LA ROMA DEI GIUSTI – MA GUARDA COME SE BESTEMMIA E SE PIPPA A ROMA NORD. È GIÀ UN CASO IL PICCOLO FILM GIRATO COL CELLULARE “LE EUMENIDI” DI GIPO FASANO, CLASSE 1993, SALUTATO DA MOLTI CRITICI COME IL VERO EVENTO DELLA FESTA. ANZI. TRA I MIGLIORI ESORDI DEGLI ULTIMI VENTANNI” – “SPACCA PARECCHIO, CON TUTTI I PORCOD… CHE SI SENTONO E LA SCENA GIÀ DI CULTO DEI TRE PISCHELLI CHE….” - VIDEO

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Marco Giusti per Dagospia

 

gipo fasano gipo fasano

Festa di Roma: Porco qui, porco là. Ma guarda come se bestemmia e se pippa a Roma Nord. E’ già un caso, cinematografico ma non solo, il piccolo film girato col cellulare “Le eumenidi” di Gipo Fasano, classe 1993, presentato nella rassegna “Riflessi”, e salutato da molti critici come il vero evento della Festa. Anzi.

 

Tra i migliori esordi degli ultimi ventanni. Ora. Spaccare, con tutte i porcod… che si sentono e la scena già di culto dei tre pischelli che pippano in macchina con la coca preparata a strisce sul cellulare e la mamma che chiama, spacca parecchio.

 

le eumenidi di gipo fasano 4 le eumenidi di gipo fasano 4

Soprattutto ci offre, all’interno di un film anche piuttosto rigoroso che parte da una rilettura ipersperimentale della terza e ultima parte dell’Orestiade di Eschilo e cita uno dopo l’altro prima il Pasolini di “Appunti per una Orestiade africana” e poi “RH negativo” di Renato Zero (“Ho provato anche il veleno e non mi va giù”), un ritratto senza pietà e assolutamente reale della vita notturna dei trentenni dei Parioli.

I RAGAZZI DEI PARIOLI CORBUCCI I RAGAZZI DEI PARIOLI CORBUCCI

 

Trentenni che avevamo lasciato il secolo scorso alla prese con un mondo da teddy boys in bianco e nero ne “I ragazzi dei Parioli” di Sergio Corbucci, anno 1959, cosceneggiato da Luciano Martino. C’era pure Ruggero Deodato come attore… Curioso, anzi, come proprio quel film superpariolino, in fondo, nasconda tre dei principali king of B’s italiani, autori di film superefferati come “Django” e “Cannibal Holocaust”.

 

Diciamo che anche “Le eumenidi” ci va giù pesante, ma il viaggio nella notte fuori di testa di tal Valerio, interpretato da un non attore, vero figlio del padrone di un celebre ristorante dei Parioli, Il Caminetto, frequentatissimo dai cinematografari, ricordo che ci andai un paio di volte con Dino Risi, e ahimé chiuso dal giugno del 2019, ci riporta più a un mondo di violento cinema urbano sperimentale, un percorso che va da Rogerio Sganzerla al nostro Claudio Caligari.

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Ma, e qui cerco di dare un mio contributo critico, questo poco più che ventenne Gipo Fasano, non vuole solo darci un calcio in bocca e una sfilza di porcod… citando Eschilo-Zero-Pasolini, cerca anche di costruirsi un nuovo linguaggio adatto a raccontare la realtà di oggi. Distruggendo qualsiasi modesto linguaggio ormai impossibile di commedie e drammi del cinema di papà.

 

favolacce favolacce

Abbiamo visto, proprio a Roma, che il cinema italiano, pur tentandoci in tutti i modi, non riesce quasi mai a uscire dalla modestia della sua macchinetta del fare cinema. Gli esempi più moderni, in questo senso, sono “Favolacce” dei D’Innocenzo e “I predatori” di Pietro Castellitto, giustamente salutati come film coraggiosi.

 

Diciamo che “Le eumenidi” spinge oltre questo discorso di rottura col presente e col passato, non avendo bisogno neanche della macchina di commedia di Castellitto, che però funziona bene, né della macchina da simil-Korine o simil-Ulrich Seidl dei D’Innocenzo. Cerca di distruggere tutto prima di affrontare il malessere dei Parioli e uscirne con un “nuovo” racconto cinematografico. Ci riesce? Magari sì. Certo è qualcosa di nuovo. Ma con tutte quelle bestemmie non so proprio dove lo potrete vedere.

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