breve trattato sulla stupidita ricardo moreno castillo

UN’OPERA PERFETTA PER I NOSTRI TEMPI – IL SAGGIO DI RICARDO MORENO CASTILLO “BREVE TRATTATO SULLA STUPIDITÀ UMANA” DESCRIVE COS’È, COME SI MANIFESTA E COME SI PUÒ EVITARE L’IDIOZIA DEGLI ESSERI UMANI – NON E' VERO CHE GLI IGNORANTI SIANO PIÙ FELICI DELLE PERSONE INTELLIGENTI: GLI STUPIDI HANNO APPRENSIONI STOLTE CHE DI SOLITO NASCONO DAL COMPLICARE SENZA MOTIVO SITUAZIONI SEMPLICI, SCATURITE DALL’INVIDIA CHE LI SPINGE A BOLLARE LA COMPETENZA COME “ELITARISMO”, LA CULTURA COME “PEDANTERIA” E IL CARISMA COME “PROTAGONISMO"

breve trattato sulla stupidita ricardo moreno castillo

Silvia Stucchi per "Libero quotidiano"

 

La stoltezza spiega spesso guerre e sciagure molto meglio delle leggi dell'economia. L'insensatezza è carente di leggi e norme: per questo gli avvenimenti sono imprevedibili al punto che politologie giornalisti sbagliano, nelle loro previsioni, molto più dei meteorologi. Insomma, mai attribuire alla cattiveria quello che, molto più semplicemente, può essere imputato alla stupidità: tale è la tesi del Breve trattato sulla stupidità umana, di Ricardo Moreno Castillo (Graphe.it, 74 pp., 9 euro). 

 

L'autore, professore alla facoltà di matematica all'Universidad Complutense di Madrid, qui, con stile garbato e misurato, sviscera il tema dell'umana insipienza. Ovvero: che cos' è la stupidità? Come si manifesta? Come possiamo evitare quella altrui e, cosa ancora più importante, limitare gli effetti nefasti di quella che, inevitabilmente, e in percentuali variabili, alberga in noi? 

ricardo moreno castillo

 

IDIOTI E CATTIVI 

Il trattato di Castillo parte dal presupposto che, oltre all'idiozia, anche la cattiveria ha causato catastrofi: in linea generale, se la storia è stata funestata da pericolose intelligenze perverse, la consolazione è che il malvagio, a differenza dello stupido, agisce per proprio tornaconto ben sapendo quel che fa, e i suoi piani sono comprensibili. 

 

Ma, come insegnava anche lo storico Carlo Maria Cipolla, se la malvagità è per lo più associata all'intelligenza, la stupidità è molto più dannosa della cattiveria: quest' ultima segue una certa logica, ed è quindi più facile combatterla, o, almeno, prevederla; lottare contro l'insipienza, invece, è molto più difficile. Inoltre, aggiungeva cinicamente Cipolla, se il tornaconto del malvagio coincide, per qualche strana alchimia, con il nostro, può anche risultare proficuo avvicinarlo. 

 

breve trattato sulla stupidita ricardo moreno castillo

Senza contare che il cattivo, a volte, si riposa, e, quando è in buona, la sua intelligenza lo rende una compagnia persino piacevole: il che è impossibile se si vive con uno stupido. Una convinzione molto radicata, che l'autore contesta, è che gli stupidi siano più felici degli intelligenti, o, comunque, abbiano meno preoccupazioni: persino Voltaire scrisse a Madame du Deffand che «non saremo mai così felici come gli stolti, ma impegniamoci a esserlo a nostro modo» (lettera del 2 luglio 1754). 

stupidita

 

Questo è tuttavia falso, nota Castillo, perché, per ogni essere, le fondamenta della felicità sono diverse, radicate in lui stesso. Per dirla con Stevenson in Lady Morals: «Che cosa può possedere un uomo odi che cosa può godere, se non di se stesso? Se ingrandisce la sua natura, ingrandirà i priopri domini. Se la sua natura è felice e coraggiosa, godrà dell'universo come se fosse il suo parco e il suo frutteto».

 

 In altre parole, se la felicità si costruisce con quello che ognuno può tirare fuori da sé, per gli sciocchi ciò è molto più complicato, perché la loro vacuità interiore offre molto poco materiale da cui attingere. Per cui se gli intelligenti si preoccupano di cose per le quali vale la pena crucciarsi (diciamo pure che hanno preoccupazioni intelligenti), gli stolti hanno preoccupazioni stolte, crucci che, di solito, nascono dal complicare senza motivo situazioni semplici: altra diffusa convinzione contestata dall'autore, infatti, è che semplicità sia sinonimo di stupidità.

 

idiozia

 In realtà, esse non hanno nulla in comune. Come scrisse Oscar Wilde: «La vita non è complessa. Siamo complessi noi. La vita è semplice e la cosa semplice è la cosa giusta». Siamo noi a complicarci la vita per colpa della nostra parte stupida: quanto più grande è questa parte, tanto più ci complichiamo la vita inutilmente. 

 

TRATTI IDENTIFICATIVI 

Il saggio di Castillo spiega, con dovizia di esempi, i meccanismi mentali ricorrenti negli stupidi, primo dei quali è l'invidia, il classico sentimento con cui ci si complica la vita. Desiderare quello che non possediamo e altri hanno, premette Castillo, non è invidia: a tutti piacerebbe avere il sorriso di George Clooney, l'intelligenza di Aristotele e il patrimonio di Rockfeller, e sarebbe stupido non ammetterlo. 

 

stupidita'

Lo stupido, però, va oltre, e viene guastato dalla sua invidia, tacciando negativamente chi gli è sgradito: bolla la competenza come «elitarismo», la cultura come «pedanteria» e il carisma come protagonismo. Si dice che nella disgrazia si conoscono gli amici; ma, ammonisce l'autore, meglio ancora li si conosce nel successo: chiunque può partecipare alle sofferenze di un amico, ma bisogna possedere una natura assai bella per partecipare del suo successo, specialmente se si tratta di un successo non economico, ma di quelli personali, non condivisibili.

 

sgarbi capra

Il saggio di Castillo ci mette in condizione di riconoscere e di avere gli strumenti per evitare, entro certi limiti, il flagello della stupidità; ma attenzione: essa si annida dovunque. Come spiegava acutamente Umberto Eco, nel Pendolo di Foucault, al mondo ci sono gli intelligenti, gli stupidi e i matti: e se i matti e gli intelligenti si riconoscono subito ed Eco spiegava anche come farlo - lo stupido è insidiosissimo, e può arrivare persino a vincere il premio Nobel.

quoziente intellettivoscemo e piu' scemo 2quoziente intellettivo 1scemo

Ultimi Dagoreport

igor taruffi elly schlein

DAGOREPORT - QUALCUNO DICA A ELLY SCHLEIN CHE STA AFFONDANDO IL PD! - NON SOLO TOSCANA E UMBRIA, DALLA CAMPANIA ALLA SICILIA FINO ALLA PUGLIA, SI MOLTIPLICANO I PROBLEMI SUI “TERRITORI” - A FINIRE NEL MIRINO LO “SPICCIAFACCENDE” DI ELLY, IGOR TARUFFI, RESPONSABILE ORGANIZZAZIONE DEL NAZARENO. DOVE C’È LUI, C’È CASINO, VISTA LA SUA PROPENSIONE A SALVAGUARDARE I CACICCHI FEDELI ALLA MIGLIORE ALLEATA DEL GOVERNO MELONI - IN SUO SOCCORSO È ARRIVATO ANCHE IL BERSANIANO NICO STUMPO CHE NON RIESCE AD EVITARE I PASTICCI CHE "LO STRATEGA IN VERSIONE PIZZICAGNOLO" TARUFFI COMBINA A CAUSA DELLA SCARSA CONOSCENZA DELLE REGOLE E DELLE DIVERSE REALTA’ LOCALI. E PER LA PRIMA VOLTA…

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…