iggy pop

NON C'È PIÙ RELIGIONE, IGGY POP È UN FAN DELLA TRAP: “AMO QUELLA ROBA. SUONAVO SEMPRE XXXTENTACION. MI PIACCIONO PERCHÉ SEMBRA CHE NON GLIENE FREGHI UN CAZZO, ED È DAVVERO RINFRESCANTE PER LE TUE ORECCHIE UNA COSA SIMILE” – IL NUOVO ALBUM, LA FINE DEL ROCK (“LA MAGIA SE N’È ANDATA, È TUTTO PREVEDIBILE”) E LE DROGHE: “LA KETAMINA? L’HO PRESA UNA VOLTA E NON POTEVO PIÙ…”

 

 

Luca Valtorta per “Robinson - la Repubblica”

 

iggy pop

«Gimme danger, little stranger » , «Dammi qualcosa di pericoloso, piccola sconosciuta » , canta la figura a torso nudo sul palco, mentre il gruppo suona una musica cupa, ripetitiva e ipnotica. « Gimme danger and I' ll feel your disease, there' s nothing in my dreams », «Dammi il pericolo e io sentirò la tua malattia, non c' è niente nei miei sogni » . Il pubblico inizia una battaglia, gli tira lattine, gli sputa addosso, ricambiato. Poi il cantante rompe una bottiglia e si taglia il petto con i cocci di vetro. Sangue.

 

Provoca le prime file e poi si lascia cadere in mezzo alla gente, si picchia con qualcuno, la band continua a suonare. Ritorna sul palco distrutto, si rotola per terra, emette dei singulti che poi tornano ad essere la canzone Beautiful baby, feed my love all night. Qualsiasi cosa succeda, vuole arrivare fino alla fine. Qualche volta lo portano all' ospedale.

 

IGGY POP

Punti di sutura. Ma non va a dormire, sta fuori tutta la notte, si prende a botte di nuovo. Ogni tanto sviene e dorme per strada. Era il 1969. Iggy Pop era un tipo pericoloso. Il giubbotto di pelle nera con le borchie d' argento è ancora quello, la maglietta, anch' essa nera, recita " I need more", certo le ferite ci sono, Iggy cammina a fatica: «Ho sempre avuto una gamba più corta dell' altra ma non mi sono mai curato», spiega, eppure il sorriso, mentre ti stringe la mano, è smagliante.

 

robert mapplethorpe iggy pop

Forse non lo conoscete bene ma questo è l' uomo che nel 1969, in pieno sogno hippie, con la sua band, gli Stooges, ha creato una musica che ancora oggi è modernissima e ha influenzato più generazioni a venire: quella punk, quella noise, quella grunge. E che, ancora adesso, continua a sperimentare, a fare progetti sorprendenti come il nuovo album, Free, un manifesto già dal titolo, fortemente influenzato dal jazz in cui legge poesie di Dylan Thomas ( Do not go gentle into that good night), traccia una sorta di somma della sua carriera ( « We are the people who do not know how to die peacefully », «Noi siamo le persone che non sanno come morire in pace » ) in We are the people, dice cose molto esplicite sul porno online in Dirty Sanchez ( « cerca di inculcare desideri che non sono i miei desideri » e spiega « just because I like big tits, doesn' t mean I like big dicks » e non c' è bisogno di tradurre). « Ma qui è fantastico!», esclama commentando la splendida vista sul Tamigi che si vede dalla finestra.Per parlarti ti si avvicina: «Puoi tenere il tono di voce più alto del solito? Sai, con il volume della musica che ho sempre tenuto sono diventato un po' sordo».

 

 

Nelle note che accompagnano questo disco, "Free", dici che hai potuto finalmente abbandonare l' insicurezza che ti ha sempre accompagnato. A cosa ti riferisci?

IGGY POP

«Quello di cui stavo parlando è che ho sempre avuto difficoltà a farmi finanziare i dischi. È sempre stata dura difendere la mia musica, essere appunto, libero, come dice il titolo. Volevano che venissi a compromessi.

 

iggy pop

Era molto difficile anche farmi finanziare i tour: i numeri, i soldi, tutte queste cose! È stato difficile per un lungo, lungo tempo e poi ha cominciato ad andare un po' meglio ma stavo comunque in quella zona media in cui era molto, molto difficile fare ciò che volevo. L' ho fatto lo stesso ma ero sempre al limite.

 

Finalmente, oggi sono arrivato al punto in cui posso realizzare ciò che voglio. I miei numeri sono migliorati e ho abbastanza soldi per finanziare i dischi. È molto meno costoso fare un album adesso e questo aiuta davvero.

 

iggy pop modello nudo

E ora un sacco di gente viene ai miei concerti. Suono le stesse canzoni per cui cinquant' anni fa tutti mi guardavano allucinati e oggi invece ci sono i loro nipoti che saltano come pazzi, tirano fuori la lingua, urlano, lanciano cose. È divertente, non credi?».

 

iggy pop al bimbo

Beh, sì, negli anni Sessanta c' erano gli hippie da una parte e una società molto perbenista dall' altra e la vostra musica era veramente avanti, infatti è stata capita solo molto tempo dopo dal punk, che ha ripreso musicalmente proprio quello da cui voi eravate partiti.

«Sì, devo dire non solo musicalmente, spesso sento una certo eco anche nei testi. Capisco quando rubano, capisco che sono io, che sono le mie parole ma devi essere contento quando qualcuno ruba da te. È una buona cosa. Comunque sì, è stato un processo graduale e ho dovuto lavorare tanto nel frattempo, ma sono contento che ci sia un riconoscimento di quello che io e gli Stooges abbiamo fatto (nel 2010 Iggy e gli Stooges sono stati ammessi nella Hall of Fame, molto tardivamente per ciò che hanno significato. Però, sono stati nominati a furor di popolo e hanno fatto un' esibizione di fronte a star come Bruce Springsteen e i loro figliocci, i Green Day, che ha mostrato cosa significa davvero la parola "punk", ndr) ».

 

 

iggy and the stooges

La cosa incredibile dei tuoi testi era che comunicavano a un livello emotivo, ti facevano stare in tensione non solo quando cantavi "Gimme danger" o "Now I want to be your dog" ma persino quando ripetevi "I feel all right" perché si sentiva che, al contrario di ciò che dicevi, non ti sentivi bene per niente e che stava per succedere qualcosa.

«Sì, me l' hanno detto anche altre persone (ride)...».

 

E tu cosa ne pensi?

«Beh, oggi il business della musica è diventato enorme ma, soprattutto, la percezione del business che c' è dietro la musica è molto più forte di un tempo. L' artista ha perso la sua innocenza. Lui o lei, inoltre, hanno ottenuto il potere di controllare tutto ma nel fare questo, appunto, hanno perso la propria genuinità. Pensano continuamente a cose da fare per migliorare i loro guadagni. Tutti i gruppi di un tempo, a partire dai Beatles, non avevano nessuna percezione.

iggy pop art basel

 

I Beatles avevano soltanto il 50% dei diritti su quello che facevano, il resto era di Northern Music. Solo più tardi hanno creato la loro casa di pubblicazione. E molti grandi gruppi di quegli anni, pur avendo scritto grossissime hit, non avevano un soldo perché le canzoni non erano di loro proprietà anche se le avevano fatte loro! Oppure non prendevano royalties o, se le prendevano, erano miserabili.

 

Nessuno sapeva niente di diritti di riproduzione, nessuno se ne interessava. Io non sapevo niente.

Pensavo che fosse una cosa che si faceva e basta, la facevi per la gloria, ci mettevi il tuo nome sopra e un po' di soldi prima o poi ti sarebbero arrivati.

 

mister iguana rock in concerto

Fine. Ho dato anche molti dei miei diritti agli altri Stooges, così, per essere amichevole. Adesso tu hai tutta questa gente che si siede comodamente in casa propria e dice: "Ok, io canto bene, ho una macchina per fare i sample, una drum machine e ho Apple Garage con cui posso fare il mio disco. Posso fare tutto e essere una piccola rockstar. Ho un buon avvocato e so tutto di proprietà intellettuale, digital airplay, collezioni". Oggi gli artisti sono più consapevoli e non vengono annientati dalle case discografiche. Ma la magia se n' è andata. È così, non ci puoi fare niente».

 

 

Infatti quando vai a un concerto oggi, quasi sempre sai cosa vedrai: non c' è più quel senso di pericolo in cui tutto può succedere.

xxxtentacion

«Esatto. Io dopo ogni concerto dovevo vivere le conseguenze di quello che succedeva ed era veramente molto doloroso. Ma questo non era un problema del pubblico ovviamente. È il mio lavoro: dare la vibrazione giusta, no? Questa è l' idea e poi tu ci metti dentro tutta la tua sofferenza. E poi, se vivi abbastanza, finisci con questa vista meravigliosa (indica il panorama dalla finestra)».

xxxtentacion 8

 

Comunque, un tempo anche chi ballava nelle prime file rischiava...

«Sì, adesso tutto è diventato molto più sicuro».

 

Forse oggi questa emozione la puoi provare con alcuni artisti della scena "trap": penso a tipi come XXXTentacion che, infatti, è morto a 20 anni anche se per motivi che non c' entrano nulla con la musica (è stato ucciso da un rapinatore, ndr).

«Amo quella roba. Suonavo sempre XXXTentacion nel mio show (Iggy Pop dal 2015 tiene un fantastico programma di due ore ogni venerdì su BBC Radio 6 intitolato Iggy Confidential, ndr), suonavo Lil Purp, Lil Peep, tutti quella della SoundCloud Trap (la parte più innovativa e di strada della trap, ndr): mi piacciono un sacco! Mi piacciono perché sembra che non gliene freghi un cazzo, ed è davvero rinfrescante per le tue orecchie una cosa simile».

 

iggy pop

Sì, sono gli unici che ti danno quella sensazione di "verità". Però usano droghe pesantissime, soprattutto antidepressivi, il che probabilmente è il segno dei tempi: codeina, ketamina...

«La ketamina è una droga veramente molto forte. L' ho presa una volta e non potevo più ricordare chi ero...».

xxxtentacion 6

 

Sapevi che era ketamina?

«No, credevo fosse cocaina. Ne ho sniffata tantissima e a un certo punto non sapevo più chi cazzo fossi. E poi la mia visione del mondo ha iniziato a distorcersi in verticale, proprio come in quelle vecchie tv quando andavano fuori sincrono».

 

Oh, my God!

«Mi sono quasi fottuto il cervello. Io non ero un esperto di quel tipo di droghe. Una volta ho preso l' MDMA, l' ecstasy quando nessuno sapeva bene cosa fosse, credo fosse nel 1975: ho fatto l' amore con questa donna per tre o quattro giorni ed ero euforico senza alcun motivo. Quando è finito l' effetto mi sono detto: "Questa roba è pericolosa: non voglio farlo di nuovo...".

sable starr e iggy pop

 

Però, sai, è una cosa che non ha mai fine: ci sono questi ragazzi, sono giovani, non sanno ancora bene chi sono, ma vogliono fare qualcosa di esotico, di espressivo, di drammatico con le loro vite e le droghe sono la prima scelta per trasportarsi fuori dalla banale, schifosa situazione in cui si trovano. Poi però capiscono che devono uscire anche da quello e non è facile. Ma ci sono anche persone che non hanno mai preso droghe che probabilmente riescono a diventare i migliori di tutti perché uniscono il talento all' essere sobri. Gente come, che so, Dave Grohl.

morissey iggy pop

Lui non ha mai avuto di questi problemi: l' ho incontrato quando avevo 43 anni e stavo facendo un tour acustico per il mio album Brick By Brick, lui era giovanissimo, suonava ancora nella sua punk band, gli Scream, e dovevano suonare anche loro.

 

Lou Reed - Iggy Pop - David Bowie

Sono venuti al mio soundcheck e mi hanno detto: "Conosciamo tutte le tue canzoni, possiamo accompagnarti?". "Ok". E lui era già un batterista incredibile: aveva quel suono, quel ritmo... Non ero per niente sorpreso quando, qualche anno dopo, è entrato nei Nirvana!».

Iggy POP ©MickRockjpg

 

La differenza tra la tua generazione e quella odierna è che, mentre la vostra musica diceva "Search & Destroy", i trapper sembrano cantare una società ripiegata su se stessa.

«Ma sai, anch' io cantavo cose come No fun ("Nessun divertimento") o, in 1969, " It' s another year/ For me and you/ Another year/ With nothing to do" ("È un altro anno/ Per me e per te/ Un altro anno/ con niente da fare") ma non devi lasciarti stendere, crogiolarti in quella sensazione.

In Gimme Danger dico che "non c' è niente che resti vivo a parte un paio di occhi vitrei", era come se sentissi di aver perso ogni tipo di sentimento, eppure da quelle parole stavo tirando fuori qualcosa. Certo, ho passato brutti momenti e a volte faccio brutti sogni. Ma ancora oggi mi piacciono le ragazze pericolose».

ziggyiggy pop e david bowieJIM JARMUSCH - IGGY POP E IL DOCUMENTARIO GIMME DANGERJIM JARMUSCH - IGGY POP E IL DOCUMENTARIO GIMME DANGER

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"