paulo roberto cotechino 2020quarantenagiusti0104

LA QUARANTENA DEI GIUSTI – CARI RECLUSI, OGGI NON CI VA AFFATTO MALE. SI PUÒ SCEGLIERE ALLE 19.30 TRA “VAI AVANTI TU CHE MI VIEN DA RIDERE” CON LINO BANFI COME COMMISSARIO BELLACHIOMA ACCOMPAGNATO DA UNA AGOSTINA BELLI TRANS, E “PAULO ROBERTO COTECHINO”, CON ALVARO VITALI E CARMEN RUSSO, CANTO DEL CIGNO DELLA COMMEDIA SCORREGGIONA – VIDEO

 

Marco Giusti per Dagospia

 

vai avanti tu che mi vien da ridere babylon berlin terza stagione1

Che vediamo oggi? Devo dire che oggi non ci va affatto male, cari reclusi. C’è anche parecchia scelta. A parte l’inizio della nuova stagione di “Babylon Berlin” stasera su Sky, vedo che si può scegliere alle 19, 30 tra “Vai avanti tu che mi vien da ridere” di Giorgio Capitani con Lino Banfi come commissario Bellachioma accompagnato dal fido Nando Paone e da una Agostina Belli trans, Rai Movie, e “Paulo Roberto Cotechino” di Nando Cicero con Alvaro Vitali, Carmen Russo e Mario Carotenuto, Cine 34, canto del cigno della commedia scorreggiona.

 

 

mozzarella stories 1

E alle 21 e qualcosa c’è una bella guerra tra “Melissa P”, primo (troppo) discusso film di Luca Guadagnino con Maria Valverde, Claudio Santamaria, Elio Germano e Alba Rohrwacher su La7D (è l’occasione buona per rivederlo), il cult gaio comico di Ferzan Ozpetek “Mine vaganti” con Riccardo Scamarcio e Alessandro Preziosi, Rai Movie, il capolavoro comico “Totò, Peppino e la dolce vita” di Sergio Corbucci, Cine 34, e addirittura “John Wick – Capitolo Secondo” di Chad Stahelski con Keanu Reeves killer in quel di Roma che se la vede con Claudia Gerini reginetta della camorra che fa il bagno nuda di fronte a lui come una matrona…

john wick – capitolo secondo 5

 

toto', peppino e la dolce vita

 

E in secondo serata passa su Italia 1 il primo film di Edoardo De Angelis adorato da Ficarra e Picone, “Mozzarella Stories”, prodotto da Emir Kusturica con megacast napoletano, Luisa Ranieri, Massimiliano Gallo, Marina Suma oltre Luca Zingaretti.  L’occasione buona per vederlo, anche se si scontra col supercult “Letto a tre piazze” di Steno, Cine 34, con Totò che torna dalla guerra col colbacco e il ritratto di Stalin e trova il suo letto matrimoniale occupato da Peppino, che nel frattempo si è sposato con sua moglie Nadia Gray. Ma andiamo per ordine.

 

 

strogoff eriprando visconti

Alle 15, 30 c’è un buon avventuroso tratto da Jules Verne, “Strogoff”, diretto da Eriprando Visconti, Cine 34, con un bel cast internazionale che va da John Philip Law come Michele Strogoff, Mimsy Farmer, Delia Boccardo e Hiram Keller come cattivo. Prandino Visconti amava ricordare che si era permesso il lusso di chiamare una diva proprio di altri tempi, Elizabeth Bergner, ebrea-viennese che aveva avuto il ruolo di Ofelia con Alexander Moissi nel 1916, aveva recitato con Max Reinhardt e che aveva distrutto il cuore dello scultore Wilhelm Lehbruck, che si era ucciso per lei. Da una sua vera storia di vita era perfino nato lo spunto di “Eva contro Eva”… Ma c’è anche Hiram Keller, bellissimo americano fresco di “Satyricon” felliniano che avrà poca fortuna al cinema e nella vita.

 

 

treno di panna 3

Alle 16 i fan di Sartana non possono perdersi certo “Una nuvola di polvere… un grido di morte… arriva Sartana”, Rai Movie, quarto della serie con Gianni Garko e terzo del regista Giuliano Carnimeo, che lo considerava tra i suoi migliori film. Lo è anche per Luciano Martino, che lo produsse assieme a Eduardo Manzanos (“squattrinato ma geniale”).

 

letto a tre piazze 1

Ricorda Gianni Garko: “Contrariamente a quanto pensa Gianfranco Parolini, il primo regista, devo dire che nei successivi film di Sartana ho raggiunto una maggiore destrezza ed abilità di attore perfezionando il personaggio. L’ho gestito bene naturalmente seguendo quelle che erano state le indicazioni di Parolini, che per me erano regole ferree”. Alle 16, 45, però, arriva il film mélo del pomeriggio, “Secondo amore”, capolavoro di Douglas Sirk con Jane Wyman e Rock Hudson, Rete 4. Lei è una fresca vedova con due figli ancora piacente, lui è molto più giovane e il sogno di ogni ragazza americana del tempo. Si amano. Ma la società non accetta questo tipo di rapporto. Rainer W. Fassbinder e Todd Haynes, in “Far From Heaven”, lo hanno amato e copiato parecchio. Il tutto è girato nella stessa casa costruita dalla Paramount per “Ore disperate”…

la taglia e' tua… l'uomo l'ammazzo io 1

 

Imperdibile alle 17, 35 su Cine 34 “Treno di panna”, primo e unico film diretto dallo scrittore Andrea De Carlo, prodotto da Claudia Mori dopo il disastro di “Joan Lui”, e interpretato da Sergio Rubini come giovane cantautore a New York in cerca di fortuna doppiato da Ludovico Einaudi, Carol Alt come star di Hollywood, e Cristina Marsillach come fidanzatina. Presentato e fischiatissimo, magari a torto, a Venezia nel 1989, sezione “Orizzonti”, ci colpì per essere un film goffo, maldestro, senza grazia, con una America terribile ricostruita in studio con Rubini.  I momenti canterini risultavano allora i più comici, ma rivendendolo magari avrà oggi il culto che non ha mai avuto.

babylon berlin terza stagione 2

 

Segnalo anche su Rai Movie alle 17, 45 lo stracultissimo “La taglia è tua… l’uomo lo ammazzo io”, più noto come “El Puro”, diretto da Edoardo Mulargia con Robert Woods, che assieme al co-protagonista Mark Fiorini, è anche responsabile della storia del film. “L’idea mia e di Mark”, diceva Robert Woods, “era di farne un western buddista. Col pistolero che rinasce. Mulargia fu molto collaborativo”. Ma non è solo un film pazzo girato tra viaggi di ogni tipo, ma anche il film spaghetti western col primo bacio gay che si sia mai visto tra Mark Fiorini, il capo dei cattivi, e Aldo Berti, il suo sadico braccio destro.

 

letto a tre piazze 2

“Era la prima volta che due cowboy si baciavano”, spiegava Mark Fiorino. “Con Robert Woods dicemmo a Mulargia che volevamo fare un film un po’ di peso. Il mio braccio destro, Aldo Berti, sta ammazzando la donna, Rosalba Neri, e più che l’ammazza più che la mia passione aumenta. Quando le dà l’ultima botta, io salto dalla sedia a dondolo e gli dò il più grande bacio mai visto al cinema fra due cowboy. Nella prima versione non c’era, ma nella seconda l’hanno rimesso”. Un altro dei killer, Brega, sembra troppo legato al fratello più giovane, Maurizio Bonuglia. Certo, Brega gay è una totale novità per lo spaghetto western.

 

paulo roberto cotechino

Alle 19, 30, come vi avevo detto, guerra tra due film comici di peso, “Vai avanti tu che mi vien da ridere” di Giorgio Capitani con Lino Banfi e Agostina Belli, Rai Movie, e lo stracult scorreggione “Paulo Roberto Cotechino” di Nando Cicero, Cine 34, con Alvaro Vitali in doppio ruolo, il celebre campione e un modesto idraulico.

 

Banfi vedeva il film di Capitani come una svolta seria: “Senza voler rinnegare il passato posso dire che in questo film non ho avuto bisogno di ricorrere alla macchietta e soprattutto ho cercato di smussare il linguaggio perché era inutile ricorrere alla ‘cravattola’ o alla ‘camiciola’. Nel film di Capitani parlo italiano, con accento pugliese come d’altra parte parlano parecchi… politici che ogni sera vediamo intervistati dal telgiornale. Per la qualità si deve sacrificare qualcosa”.

vai avanti tu che mi vien da ridere 3

 

Non sacrifica proprio nulla, invece, Nando Cicero nel suo tardo capolavoro trash “Paulo Roberto Cotechino”, dalle Brigate Pecorine capitanate da Tiberio Murgia e Nino Terzo, che rapiscono prima Alvaro e poi il vero campione, alla perfida Contessa Dinasty di Franca Valeri, legata al mondo delle scommesse, con fedele servitore nero Mandingo, che cerca di avvelenare Alvaro con un potente lassativo. Così Alvaro, proprio mentre balla con la fidanzata di Cotechino, Euseubia, cioè Carmen Russo, ha un terribile mal di pancia con relative scorregge che vengono coperte dal batterista. Ma non sempre…

 

vai avanti tu che mi vien da ridere 1

Alle 21 e qualcosa, come già detto, bell’ingorgo di filmoni più o meno caldi. Da “Mine vaganti”, forse il più divertente o almeno quello più amato dal pubblico di Ferzan Ozpetek, Rai Movie, con Riccardo Scamarcio e Alessandro Preziosi fratelli gay in quel di Puglia, a “Totò, Peppino e la dolce vita” di Sergio Corbucci, Cine 34, da “John Wick Capitolo secondo” di Chad Stahelski con Keanu Reeves, Riccardo Scamarcio e Claudia Gerini nudissima, Italia 1, a “Melissa P” di Luca Guadagnino su La7D. “John Wick Capitolo Secondo”, che ricordo come fumetto fracassone e trasharello, venne molto amato dai critici americani del tempo, e fece incassi da paura, 153 milioni di dollari in tutto il mondo.

 

Scrivevo: “Magari hanno funzionato da piccola grande bellezza i meravigliosi set romani. Ma, senza fare i moralisti, può non risultare simpatico tutto questo sparare con schizzi di sangue tra le meravigliose statue dello GNAM o le colonne di Zorio e il pavimento di vetro di Pirri. Poi non ci dica Franceschini che davvero pensa alla cultura. Portare i soldi ai musei affittandoli come set di qualsiasi evento di moda cazzaro o film d'azione cazzaro fa l’impressione di un paese non in vendita, ma già irrimediabilmente venduto. Stiamo parlando di spazi culturali illustri”. Adesso faccio ridere un po’ anche io…

babylon berlin terza stagione

 

valeria golino in storia d'amore di citto maselli 1

“Totò, Peppino e la dolce vita”, invece, si segnala come primo film con Totò diretto da Sergio Corbucci, che prese il posto di Camillo Mastrocinque alla regia. Corbucci ricorda il suo primo incontro col Principe, alle 3 di notte, a casa sua. “Arrivo lì un po’ stanco, assonato. Totò mi disse: “Allora giriamo?”. “Si ma cosa? Non c’è niente, nemmeno la sceneggiatura”. “E che vuoi pure la sceneggiatura? “. Per i fan ricordo che c’è anche Giò Stajano, quello vero, non quello finto de “La dolce vita” di Fellini.

 

una nuvola di polvere… un grido di morte… arriva sartana

In seconda serata guerra tra un altro Totò, “Letto a tre piazze” di Steno con Peppino, Nadia Grey e Angela Luce, Cine 34, “The Truman Show” di Peter Weir con jim Carrey, Ed Harris e Laura Linney, La7, il non così coatto “Ninja Assassin” di James McTeigue con Naomie Harris e il credo inedito “Mozzarella Stories”, opera prima di Edoardo De Angelis su Italia 1. Con Totò andate sul sicuro, con “The Truman Show” pure, anche se è proprio il film più simile alla nostra esistenza da reclusi ora, quanto a “Mozzarella Stories” mi sembra la scelta più stravagante, una comedy napoletana nel regno delle bufale e delle mozzarelle.

 

paulo roberto cotechino 2

Con Luisa Ranieri, Massimliano Gallo, Luca Zingaretti.  Nella tarda notte, diciamo alle 00, 45, trovate il tardo mondo movie “Nudo e crudele” di Bitto Albertini, Cine 34, che incassò qualcosa come due miliardi di lre nel 1984. C’è pure  la processione dei falli in Giappone. Ma ci sono pure l’ottimo “Lock&Stock – Pazzi scatenati” di Guy Ritchie con Jason Statham, Dexter Fletcher e Sting, Rete 4, magari un po’ visto, e il più raro “Storia d’amore” di Citto Maselli con una giovanissima Valeria Golino, Rai Movie. Piacque molto a Venezia quell’anno, era il 1986, la Golino vinse il premio come migliore attrice e il film un Grand Prix importante, ma io ricordo che mi misi a ridere per la presenza, in un ruolo importante, di una generica molto attiva nel cinema italiano di allora, Franca Scagnetti, che rovinava le scene più realistiche dove si doveva piangere. Avviso che alle 2, 25, se non avete sonno passa il lontanissimo operistico “La favorita” di Cesare Barlacchi su Cine 34. C’è pure come protagonista tale Sofia Lazzaro, prima di diventare Sofia Loren. Tutto vostro.

melissa p. 1mozzarella stories 2paulo roberto cotechino 5letto a tre piazzemelissa p.una nuvola di polvere… un grido di morte… arriva sartana 1strogoff eriprando visconti 1paulo roberto cotechino 4 treno di panna1john wick – capitolo secondo 1toto', peppino e la dolce vitamine vagantivai avanti tu che mi vien da ridere 3 5melissa p. 2claudia gerini nuda in john wick – capitolo secondo 2vai avanti tu che mi vien da ridere 4claudia gerini john wick – capitolo secondovaleria golino in storia d'amore di citto maselli 2la taglia e' tua… l'uomo l'ammazzo iovaleria golino in storia d'amore di citto masellitreno di panna 2john wick – capitolo secondomozzarella storiesuna nuvola di polvere… un grido di morte… arriva sartana vai avanti tu che mi vien da riderepaulo roberto cotechino 1

Ultimi Dagoreport

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?