giuseppe conte goffredo bettini

"GOMBLODDO!", IL FILOSOFO MAURIZIO FERRARIS RIFLETTE SULLA SINDROME DELLA COSPIRAZIONE – L'ULTIMO A ESIBIRSI NEL GENERE È STATO GOFFREDO BETTINI SECONDO CUI IL GOVERNO CONTE È CADUTO “PER UNA CONVERGENZA DI INTERESSI NAZIONALI E INTERNAZIONALI”: “PENSARE CHE CI SIA TUTTA QUESTA VOGLIA DI INTERFERIRE E’ SOPRAVVALUTARE IL NOSTRO PAESE. NON MONTIAMOCI LA TESTA..."

Maurizio Assalto per "la Stampa"

 

maurizio ferraris

L' ultimo a esibirsi è stato Goffredo Bettini, il padre della neonata corrente filo «Giuseppi» del Pd, che nel Manifesto scritto per il lancio delle sue «Agorà» ha messo nero su bianco che il governo Conte «non è caduto per i suoi errori o ritardi, ma per una convergenza di interessi nazionali e internazionali che non lo ritenevano sufficientemente disponibile ad assecondarli e dunque, per loro, inaffidabile». «Gombloddo!», chioserebbe l' altro Conte, quello che fa l' allenatore.

 

E poco cambia se il giorno dopo, reagendo alla disapprovazione del segretario dem Enrico Letta, lo stesso Bettini ha parzialmente corretto il tiro: «Non c' è stato un complotto, come in Cile nel 1973, ma si muovevano interessi ai quali il governo Conte non corrispondeva». Insomma, c' era qualcosa dietro. La dietrologia è la parente più prossima del complottismo, l' inclinazione a vedere complotti anche dove non ci sono, un virus che affligge da sempre l' umanità e che da ultimo si è incarnato in modo eclatante nei vari movimenti no-mask e no-vax.

goffredo bettini guarda la diretta di giuseppe conte

 

«Bettini oggi, come Berlusconi nel 2011, quando accusò della sua caduta l' asse Merkel-Sarkozy, e come tanti altri politici sono inclini ad accusare i poteri forti internazionali», osserva il filosofo Maurizio Ferraris, studioso attento ai temi di attualità da ricondurre entro un discorso teorico. «Ma dimenticano che il mondo è pieno di dittatori perfettamente in sella e che d' altra parte alcuni di questi dittatori, nel passato, amavano parlare "inique sanzioni" e di "complotti demo-pluto-massonici". In questi temi la cautela è d' obbligo, perché dalla congiura internazionale al complotto ebraico non c' è che un passo.

GOFFREDO BETTINI GIUSEPPE CONTE

Tornando al buonsenso, è sopravvalutare il nostro Paese pensare che ci sia tutta questa voglia di interferire. Non montiamoci la testa».

 

Ma che cosa c' è dietro la smania complottista? Nel suo libro appena pubblicato da Laterza, Documanità. Filosofia del mondo nuovo(Laterza, pp. 440, 24), Ferraris prefigura un nuovo ecosistema a cui ci conduce la rivoluzione tecnologica, di cui Internet può essere assunto come l' emblema.

 

Professore, non è proprio la Rete che favorisce e moltiplica le teorie più demenziali?

Ricordiamo tutti l' ultima polemica di Umberto Eco sul web che ha dato «diritto di parola agli imbecilli».

maurizio ferraris

«Il web favorisce e moltiplica, come lei dice giustamente, ma non genera teorie demenziali, proprio come la radio non ha generato il nazismo e la stampa a caratteri mobili non ha generato i Protocolli dei Savi anziani di Sion. Il web ha reso semplicemente più visibili e documentate le credenze che l' umanità in precedenza coltivava in privato».

 

Quindi non è il caso di demonizzarlo.

«Voglio essere ottimista: con il web l' umanità ha incominciato a pensare con la propria testa, e non con quella della famiglia, dei vicini di casa, della Chiesa o del partito. Sarebbe davvero chieder troppo pretendere che questi pensieri (compresi i miei) fossero tutti intelligenti e giusti».

 

Ma perché c' è in giro tanto bisogno di credere ai complotti?

«Se la guerra è la prosecuzione della politica con altri mezzi, come disse Clausewitz, il complottismo è la prosecuzione della volontà di sapere sotto altri mezzi. Una prosecuzione che, come nel caso della guerra, preferiremmo non ci fosse. Gli esseri umani non si rassegnano al fatto che qualcosa accada, ma vogliono sapere perché accade.

goffredo bettini gianni letta giuseppe conte

 

Se un fulmine ammazzava qualcuno, gli antichi davano la colpa a Giove. I moderni hanno fatto di meglio, giacché la scienza è un sistema molto efficiente per trovare delle cause. Ma ovviamente la scienza può fallire, la scienza non si applica a qualunque ambito, e soprattutto alcuni umani adorano saperla più lunga degli altri. Ed è qui che scatta il complottismo: cherchez la femme».

 

Ancora oggi, a un secolo dal «disincantamento» annunciato da Weber? Perché?

«E perché no? Non c' è nulla di più umano, di fronte a una disgrazia, del porsi la domanda più assurda dell' universo: perché proprio a me? Non mi stupirebbe che qualcuno, io per esempio, se la ponesse in punto di morte. Tra la nascita e la morte, la vita è fatta di alti e bassi.

 

maurizio ferraris cover

I più saggi, a questo punto, ricorrono a una spiegazione potente e non impegnativa: la sfortuna, magari il destino cinico e baro. I meno saggi, ossia la stragrande maggioranza dell' umanità, imputano il tutto a un complotto universale o magari (questo avviene tipicamente tra professori) a qualche collega che non c' entra niente, ma che il complottista ha eletto a persecutore esterno implacabile e onnipotente».

 

Da un punto di vista epistemologico che cos' è il complottismo? Come funziona, come mette in relazione le cose?

«Leibniz ha enunciato un principio fondamentale: nulla è senza ragione. Questo significa che si deve trovare una ragione per qualsiasi cosa. In teoria funziona, ma in pratica no, perché il mondo è enormemente complicato.

 

Di nuovo, l' atteggiamento più saggio sarebbe concludere che in tutti i casi ciò che avviene ha un perché, ma che in pochissimi casi riusciamo a individuare il perché giusto. Però ovviamente il complottista trova frustrante questa rassegnazione e sviluppa spiegazioni alternative: gatta ci cova, non me la raccontano giusta, io non sono un pecorone, io sono una voce fuori del coro e via pontificando».

angela merkel silvio berlusconi

 

Quanto è difficile contrastarli?

«È impossibile. Se qualcuno vuole credere in un oracolo, nessuno glielo può impedire.

Se uno sostiene che la causa di tutte le sue disgrazie è un marziano o Manitù, è futile obiettargli che probabilmente né i marziani né Manitù esistono, e che se esistessero avrebbero con ogni probabilità di meglio da fare che infelicitarlo. Il complottista opporrebbe che questo è tipicamente il discorso di coloro che ordiscono complotti per conto dei marziani o di Manitù, e trasformerebbe la confutazione in una conferma».

 

Che fare allora?

«Il solo modo efficace per contrastare il complottismo è ridurre le infelicità, le frustrazioni, le ingiustizie che spingono gli umani a consolarsi con il complottismo. Ma nel farlo bisogna essere consapevoli del fatto che anche in questo caso, in una umanità sempre più libera dal bisogno e dalla sofferenza (detto di passaggio, e per esempio, l' umanità attuale rispetto a quelle che l' hanno preceduta) ci sarà sempre qualcuno che dirà che abbiamo a che fare con un complotto neoliberista per ottundere le coscienze».

 

berlusconi obama sarkozy merkel

E chi potrebbe essere, nelle diverse situazioni, questo qualcuno? Chi è il soggetto più incline al complottismo?

«Chi crede nelle stelle, ossia ognuno di noi. Ma un conto è buttare uno sguardo ironico e distratto su un oroscopo, un altro sostenere che il virus è frutto di un complotto, e morire maledicendo le stelle come un eroe di Metastasio. Come è avvenuto a quell' imbecille di don Ferrante, e come fortunatamente non è avvenuto a tanti pensatori antimascherina, che si sono limitati a denunciare il complotto, ma che con lodevole buon senso immagino non abbiano economizzato in amuchina».

maurizio ferraris

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?