vandelli mogol battisti john lennon yoko ono

“SONO STRONZO MA NON COSI’ TANTO…” - MAURIZIO VANDELLI (EX EQUIPE 84) SMENTISCE MOGOL, IL QUALE SOSTIENE CHE L’IDEA DEL GIORNALE RADIO ALL’INIZIO DI "29 SETTEMBRE" FOSSE LA SUA: “MI RICORDO CHE DISSI A LUCIO: “VOGLIO RICCARDO PALADINO, IL FAMOSO ANNUNCIATORE DELLA RAI, EPPURE MOGOL INSISTE...” – BATTISTI MI DISSE: “A MAURI’,: HO IMPARATO A CANTARE DA TE. PERÒ HO CORRETTO I TUOI ERRORI” – IL FLIRT CON ANITA PALLENBERG, LA PRECISAZIONE SU GUCCINI, LA JAM SESSION CON LENNON E LA FIGURACCIA CON YOKO ONO: “DISSI: CHI È QUELLA TESTA DI CAZZO CHE ROMPE LE PALLE”? E LENNON: “È MIA MOGLIE” – LIBRO+VIDEO

 

 

Andrea Silenzi per la Repubblica - Estratti

maurizio vandelli

 

L’Equipe 84, il beat italiano, Lucio Battisti, le mille storie di un’epoca leggendaria. Maurizio Vandelli, 80 anni compiuti da poco, è più che un semplice testimone: nel corso di una carriera ormai lunghissima non ha mai smesso di fare dischi e suonare dal vivo. Di recente ha pubblicato Emozioni garantite, una biografia scritta con Massimo Cotto, un magnifico giornalista musicale scomparso poche settimane fa.

 

Il 31 ottobre sarà tra i protagonisti della serata di gala organizzata al Teatro Toniolo di Mestre per festeggiare i 50 anni dell’etichetta Azzurra Music di Marco Rossi con Mara Venier nelle vesti di presentatrice.

 

 

 

 

maurizio vandelli cover

(…)

 

 

Andiamo un po’ a ritroso. Come mai, secondo lei, nella zona emiliana c’erano così tanti artisti? Penso all’Equipe, ai Nomadi, i Corvi, Caterina Caselli, Iva Zanicchi e tanti altri…Cosa c’era di speciale da quelle parti?

“Per quanto riguarda noi modenesi, la grande spinta era il tentativo di non fare nulla. Ci sedevamo al Bar Grand’Italia, sparavamo idee per cercare di fottere il mondo. Volevamo fare quello che ci piaceva e non quello che ci obbligavano a fare. Le racconto questa: una volta abbiamo fatto uno scherzo a Victor (Sogliani, ex Equipe 84 morto nel 1995, ndr) in 20: gli abbiamo ripetuto per settimane che Bonvi, il grande disegnatore che faceva parte del nostro giro, era un licantropo: “Guarda che nelle notti di luna piena lui non può venire con noi”. Questa storia è andata avanti per mesi. Alla fine il Resto Del Carlino ci scrisse un articolo, però confusero i vampiri con i lupi mannari”.

 

 

Come nacque l’Equipe 84?

maurizio vandelli lucio battisti

"All’epoca c’erano due gruppi che giravano nei club: i Giovani Leoni, di cui facevamo parte io e Gianni Ceccarelli, e Paolo e i Gatti, dove militavano Victor e Alfio Cantarella. A un certo punto Paolo e i Gatti entrarono in crisi, Victor mi chiese di andare con loro: mi fecero un provino in occasione di un concerto in un locale in provincia di Parma e mi presero. A quel punto Gianni mi fece causa e alla fine presero anche lui. Suonammo per tre mesi di fila in un locale di Cortina, eravamo ospiti fissi”.

 

 

 

Mogol dice che l’idea del giornale radio all’inizio di ‘29 settembre’ era sua…

maurizio vandelli lucio battisti 43

"Ci sono almeno 5 o 6 persone che rivendicano quell’idea. Mi ricordo che dissi a Lucio: “Voglio Riccardo Paladino, il famoso annunciatore radio e tv della Rai, che dica ‘ieri 29 settembre’”. “Mauri’ (per lui ero Mauri’, sempre e comunque), che idea, vendiamo milioni di copie”, mi rispose Lucio. Ma Giulio insiste nel dire che è sua, gliel’ho anche chiesto quando ci siamo incontrati in un festival, ma lui è convinto”.

 

A proposito di Battisti: lei ha specificato che la scoperta di Lucio non fu merito suo, ma che si limitò ad accompagnarlo alla Ricordi.

 

"Ormai ho capito che se dici di aver scoperto Battisti ti fanno causa tutti. Ci sono tanti addetti ai lavori pronti a giurare che la scoperta è loro. Mi limito a dire di averlo portato da Mariano Rapetti, padre di Mogol e dirigente discografico. Non so nemmeno cosa si dissero durante quella conversazione, ma com’è andata lo sappiamo tutti”.

maurizio vandelli equipe 84

 

Che ricordo ha di Battisti?

"Lucio era una delle persone più simpatiche e ironiche che abbia mai conosciuto. Mi ricordo una sera al Cantagiro, era nervosissimo. Era una delle prime volte che affrontava un pubblico così numeroso: mi fece i lividi sul braccio per quanto me lo stringeva. Io lo spinsi a forza sul palco.

 

Ricevette un’ovazione e quando scese mi disse: “A Mauri’, qua nun me ferma più nessuno’”. Una volta eravamo a casa mia a lavorare su Vendo casa, il pezzo che poi portarono al successo i Dik Dik.

 

Lui, che non faceva complimenti nemmeno sotto tortura, all’improvviso mi disse: “A Mauri’”...pausa … “te devo di’ ‘na cosa: ho imparato a cantare da te”. Ma subito dopo aggiunse: “Però ho corretto i tuoi errori”. Era fantastico, ma stronzamente parsimonioso. Non sono mai riuscito a farmi pagare nemmeno un caffè: non lo definirei tirchio, piuttosto era bravo a svicolare simpaticamente quando arrivava il momento di pagare”.

 

 

Ha avuto un incredibile incontro con Jimi Hendrix.

equipe 84

“Era venuto a Milano, Victor stava con una ragazza americana. Non andai al suo concerto perché non amavo stare in mezzo alla folla. Alle 2 del mattino squillò il telefono, era Victor. “Vieni qua”. “A quest’ora, ma sei scemo?”. “Peccato, qui c’è Jimi Hendrix”. Alla x di Hendrix ero già in macchina. Lì Jimi ha conosciuto una ragazza biondissima, Ines, e per incontrare lei venne a casa mia per tre o quattro volte”.

equipe 84 29 settembre

 

Con i Beatles invece non andò benissimo…

"La prima volta feci una figuraccia con John Lennon. Eravamo in tanti in uno stanzone che sembrava un garage, c’erano strumenti ovunque, era nata una jam session, chi andava e chi veniva. A un certo punto sento una voce di donna che credevo stesse male, una specie di lamento, mi giro dicendo “chi è quella testa di cazzo che rompe le palle”?. Era Yoko Ono. Lennon, sorridendo, mi ha detto “è mia moglie”: non se quel sorriso fosse un modo per manifestare il suo consenso o se significasse altro.

 

La seconda volta a Londra il mio amico Giorgio Gomelsky, che aveva lavorato con gli Yardbirds, mi portò a sentire i Blossom Toes, che produceva lui. Mi fece sedere e poi mi presentò Paul McCartney: “Lui fa parte del più importante gruppo beat italiano”. McCartney si girò dall’altra parte e mi ignorò tutta la sera. Non so se mi disprezzava o cosa. Non ho avuto il coraggio di chiedergli niente”.

 

equipe 84 4

Ha avuto anche un flirt con Anita Pallenberg, una delle muse dei Rolling Stones.

“Siamo stati insieme un paio di mesi. Una mattina mi portò la colazione mi disse che andava a Londra . “Quando torni?”. “Non torno”. Poi la rividi poche volte, una volta era già con con Brian Jones. La prima volta che l’ho vista fu durante un’esibizione a Roma, alle piscine del Foro Italico.

 

Mi guardava e m sorrideva, ho pensato che dovevo fare qualcosa. Arrivati all’ultimo brano, che era Io ho mente te, lei si alzò e si avviò all’uscita. Io, per provare a sbrigarmi, accelerai il pezzo in modo incredibile. Una volta finito sono corso all’uscita ma non c’era più. Mi venne incontro un ragazzo che mi disse “non preoccuparti” e mi diede un biglietto con il suo numero”.

 

 

mogol e lucio battisti

A Modena la chiamavano ‘principe’, forse in un senso non proprio positivo. E Guccini non parla molto bene di lei nella sua biografia, che è successo?

“Dicevano che avevo la puzza sotto il naso, magari c’era un po’ invidia, sono stronzo ma non così tanto. A Guccini devono aver riferito una frase che lui riporta nel libro (“Francesco è finito, non ha più nulla di dire”) che io non ho mai detto e che non direi mai. Quando si parla di me ci sono molte imprecisioni. Non mi sarei mai permesso. Per noi era l’unico cantautore, quello vero. Ci siamo visti e abbiamo cantato insieme, la sera andavamo a fare a gara di alcol, figuriamoci”.

 

yoko ono john lennon

Ha dichiarato che ascolta molta musica di oggi, che le piacciono molti pezzi rap e che apprezza i Måneskin e Achille Lauro. Cosa è cambiato nel mondo musicale rispetto ai suoi esordi?

“I Måneskin hanno fatto delle cose che nessuno aveva fatto prima, per certi versi mi ricordano la prima Equipe. Di Achille Lauro mi piace la scrittura, ma non certe scelte di costumi di scena.

equipe 84 89

 

alfio cantarellavandellivandelli shapiro

(…)

VANDELLIvandellivandelli.jpgvandelli shapiro

Ultimi Dagoreport

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…