dario salvatori

IL “VIZIONARIO” DELLA MUSICA - PUNTUALE COME UNA MANNAIA ARRIVA “IL SALVATORI 2022”, IL DIZIONARIO DELLA CANZONE BY DARIO SALVATORI: "OGNI BRANO CONTIENE UNA STORIA UN VISSUTO, UN PLAGIO, UN BLOCCO DELLA CENSURA, TANTI FURTI E PUTTANATE FRA CANTANTI E AUTORI, LOTTE DISCOGRAFICHE,AUTOBIOGRAFISMO ESAGERATO, TONFI E TRIONFI, MOLTE INFAMITÀ” – LA FILOSOFIA DEL COLLEZIONISTA: "POSSIEDO 61MILA DISCHI. ARRIVO A CREDERE DI NON AVER CENTRATO IL MATRIMONIO PERCHÉ…" - QUELLA VOLTA CON "BONCO"...

 

 

 

 

Dagoreport

desmond dekker

 

Puntuale come una mannaia arriva “Il Salvatori 2022”, ovvero il dizionario delle canzoni di tutti i tempi e di ogni nazionalità. Oltre 20 mila schede di  canzoni prese in esame nel loro contesto storico-sociale: autori, interpreti, vicende e aneddoti. La prima opera reference ad abbracciare l’intero  ciclo della musica registrata, toccando  anche brani dei Seicento e Settecento.

 

Utile come strumento di consultazione ma anche un appassionante libro di lettura. Si parte da “007”(Shanty town) di Desmond Dekker, cantante e autore giamaicano,ispiratore di Bob Marley (la scrisse nel 1967 dopo aver visto n Tv una dimostrazione studentesca contro la costruzione di un complesso edilizio vicino alla spiaggia) fino a "Zwei Kleine Hallener”, un brano cantato da Connie Froboess, in gara all’Eurovision del 1962.

 

 

il salvatori 2022

Dario Salvatori lo auto-definisce “vizionario”: “Si perché, sembrerà strano o esagerato,ma ogni canzone contiene una storia un vissuto, un plagio, un blocco della censura, tanti furti e puttanate fra cantanti e autori, lotte discografiche, autobiografismo esagerato, tonfi e trionfi, molte infamità

 

Salvatori, ma c’era proprio bisogno di ammazzarsi di fatica per oltre 1.200 pagine, quando di ogni canzone con un clic possiamo trovare tutto quello che ci incuriosisce per ogni canzone?

“Alt. Sulla rete possiamo trovare schede di canzoni celebri, anche se spesso con informazioni zeppe di errori, provenienti da consultazioni errate. I lettori gradiscono la minutaglia, i pezzi minori, le puttanate, le canzoni con cui si sono fidanzati, sposati ed è chiaro che 20 mila schede non raccontano solo i capolavori. La rete non contiene “Barbanera twist” o “Sugli sugli bane bane”.”

 

 

Che roba è?

dario salvatori

“Il primo è un twist di Stefano Torossi, contrabbassista e compositore, vari diplomi classici, autore di musica contemporanea, film e documentari. Venne commissionato a Torossi dalla Campi di Foligno, che ogni anno stampava a milioni di copie l’Oroscopo di Barbanera.

 

Più che un successo discografico, lo specchio  di un’epoca di spontanee leggerezze. Era il 1962, si ballava il twist, fortemente liberatorio, girava molta allegria e a cantare era  Michelino, un pugliese da night: -Nell’immenso firmamento/Barbanera legge attento/e si ingegna di sapere/quel che poi deve accadere.” -Sugli sugli bane bane- partecipò al Sanremo 1973, lo cantavano le Figlie del Vento-Sugli sugli bane bane/tu miscugli le banane/le miscugli in salsa verde/chi le mangia nulla perde.”

 

 

Si magnifica molto sul suo archivio che le consente di scrivere libri del genere, ma quanti dischi possiede?

fats domino

“All’ultimo censimento erano 61 mila. Però non sono custode di gemme. Dischi di alto valore collezionistico ne ho pochi, circa duecento, tutti anni ’50, la mia specializzazione. Negli anni Settanta ai giornalisti e ai radiofonici le case discografiche, allora ricche e potenti, spedivano tutte le novità. Eravamo tutti giovani e con gusti musicali molto di nicchia.

 

A Roma c’era uno storico negozio di dischi a viale Giulio Cesare, Consorti, dove vigeva la regola del 3X1, ovvero tu portavi tre dischi che scartavi  ed in cambio prendevi un disco di importazione. Ecco, questo io non lo facevo, mi tenevo tutto, e oggi nella mia collezione ci sono 20 album di Orietta Berti e 50 di James Last, che sovente hanno quotazioni più alte dei dischi di Elvis, Beatles o Pink Floyd. Ma i danni del collezionismo sono altri.”

hendrix

 

Quali?

“Arriva un punto in cui dentro i dischi o fuori te o il contrario. Arrivo a credere di non aver centrato il matrimonio perché all’inizio magari, con una fidanzata, se la storia partiva, arrivava l’adulazione –Ma che bello! Guarda quanti dischi! Li hai sentiti tutti? Sei una persona speciale- Poi dopo qualche mese-Senti ma tutta questa merda deve per forza restare qui ?-. E arrivava l’inverno del nostro scontento.”

 

 

Ma gli altri collezionisti come si regolano?

“Mah, c’è chi lasciato la moglie e ha tenuto i dischi, i possessori di doppie case li hanno parcheggiati lì, altri ancora hanno ridotto l’ingombro”.

 

Ma lei non ha buttato via proprio nulla?

“Ho fatto molti scambi, alle volte non c’è il denaro ma il baratto: io cerco un Fats Domino del 1957 ma sono disposto a cedere un Jimi Hendrix del 1965 live al – Cafè Whapicture rosso. Altri sono spariti nei traslochi, molti nelle case di alcune fidanzate:  ho visto qualche servizio fotografico di qualche casa dove fanno ancora la loro porca figura. Diciamo un 6-7 mila sono altrove.”

 

fats domino 4

Come definirebbe la filosofia del collezionista?

“Un guerriero disposto a tutto. Uno di  noi ha smesso per due anni di pagare il mutuo per portarsi a casa il catalogo della Pathè e molti esemplari rari Capitol. L’aveva quasi spuntata ma poi non aveva più la casa. Poi ci sono i collezionisti di 30-40  che ne hanno fatto un mestiere. Girano tutti i raduni, sono appassionati, abili commercianti ma non capiscono niente di musica”.

 

Il vinile sta tornando?

“No. E’ solo un blando gadget per lanciare la nuova produzione. La cultura digitale  nata dalla mescolanza di posizioni così stridenti produce un frutto strano. Da una parte fa a meno degli esperti, perché viene dato per scontato che tutte le persone siano uguali, dall’altra intensifica la fede modernista nelle regole, oltre che nella possibilità di trovare un’unica verità  attraverso  strumenti quantitativi. Nel consumo della musica succede la stessa cosa. La tensione fra il pop come musica e il pop come identità costituisce ancora oggi la centralità del dibattito  intorno alla musica”.

 

dario salvatori foto di bacco

Qual è stato il suo primo disco acquistato?

“Un classico di Little Richard, -Tutti frutti-  ma da Consorti c’era solo la versione di Elvis Presley, mi sono dovuto accontentare. Correva l’anno 1958.”.

 

 

E il disco che ha rincorso di più?

“Una volta Gianni Boncompagni  - mio amico dal 1966, ma anche mio mito con cui ho avuto la fortuna di lavorare – aveva acquistato una spider e una Mercedes ultimo modello. Nel suo garage non trovavano posto e allora  decise di vendere la sua collezione di dischi, che da tempo non era più in casa. Mi disse di sentire qualche collezionista e scelsi quello più autorevole. La visura riguardava  circa 28 mila dischi,  molti da cassonetto altri autentiche gemme: valutazione 35 milioni. Gianni mi propose una percentuale.

 

GIANNI BONCOMPAGNI RENZO ARBORE

Mi offesi e risposi che avrei preferito un regalo, per esempio il suo album registrato in Svezia nel 1960, dove  lui, ventisettenne, carino, sorridente interpretava vari successi italiani del periodo, sia in inglese che addirittura in svedese. Quando il collezionista lo notò gli brillarono gli occhi, ma Gianni lo dissuase informandolo che lo aveva promesso a me. Il disco rimase a Gianni. Questo per dire che il mito del Boncompagni cinico, surreale, tecnologico, poco propenso a riempire casa del suo passato si sciolse davanti a quella copertina. Quella si che sapeva di futuro.

 

 

 

dario salvatoridario salvatori

little richard

Ultimi Dagoreport

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)