2020quarantenagiusti2304

LA QUARANTENA DEI GIUSTI: GUIDA TV PER RECLUSI – OGGI POMERIGGIO NON VA PERSO IL CELEBRE “CULO A MANDOLA” DELLA DIVINA BARBARA BOUCHET, CON TANTO DI DESCRIZIONE DETTAGLIATA DI UGO TOGNAZZI NEL FENOMENALE “L’ANATRA ALL’ARANCIA” – SE SIETE FAN DI TOMAS MILIAN-NICO GIRALDI ALLE 19.21 C’È “SQUADRA ANTISCIPPO” E LE SUE VOLGARISSIME BATTUTE (“A CHIAPPÉ, SU STA FAVA NUN SE SCORREGGIA”) – VIDEO

 

 

 

 

Marco Giusti per Dagospia

l'anatra all'arancia

 

Che vediamo oggi? Spero che siate pronti per la riapertura del Festival di Venezia a settembre, anche se non capisco davvero come si possano chiudere duemila-tremila critici, di solito vecchiotti e mal messi, in sala a arrischiarsela per vedere, che ne so, “Tre piani” di Nanni Moretti. Magari rimango a piano terra. O magari si invitano solo critici giovani, sotto i trent’anni… Prepariamoci.

 

tomas milian squadra antiscippo

Intanto, vi dico subito che oggi pomeriggio non va perso il celebre “culo a mandola” della divina Barbara Bouchet, con tanto di descrizione dettagliata di Ugo Tognazzi nel fenomenale “L’anatra all’arancia”, Cine 34 alle 17, 35, va data un’occhiata alla coppia in crisi Johnny Dorelli-Agostina Belli in una Milano fine anni ’70 in “Cara sposa” di Pasquale Festa Campanile, Rai Movie alle 19, 15, e, se siete fan di Tomas Milian-Nico Giraldi, non vanno perse le sue volgarissime battute (“A Chiappé, su sta fava nuns e scorreggia!”) in “Squadra antiscippo”, Cine 34 alle 19, 25, primo dei Nico’s movies. 

 

 

 

la morte bussa due volte

Alle 21, invece, la sfida è tra un vecchio giallo italo-tedesco veramente poco visto e dalla pessima fama, ma questo ne aumenta solo il possibile culto, “La morte bussa due volte”, Cine 34 alle 21, diretto dallo specialista Harald Philip, il notevolissimo “Baby Driver- Il genio della fuga” di Edgar Wright con Ansel Elgort, Lily James, Kevin Spacey, Jamie Foxx e John Hamm, Rai 3, con un inizio montato da paura, il bel giallo “La ragazza del treno” di Tate Taylor con Emily Blunt, Rebecca Ferguson e Haley Bennett, la quarta avventura dei “Pirati dei Caraibi. Oltre i confini del mare”, Canale 5, diretto da Rob Marshall con Ian McShane e Penelope Cruz, un mai visto “Bus 657” di Scott Mann con Robert De Niro, Italia1, che sia il nuovo autobus anti-pandemia della Raggi, il bel noir pre-Gomorra “L’immortale” di Richard Berry con Jean Reno, Iris, e un recentissimo film di Ettore Scola, “Gente di Roma”, Zelig tv, con Arnoldo Foà, Antonello Fassari, Giorgio Colangeli, che mi ero perso.

baby driver il genio della fuga 2

 

Praticamente, Scola a parte, sono tutti gialli e thriller. Questi che fanno i palinsesti sono davvero dei geni. “La morte bussa due volte” del tedesco Harold Philip, ma scritto dal nostro Sergio Garrone, sembra sia un noioso gialletto molto colorato, con grandi musiche lounge di Piero Umiliani, pieno di volti anni ’60 come Dean Reed, l’americano comunista misteriosamente morto a Berlino Est, un Fabio Testi sempre a torso nudo, Adolfo Celi, ovviamente cattivo, doppiato da Emilio Cigoli, Mario Brega come bagnino pauroso (noooo!!), e pieno di euro-bellezze del tempo, da Anita Ekberg a Nadja Tiller, da Hélene Chanel a Femi Benussi. Attenti che dovrebbero esserci due versioni, una corta 78’ minuti da evitare e una più lunga con scene più piccantine. Ma tanto le copie di Cine 34 fanno tutte schifo o quasi…

 

 

baby driver il genio della fuga 1

Se capitate su “Baby Driver” di Edgar Wright o “La ragazza del treno” di Tate Taylor andate invece sul sicuro. Ma veramente vogliamo andare sul sicuro? Per esempio in seconda serata io mi aspetto molto dal terribile “Desideri”,  Cine 34 alle 22, 45, erotico veneziano diretto nel 1990 da Bruno Mattei col nome assurdo di Michael Cardoso (perché?), o dal postatomico romano “Rage-Fuoco incrociato” di Tonino Ricci, che firma Anthony Richmond, sempre Cine 34 alle 00, 05, con un cast che vede presenti tutti i grandi stuntmen nostrani, i Dell’Acqua, gli Zamperla, i Petrazzi, prima di buttarmi, magari, su “Tenebre” di Dario Argento con Anthony Franciosa, Daria Nicolodi, Giuliano Gemma e John Saxon, Rai Movie alle 1,20 o su “La grande abbuffata” di Marco Ferreri con Piccoli-Mastroianni-Tognazzi-Noiret che è finito addirittura alle 2, 50 su Rete 4. Farli prima, no?

 

bus 657

Per fortuna che il pomeriggio qualche buona sorpresa cinefila c’è. Penso all’euro-spy anni ’60 di Guido Zurli “Silenzio si uccide”, Cine 34 alle 15, 55, 007 ironico con l’americano Rodd Dana che si firmava Robert Mark, e qui interpreta la spia Mark Roberts, attorniato da Luisa Rivelli, Lea Lander e dalla bella slava Sheyla Rosin. “Il film non era male”, ricordava Zurli, “Era una specie di 007. Il capod egli agenti segreti lo faceva Gianni Santuccio. Nel film si trova improvvisamente scoperto e chiama il più cretino dei James Bond, cioè Robert Mark, e lo manda in missione. In fondo io non ci ho mai creduto al cinema realistico”.

 

l'anatra all'arancia 3

Budget miserabile e incredibili esterni a Londra, Barcellona, Londra, Tunisi, Sini Busaid. Allora si poteva fare. Ho un ricordo vago, ma per nulla negativo, del tardo western americano “Uno spaccone chiamato Hark” diretto da Andrew McLaglen con George Peppard, John Vernon, France Nuyen e Diana Muldaur, Rete 4 alle 16, 45. Tutto girato nel famigerato Spahn Ranch della banda Manson… Come vi ho detto prima, imperdibile, Cine 34 alle 17, 35, il culo a mandola esibito, come da copione, dalla strepitosa Barbara Bouchet in “L’anatra all’arancia” di Luciano Salce, l’unica in grado di oscurare i protagonisti Ugo Tognazzi e Monica Vitti. Salce dirige il film tra i due Fantozzi, cioè al massimo della sua messa in scena comica.

 

tomas milian squadra antiscippo

Ma il film doveva essere diretto da Dino Risi, per questo è scritto dal suo fidato Bernardino Zapponi, e Gabriele Mayer, che realizzò i costumi disegnati da Luca Sabatelli, ricorda che preparò tutto il film con Risi e lo stesso fece Barbara Bouchet. Protagonista maschile avrebbe dovuto essere George Segal. Accanto a lui ci sarebbero dovuti stare, oltre alla Bouchet, Sami Frey e Laura Antonelli. All’Antonelli subentrò presto Monica Vitti. Ma la Vitti si rifiutò di recitare il suo ruolo in inglese e George Segal si defilò dall’operazione. E lo stesso fece Sami Frey. Si cercò quindi di comporre un cast con Alberto Lionello-Monica Vitti-Valeria Valeri, cioè tutto italiano, con Risi ancora regista. Ma non approdò a nulla. A quel punto Risi uscì di scena, preferendo girare “Telefoni bianchi”. E subentra Luciano Salce, che ha subito uno screzio con Lionello. La Bouchet rimane, ma Alberto Lionelo se ne va. E compare Tognazzi. E così si girerà il film.

bus 657 1

 

gente di roma

Dopo le 19 bello scontro fra “Cara sposa” di Pasquale Festa Campanile con Johnny Dorelli e Agostina Belli, Rai Movie, e “Squadra antiscippo” di Bruno Corbucci con Tomas Milian, Jack Palance, Maria Rosaria Omaggio, Cine 34. “Cara sposa” era un progetto di Carlo Ponti da girare con Marcello Mastroianni e Sophia Loren, poi passato alla Titanus con Pasquale Festa Campanile. Ne fa un film parte comico, parte amaro, con Dorelli che allora andava di gran moda e una Agostina Belli bella e doppiatissima, malgrado fosse milanese. Ci sono anche Enzo Cannavale e Lina Volonghi. “Squadra antiscippo” è invece il primo dei Nico Giraldi movies, variante parolacciara del Monnezza.

 

l'anatra all'arancia 2

Qui Nico, detto Er Pirata, non è ancora il personaggio che conosciamo. Ha a casa i poster di Al Pacino-Serpico e chiama Serpico il suo topolino. Toni Ucci, ladrone buono, fa il padre, mentre Gargiulo è qui interpretato da Raf Luca e non da Massimo Vanni. E manca, ahimé, Bombolo come Venticello. Ci sono però Jack la Cayenne, Vincenzo Crocitti, Angelo Pellegrino e Mimmo Poli. Battute celebri: “Sono piselli da avacuare… cazzi da cagare!”, il truculento “A Chiappé, su sta fava nun se scorreggia!”, detta ad Angelo Pellegrino in versione gay in discoteca. Per non parlare del dopo scopata con Maria Rosario omaggio con Nico che si veste alla bora con calzettoni sgargianti, pon pon, canotta pesante al grido di “Dopo che ho fatto certe cose mi viene un freddo terrificante”. Ecco…

gente di roma 1cara sposababy driver il genio della fuga 3la morte bussa due volte 3baby driver il genio della fugacara sposa 1l'anatra all'arancia 4l'anatra all'arancia 1silenzio si uccidela morte bussa due volte 1la morte bussa due volte 2la morte bussa due volteuno spaccone chiamato hark

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."