OPERETTA? CAPOLAVORO! - AL SAN CARLO DI NAPOLI VA IN SCENA ''LA VEDOVA ALLEGRA'' CON LA PARTECIPAZIONE DEL MITICO PEPPE BARRA - PAOLO ISOTTA: ''IL DIRETTORE D'ORCHESTRA, LA REGIA, L'INSERIMENTO DELLA CANZONE NAPOLETANA 'A RISA' E PEPPE BARRA: CORRETE A VEDERLO''

Nell' allestimento al Teatro San Carlo è stata inserita una canzone napoletana, 'A risa, che si ritrova in Mann e in Visconti. L' io narrante de 'A risa dice che qualunque sua reazione agli eventi, fossero pure dolori e lutti, è il ridere: e l' interprete deve creare a tempo di musica una risata zampillante e gorgogliante...

Condividi questo articolo


Paolo Isotta per ''il Fatto Quotidiano''

peppe barra nella vedova allegra del san carlo a napoli peppe barra nella vedova allegra del san carlo a napoli

 

In questi giorni si rappresenta al San Carlo di Napoli La vedova allegra di Franz Lehar (prima esecuzione 1905), formalmente un' Operetta ma, come tante cose di questo grandissimo Autore (basterebbe il Valzer Oro e argento a decretarne l' immortalità), un capolavoro musicale. Di fronte al valore dell' ispirazione le distinzioni fra i "generi", l' alto, il mediano, il basso, sono prive di senso: e d' altronde, non sono i Beatles e i Rolling Stones i migliori compositori d' avanguardia degli ultimi tre decenni?

la vedova allegra san carlo di napoli 6 la vedova allegra san carlo di napoli 6

 

Primo punto di forza il direttore d' orchestra Alfred Eschwé: posso dirlo io che ho ascoltato La vedova sotto la bacchetta del sommo Lovro von Matacic e ricordo che Karajan di questa partitura aveva più paura che del Crepuscolo degli Dei: Eschwé affronta con professionismo di alta qualità ma pure semplicità ed efficacia di gesto un testo difficillimo.

 

Secondo: viene aggiunta, secondo la prassi dell' Operetta, una canzone e ampliata la parte insignificante del comprimario Njegus, per consentire la partecipazione di Peppe Barra, che definire "grande" è pleonastico.

la vedova allegra san carlo di napoli 5 la vedova allegra san carlo di napoli 5

 

Terzo: e credo si debba come il secondo al regista Federico Tiezzi: alla parte del barone Mirko Zeta è aggiunta un' altra canzone napoletana.

 

la vedova allegra san carlo di napoli 4 la vedova allegra san carlo di napoli 4

I due interpreti. Bruno Praticò e Filippo Morace, sono uno più bravo dell' altro: e dovevano tremare trattandosi di un pezzo che rappresenta un vero banco di prova per un "macchiettista" e ch' è entrato trionfalmente nella storia della letteratura mondiale e, di lì, nel grande cinema. La canzone è 'A risa, ossia La risata, di Berardo Cantalamessa (1858-1917), che ne fu non solo il primo interprete ma pure, nel 1895, con essa creò la prima incisione fonografica italiana.

 

la vedova allegra san carlo di napoli 3 la vedova allegra san carlo di napoli 3

Ancor più celebre dell' Autore, e a mio parere a lui persino superiore, la cantò l' altro napoletano Nicola Maldacea (1870-1945). L' io narrante de 'A risa dice che qualunque sua reazione agli eventi, fossero pure dolori e lutti, è il ridere: e l' interprete deve creare a tempo di musica una risata zampillante e gorgogliante. Dico "creare" giacché lo spartito è qui meramente potenziale e senza l' arte interpretativa resta un suggerimento.

 

Facciamo attenzione alla data: l' Espressionismo è alle porte. I fratelli Heinrich e Thomas Mann vissero un anno in Italia, fra Roma e Palestrina: vi giunsero nell' estate del 1896. Fu in quell' occasione che dovettero assistere a un' esecuzione de 'A risa, forse da parte del medesimo Autore o di Maldacea. Ma nel 1912 il già celebre creatore de I Buddenbrook e altre mirabili opere narrative scrisse quell' ambiguissima Novella La morte a Venezia ove esprime l' attrazione per quella triade onde verrà dominato per tutta la vita, il senso della morte, la musica di Wagner, l' omosessualità.

la vedova allegra san carlo di napoli 2 la vedova allegra san carlo di napoli 2

 

In un episodio l' illustre scrittore di mezza età, che a Venezia scopre d' esser follemente innamorato d' un adolescente, è seduto sulla terrazza del grande albergo veneziano che lo ospita: incombe il colera, ancora negato dalle autorità. Un cantante napoletano laido, osceno, canta 'A risa. Mann fa una straordinaria descrizione e della canzone e di come viene interpretata. Poi "Aschenbach non stava più adagiato sulla poltrona, s' era tirato su come per un tentativo di difesa o di fuga".

paolo isotta (2) paolo isotta (2)

 

Anche il film di Luchino Visconti mostra un Dirk Bogarde terrorizzato di fronte al bravissimo Tonino Apicella, reso espressionisticamente un mostro. Il totale rovesciamento dei valori che l' epidemia porta consente ad Aschenbach di accettare con gioia la passione e la morte ch' essa implica. 'A risa è di tale morte uno strumento. Per la metamorfosi essenziale subita dalla sua canzone Cantalamessa si sarebbe fatto la croce colla mano sinistra; ma le vie dell' arte grande sono infinite quanto quelle della Provvidenza.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - VANNACCI SARÀ LA CILIEGINA SULLA TORTA O LA PIETRA TOMBALE PER MATTEO SALVINI, CHE TANTO LO HA VOLUTO NELLE LISTE DELLA LEGA, IGNORANDO LE CRITICHE DEI SUOI? - LUCA ZAIA, A CUI IL “CAPITONE” HA MOLLATO UN CALCIONE (“DI NOMI PER IL DOPO ZAIA NE HO DIECI”), POTREBBE VENDICARSI LASCIANDO CHE LA BASE LEGHISTA ESPRIMA IL SUO DISSENSO ALLE EUROPEE (MAGARI SCEGLIENDO FORZA ITALIA) - E COSA ACCADREBBE SE ANCHE FEDRIGA IN FRIULI E FONTANA IN LOMBARDIA FACESSERO LO STESSO? E CHE RIPERCUSSIONI CI SAREBBERO SUL GOVERNO SE SALVINI SI RITROVASSE AZZOPPATO DOPO LE EUROPEE?

DAGOREPORT - COSÌ COME IL SESSO È LA PARODIA DEL DELITTO, LA “MILANESIANA”, RASSEGNA “IDEATA E DIRETTA DA ELISABETTA SGARBI” (SORELLA DI), È LA PARODIA DELLA CULTURA GLAMOUR, CHIC, RADICAL-COLTA, AMICHETTISTICA DEL NOSTRO PAESE - OGNI ANNO UN TEMA (QUEST’ANNO “TIMIDEZZA”), UNA PAROLA COSÌ OMNICOMPRENSIVA CHE CI CACCI DENTRO QUEL CHE TI PARE, DAL NOBEL ALL’AMICO, DAL GIORNALISTA UTILE PER LA RECENSIONE ALLO SCRITTORE INUTILE: OVVIAMENTE, PRIMUS NON INTER PARES SUO FRATELLO VITTORIONE - LEI SCEGLIE, LEI FA, PRESENTA, OBBLIGA GLI SPETTATORI, ANCHE SE HANNO PAGATO IL BIGLIETTO, AD ASCOLTARE LA SUA BAND EXTRALISCIO: “È INUTILE CHE FISCHIATE…” – L'EVENTO NON BASTA: CI AGGIUNGE I SUOI FILM. E SU TUTTE LE LOCANDINE DELLE SERATE (TUTTE), LA METÀ SINISTRA È OCCUPATA DALLA FOTO (SEMPRE LA STESSA) DELLA SGARBI; POI, IN PICCOLO, I NOMI DEGLI OSPITI...

DAGOREPORT - ARIECCOLA, PIÙ SPREGIUDICATA E PREGIUDICATA CHE PRIA: FRANCESCA IMMACOLATA CHAOUQUI - UNA SETTIMANA FA IL “DOMANI” HA SQUADERNATO L’ENNESIMO CAPITOLO SULLA SCOMPARSA DI EMANUELA ORLANDI CHE VEDE AL VOLANO LA PAPESSA ALLA VACCINARA. PROVE? NISBA: SOLO BLA-BLA SU CHAT, SULLA CUI AUTENTICITÀ LA CHAOUQUI NON HA CONFERMATO NÉ SMENTITO - CHE COINCIDENZA: TALE POLVERONE È ARRIVATO ALLA VIGILIA DALL’USCITA DEL SUO LIBRO DEDICATO A MARIA GIOVANNA MAGLIE, PRESENTATO IN COMPAGNIA DI MATTEO SALVINI (UNA DELLE SUE TANTE VITTIME: NEL 2022 FU LEI A ORGANIZZARE IL FAMIGERATO VIAGGIO IN POLONIA IN CUI IL LEADER DELLA LEGA FINÌ SBERTUCCIATO PER AVER INDOSSATO LA T-SHIRT DI PUTIN) - RITRATTO AL CIANURO: “INFORMAZIONI FALSE, MINACCE E RANCORE HANNO MOSSO I SUOI PASSI''