depardieu sgarbi

MON DIEU, DEPARDIEU INTERVISTATO DA SGARBI! “NON MI PIACE LA POLITICA DENTRO L'ISLAM. ODIO GLI INTEGRALISTI RELIGIOSI - NON SONO UNA BESTIA DEL SESSO. STRAUSS-KAHN È  MATTO, PERCHÉ CON IL SESSO SI DIVENTA MATTI. UNA VOLTA MENTRE STAVO GIRANDO IL FILM ‘GREEN CARD’ C'ERA UNA SEGRETARIA CON DUE SENI COSÌ E… - E POI IL #METOO, MACRON, BERLUSCONI “PIÙ INTERESSANTE DI TRUMP”, HENRI LÉVY E LE SERIE TV: "LE GUARDAVO PRIMA, ORA MI ROMPO LE PALLE”

 

 

Vittorio Sgarbi e Greta Mauro per “il Giornale”

 

depardieu

Gérard Depardieu, vorrei chiederti: tu sei un uomo occidentale, cosa pensi dei musulmani?

«I musulmani mi piacciono, non mi piace la politica dentro l' islam. L' islam è venuto fuori... guarda che Giscard d' Estaing, per togliere i debiti della Francia con lo scià dell' Iran, ha liberato questo nero integralista ayatollah Khomeini. Da questo momento, il 1975...».

 

Comincia da lì?

«Sì... e gli americani hanno iniziato prima con i Talebani».

 

Ho fatto questa domanda perché c' è un tuo film, Thalasso, con Michel Houellebecq, che è uscito in Francia, uscirà in Italia tra poco... come è stato il vostro dialogo? A me pare che Houellebecq sia molto duro...

«Sul fatto dei musulmani?».

 

Sì, sul rischio per l' Occidente, perché è un rischio reale.

«Sì, perché lui aveva subito una fatwa. Non esiste che si possa uccidere qualcuno in nome di Dio. In ogni religione purtroppo a volte si predicano cose così, i francesi avevano i crociati. Nel X secolo in nome di Cristo...».

 

E oggi dobbiamo evitare che capiti lo stesso con noi...

«Sì, anche con i turchi... Doha, il Qatar, sono pericolosi. Adesso anche l' Arabia Saudita... Dunque penso che non può esistere la politica nella religione, non è possibile».

depardieu sgarbi

 

Come valuti il pensiero di Bernard-Henri Lévy? Hai visto ha fatto questo giro dell' Europa...

«No, non mi piace, non mi convince, anche in Libia... è terribile. Non è amico mio. Non mi piace, questo mettere i piedi sui morti, no, non mi piace».

 

Putin sì?

«Putin sì, Putin non si occupa di politica, non lo vedi mai, lo conosco molto bene, lui non si mette dentro la burocrazia. Lui va in giro, va a veder la gente che gli piace, amica».

 

E Trump ti piace?

«No... Ma non mi frega niente, è un americano!»

 

Berlusconi ti piace?

«È un personaggio rispettabile, anche se tutti dicono certe cose, insomma, è stato tirato in ballo in diverse faccende. Ma vediamo la storia cosa dirà di Berlusconi: per me è un personaggio certamente interessante, più di Trump, più di altri, è un grande amico di Putin. L' ho visto con Putin, non era triste...».

 

Houellebecq Depardieu

Preferisci Berlusconi a Bernard-Henri Lévy?

«Non c' è bisogno di dirlo, Bernard-Henri Lévy non sa dove va. Lui è pieno di soldi, ma non gliene frega niente, fortuna per lui... Se potessi rubargliene un po'».

 

È venuto in Italia e invece di parlare male di Macron ha parlato male solo di Salvini, di Berlusconi. È venuto da noi a spiegarci che siamo un paese di merda.

«Ah sì? Come si permette? Chi se ne frega... Io amo molto l' Italia: è cambiata, come la Francia e come l' Europa, troppo, la gente è triste, non guarda più la terra, non so cosa guardi. Non torno spesso in Francia».

 

Macron ti piace?

Houellebecq Depardieu

«No, lo conosco e non mi piace troppo perché lui è sicuro, ma sicuro di che? La moglie, anche, mi fa la stessa cosa, troppo sicura».

 

E il Ministro della Cultura?

«L' ho visto, è venuto a vedermi, l' ho guardato, era stanco e mi ha fatto i complimenti e io ero nervoso perché c' era una telecamera che registrava senza che io lo sapessi... gli ho chiesto quanti anni hai? 45, l' ho conosciuta attraverso mio padre, ho sentito parlare di lei. Ciao grazie, ciao, non mi interessa. Jack Lang mi piaceva.

Mitterrand invece non mi piaceva troppo. Chirac mi piaceva, perché era umile, ha fatto tutto quello che si può fare in politica, perché in politica si può fare tutto».

 

E Valéry Giscard d' Estaing? Secondo te è andato a letto con Lady Diana?

«No, non mi piace. Per niente».

 

Ti ricordi che ha scritto che è andato a letto con Lady Diana?

«Sì, però è anche quello che ha liberato l' ayatollah Khomeini quando abitava vicino a Marguerite Duras. Lo vedevo perché facevo visita alla Duras».

 

stefania casini depardieu de niro

E chi sono stati i tuoi migliori amici?

«Marcello Mastroianni, Tognazzi, Marco Ferreri, Umberto Eco: abbiamo fatto le letture di Sant' Agostino, a Verona, era bravo! Umano, grande umano. Sono amico anche di un produttore di olio in Toscana. Sono pieno di amici».

E tra le donne con cui hai lavorato? Ornella Muti di te ha detto: «Non si può descrivere, perché lui è Gérard Depardieu».

«Ho lavorato con tante belle attrici: Stefania Sandrelli, Fanny Ardant, una grande amica dell' Italia, una donna di una cultura enorme, veramente, io sono niente».

 

Tu, quando hai deciso di fare l' attore, come hai cominciato?

«Non lo so, avevo difficoltà di parola, mi è venuta con la lettura ad alta voce, perché ero troppo emotivo e ho perduto la parola».

 

L' hai ritrovata molto bene poi però.

«Sì ma non come Vittorio, Vittorio è un maestro della parola».

Noi ci siamo conosciuti credo a Pantelleria, io volevo che facessi il Caravaggio, eri perfetto. Bello pieno di vita. Hai mai ucciso qualcuno? Poi non lo abbiamo fatto. Poi hai interpretato Dominique Strauss-Kahn nel film di Ferrara.

depardieu

«Sì, era un film di Abel Ferrara, non mi piaceva il primo quarto d' ora. Dominique Strauss-Kahn è molto intelligente, ma matto, perché con il sesso si diventa matti. Il sesso è terribile. La vecchiaia fa vedere altre cose. Non sono una bestia del sesso, sono molto civile, mi piacciono troppo le donne, non fanno solo sesso, sono madri, fanno cibo».

 

E con il conflitto tra te e i tuoi personaggi? Cioè tu sei i tuoi personaggi o diventi un altro? A me sembri sempre tu.

«Non sono americano, non ho il problema di incarnare il personaggio, non mi frega niente».

 

Quando finisce il personaggio, lo dimentichi?

«Sì, non so come inizia questo personaggio. Recito le parole che lui dice: dentro tutte le parole si trova il personaggio. Se tu leggi Shakespeare è cattivo, terribile, tu puoi rifarlo senza essere cattivo, basta unire le parole che dice lui ed è fatta. Pirandello? Lo stesso. C' era un buon attore, un po' matto, Carmelo Bene... e Marco Ferreri. Marco era un istinto incredibile, Ettore Scola, Mario Monicelli... Voi avete tanto genio. Vittorio Gassman... ma era più costruito».

Gerard Depardieu nudo

 

Invece i francesi? Quello che ha fatto quel bel film con Buñuel, Michel Piccoli?

«Formidabile!».

 

Tu le guardi le serie tv?

«Le guardavo prima, ma adesso mi rompo le palle».

 

Faresti una serie? Di quelle lunghissime?

«Ne ho vista una volta una sulla droga... Ma tutte le serie... Guarda questi americani. Kevin Spacey? È perché è gay, e boom. Eh lui è stato il MeToo che lo ha spazzato via, ormai... Anche io sono stato accusato...».

 

La tua questione si è chiusa?

«Sì, sì, ma mi telefona ancora. È pericoloso. Una volta mentre stavo girando il film Green Card c' era una segretaria con due seni così... Io ho detto: Beautiful breasts!. E lei: What!. Disse che dovevo scusarmi, non capivo apologise. Alla fine ho dovuto cedere, mi sono dovuto scusare e così dissi: I apologise, you don' t have beautiful breasts».

depardieu ferreri mastroianni

 

Però pensa adesso, Green Card è stato venti anni fa. Oggi non puoi prendere nemmeno un ascensore con una donna, devi stare attento.

«È strana quest' epoca, siamo lontani dalla filosofia».

 

Siamo tornati indietro.

GERARD DEPARDIEU NUDO

«Non siamo mai andati avanti, non si sa come fare per parlare a una donna... Guarda Stendhal, guarda Balzac... è terribile... Moravia usa un sacco di dettagli erotici per fare il romanzo. Oggi manca la storia e la cultura, perché la gente non ha più cultura, non è più curiosa d' imparare, leggere, manca l' essere, l' essere esiste soltanto in politica, l' arte.

 

gerard depardieu

Non c' è più...Quando tu vedi le serie televisive americane le attrici sono vestite come le porno attrici. Non è facile vivere in una società dove si ignora la cultura. A me piacciono i migranti... Ti danno un altro punto di vista, non è giusto che questa gente muoia in mare».

 

Hai lavorato con Bertolucci. Com' è stato?

«Grande momento, è stato come rinascere una seconda volta in Italia, avevo 22 anni e ho vissuto nel nord Italia».

DEPARDIEU LIBROgerard depardieu welcome to new yorkmaitresse depardieu DEPARDIEUmaitresse depardieuardant depardieugerard depardieudepardieu nudo in welcome to new york depardieu welcome to new yorkdepardieu welcome to new yorkgerard depardieu alain delon depardieuDEPARDIEU COVERdepardieu welcome to new yorkgerard depardieu e sepp blatterdepardieu nudo in welcome to new yorkde niro depardieuGERARD DEPARDIEU SUL SET DI CONCORRENZA SLEALEDEPARDIEU LUKASHENKODEPARDIEU LUKASHENKO 1DEPARDIEU 2GERARD DEPARDIEU CATHERINE DENEUVEDEPARDIEUgerard depardieu gerard depardieu DEPARDIEU 2GERARD DEPARDIEU NUDO

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO

luigi lovaglio giuseppe castagna giorgia meloni giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone milleri monte dei paschi di siena

DAGOREPORT - È VERO, COME SOSTENGONO "CORRIERE" E “LA REPUBBLICA”, CHE L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA È “PERFEZIONATA E IRREVERSIBILE”? PIU' SAGGIO ATTENDERE, CON L'EVENTUALE AVANZAMENTO DELL'INCHIESTA GIUDIZIARIA MAGARI (IERI ED OGGI SONO STATI PERQUISITI GLI UFFICI DEGLI INDAGATI), QUALE SARÀ LA RISPOSTA DEGLI INVESTITORI DI PIAZZA AFFARI (GIA' MPS E' STATA MAZZOLATA IN BORSA) - POTREBBERO ANCHE ESSERCI RIPERCUSSIONI SUL COMPAGNO DI AVVENTURE DI CALTARICCONE, FRANCESCO MILLERI, CHE GUIDA L'HOLDING DELFIN LA CUI PROPRIETÀ È IN MANO AI LITIGIOSISSIMI 8 EREDI DEL DEFUNTO DEL VECCHIO - MA IL FATTO PIÙ IMPORTANTE SARA' IL RINNOVO AD APRILE 2026 DELLA GOVERNANCE DI GENERALI (PER CUI È STATA ESPUGNATA MEDIOBANCA) E DI MPS DEL LOQUACE CEO LUIGI LOVAGLIO (VEDI INTERCETTAZIONI) - INFINE, PIÙ DI TUTTO, CONTANO I PASSI SUCCESSIVI DELLA PROCURA DI MILANO, CHE PUÒ SOSPENDERE L’OPERAZIONE DELLA COMBRICCOLA ROMANA FAVORITA DA PALAZZO CHIGI SE INDIVIDUA IL RISCHIO DI REITERAZIONE DEI REATI (DA PIAZZA AFFARI SI MOLTIPLICANO LE VOCI DI NUOVI AVVISI DI GARANZIA IN ARRIVO PER I "FURBETTI DEL CONCERTINO''...)

putin witkoff marco rubio donald trump zelensky

DAGOREPORT – SI ACCENDE LA RIVOLTA DEL PARTITO REPUBBLICANO CONTRO TRUMP - I DANNI FATTI DA STEVE WITKOFF (SOTTO DETTATURA DI PUTIN), HANNO COSTRETTO L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A METTERE IN CAMPO IL SEGRETARIO DI STATO MARCO RUBIO CHE HA RISCRITTO IL PIANO DI PACE RUSSIA-UCRAINA - CON IL PASSARE DELLE ORE, CON UN EUROPA DISUNITA (ITALIA COMPRESA) SUL SOSTEGNO A KIEV, APPARE CHIARO CHE PUTIN E ZELENSKY, TRA TANTE DISTANZE, SONO IN SINTONIA SU UN PUNTO: PRIMA CHIUDIAMO LA GUERRA E MEGLIO È…

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?