rolling stones jimmy page

NEL NOME DI SCARLET - INEDITO DEGLI STONES CON JIMMY PAGE, UNA "BOMBA ROCK" NATA IN UNA NOTTE NEL ‘74 – “IO, RIC GRECH DEI BLIND FAITH E KEITH RICHARDS ABBIAMO SCRITTO UN BRANO CHIAMATO COME MIA FIGLIA. E' STATA UNA NOTTE BIANCA”, DISSE IL CHITARRISTA DEI LED ZEPPELIN - SI PARLO' DI UN INGRESSO DI PAGE NEGLI STONES, ALL'USCITA DI MICK TAYLOR – ESCE A SETTEMBRE LA RISTAMPA DI “GOATS HEAD SOUP”: I BRANI MINORI DEGLI STONES SONO MEGLIO DEL 90% DEL ROCK CHE ANCORA GIRA....

Marinella Venegoni per “la Stampa”

 

rolling stones

I Rolling Stones debbono aver bevuto qualche pozione misteriosa, oppure è stato davvero vivificante il lockdown: durante il quale, si ricorderà, era nato Living in a Ghost Town, primo inedito degno di nota della band da almeno vent' anni, sullo smarrimento dei giorni della quarantena.

 

Ma oggi è la volta di Scarlet, un altro inedito da romanzo rock, perché i protagonisti ne hanno parlato per decenni ma mai lo hanno fatto ascoltare; è rimasto per 46 anni in qualche cassaforte britannica e rappresenta una summa chitarristica dei primi 70, che coinvolge con gli Stones e dunque Keith Richards, anche Jimmy Page dei Led Zeppelin più il bassista Ric Grech dei Blind Faith (aveva problemi di droga, è morto da 30 anni giusti).

 

keith richards con jimmy page

Scarlet è una bomba rock di energia notturna, dalla melodia contagiosa, dove lo stile di Keith e del riconoscibilissimo Page dialogano in una sorta di pacifica lotta all'ultima corda, e la voce di Mick suona giovane come poteva essere nel '74. Un momento magico, capitato per caso, che viene proposto come teaser dell'uscita, il prossimo 4 settembre, del boxset Goats Head Soup 2020, riedizione dell'omonimo album del 1973, con altri brani rimasti come questo inediti, e varie rarità e versioni alternative.

 

Il primo singolo del disco originale fu Angie, una delle ballad più amate degli Stones: si dice che Mick e Keith la completarono in Svizzera, ed è impossibile non ricordarsi che si è sempre detto che Keith andava spesso in una clinica da quelle parti a farsi depurare il sangue contaminato dalle sue poco sane abitudini.

 

rolling stones

Sarà anche per questi viaggetti che è arrivato felicemente fin qui a continuare a suonare il rock. Jagger, che il 26 luglio compirà 77 anni, ieri mattina era alla BBC2 in collegamento dalla casa di vacanze che ha scelto con la sua attuale famiglia a Castagneto Carducci in provincia di Livorno, dove sembra si fermerà oltre l'estate per lavorare all'imminente album di inediti degli Stones.

 

 Con lui alla BBC c'era Jimmy Page, la figlia del quale, Scarlet, ispirò in quella notte lontana il titolo del brano: è nata nel '71, ormai una signora di mezza età, e fa la fotografa. È, questo particolare del nome, uno dei tanti ingredienti che hanno contribuito a mantenere viva la memoria su quella notte del 15 ottobre 1974 nella quale la canzone nacque.

 

eith richards jimmy page

All'epoca gli Stones erano nel pieno del successo, avevano inciso in una sorta di febbrile creatività dischi come Beggars Banquet (1968), Let it Bleed nel '69, Sticky Fingers nel '70 e l'anno dopo Exile on Main Street. Ma i Led Zeppelin, che pure avevano cominciato dopo, li tallonavano da vicino mentre la loro fama cresceva in modo esponenziale, grazie ad album come Led Zeppelin III, Led Zeppelin IV incisi nello studio mobile dei colleghi. Si deve un primo ricordo dell'incontro che generò Scarlet, a un'intervista di Page a Rolling Stone nel '75. Gli Zeppelin stavano uscendo dalla sala di registrazione, mentre i Rolling Stones entravano. Page si fermò:

 

«Io, Ric Grech e Keith abbiamo scritto una canzone chiamata Scarlet come mia figlia. E' stata una notte bianca», ricordò. Non che fosse l'unica, lo stile di vita era quello. Finirono alle otto del mattino, poi Keith si portò la cassetta nella solita Svizzera, la fece ascoltare a qualcuno e disse che era per l'album solista di Page. Ma Page non ambiva ad alcun album solista, e nell'intervista del '75 parlò della solida alchimia che regnava nel suo gruppo.

keith richards e mick jagger

 

Eppure qualche tempo dopo, forse proprio per l'episodio di Scarlet, si vociferò della possibilità che Page entrasse negli Stones, all'uscita di Mick Taylor. Il gossip rock andava fortissimo, e come accade anche oggi uscivano molte fake news. Intanto ieri mattina, alla BBC, Mick Jagger ha approfittato dell'inedito storico per parlare del futuro album di inediti della sua band, il primo dal dimenticabile A Bigger Bang del 2005: «Insieme con Living in a Ghost Town abbiamo registrato un sacco di nuova musica. Mi sto applicando a terminare il canto, c'è da aggiungere qualche strumento. Il più è fatto ma dovremmo trovarci fra noi a fare un altro paio di sessions». Insomma, l'uscita sarà senz' altro nel 2021: «Ma quel che è venuto fuori mi pare suoni molto bene». Speriamo non sia più tempo di album dimenticabili (adesso che hanno l'età). 

rolling stones

 

2-  PER BUSINESS O PER AMORE È L'ORA DEGLI ARCHIVI

Carlo Massarini per “la Stampa”

 

Diciamolo subito: in questi anni la cosa più interessante - per gli amanti del caro, vecchio «classic rock» - è la ripubblicazione di dischi d'essai «ampliati». Album degli Anni 60, 70, 80 ma con una galassia di tracce alternative e rimixate, live e soprattutto inedite. Dylan e Neil Young tirano la volata, pescando da un catalogo infinito.

jimmy page 6

 

È l'ora degli archivi, insomma, quelle pile di nastri magnetici (ormai a rischio) che vengono digitalizzati, riconfezionati, venduti come nuovi. Non lo sono, in verità, ma toccano corde irresistibili per chi ha voglia di spendere per affermare il proprio passato, o anche per riscoprire con sottile nostalgia suoni che nell'aria non ci sono più.

 

Gli Stones hanno già pubblicato riedizioni in 2cd di alcuni dei loro classici (i migliori, nel senso di più ricchi, Exile On Main Street e Some Girls), e si ripeteranno a settembre con Goat' s Head Soup, prima uscita 1973. All'interno, tre inediti, di cui uno pubblicato con video due settimane fa (Criss Cross, con una brunetta tutta riccioli che va dovunque nel mondo - spiagge, città, treni, alberghi- un po' semi-vestita, un po' di niente vestita) e uno oggi, Scarlet.

 

rolling stones

La curiosità - da cui il valore «storico» - è che alla chitarra c'è Jimmy Page che, Mick racconta, incrociano in uscita dallo studio dove loro stanno entrando, si ferma e piazza un assolo al centro dei 3'44" riesumati 46 anni dopo.

 

Simbolicamente, la cosa ha il suo perché: Stones e Zeppelin (aggiungiamo gli Who) sono senza dubbio «le» due band inglesi degli Anni 70: è il trionfo nel blues intinto nel rock, il suono dominante della decade, e loro due gli interpreti di massimo successo, pur in modo stilisticamente diverso (ci sarebbe poi da aprire una porta sui giochi di «simpatia» di Mick per il diavolo - Goat' s Head Soup si apre con Dancing With Mr.D, e Page ha fatto dell'occultismo nero di Alistair Crowley la sua ricerca principale dopo la musica, ma ci porterebbe altrove).

neil young

 

Non male, ma non pensate a niente di imperdibile: una bella chitarra scratch di Ron Wood sotto, Ric Grech ospite al basso, il solito testo di Mick innamorato per la durata di un 45 giri di Scarlet e l'assolo di Page fanno poco più di una simpatica jam di studio, come i grandi del rock amavano concedersi, generalmente sotto pseudonimi, i contratti allora erano molto più stringenti.

 

Del resto, sono rari i capolavori davvero rimasti sepolti, anche se i brani minori degli Stones sono comunque meglio del 90% del rock che ancora gira. Rimane il fatto che a quell'epoca lontana gli Stones continuano a fare riferimento, pubblicando cose nuove col contagocce e pescando in quegli album -la loro età dell'oro- per le scalette dei recenti mastodontici tour.

bob dylan 1

 

E, devo dire, live o dvd, non me ne perdo uno. Siamo tutti convinti che siano oggi ancora migliori di quanto fossero da giovani: si divertono come bambini nella sala giochi, ne hanno combinate di ogni e lo raccontano senza pudori, suonano come una macchina irrefrenabile e perfetta.

 

Un miracolo laico, o forse una stregoneria? È solo r' n'roll, e sicuramente tanto business, ma ci piacciono più di prima. Per le trasgressioni, il sesso e la decadenza (che trasudano dagli Lp degli Anni 70) suonate a qualche vecchio citofono. Per la più grande band di r' n'r di sempre, invece, si può schiacciare «play» senza alcun ritegno, timidezza, ritrosia.

rolling stones 2neil youngrolling stones 1

 

bob dylan 2jimmy page 2jimmy page 4

Ultimi Dagoreport

affari tuoi la ruota della fortuna pier silvio berlusconi piersilvio gerry scotti stefano de martino giampaolo rossi bruno vespa

DAGOREPORT - ULLALLÀ, CHE CUCCAGNA! “CAROSELLO” HA STRAVINTO. IL POTERE DELLA PUBBLICITÀ, COL SUO RICCO BOTTINO DI SPOT, HA COSTRETTO PIERSILVIO A FAR FUORI DALLA FASCIA DELL’''ACCESS PRIME TIME” UN PROGRAMMA LEGGENDARIO COME “STRISCIA LA NOTIZIA”, SOSTITUENDOLO CON “LA RUOTA DELLA FORTUNA”, CHE OGNI SERA ASFALTA “AFFARI TUOI” – E ORA IL PROBLEMA DI QUELL’ORA DI GIOCHINI E DI RIFFE, DIVENTATA LA FASCIA PIÙ RICCA DELLA PROGRAMMAZIONE, È RIMBALZATO IN RAI - UNO SMACCO ECONOMICO CHE VIENE ADDEBITO NON SOLO AL FATTO CHE GERRY SCOTTI SI ALLUNGHI DI UNA MANCIATA DI MINUTI MA SOPRATTUTTO ALLA PRESENZA, TRA LA FINE DEL TG1 E L’INIZIO DI “AFFARI TUOI”, DEL CALANTE “CINQUE MINUTI” DI VESPA (CHE PER TENERLO SU SONO STATI ELIMINATI GLI SPOT CHE LO DIVIDEVANO DAL TG1: ALTRO DANNO ECONOMICO) - ORA IL COMPITO DI ROSSI PER RIPORRE NELLE TECHE O DA QUALCHE ALTRA PARTE DEL PALINSESTO IL PROGRAMMINO CONDOTTO DALL’OTTUAGENARIO VESPA SI PROSPETTA BEN PIÙ ARDUO, AL LIMITE DELL’IMPOSSIBILE, DI QUELLO DI PIERSILVIO CON IL TOSTO ANTONIO RICCI, ESSENDO COSA NOTA E ACCLARATA DEL RAPPORTO DIRETTO DI VESPA CON LE SORELLE MELONI…

antonio pelayo bombin juan carlos

DAGOREPORT: COME FAR FUORI IL SACERDOTE 81ENNE ANTONIO PELAYO BOMBÌN, CELEBERRIMO VATICANISTA CHE PER 30 ANNI È STATO CORRISPONDENTE DELLA TELEVISIONE SPAGNOLA "ANTENA 3", CUGINO DI PRIMO GRADO DELL’EX RE JUAN CARLOS? UN PRETE CHE A ROMA È BEN CONOSCIUTO ANCHE PERCHÉ È IL CONSIGLIERE ECCLESIASTICO DELL'AMBASCIATA SPAGNOLA IN ITALIA, VOCE MOLTO ASCOLTATA IN VATICANO, CAPACE DI PROMUOVERE O BLOCCARE LA CARRIERA DI OGNI ECCLESIASTICO E DI OGNI CORRISPONDENTE SPAGNOLO – PER INFANGARLO È BASTATA UNA DENUNCIA AI CARABINIERI DI ROMA DI UN FINORA NON IDENTIFICATO CRONISTA O PRODUCER DI REPORT VATICANENSI CHE LO ACCUSA DI VIOLENZA SESSUALE, IMPUTAZIONE DIVENTATA NELLA DISGRAZIATA ERA DEL METOO L’ARMA PIÙ EFFICACE PER FAR FUORI LA GENTE CHE CI STA SUL CAZZO O PER RICATTARLA – IL POVERO PELAYO È FINITO IN UN TRAPPOLONE CHE PUZZA DI FALSITÀ PIÙ DELLE BORSE CHE REGALA DANIELA SANTANCHÉ E DELLE TETTE DI ALBA PARIETTI – IL SOLITO E BIECO SCHERZO DA PRETE, PROBABILMENTE USCITO DALLE SACRE MURA DELLA CITTÀ DI DIO…

giorgia meloni gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - LE RESURREZIONI DI “LAZZARO” SANGIULIANO NON SI CONTANO PIÙ: “BOCCIATO” DA MINISTRO, RIACCIUFFATO IN RAI E SPEDITO A PARIGI, ORA SBUCA COME CAPOLISTA ALLE REGIONALI CAMPANE - ESSÌ: DIVERSAMENTE DAGLI IRRICONOSCENTI SINISTRATI, A DESTRA LA FEDELTÀ NON HA SCADENZA E GLI AMICI NON SI DIMENTICANO MAI - DURANTE I TRE ANNI A PALAZZO CHIGI, IL “GOVERNO DEL MERITO COME ASCENSORE SOCIALE” (COPY MELONI) HA PIAZZATO UNA MAREA DI EX DEPUTATI, DIRIGENTI LOCALI, TROMBATI E RICICLATI NEI CDA DELLE AZIENDE CONTROLLATE DALLO STATO - COME POTEVA LA STATISTA DELLA GARBATELLA DIMENTICARE SANGIULIANO, IMMARCESCIBILE DIRETTORE DEL TG2 AL SERVIZIO DELLA FIAMMA? IL FUTURO “GENNY DELON” ‘’ERA SALITO TALMENTE TANTO NELLE GRAZIE DELLA FUTURA PREMIER DA ESSERE CHIAMATO A SCRIVERE PARTE DEL PROGRAMMA DEI MELONIANI, INVITATO A CONVENTION DI PARTITO E, ALLA FINE, RICOMPENSATO ADDIRITTURA CON UN POSTO DI GOVERNO’’ - E’ COSÌ A DESTRA: NESSUNA PIETÀ PER CHI TRADISCE, MASSIMO PRONTO SOCCORSO PER CHI FINISCE NEL CONO D’OMBRA DEL POTERE PERDUTO, DOVE I TELEFONINI TACCIONO E GLI INVITI SCOMPAIONO… - VIDEO

giorgia meloni sigfrido ranucci elly schlein bomba

DAGOREPORT – DOBBIAMO RICONOSCERLO: GIORGIA MELONI HA GESTITO IN MANIERA ABILISSIMA IL CASO DELL'ATTENTATO A RANUCCI, METTENDO ANCORA UNA VOLTA IN RISALTO L'INETTITUDINE POLITICA DI ELLY SCHLEIN - GETTARE INDIRETTAMENTE LA RESPONSABILITA' DELL'ATTO TERRORISTICO ALLA DESTRA DI GOVERNO, COME HA FATTO LA SEGRETARIA DEL PD, È STATA UNA CAZZATA DA KAMIKAZE, ESSENDO ORMAI LAMPANTE CHE LE BOMBE SONO RICONDUCIBILI AL SOTTOMONDO ROMANO DEL NARCOTRAFFICO ALBANESE, OGGETTO DI UN'INCHIESTA DI "REPORT" - E QUELLA VOLPONA DELLA PREMIER HA RIBALTATO AL VOLO LA FRITTATA A SUO VANTAGGIO: HA CHIAMATO RANUCCI PER MANIFESTARGLI SOLIDARIETÀ E, ANCORA PIÙ IMPORTANTE, HA INVIATO TRE AUTOREVOLI ESPONENTI DI FRATELLI D’ITALIA (TRA CUI BIGNAMI E DONZELLI) ALLA MANIFESTAZIONE INDETTA DAL M5S PER RANUCCI E LA LIBERTÀ DI STAMPA - DOPO L’ATTENTATO, NESSUNO PARLA PIÙ DI UN POSSIBILE PASSAGGIO DI "REPORT" A LA7: SIGFRIDO, ORA, È INTOCCABILE… - VIDEO

giorgia meloni antonio tajani maurizio casasco marina pier silvio berlusconi salvini

DAGOREPORT - TAJANI, UNA NE PENSA, CENTO NE SBAGLIA. IL SEGRETARIO DI FORZA ITALIA CI HA MESSO 24 ORE AD ACCORGERSI CHE GIORGIA MELONI HA STRACCIATO UNO DEI SUOI CAVALLI DI BATTAGLIA IN EUROPA: IL SUPERAMENTO DEL DIRITTO DI VETO. IL MINISTRO DEGLI ESTERI È RIUSCITO A PARTORIRE SOLO UNA DICHIARAZIONE AL SEMOLINO (“HA DETTO LA SUA OPINIONE, IO PENSO INVECE CHE SI DEBBA FARE QUALCHE PASSO IN AVANTI”), MENTRE È STATO ZITTO DI FRONTE ALLE INVETTIVE ANTI-RIARMO E CONTRO L’UE DEI PARLAMENTARI LEGHISTI. IL POVERINO È ANCORA STORDITO DALLA PROMESSA, SCRITTA SULLA SABBIA, CON CUI L'HA INTORTATO LA DUCETTA: SE FAI IL BRAVO, NEL 2029 TI ISSIAMO AL QUIRINALE AL POSTO DI MATTARELLA (E CI CREDE DAVVERO) – IN TUTTO QUESTO BAILAMME, TAJANI PROVA A METTERE LE MANI SULLA CONSOB CON UNA MOSSA DA ELEFANTE IN CRISTALLERIA: NOMINARE IL DEPUTATO AZZURRO MAURIZIO CASASCO. MA SI È DIMENTICATO DI COORDINARSI CON LA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE NON L’HA PRESA BENE…