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Estratto dell’articolo di Luca Dondoni per “la Stampa”
Cantautrice, presentatrice, divulgatrice, ambientalista, promotrice di numerose campagne per i diritti civili Francesca Michielin sta per compiere 28 anni […] «Spesso l'errore che si fa con noi donne è rifiutare la nostra complessità. Non posso andare a una sfilata di Moschino o Prada e twittare contro l'ascesa della destra nel nostro Paese sennò, certa opinione pubblica, mi bolla come incoerente; non sono stata fuori luogo poiché non facevo riferimento alla resistenza partigiana, nemmeno ci ho pensato, ma a qualcuno faceva comodo usare il mio tweet».
Canta: «Voglio essere scorretta crescere ma senza fretta». Una denuncia alla gerontocrazia che fa da tappo ai giovani?
«Mio padre è un grande fan di Paul Mc Cartney e se lui ha voglia di suonare alla sua età è giusto che lo faccia, io spero di non seguire le sue orme».
McCartney a 16 anni scrisse When I'm 64 immaginandosi in pensione, ora ha 81 anni e pensa al prossimo tour.
«A 64 anni non penso che farò questo mestiere e spero di godermi la vita. Faccio un esempio: la Vanoni è un mito ed è stata una figata sentirla cantare a Sanremo però penso che da anziani si debba lavorare se si hanno cose da dire. Finché una persona più grande è un riferimento va bene ma se un "grande vecchio" si limita a dire che i giovani sono incompleti e superficiali non va bene. Mi sono spesso sentita incompleta e per citare Calvino: "quando ti senti incompleto sei solo giovane"». […]
«[…] Mancano i politici e allora si chiede agli artisti di fare i politici. La sinistra si è concentrata troppo sui social piuttosto che ricordarsi quanto disagio c'è tra i ricchi e poveri e di un sacco di altre cose a cui dovrebbe porre attenzione».