali e mia volontà - a seconda dei diversi figli e situazioni - ho sempre contribuito».

 

Perché si è sempre sottratto ai test del Dna?

«L’attrito c’è stato solo con la prima madre. Evelina l’ho avuta da una storica torinese e l’ho riconosciuta senza problemi. Mentre la mamma di Alba, una cantante lirica albanese, era sposata e c’era l’ipotesi che il marito potesse essere il padre, poi, lei è rimasta vedova e Alba ha preso il mio cognome. Però, le verifiche di Dna non le ho mai fatte, perché io figli li riconosco dalle orecchie».

 

vittorio sgarbi 1

In che senso «dalle orecchie»?

«Se le hanno spigolose e taglienti come le figure rinascimentali del pittore ferrarese Cosmè Tura, le ritengo la prova genetica che siano figli miei».

 

Non le spiace non lasciare una traccia nella loro educazione?

«Come già Gabriele D’Annunzio, non ho ingombrato le loro vite con la mia presenza oppressiva. In questa logica di personalità prevalente, non ho fatto nulla e i figli sono venuti benissimo. In particolare mi compiaccio della ragazza albanese.

 

L’ho sempre apprezzata, per carattere, timidezza, educazione e per le sue capacità, dato che ha vinto il concorso in Bocconi dove si laurea. L’altra, Evelina, è molto sveglia, molto furba, ma un po’ irritante perché ha un temperamento simile al mio».

 

sgarbi e le figlie

Irritante perché?

«Qualche anno fa, ho scoperto che non andava a scuola, chiedo perché e lei: perché faccio il Cepu. Io sono testimonial di Cepu e non potevo lamentarmi, ma lei viene persino bocciata. Al che, mi lamento coi vertici Cepu e dico alla madre d’iscriverla alle scuole statali. Passa il tempo e scopro che la impertinente fa un’altra scuola privata, per la qualche chiede 1.200 euro al mese.

 

Mi dice: perché così sto a casa. Insomma, lei abitava a Biella, ma la scuola stava a Ostia e lei ci andava una volta al mese per tre giorni. Pensi il deliro. Tiro fuori un po’ di autorità e dico: non farà la maturità a Ostia, trovate una scuola a Biella o a Torino».

 

E lì la sua autorità paterna viene soddisfatta?

VITTORIO SGARBI

«Macché. Per evitare che nella scuola statale trovasse un professore antipatizzante per colpa mia, chiedo al ministro Marco Bussetti di suggerirmi una buona scuola a Torino. Lui fa incontrare Evelina e la mamma con una sua direttrice generale addetta a “integrazione e partecipazione”. Insomma, la dirigente le vede, poi viene da me e mi dice: com’è intelligente Evelina, com’è sveglia, abbiamo fatto tutte le verifiche, la scuola migliore dove può andare è... Ostia».

 

Come è possibile?

vittorio sgarbi trascinato fuori dall aula 8

«Evelina, bravissima, si era intortata la dirigente. Ne ho preso atto e si è diplomata a Ostia. Poi, si è iscritta a Design e Architettura e ha ottenuto, da me, l’appartamento a Torino e il computer più costosi del mondo. Sostanzialmente, sa farsi valere. Devo dire che mi sta molto simpatica. E, come vede, il padre serve: elargisco emolumenti mensili a due figli. Col maschio, ho chiuso il rapporto di dipendenza ai suoi 30 anni».

 

Patrizia Brenner, la stilista madre di Carlo, le aveva chiesto in tribunale 40 milioni di lire al mese.

«I rapporti più difficili sono con questo figlio, non solo perché sua madre mi riteneva più ricco di Agnelli. L’episodio iniziale con lui avviene quando la madre muore e io decido di fare il padre.

 

Essendo Carlo 13enne e iscritto a scuola a Milano, gli propongo di venire a Roma da me, che ho una casa grande e comoda a Palazzo Pamphilj, dentro il campanile di Piazza Navona. Lui preferisce rimanere a Varese presso una specie di badante. Io ho pensato, sbagliando, che a 13 anni fosse in grado di decidere come me alla sua età. Lui questo me l’ha poi rimproverato».

 

VITTORIO SGARBI RISCHIA DI AFFOGARE IN ALBANIA

Avete recuperato?

«Ho ricevuto un’imprevista riconoscenza quando l’ho aiutato a entrare nella riserva selezionata: militari volontari che fanno servizio alcuni mesi all’anno. Non era stato accettato e ho parlato con i Capi di Stato Maggiore della Marina e dei Carabinieri che hanno riparato all’ingiustizia o alla trascuratezza. Non è una raccomandazione, Carlo aveva tutti i titoli. Ora, ha preso il brevetto di paracadutista e guida l’aereo. Come vede, con ogni figlio ho un buon rapporto e, come padre, ci sono e sono protettivo».

 

Tornando alla prima domanda, che effetto le ha fatto essere salvato da sua figlia?

«Quello è un episodio legato all’affetto e alla considerazione che ho per Alba. Mi piaceva che uscisse l’immagine di una ragazza gentile e coraggiosa, che mi aveva seguito in acqua con i pantaloni. Pensi che era in pantaloni perché ha una sua pudicizia e non voleva fare il bagno in mutande».

sgarbi e sabrina colle

 

Non perché si è gettata in acqua così com’era per salvarla?

«No no, stava già facendo il bagno così. Io, con la seconda onda, ho perso gli occhiali, ma non c’è stato un reale o drammatico allarme. Resta il fatto che lei è stata l’unica a venirmi incontro e io voluto farne una comunicazione che valorizzasse la sua sensibilità, soprattutto in Albania, dove è una piccola star, intervistata perché è mia figlia».

 

Insomma, era una farsa?

«La risacca era vera. Il resto è una pagina di letteratura sentimentale. Un racconto edificante. Col bel dettaglio della mano della figlia tesa al padre. Era una pubblicità che si meritava».

 

SABRINA COLLE E VITTORIO SGARBI

Anni fa, era comparso un altro figlio, tale Ruggero. Che fine ha fatto?

«Lì c’è un processo rovesciato. Ruggero era un bimbo molto carino, figlio di una mia ex. Nel 2002, lo portai coi miei tre bambini e le mamme a una festa dei Bonaccorsi Beccaria a Borgo di Castelluccio, vicino Noto. Lui mi chiamava papà. Da lì, l’equivoco».

 

Una volta, ha detto di avere forse 40 figli.

«Se ce ne fossero altri, si sarebbe vista la madre. Qualcuna ci ha provato, ma senza riscontro».

sabrina colle vittorio sgarbi

Le orecchie non corrispondevano?

«Quelle sono infallibili».

 

I tre figli si frequentano?

«Si vogliono bene, si sentono, ci vediamo tutti a Biella a Natale. Dopo che li ho messi in conflitto con Ruggero, hanno solidarizzato contro il figlio apocrifo».

E in vacanza coi figli ci va?

«L’unica volta fu a Borgo di Castelluccio».

Quante volte vi sentite?

«Una o due al mese».

 

Non è un po’ poco?

«Nel film che Pupi Avati girerà sui miei genitori, mi si vede soltanto in tv, con mio papà che dialoga con me attraverso lo schermo e mi dà sempre ragione. Il rapporto era più con la mia immagine televisiva che con me. Immagino che anche i miei figli non abbiano sentito la mancanza perché mi hanno visto in tv tutti i giorni».

 

La sua fidanzata Sabrina Colle ha detto che lei le ha chiesto un figlio e, per due volte, le ha portato a casa il ginecologo della fertilità Severino Antinori.

sgarbi sabrina colle

«Se l’avesse voluto, l’avrei ritenuto giusto, non ritengo di poter decidere io in tema di maternità. Io non voglio fare il padre, ma la dolcezza di Sabrina è tale... Fra noi, il sesso è finito nel ‘99, ma abbiamo uno straordinario rapporto di anime, il punto più alto dell’amore».

Il 1999 è un modo di dire?

«È una data esatta: letteralmente, risale al secolo scorso. L’ha deciso lei e la cosa non mi ha turbato: mi sono sentito libero di andare con chi mi pareva. Consiglio a tutti di avere con la moglie solo rapporti spirituali. Il sesso coniugale è incestuoso. Mi sento un uomo fortunato, ho figli splendidi e una fidanzata eccezionale, so che è difficile da capire per chi ha vite convenzionali. La gente fa la morale, ma fai mica la morale a Rimbaud?».

SABRINA COLLE IN RACCONTI D AMORE DI ELISABETTA SGARBIgiacomo marramao vittorio sgarbi sabrina colle

 

Ultimi Dagoreport

flavio cattaneo ignazio la russa giorgia meloni carlo calenda matteo salvini

DAGOREPORT - IL CONTESTO IN CUI È ESPLOSO LO SCONTRO-CON-SCAZZO TRA CARLO CALENDA, E L’AD DI ENEL, FLAVIO CATTANEO, HA COLPITO GLI HABITUÉ DEI PALAZZI ROMANI - IL DURO SCAMBIO NON È AVVENUTO IN UN TALK DE LA7, BENSÌ A UN GALLONATISSIMO CONVEGNO DI COLDIRETTI, LA FILO-GOVERNATIVA ASSOCIAZIONE CHE RAGGRUPPA 1,6 MILIONI DI IMPRENDITORI AGRICOLI (LA PRIMA USCITA PUBBLICA DI MELONI PREMIER FU A UN CONVEGNO COLDIRETTI) - L’INVITO AL CALENDA FURIOSO, DA MESI SMANIOSO DI ROMPERE LE OSSA A CATTANEO, È STATO “LETTO” NEI PALAZZI ROMANI COME UN SEGNO DI “DISTACCO” TRA LA STATISTA DELLA SGARBATELLA E L’AD DI ENEL, IL CUI MANDATO SCADE LA PROSSIMA PRIMAVERA DEL 2026 – E QUANDO IN UN SUCCESSIVO TWEET CALENDA COINVOLGE I GRAN MENTORI DELL'INARRESTABILE CARRIERA DI CATTANEO, LA RUSSA E SALVINI, SI ENTRA IN QUEL LUNGO E SOTTERRANEO CONFLITTO DI POTERE CHE FECE SBOTTARE ‘GNAZIO: “GIORGIA VUOLE CONTROLLARE TUTTO: PALAZZO CHIGI, IL SUO PARTITO, QUELLI DEGLI ALTRI, MA È IMPOSSIBILE’’ -  ORA IL DESTINO CINICO E BARO VUOLE CHE SUL CAPOCCIONE DI CATTANEO, OLTRE ALLA MANGANELLATA DI CALENDA, SIA ARRIVATO UNO SGRADITO OSPITE, UN NON IDENTIFICATO SPYWARE CHE L’HA SPIATO NOTTE E DÌ... - VIDEO - LA VIGNETTA DEL VIGNETTISTA MELONIANO "OSHO": "A PROPOSITO DE UTILI, VOLEMO PARLA' DELL'UTILITÀ DI AZIONE?"

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…