enrico mentana le iene

“TI IMMAGINI UN DIBATTITO TRA HITLER E UNO CHE È STATO MANDATO AD AUSCHWITZ?” - ENRICO MENTANA ALLE “IENE” TORNA A RANDELLARE I TALK SHOW CHE OSPITANO RUSSI, FILO-RUSSI E COMPLOTTARI VARI E AVARIATI: “IO NON LI OSPITEREI MAI”. PERCHÉ NON LO VA A DIRE AI SUOI COLLEGHI DI LA7 FORMIGLI, GRUBER, GILETTI E MERLINO? POI SI VANTA DI NON PAGARE MAI GLI OSPITI DELLE MARATONE (E CAIRO RINGRAZIA) - VIDEO

 

 

 

Anticipazione da “Le Iene - Mediaset”

 

ENRICO MENTANA - LE IENE

Nelle ultime settimane impazza il dibattito su talk, informazione e guerra, un tema su cui è intervenuta anche la politica. Con l’intento di stilare una classifica, e provare a rispondere alla domanda del “chi sono i commentatori più presenti nei talk che hanno parlato di guerra? E che idee hanno sul conflitto in corso?”, Gaetano Pecoraro ha esaminato tutte le trasmissioni di informazione presenti nei palinsesti di fascia preserale e di prima serata.

 

ALESSANDRO ORSINI A CARTABIANCA

L’analisi è stata fatta su 13 programmi tv di cui 5 in onda su La 7, 4 targati Rai, 4 Mediaset, per un totale di 438 ore in cui sono alternati 181 ospiti. Incrociando i dati, due sono le graduatorie emerse: una quantitativa, in cui l’unico parametro era il numero delle ospitate del soggetto in questione, e una qualitativa, in cui il numero delle presenze era messo in relazione con l’ascolto medio (in termini di share) del programma in cui l’ospite era invitato.

 

Se, ad esempio, un programma avesse una media di 2 milioni di spettatori, il soggetto ospitato assumerebbe un valore pari a 2.0; se invece dovesse intervenire in una puntata che ha una media di 7cento mila spettatori, assumerà invece un valore pari a 0,7.

 

SOLOVIEV CAPRARICA

A commentare la classifica insieme a Pecoraro, e a discutere sull’argomento, rispondendo a domande del tipo “Di talk ce ne sono troppi? Gli ospiti vanno pagati? È giusto dare spazio a posizioni controcorrente?” per i programmi di La7 il giornalista Enrico Mentana, per i talk targati Mediaset, il giornalista Paolo Del Debbio.

Per i programmi Rai, tra tutti i giornalisti contattati dall’inviato, nessuno ha accettato il suo invito a parlarne. 

 

Queste alcune dichiarazioni dei due giornalisti:

 

Sull’intervento della politica nei programmi televisivi (riferimento caso Orsini/chiusura programma “Carta Bianca”):

PAOLO DEL DEBBIO A LE IENE

Enrico Mentana: La politica dovrebbe tenere le mani a posto. È ridicolo che la politica intervenga sui programmi televisivi. La politica crede di essere in solido l’editore della Rai, la tratta come se fosse la sua casa editrice, mentre tutti fanno finta di essere altra cosa, è la fiera dell’ipocrisia. Oltretutto come si fa, sarebbe una censura in corso d'opera.  E se dovesse succedere di avere una censura in corso d’opera? Dopo l’editto bulgaro, l’editto ucraino, c’è già il titolo.

 

Yulia Vityazeva OSPITE DI LILLI GRUBER

Paolo Del Debbio: Mi sembra una cosa orrenda. Non la capisco e come cittadino non lo accetto e mi fa schifo. Stiamo parlando di Bianca Berlinguer, molto capace, molto preparata e pare che conduca le cose in modo ultra-ragionevole. Perché mandarla via, che ha fatto? Per Orsini si rinuncia a una professionista come Bianca Berlinguer? Perché ha invitato Orsini?

 

Sulla scelta di chi invitare e chi non all’interno della propria trasmissione:

Olga Kurlaeva CORRADO FORMIGLI

Enrico Mentana: Pensavo che, in ipotesi, chi fosse in grado di giustificare la dittatura come qualcosa di meglio della democrazia non aveva diritto di parola. Cioè, in generale, chi dice, “però Putin ha fatto bene”, o “Putin ha le sue ragioni”, ecco, chiunque dica queste cose, non ha diritto di parola.

 

Paolo Del Debbio: Io faccio una scelta diversa, io penso che, anche se c’è uno stregone che però, in qualche modo, influenza le persone, sia bene farlo parlare e sbugiardarlo.

 

Un esempio:

alessandro orsini da massimo giletti 8

Enrico Mentana: Io non ospiterei mai Soloviev esponente di una parte che sta in dibattito con un’altra, perché non è contendibile. Noi lo facciamo sentire Soloviev, perché prendiamo degli interi estratti di quella trasmissione del primo canale della tv russa. Ma serve a far sentire quello che dicono. Quante volte nei programmi storici facciamo sentire un comizio di Hitler? Ma ti immagini un dibattito tra Hitler è uno che è stato mandato ad Auschwitz?

 

Paolo Del Debbio: Io sono stato il primo ad aver intervistato Soloviev.

 

Ma allora – chiede a questo punto l’inviato - come salvaguardare il talk televisivo?

congelate le ville di como di Vladimir Soloviev

Enrico Mentana: La cosa che fa impressione è che noi siamo l'unico paese del mondo in cui, essendoci una guerra, noi discutiamo dei nostri programmi televisivi. A molti della guerra non gliene frega niente.

 

Paolo Del Debbio: Il problema in Italia è l’ignoranza sulle questioni internazionali, non ne sa niente nessuno, quando si va su queste questioni che non sono masticate e al potere fa gioco tenerle poco masticate perché nascondono…non succede nulla se in tv viene qualcuno a favore di Putin, non succede assolutamente nulla.

 

orsini bianca berlinguer

Enrico Mentana: Il dibattito sulle ragioni ci può stare benissimo, fermo restando che per me nessuna ragione può superare il fatto in sé. Non si può dire “scusa, quello è entrato col bazooka in casa del vicino e ha ucciso tutti…sì però il vicino teneva la musica troppo alta”, è ovvio che ci saranno sempre delle cause per tutto, ma nulla giustifica l'avvenuto. A volte sembra che ci sia un punto di incontro tra personaggi in cerca d'autore e autori in cerca di personaggi…

alessandro orsini da massimo giletti 5

 

Paolo Del Debbio: …allora io preferisco avere tutte e due le parti, pur consapevole che una parte magari rappresenta delle opinioni talmente strampalate che non stanno neanche in piedi. Ma voglio che qualcuno nello stesso talk dica guarda che questa roba qui è una bischerata totale.

 

Sulla retribuzione di ospiti nei talk:

Enrico Mentana: Forse sono la persona in Italia che ha fatto più ore di televisione, e anche più quelle che chiamano le maratone con più ospiti. Io non ne ho mai pagato uno, mai, mai pagato un ospite.

 

orsini bianca berlinguer

Paolo Del Debbio: C'è chi lo fa per lavoro ed è legittimo di andare a fare l'opinionista a pagamento. Da me purtroppo i soldi per gli ospiti sono gettoncini.

 

Enrico Mentana: Secondo me se gli altri sono pagati, Orsini deve essere pagato e, anzi, siccome Orsini in qualche modo è stato conteso alla concorrenza anche di più, anche all’asta. Non è questo il problema. Allora io faccio una proposta a tutti: è giusto pagare? Voglio che ci sia scritto nel sottopancia “Professor Enrico Mentana, 3.000€”. Così si sa per che cifra sta dicendo quelle cose.

 

 

 

 

Ultimi Dagoreport

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…