Riceviamo e pubblichiamo:
Caro Dago,
più di qualcuno nei “palazzi” ha bisogno di riposarsi, forse anche di un dottore di quelli bravi e pazienti.
Ancora non si spegne l’eco del “fare” del COPASIR, Comitato Parlamentare di Controllo sui Servizi di Sicurezza, che si occupa degli “ospiti” nei talk più o meno informativi: se siano o meno prezzolati da Mosca (se poi si scopre che intervengono a titolo gratuito e nessuno li foraggia in rubli?) Per scoprire se sono o no agenti di Putin, intanto andranno in trasferta a Washington.
Ora la storia della conduttrice del “Tg1” “punita” (non si è ancora capito per quale motivo) anni fa a “convivere” in una stanza con un collega “colpevole” di emissioni anali sgradevoli; parrebbe che il petomane sia stato “intercettato” mentre chiedeva una raccomandazione a un ex parlamentare colpevole di concorso esterno mafioso.
Poteva perdere la ghiotta occasione il presidente della commissione parlamentare antimafia, l’indimenticabile Nicola Morra? Certo che no; e prontamente chiede la sospensione del pestifero giornalista, per adesso è sospetto di inquinamento, si vedrà se mafioso o meno.
nicola morra foto di bacco (1)
In RAI ci sono circa tremila giornalisti in servizio, e non parliamo di quelli che collaborano a vario titolo. Un’inchiesta per conoscere se, e da chi sono stati raccomandati, ci sta tutta.
C’era una volta una Commissione antimafia: da Girolamo Li Causi, a Gerardo Chiaromonte, Pio La Torre, Cesare Terranova… ora Morra; e non è un gioco. Hai voglia di coltivare l’ottimismo della volontà. Incombe il pessimismo della ragione, dice che davvero tutto finisce.
Valter Vecellio
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