francesco guccini

“VENDITTI E DE GREGORI AFFERMANO CHE NON È IL CASO DI SVENTOLARE BANDIERE? OGNUNO HA DIRITTO DI FARE COME VUOLE. IO SONO ANCORA DALLA PARTE DEI PERDENTI” – GUCCINI RIUNISCE NEL SUO NUOVO ALBUM BALLATE POPOLARI “NON NEUTRALI” – "MELONI? QUELLA FIAMMA NON MI PIACE - LA CANDIDATURA MORATTI ALLA REGIONE LOMBARDIA? SE NON SBAGLIO ERA BERLUSCONIANA, FA BENE IL PD A NON ACCODARSI - DE BENEDETTI HA DEFINITO IL PD UN PARTITO DI BARONI: “INGIUSTO, UN GRANDE CAPITALISTA NON PUÒ AVERE SIMPATIE PER UN PARTITO DI SINISTRA”

Marinella Venegoni per “La Stampa”

 

guccini

È una cura rivitalizzante per Francesco Guccini il ritorno alle canzoni, dopo 10 anni nei panni dello scrittore. Soprattutto se non sono le sue. Trovata con gran fatica una vera osteria nei meandri della periferia milanese, ieri il Maestrone è parso meno dimesso di come eravamo ormai abituati a vederlo, divertito nella narrazione e polemico quando necessario, pronto a sfoderare l'enciclopedica cultura, per Canzoni da intorto, che esce oggi dopo un parto seppellito nel segreto, è una antologia di brani di varie epoche, zone e guerre.

 

Titoli che nei' 60 erano patrimonio di universitari e operai inquieti, quando intorno al tavolo notturno spuntavano le chitarre o anche niente, e si cantava un repertorio che odorava di lotta e di anarchia, di antifascismo e storie d'amore consumate nei prati, con un occhio alla Lambretta perché non venisse fregata da qualche malintenzionato.

 

La voce (a 82 anni e senza pratica) non è più quella ma a tratti si riaccende, come se la fiammella che arde nello spirito diventasse benzina a contatto con i testi. Si parte con un must, Morti di Reggio Emilia di Fausto Amodei il papà dei cantautori, corroborante nei tempi della fiamma, poi il piemontese di Barun Litrun, il lombardo di El me gatt, l'inglese di Greensleeves o Addio Lugano scorrono naturali come le abitudini che anni fa voleva immortalare in disco: ma il suo manager Fantini lo bloccò.

FRANCESCO GUCCINI

 

Adesso che la BMG - dopo averne acquistato il catalogo - si è mostrata entusiasta, lui si è riacceso come un flipper e nel finale si butta su Slava Ukraini! , nella lingua di Zelensky, e spiega: «L'ho presa da uno sceneggiato dove lui faceva l'attore». La musica è galvanizzante, gli arrangiamenti riscritti con grande gusto di strumenti anche desueti, a cura di Fabio Ilacqua e Stefano Giungato, anche produttori.

 

Caro Guccini, il suo disco esce solo in formato fisico, niente streaming ma versioni in cd e vinili d'ogni tipo.

guccini

«Ignoro cosa sia, lo streaming. Come fai a intortare con lo streaming?» . (Interviene Dino Stewart, boss della BMG: "Lo streaming ci fa cambiare il percepito della musica di valore, lo si associa ai numeri, non va bene per una pietra miliare come questa")».

 

Canzoni da intorto è un'idea di sua moglie Raffaella, ma non si intortano le ragazze con Ma mi o Nel fosco fin del secolo morente.

«L'intorto nasce dal fatto che nessuno le conosceva. Barun litrun'cos' è?, chiede una ragazza, e tu le spieghi la storia del Barone Leutrum protagonista della ballata piemontese del XVIII secolo, tedesco e condottiero del Regno di Sardegna. Fai il fighetto, e intorti».

 

Sono tutte canzoni non neutrali.

«Quando ho inciso questo disco non c'era ancora la situazione politica attuale, ma si intuiva. Mi fa piacere dire la mia parte politica in modo non violento e non sbandierato. Queste canzoni le ho scelte anni fa, mi fa piacere che siano di un certo tipo».

 

GUCCINI PIETRANGELI

Venditti e De Gregori affermano che non è il caso di sventolare bandiere...

«Ognuno ha diritto di fare come vuole. In seconda media abbiamo studiato l'Iliade, c'era chi tifava per i greci, una piccola parte era per i troiani, e anch' io. Queste son canzoni di perdenti, e io tifo ancora per i troiani».

 

De Benedetti ha definito il Pd un partito di baroni.

«Mi sembra una definizione ingiusta, un grande capitalista non può avere simpatie per un partito di sinistra. Io non sono mai stato comunista, malgrado mi abbiano etichettato come tale; mi piace l'anarchia, ma nel 2022 è difficile esser anarchici, com' era il protagonista della mia Locomotiva».

 

guccini

Al primo posto nei sondaggi c'è sempre il partito della Fiamma Tricolore.

«La fiamma non l'hanno tolta, ma si sono dichiarati contro i totalitarismi. Però è uscita una circolare del ministero dell'Istruzione che parla non dei totalitarismi ma degli staliniani: lo storico Barbero ha scritto che è imparagonabile lo stalinismo al nazismo, perché c'era nel comunismo una ragione di speranza in più rispetto al nazismo e al fascismo. I tempi vanno così, gli italiani pare che siano contenti.

 

Ma la fiamma è quella che arde ancora davanti alla tomba di Mussolini, e non mi piace. I carri armati americani furono una grande speranza di democrazia, speriamo con l'idea e la forza della democrazia di tirare avanti».

 

Pensa che il Pd debba aderire alla candidatura della Moratti alla Regione Lombardia?

«Se vuole presentarsi lo faccia, se non sbaglio era berlusconiana, fa bene il Pd a non accodarsi».

guccini

 

Le è tornata la voglia di scrivere canzoni?

«La voglia sì, ma non sono più capace. Ho smesso con l'Ultima Thule, per non arrampicarmi sugli specchi. Ho mollato la chitarra, senza non potrei scriverne».

 

Aveva detto che non avrebbe più cantato, 10 anni fa.

«Per la voce ho fatto una fatica terribile questa volta, se un atleta smette di correre non rifà gli stessi record. Con l'allenamento sono migliorato, ma prima cantavo molto meglio».

gucciniGIORGIA MELONI G20 francesco gucciniLETIZIA MORATTI FRANCESCO GUCCINI TRALUMMESCUROLIGABUE GUCCINIgucciniguccinifrancesco guccini roberto roversi franco bonvicini alias bonvi guccini bartoletti sarri

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."