E’ MORTA IDA COLUCCI, EX DIRETTORE DEL TG2. AVEVA 58 ANNI - ERA MALATA DI CANCRO DA ALCUNI ANNI - GIOVANE CRONISTA GIUDIZIARIA NEGLI ANNI NOVANTA, AI TEMPI DELLE STRAGI FALCONE E BORSELLINO E DEL PROCESSO SISDE, DIVENNE POI GIORNALISTA PARLAMENTARE E INVIATA...  

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IDA COLUCCI IDA COLUCCI

C’è chi la descrive come gentile e amabile, disposta ad ascoltare e dare consigli ai colleghi più giovani. C’è chi, invece, la ricorda come grintosa e determinata, mai disposta a cedere uno scoop o un’intervista della “sua” notizia. Le fotografie sono entrambe vere. Certo è che Ida Colucci era una cronista di razza, amante della vita, dei libri, del mare e dei viaggi con la passione della politica, che guardava e descriveva con profonda capacità di analisi e meticolosa passione ,attraverso quei grandi occhi tra il celeste e il verde, che - lo ricordava lei stessa  in alcune occasioni- un giorno in aeroporto avevano incrociato quelli di Madre Teresa di Calcutta, restandone affascinati per sempre.

 

Giovane cronista giudiziaria negli Anni Novanta, ai tempi delle stragi Falcone e Borsellino e del processo Sisde, Ida Colucci diventa poi giornalista parlamentare e inviata all’estero : Stati Uniti, Canada, Corea del Sud, Giappone, Cina, Brasile. Nel 2009 è Vicedirettore e poi, nell’agosto 2016, arriva la nomina a Direttore del Tg2. Pochi mesi dopo, aveva scoperto di essere malata di cancro ma questo non l’aveva fermata.

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Anzi ne aveva aumentato l’impegno “per rispetto della Rai- diceva ai pochissimi con i quali si confidava- ma soprattutto dei telespettatori” e dell’occasione che aveva per sfruttare le grandi opportunità della rivoluzione digitale, per poter “shakerare” obsolete formule informative , che considerava stereotipate, sempre uguali in Tv da troppo tempo.  

 

Così ha trasformato il Tg2 a sua misura: originale e coinvolgente ma sempre puntuale e rigoroso, capace di sorprendere con scalette che non ti aspetti, scelte editoriali controcorrente e, allo stesso tempo, di garantire continuità informativa in ogni circostanza , soprattutto durante le emergenze con lei a coordinare sempre in prima linea:  dal violentissimo terremoto in Umbria e Marche, nell’agosto 2016, alle presidenziali in USA con l’elezione di Donald Trump.

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Poi i numerosi speciali sulla catena di attentati che avevano sconvolto il cuore dell’Europa ,tra la fine del 2016 e il 2017: Berlino, , Londra, Stoccolma, Parigi , Barcellona e le dirette dal Mercatino di Natale di Strasburgo, dove muore il giovane giornalista italiano Antonio Megalizzi. Esclusive, speciali, fili diretti, segnano il grande impegno del Tg2 nella tragedia del Ponte Morandi, nell’agosto dello scorso anno. Del resto- le dicevano i medici che l’avevano in cura- l’impegno nel lavoro è una parte importante della terapia”.

 

La sua parola d’ordine  era “innovare”, valorizzando la sequenza di dirette dai luoghi degli avvenimenti e aprendo il telegiornale a temi e argomenti come l’arte, la lettura, la musica di qualità, il teatro e tanto altro ancora. Un contatore ogni sera, in un angolo dello schermo, era lì a ricordare l’assurdo dramma dei femminicidi in Italia. Durante la sua direzione del Tg2 le sono stati assegnati numerosi riconoscimenti, tra i quali i prestigiosi premi Guido Carli e Marisa Bellisario. Una donna coraggiosa e intelligente, che avrebbe compiuto 59 anni il prossimo 22 agosto. Ci mancherà.

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