nacho vidal

NACHO TRA LA VIDAL E LA MORTE - IL PORNOATTORE È STATO ARRESTATO IN SPAGNA DOPO LA MORTE DI UN UOMO CHE SAREBBE AVVENUTA DURANTE UN RITO SCIAMANICO PER DISINTOSSICARLO DALLA DROGA. CHE PERÒ INCLUDEVA UNO STRANO VELENO… - 46 ANNI, FU SCOPERTO E LANCIATO DA ROCCO SIFFREDI COME SUO EREDE (MEMORABILI LE LORO ''DOPPIETTE'')

Da www.leggo.it

 

nacho vidal

Nacho Vidal nei guai: il popolare attore pornografico spagnolo, considerato il 'Rocco Siffredi iberico', è stato arrestato (e successivamente rilasciato) dopo la morte di un uomo, presumibilmente avvenuta durante un rito sciamanico. I contorni della vicenda, a quasi un anno di distanza dall'accaduto, sono ancora poco chiari.

 

 

Il pornoattore spagnolo, 46 anni, era stato scoperto e lanciato nel 1998 proprio dal 'nostro' Rocco Siffredi, che gli aveva permesso di iniziare una carriera ricca di premi e successi, ma anche piena di controversie a cominciare da quelle legali. Nacho Vidal era stato arrestato insieme ad un familiare e ad un suo collaboratore domestico venerdì scorso, in merito alla morte di José Luis Abad, un fotografo attivo nel campo della moda che stava cercando di disintossicarsi dalla droga. L'episodio, avvenuto in un'abitazione di rurale di proprietà di Nacho Vidal, era avvenuto nel luglio dell'anno scorso.

 

nacho vidal 7

Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, il rito sciamanico che avrebbe dovuto aiutare il fotografo ad uscire dalla tossicodipendenza, nelle intenzioni iniziali prevedeva la somministrazione di un veleno originato dai rospi, chiamato anche 'molecola di Dio'.

 

In un primo momento, la morte di José Luis Abad era apparsa accidentale, ma l'autopsia aveva permesso di accertare la presenza di quel veleno nell'organismo. Nacho Vidal e le altre due persone arrestate sono stati poi rilasciati, non prima però di essere sottoposti ad un interrogatorio in tribunale. L'ipotesi di reato è quella di omicidio colposo e i tre fermati, oltre a dover consegnare i loro passaporti, sono stati sottoposti all'obbligo di firma ogni due giorni. Lo riporta Rtve.es.

 

nacho vidal 6

Le indagini hanno permesso di ricostruire una vicenda che inizialmente era circondata da un mistero totale: José Luis Abad morì la mattina del 28 luglio dello scorso anno, dopo essersi sottoposto ad un rito tipico degli sciamani dell'Amazzonia e che prevedeva l'assunzione della dimetiltriptammina, una sostanza presente sulla pelle di alcuni rospi e che viene prodotta da alcune ghiandole. Quella sostanza, allucinogena per l'uomo, può essere ingerita o anche fumata e può provocare forti stati di ansia alternati a euforia, ma secondo alcuni medici ha anche dei rischiosi effetti collaterali come ulcere o fortissime dipendenze.

 

L'autopsia aveva stabilito che ad uccidere il fotografo era stato un infarto del miocardio e che, prima della morte, l'uomo aveva accusato convulsioni e asfissia. La famiglia, dopo la morte, aveva chiesto con insistenza di aprire un'indagine e da lì è stato possibile escludere la morte accidentale. Nacho Vidal e gli altri due indagati sono accusati non solo di aver causato, pur senza volerlo, la morte dell'uomo, ma di non aver fatto nulla per soccorrerlo e salvargli la vita. Il pornoattore, interrogato, aveva spiegato: «Non ho mai avuto l'intenzione di fare del male a quell'uomo. Anzi, volevo aiutarlo, perché una grande amicizia mi lega a sua cugina».

 

nacho vidal 4

Nacho Vidal è attivo nel settore dei film per adulti sin dal 1994, ma la fama mondiale arrivò solo quattro anni dopo, grazie all'ingaggio da parte di Rocco Siffredi. Considerato uno dei più grandi pornoattori di tutti i tempi, il 46enne catalano è stato protagonista di diverse controversie. Nel 2012, nell'ambito di un'inchiesta sulla mafia cinese in Spagna, l'attore fu accusato di riciclaggio ma poi fu prosciolto.

 

Un anno fa, invece, fece molto clamore la sua presunta sieropositività al test dell'Hiv, ma alla fine l'attore, che aveva sempre negato di avere l'Aids, aveva dimostrato in realtà di soffrire della sindrome di Reiter. Qualche mese fa, Nacho Vidal aveva anche iniziato a prepararsi per partecipare alla Dakar, una delle manifestazioni di rally più famose al mondo: l'obiettivo è quello di gareggiare nell'edizione 2021, giustizia permettendo.

NACHO VIDAL ISOLA DEI FAMOSI SPAGNOLANACHO VIDAL ISOLA DEI FAMOSI SPAGNOLAnacho vidal rocco siffredi 2nacho vidal 5

Ultimi Dagoreport

jackie kennedy e gianni agnelli a ravello nel 1962

JOHN KENNEDY E’ STATO IL PIÙ INFEDELE PUTTANIERE DEL XX SECOLO MA SUA MOGLIE JACQUELINE S’ATTACCAVA COME UN’IDROVORA A OGNI AUGELLO A PORTATA DI MANO (DAI DUE COGNATI ROBERT E TED PASSANDO PER SINATRA, BEATTY, MARLON BRANDO E VIA CHIAVANDO) - L’8 AGOSTO 1962, TRE GIORNI DOPO LA MORTE DI MARYLIN MONROE, JACKIE (INCAZZATA PER LE INDISCREZIONI SULLA LIAISON TRA IL MARITO E L’ATTRICE) RAGGIUNSE RAVELLO, SULLA COSTIERA AMALFITANA: FU ACCOLTA COME UNA REGINA DALL’ALLUPATISSIMO GIANNI AGNELLI – PER JACKIE, RAVELLO FECE RIMA CON PISELLO E LA VACANZA DIVENNE UN’ALCOVA ROVENTE (“LA VACANZA PIÙ BELLA DELLA SUA VITA”, RIPETEVA) AL PUNTO DA TRATTENERSI PIU’ DEL PREVISTO FINCHÉ NON PIOMBARONO 007 AMERICANI A PRELEVARLA COME UN ALMASRI QUALUNQUE PER RIPORTARLA A WASHINGTON DAL MARITO CORNUTO E INCAZZATO - LA VORACE JACKIE IMPARÒ A FARE BENE I POMPINI GRAZIE ALL'ATTORE WILLIAM HOLDEN: “ALL'INIZIO ERA RILUTTANTE, MA UNA VOLTA PRESO IL RITMO, NON SI FERMAVA PIÙ” –PER RIPICCA CI FU ANCHE UNA LIASON MARELLA AGNELLI-JOHN KENNEDY (CONFIDENZA DI INFORMATISSIMA SOCIALITE) - VIDEO

igor taruffi elly schlein

DAGOREPORT - QUALCUNO DICA A ELLY SCHLEIN CHE STA AFFONDANDO IL PD! - NON SOLO TOSCANA E UMBRIA, DALLA CAMPANIA ALLA SICILIA FINO ALLA PUGLIA, SI MOLTIPLICANO I PROBLEMI SUI “TERRITORI” - A FINIRE NEL MIRINO LO “SPICCIAFACCENDE” DI ELLY, IGOR TARUFFI, RESPONSABILE ORGANIZZAZIONE DEL NAZARENO. DOVE C’È LUI, C’È CASINO, VISTA LA SUA PROPENSIONE A SALVAGUARDARE I CACICCHI FEDELI ALLA MIGLIORE ALLEATA DEL GOVERNO MELONI - IN SUO SOCCORSO È ARRIVATO ANCHE IL BERSANIANO NICO STUMPO CHE NON RIESCE AD EVITARE I PASTICCI CHE "LO STRATEGA IN VERSIONE PIZZICAGNOLO" TARUFFI COMBINA A CAUSA DELLA SCARSA CONOSCENZA DELLE REGOLE E DELLE DIVERSE REALTA’ LOCALI. E PER LA PRIMA VOLTA…

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…