valentina nappi martina smeraldi

MA INSOMMA QUANTO GUADAGNANO LE PORNOSTAR? – MOLTI PENSANO CHE TUTTI GLI ATTORI E LE ATTRICI HARD SIANO PIENI DI SOLDI, MA NON È PROPRIO COSÌ! - VALENTINA NAPPI: “DIPENDE DALLA SCENA. L'ANAL VALE DI PIÙ. QUANDO SONO ARRIVATA NEGLI USA PRENDEVO 1200 DOLLARI PER UNA SCENA ETERO SEMPLICE. MA BISOGNA CONSIDERARE LE SPESE PER L’AGENZIA E LE TASSE” - MARTINA SMERALDI INVECE SE NE FOTTE: “SI GUADAGNA MENO DI QUANTO SI PENSI, MA IO FACCIO PORNO PERCHÉ MI PIACE E MI RENDE FELICE”– VIDEO + FOTOGALLERY VIETATISSIMA AI MINORI

 

 

Niccolò Carradori per www.vice.com

 

valentina nappi

Alzi la mano chi ha capito davvero se il porno è un settore in cui si guadagna molto, o no. Io non ho mai avuto le idee chiarissime, anche per via di notizie piuttosto contrastanti o datate. Uno degli ultimi report accreditati a cui molte testate si affidano quando si parla di economia del settore è quello realizzato nel 2014 dall'Università del New Mexico, secondo cui la pornografia sarebbe un business globale da 97 miliardi di dollari annui—con il settore americano a fare da traino, attraverso un giro d'affari fra i 6 e i 15 miliardi.

 

martina smeraldi in azione 9

Se già questi dati presentano forbici molto ampie, sui compensi degli attori c'è ancora più confusione. Negli scorsi mesi si è parlato molto di un'intervista in cui Mia Khalifa—probabilmente una delle performer per famose degli ultimi anni—ha dichiarato di aver guadagnato soltanto 12.000 dollari dalla sua carriera nel porno. Recentemente invece, l'attore italiano Max Felicitas ha spiegato a La Zanzara che come attore fattura mensilmente circa 15.000 euro.

max felicitas twitter

 

Per avere qualche risposta ho pensato di contattare quattro pornostar italiane: Valentina Nappi, Luca Ferrero, Martina Smeraldi e Franco Roccaforte. Le loro testimonianze spaziano in ogni ambito del settore: mercato USA, mercato europeo, confronto di cachet fra attori e attrici, e raffronti col porno anni Novanta (che a quanto pare era una vera cuccagna). Se avete sempre sognato di lasciare tutto e diventare pornoattori, ci sono un sacco di cose di cui dovete essere edotti.

max felicitas martina smeraldi tw

 

VICE: Ciao Valentina. Molti hanno un'idea distorta dei guadagni degli attori porno, no?

Valentina Nappi: Pensaci: quanti utenti pagano per fruire dei contenuti porno? La stragrande maggioranza lo fa gratuitamente, e di conseguenza i budget di produzione sono sempre più bassi. È assurdo che la gente pensi che gli attori porno siano ricchi.

 

soapy porn valentina nappi lato b

Forse questa concezione errata è dovuta alla visibilità: probabilmente siamo la categoria che a parità di popolarità monetizza di meno. Io ho un milione e mezzo di follower su Instagram, ma i miei guadagni non si avvicinano nemmeno lontanamente a quelli di un influencer con lo stesso pubblico.

 

Tu sei la performer italiana che ha ottenuto più successo negli Stati Uniti, il mercato più florido. Mi spieghi come funziona, in generale e negli USA?

Nel porno odierno si viene pagati a scena: è raro che vengano fatti contratti di esclusiva, e il cachet dipende da molti fattori—la notorietà dell’attore, il tipo di scena, la presenza o meno di parti recitate che possono aggiungere degli extra. Una scena lesbo, ad esempio, viene pagata meno di una scena con penetrazione, l’anal di più.

 

beach porn valentina nappi lato b 1

Quando sono arrivata negli Stati Uniti avevo già una certa visibilità, quindi il mio cachet di partenza non è stato quello riservato agli esordienti. Prendevo 1.200 dollari per una scena etero semplice.

 

E quante scene si possono girare al mese?

Diciamo che un’attrice raggiunge il picco di richiesta nel periodo che va dai 22 ai 26 anni—anche se moltissime durano soltanto qualche mese—e in quel periodo fa una media di 100 scene l’anno. Ti parlo della mia esperienza. Ma devi considerare le spese…

 

Per esempio?

kayden kross valentina nappi

A ogni cachet devi togliere le tasse, e poi il 10/15 percento che spetta all’agenzia. Senza considerare la questione dell’alloggio: Los Angeles è una città molto cara, dove un normale appartamento può venirti a costare anche 4.000 dollari, più le bollette. Infatti adesso negli USA vado solo periodicamente, quando si girano più scene. Poi ci sono i test per le malattie veneree, che solitamente sono a carico dell’attore. Quelli rapidi costano circa 200 dollari, e devi farli ogni 15 giorni [una versione precedente riportava erroneamente una volta al mese] per poter lavorare.

kayden kross valentina nappi (12)

 

Cosa consiglieresti quindi a un giovane attore?

Di farsi conoscere prima sui social, e di caricare video autoprodotti sui principali aggregatori. Internet ha diminuito l’indotto classico del porno, ma consente di farsi notare e di guadagnare direttamente dai contenuti. Funziona un po’ come la monetizzazione di YouTube: io ho il mio sito, e i miei canali su Pornhub. Giro delle scene amatoriali con qualche partner, e poi divido con lui i diritti sulla scena. Sul lungo periodo sono il modo migliore per monetizzare.

luca ferrero

 

VICE: Quando hai iniziato a lavorare nel porno, cosa ti aspettavi dal punto di vista economico?

Luca Ferrero: Personalmente non avevo grosse aspettative, per me è iniziata davvero come un gioco. Avevo un altro lavoro, che all’inizio è stato fondamentale: non esistono produzioni che lavorano sul territorio italiano, e devi spostarti nell’Est Europa per lavorare. Le paghe per un esordiente nel mercato europeo possono essere davvero basse. Spesso c’è chi comincia lavorando solo a rimborso spese, e addirittura c’è chi paga pur di girare e farsi notare.

 

Ecco, parliamo un attimo del mercato europeo.

luca ferrero

Il cachet per un attore uomo qui supera difficilmente i 500 euro a scena, e quasi sempre è inferiore. Solo se ti sei affermato nel settore con anni di lavoro puoi chiedere di più. Il problema del mercato europeo è che è sommerso da nuovi attori che pur di lavorare sono disposti a farsi pagare veramente poco.

 

Molti ragazzi smettono proprio perché economicamente non è sostenibile. Io da questo punto di vista sono privilegiato. Sono anni che lavoro, e posso pretendere una certa cifra o rifiutare certe offerte. Le produzioni per cui vale davvero la pena lavorare sono anche quelle che difficilmente chiamano nuovi attori, si affidano a gente esperta perché non possono rischiare di perderci. Farsi notare da loro è difficilissimo: un nuovo attore può avere anche un pisello enorme, ma se non è affidabile nella scena, se si rischia che non renda sul set, non viene preso.

 

kayden kross valentina nappi (11)

Si può dire che il porno è uno dei pochi settori in cui il wage gap è al contrario?

Sì, ma è vero solo in parte. Le attrici vengono pagate di più per singola scena e hanno tipologie di cachet più varie—possono fare anale e doppia penetrazione, che vengono pagati a parte—mentre il compenso per l’uomo è sempre standard. Ma hanno anche carriere più brevi.

 

Un attore uomo, se funziona bene, può durare molto più a lungo. Il segreto per vivere con il porno è non limitarsi ad un solo settore: non si può pensare di fare soltanto gli attori. C’è l’autoproduzione, si può passare alla regia, si può diventare produttori. Bisogna ingegnarsi.

 

VICE Italia: Ciao Martina, tu sei la grande novità del porno italiano. Prima di iniziare avevi un'idea dei compensi, e cosa ne pensi ora?

martina smeraldi in azione 8

Martina Smeraldi: Penso che i guadagni siano sicuramente più bassi rispetto alle aspettative della gente che non è del settore. Ma io lo faccio unicamente perché mi piace e mi rende felice. Rispetto a questo il discorso economico passa in secondo piano.

 

Tu come hai fatto a emergere?

martina smeraldi max felicitas

Ho contattato un attore che seguivo, Max Felicitas, e abbiamo cominciato a girare insieme. Il resto è venuto da sé: ho ottenuto visibilità, e sono stata contattata da altre produzioni, fra cui quella di Rocco Siffredi, e quella che produce Fake Taxi. Per ora ho girato più o meno 20 scene.

 

Valentina Nappi mi diceva che il modo migliore che ha un giovane attore oggi per fare strada nel porno è quello di sfruttare i propri video autoprodotti. Tu ti stai muovendo in questo senso, o pensi di farlo?

franco roccaforte 3martina smeraldi

Sinceramente no, anche perché per ora sono all’inizio e preferisco lavorare ancora per altre produzioni. Successivamente mi piacerebbe avere un mio sito, e sfruttare i miei video, sì.

 

Cosa consiglieresti a chi vuole approcciarsi al mondo del porno?

ph.francesca.ricciardi malena1

Molti mi cercano, e mi chiedono come entrare in questo mondo. Il mio consiglio è sempre quello di contattare solo professionisti, e di chiedere il loro aiuto. Persone serie, che lavorano già in questo mondo, e che non abbiano doppi fini. Farsi consigliare da loro. Io ho fatto così, e mi sta andando bene.

 

VICE: Ciao Franco. Tu sei un veterano del settore, hai iniziato nel 1989. Quanto è cambiata economicamente l’industria?

Franco Roccaforte: È stata completamente stravolta, e non solo per colpa di internet. Alla fine degli anni Ottanta, quando ho iniziato io, la vera difficoltà era cominciare, ma una volta che iniziavi a girare, voleva dire che eri dentro. Lavoravi per grandi produzioni, con i più grandi attori, e giravi il mondo.

 

valentina nappi 9martina smeraldi ig soldi

Un primo tracollo economico per gli attori, a livello di mercato, è stato quello del Viagra: di punto in bianco centinaia di aspiranti che non erano in grado di sostenere la scena potevano lavorare. E questo ha drasticamente abbassato i compensi, perché c’è stata un’improvvisa offerta al ribasso.

 

Quanto si guadagnava negli anni Novanta?

valentina nappi 5

Tanto, devo essere sincero. Se facevi parte di quella ristretta cerchia di attori che erano in grado di lavorare—e intendo fare sesso per ore davanti alla camera—le case di produzione volevano metterti sotto contratto. Perché eri affidabile. E i compensi mensili potevano raggiungere l’equivalente degli attuali 15.000 euro. Di più, se eri una stella all’apice della carriera.

 

Adesso invece quanto chiedi per una scena?

isvn io sono valentina nappi 7

Quando lavoro per altre produzioni, non vado mai sotto i 1.000 euro. Ma è un compenso che in pochissimi possono permettersi in Europa. Io poi ho la mia produzione, la maggior parte dei video li giro per me stesso.

 

isvn io sono valentina nappi 10

Qual è stato il segreto, oltre la bravura, per una carriera così duratura?

La capacità di rinnovarsi. Il porno è un settore in continuo mutamento: cambiano i generi, gli stili, e i canali di fruizione. Attori come il sottoscritto, o come Rocco Siffredi, sono durati nel tempo perché ci siamo sempre rinnovati. Oggi ad esempio non ci sono più le grandi produzioni di una volta, ma ci sono i social network: un modo diverso di pubblicizzarsi e di guadagnare. In questo momento il modo migliore per lavorare nel porno è valorizzare se stessi.

isvn io sono valentina nappi 4queen kong 5queen kong valentina nappivalentina nappi pornostar 2valentina nappimalena spettacolo foto francesca ricciardi (2)malena spettacolo foto francesca ricciardi (3)isvn io sono valentina nappi 5VALENTINA NAPPIph.francesca.ricciardi malena2ph.francesca.ricciardi malena.festa.sera.03valentina nappi madonna lacrima sanguevalentina nappi selfievalentina nappi casalinga 2valentina nappi 7valentina nappi instagramvalentina nappi selfie 2martina smeraldi anastasia brokelynmartina smeraldi 26malena rocco e martina smeraldi 6malena rocco e martina smeraldi 4malena rocco e martina smeraldi 2malena rocco e martina smeraldi 1malena rocco e martina smeraldi 5valentina nappi instagram (2)martina smeraldi 2martina smeraldi 3martina smeraldi 4martina smeraldi 5isvn io sono valentina nappi 12valentina nappi selfie 3isvn io sono valentina nappi 6

Ultimi Dagoreport

igor taruffi elly schlein

DAGOREPORT - QUALCUNO DICA A ELLY SCHLEIN CHE STA AFFONDANDO IL PD! - NON SOLO TOSCANA E UMBRIA, DALLA CAMPANIA ALLA SICILIA FINO ALLA PUGLIA, SI MOLTIPLICANO I PROBLEMI SUI “TERRITORI” - A FINIRE NEL MIRINO LO “SPICCIAFACCENDE” DI ELLY, IGOR TARUFFI, RESPONSABILE ORGANIZZAZIONE DEL NAZARENO. DOVE C’È LUI, C’È CASINO, VISTA LA SUA PROPENSIONE A SALVAGUARDARE I CACICCHI FEDELI ALLA MIGLIORE ALLEATA DEL GOVERNO MELONI - IN SUO SOCCORSO È ARRIVATO ANCHE IL BERSANIANO NICO STUMPO CHE NON RIESCE AD EVITARE I PASTICCI CHE "LO STRATEGA IN VERSIONE PIZZICAGNOLO" TARUFFI COMBINA A CAUSA DELLA SCARSA CONOSCENZA DELLE REGOLE E DELLE DIVERSE REALTA’ LOCALI. E PER LA PRIMA VOLTA…

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…