gianni de gennaro

I MIGLIORI GIANNI DELLO STATO - A NAPOLI IL PREFETTO GIANNI DE GENNARO, PRESIDENTE DI LEONARDO, RICEVE LA LAUREA HONORIS CAUSA DALL’UNIVERSITA’ SUOR ORSOLA BENINCASA – BRACCIO DESTRO DI FALCONE, CAPO DELLA POLIZIA, DIRETTORE SERVIZI SEGRETI, DE GENNARO E' UN PEZZO D'ITALIA (COMPARE NEL FILM DI BELLOCCHIO SUL "TRADITORE" BUSCETTA)

Da https://formiche.net

gianni de gennaro laurea honoris causa

 

“Uno degli esponenti più qualificati della classe dirigente italiana negli ultimi decenni”. Così il Senato accademico dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli ha motivato il conferimento della laurea magistrale honoris causa in Comunicazione pubblica e d’impresa a Giovanni De Gennaro, attuale presidente di Leonardo.

 

LA CARRIERA

Classe 1948, De Gennaro ha passato una vita al servizio delle istituzioni. Capo della Polizia, capo del Gabinetto al Viminale, autorità delegata all’intelligence come sottosegretario alla presidenza del Consiglio e direttore generale del Dis, il dipartimento che coordina le agenzie di sicurezza nazionali, guidato negli anni di attuazione della riforma sancita dalla legge 124 del 2007. Nel 2013 l’approdo alla presidenza di Leonardo, il campione italiano dell’aerospazio e difesa, un ruolo che oggi mantiene insieme alla presidenza del Centro Studi Americani di Roma.

 

“IL GIUSTO RICONOSCIMENTO”

gianni de gennaro laurea honoris causa

La laurea magistrale honoris causa “è un giusto riconoscimento, nel senso che De Gennaro è ormai uno dei rari servitori dello Stato, un antico profilo che lui continua a incarnare, avendo ancora molto da dare alla Repubblica”, ci ha spiegato a margine della cerimonia a Napoli Giuseppe Caldarola, già direttore de L’Unità e grande amico del prefetto.

 

“Il nostro è un rapporto antico – ha aggiunto – e credo di poter dire, ma penso che lui condividerebbe, che siamo ormai fratelli”. Con De Gennaro, “abbiamo una lunga conoscenza che risale al tempo in cui era un grande super poliziotto, a capo di una squadra magnifica con Antonio Manganelli, Alessandro Pansa, Nicola Cavaliere e tutti i suoi successori”. Allora, il prefetto era “una sorta di pivot della grande lotta alla mafia, assieme a grandi magistrati come Falcone e Borsellino”.

 

LA CIFRA DI DE GENNARO

E infatti De Gennaro è stato il braccio destro di Giovanni Falcone, con un ruolo a fianco del magistrato palermitano che compare anche nel film Il traditore di Marco Bellocchio, il film su Tommaso Buscetta e in corsa per l’Oscar 2020. Il prefetto ha inoltre inventato la Direzione investigativa antimafia (Dia) e ha firmato l’indagine “Pizza connection” sulle connessioni mafiose tra Italia e Stati Uniti. Fu difatti lui ad avviare la collaborazione tra Polizia ed Fbi, un ruolo che gli valse, unico fra gli agenti stranieri a riceverlo, il massimo riconoscimento del bureau americano dal direttore Robert S. Mueller.

gianni de gennaro laurea honoris causa

 

“LA SEMPLICITÀ”

Oltre la vita pubblica, gli aneddoti sarebbero tanti, ammette Caldarola, che di De Gennaro ha sempre apprezzato “la semplicità e la straordinaria discrezione”. Quando il giornalista era alla direzione de L’Unità, “Gianni veniva a trovarmi senza scorta, in motocicletta, chiacchieravamo e a volte andavamo a mangiare una pizza insieme”. Allora, “io frequentavo molto la politica – ricorda il giornalista – un mondo di cui ho molto rispetto ma circondato da personaggi che avevano grandi macchine e scorte numerose”.

 

E invece “noi camminavamo per strada come cittadini comuni; e tale semplicità mi ha sempre colpito”. C’è poi la discrezione: “Sono da tanto tempo suo grande amico, ma non un depositario dei suoi segreti, ammesso che ne abbia”. Infatti, “abbiamo sempre mantenuto una linea tra l’amicizia affettuosa, fino alla condivisione di storie familiari, a il suo ruolo al servizio dello Stato”.

 

IL SERVITORE DELLO STATO

gianni de gennaro laurea honoris causa

Ma quali sono i caratteri del servitore dello Stato? “È un signore che ha ben studiato, che ha grandi capacità tecniche nel suo lavoro, nell’amministrazione, nella sicurezza o nell’economia, e che tiene sempre una bussola: la difesa della Repubblica e la lealtà verso i governi, di qualunque colore politico”. Di persone del genere “ne abbiamo fortunatamente avute tante in Italia, figure come Carlo Azeglio Ciampi o Mario Draghi”. Si tratta di “personaggi che hanno un’affidabilità tale da far pensare che, con loro, la sicurezza del Paese sia in buone mani, senza alcuna vanità personale”. Basti considerare, ha notato Caldarola, “che sono veramente poche le interviste a De Gennaro, forse nessuna”.

 

gianni de gennaro

Eppure, dal Suor Orsola arriva una laurea magistrale honoris causa in comunicazione pubblica e d’impresa. “Non c’è nulla di strano – ha rimarcato Caldarola – la comunicazione non è sempre affidata alle parole; spesso viene dalla fisicità e dal ruolo che si svolge; a differenza di come appare oggi, non è la quantità di informazioni che si scaricano sul mondo, ma piuttosto il contenuto del messaggio e la personalità che offri”. Se in tanti decenni, “mentre la classe politica consumava centinaia di figure di ruolo apicale, De Gennaro è riuscito ad avere un’autorevolezza indiscutibile, significa che il tema dalla comunicazione lo conosce piuttosto bene”.

 

LA MOTIVAZIONE DEL SUOR ORSOLA

Lo dimostra adesso la prestigiosa laurea honoris causa dell’Università Suor Orsola Benincasa, sede del più grande polo accademico della comunicazione nel Mezzogiorno. Il motivo del conferimento a De Gennaro lo ha spiegato il rettore Lucio d’Alessandro: “Per la straordinaria capacità di ricondurre a unità le due culture, umanistica e scientifica, e di comunicare con rigore ed efficacia i fondamenti di una nuova epistemologia”. In più, si legge sulla motivazione del Senato accademico, “il poliedrico percorso professionale di Giovanni De Gennaro lo rende uno degli esponenti più qualificati della classe dirigente italiana negli ultimi decenni”.

GIOVANNI FALCONE GIANNI DE GENNARO

 

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...