concerti estate 2022

I "BOOMER DEL ROCK" NON HANNO INTENZIONE DI ANDARE IN PENSIONE - IL LISTONE DEI CONCERTI ESTATE '22 SARÀ UNA LOTTA GENERAZIONALE: ARTISTI ANGLO-AMERICANI CON IL CATETERE CONTRO I PISCHELLI COL RISVOLTINO - DA MICK JAGGER A ELTON JOHN, DA VASCO ROSSI A ZUCCHERO E POI DE GREGORI-VENDITTI, DEEP PURPLE, SIMPLE MINDS, METALLICA, STING E...

Carlo Massarini per “la Stampa”

 

carlo massarini

Se uno guarda il listone dei concerti Estate '22 sembra il finale di un nascondino planetario: il «tana libera tutti» è generale, tutti fuori (di testa o meno), vecchi e giovani, italiani e stranieri, superstar e apprendisti stregoni. Dopo due anni di rinvii, false partenze e posti diradati per legge, l'allentamento delle restrizioni da Covid ha generato il boom. Non si è mai vista un'estate così, tutti quelli che fanno musica, sia jazz o pop o rap o rock sono in libera uscita.

 

A prima vista, due le considerazioni: ce n'è per tutti i gusti, ma con la competizione e i prezzi che ci sono, ci sarà una selezione feroce, e solo quelli con gli zoccoli duri (di fan, si intende, quelli con le infradito - cioè di passaggio - sono ad alto rischio) ne usciranno bene. Come allocare la spesa, direbbero gli economisti? O forse gli italiani si sono messi i soldi da parte aspettando la ripartenza e ci saranno esauriti per tutti, chissà.

 

rolling stones

Quel che è probabile, è che sarà una lotta generazionale. Highlander anglo-americani all'ultimo giro (che poi si sa che l'ultimo giro non è mai quello) contro quelli appena più giovani, ed entrambi contro quelli delle generazioni successive. E come in un campionato, Italia contro il resto del mondo.

 

Cominciamo dagli immortali, quelli che hanno resistito finora all'usura del tempo, delle mode, delle droghe, dei manager, delle tragedie personali e professionali, del Covid e dell'uomo delle tasse. Ieri mi è capitato fra le mani un ritaglio di una rivista degli Anni 90 (una volta tenevo i ritagli, so che questo fa di me il principe dei boomer, ma a volte riservano sorprese, la realtà non è quasi mai come la ricordavi), in cui gli Stones venivano dati già per finiti, dinosauri, i soliti vecchiacci senza più nulla da dire.

rolling stones mostra unzipped 10

 

Ah! Vorrei vedere come sta l'autore del pezzo, oggi. Di spirito (e di fisico), sicuramente non meglio di Mick e Keith, che - come abbiamo scritto un mesetto fa - se ne fregano di tutto e tutti, e vanno sereni verso gli 80 (anni, non il decennio): «Che altro dovrei fare, se non il mio mestiere?», dice Keith, e centra un punto che vale per tutti: quando hai fatto una cosa per tutta la vita (che sia la rockstar o il falegname o il giardiniere) smetti perché sei vecchio?

 

Hai passato gli anni migliori della nostra vita a suonare di fronte a milioni di persone e trovi meglio stare a casa a guardare la partita in tv coi nipotini che strillano? Anche no, è evidente. Come dice Zlatan, è l'adrenalina che conta. E quella c'è anche da vecchi. Anzi. Vale ancora di più.

rolling stones

 

Il SixtyTour, il primo senza my darling Charlie alla batteria, è la Rolls del parco macchine. Divertente, elegante, costosa, ma non tradisce mai. Il 21 giugno, bella maniera di iniziare l'estate, il più grande spettacolo dopo il Big Bang (che parte stasera da Madrid) riempirà San Siro. Prato a 170, ma ho visto comprare nell'attimo dell'apertura-vendite persone serissime che pensavo stessero prenotando un albergo a 5 stelle.

 

concerto di vasco rossi 4

La stessa cosa l'ho vista per i concerti di Vasco. Anche qui, è un po' tutto com' era, le novità sono più nello spettacolo che nella setlist, ma quello che conta è la cerimonia, anche se parafrasando Cohen è difficile dire che la pelle sia nuova. Il senso però è lo stesso (con o senza orgasmo, era questo il senso del poeta): si va in cerca di se stessi, del proprio passato e del proprio presente, chi eri chi sei e magari chi sarai.

 

 La categoria è quella: i tuoi riferimenti giovanili, i tuoi musico-psico-terapeuti che ti hanno accompagnato tutta la vita e ormai fan parte di te. È famiglia. Ricordo un concerto di Peter Gabriel (a proposito, il disco nuovo?) in cui durante In Your Eyes mi è passata davanti tutta la mia vita, altro che lo psicanalista.

concerto di vasco rossi 3

 

È un bagno rigeneratore nella tua comfort zone, una sorta di rituale amniotico, il prezzo include molto più di 20 canzoni. Vasco, fra l'altro, è a caccia di record da battere, due giornate di fila al Circo Massimo non si riempivano dai tempi degli Imperatori. Il suo avversario nel derby emiliano, Ligabue, inaugura il nuovo Campo Volo: come dire, se mi volete sono a casa, venite a trovarmi che lo spazio c'è. Fra i due contendenti c'è un altro emiliano che gode, sempre, lui intinto nel Mississipi, ovvero Zucchero.

elton john fotografato da simone cecchetti

 

Un altro che son dieci anni che dice che è il suo ultimo tour è Elton John. Avendolo visto al suo debutto al Palasport romano 50 anni fa immagino che ora le cose vadano un po' diversamente. Allora sul palco era selvaggio, oltraggioso per vestiti e pirotecnìe pianofortistiche, ora è un superclassico un po' agèe, e ci sta.

 

 Ha scritto alcune delle pagine più toccanti del canzoniere cantautorale, ha suonato per re e principesse, e il suo tour in rosso totale col pianoforte-led è stato davvero innovativo, strumento e schermo fusi insieme. Dedito alla vita familiare, sposato col suo partner di sempre e papà di due bambini, mi sa che neanche lui è convintissimo di mollare la tastiera. Ma non si sa mai, intanto chi lo ama lo segua nella sua ultima avventura.

 

Esattamente 50 anni fa, debuttavano insieme colui che veniva chiamato l'Elton John italiano insieme al simil-Cohen: Antonello Venditti e Francesco De Gregori, ormai scevri da qualunque paragone d'allora, hanno deciso che il giro del reciproco amore è stato sufficientemente lunghissimo e che mezzo secolo dopo è arrivato il momento di fare un pezzetto di strada insieme. Di canzoni nuove non se ne parla - sarebbe stata la ciliegina sulla torta, chissà se dopo tre mesi a guardarsi in faccia gli verrà voglia - ma certo c'è da affondare a piene mani nella memoria. Bomba o non bomba partiremo da Roma, e da dov' altro se non all'Olimpico, in casa della «maggica»?

 

deep purple 5

Qualcun altro della generazione dei 70 in giro ci sarà, vedi Deep Purple, ma è quella successiva che fa la parte del leone: Simple Minds, Pearl Jam (a Imola), Muse, Metallica, Toto, Sting, Killers, e l'ultimo valzer - ma non era stato già detto? sì, forse, però, sai...- anche per i Litfiba, prima che Piero e Ghigo rilitighino e passino altri 10 anni. Anche la reunion dei Red Hot Chili Peppers merita, pura energia live, come i Green Day. Per non farsi mancare nulla, ci sono pure quegli sgangherati dei Guns N'Roses.

mahmood blanco 2

 

 Più difficile citare i «vanno visti» italiani, anche perché ci sono tutti. Jovanotti ha, come spesso, il concept più originale, col secondo giro della sua spiaggiata: credo sia per fisici bestiali, perché passate voi una giornata col sole a picco a ballare bere e far casino, ma forse basta andargli dietro e ce la si fa, e gli artisti di questo happening balneare son sempre scelti con gusto.

 

E dato che è sempre una questione di gusto, ce n'è per tutti, grandi e piccini: le superstar e aspiranti tali degli anni 20 - Mahmood, Blanco, Marracash, Mengoni, Gabbani, Achille Lauro, Salmo, Gazzelle, Pinguini Tattici Nucleari, Ultimo, Ermal Meta, Sangiovanni, Tommaso Paradiso, Ghali, Coez, Ernia e una botta e via anche dei Maneskin, che ormai sono roba d'esportazione - ci sono tutte, come pure i loro fratelli (molto) maggiori Cremonini ed Elisa, Caparezza (finalmente!), Fabri Fibra e Subsonica.

 

kendrick lamar 4

In quest' estate così ricca un grande assente c'è, ed è il Boss, che a forza di rinvii se ne parla fra un anno; e Diodato, il più talentuoso dell'ultima leva, che a settembre partirà col suo tour europeo. Se però chiedete a me tre concerti stranieri da non perdere, a mio rischio e pericolo vi dico: quell'angelo nero con voce di velluto che è Alicia Keys; il più celebrato rapper della sua generazione, Kendrick Lamar, e i Massive Attack che per visuals e intensità sono imperdibili anche se li hai già visti dieci volte. Aggiungerei The Smile, che per i fan dei Radiohead sono la cosa più vicina alla materia di cui son fatti i sogni. Materia che, quest' estate, abbonderà sotto le stelle.-

 

Ultimi Dagoreport

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO