booktok

SENZA I RAGAZZINI, L'EDITORIA SAREBBE GIÀ MORTA E SEPOLTA - NELL'ULTIMO ANNO C'È STATO UN BOOM DELLE VENDITE DI FUMETTI, MANGA E GRAPHIC NOVEL PER BAMBINI E RAGAZZI: SONO IL 12,3% DELLE COPIE VENDUTE IN TOTALE - A DARE UNA MANO CI SONO ANCHE I "BOOKTOKER", GLI INFLUENCER CHE PUBBLICANO SU TIKTOK RECENSIONI LAMPO E POSSONO MOLTIPLICARE FINO A NOVE VOLTE IL VOLUME DELLE VENDITE DI UN TITOLO - PER CAPIRE LA PORTATA DEL FENOMENO: SUI SOCIAL NETWORK CINESI L'HASHTAG #BOOKTOK SUPERA I 50 MILIARDI DI VISUALIZZAZIONI (PER #BOOKTOKITALIA SIAMO A QUASI 600MILIONI) 

1 - UN LIBRO VENDUTO SU DIECI È UN FUMETTO. ACQUISTI TRIPLICATI DALLA PANDEMIA

Dal “Giornale”

 

manga 5

Un libro su dieci, fra quelli venduti nel 2021 nelle librerie fisiche, online e nella grande distribuzione è un libro di fumetti. È dalla pandemia che strisce, graphic novel, manga, fumetti per bambini e ragazzi registrano un boom senza precedenti nel nostro Paese. Per quanto riguarda il valore delle vendite, i fumetti rappresentano il 5,9% sul totale del mercato di varia (romanzi, saggistica, manualistica e libri per ragazzi).

 

 Nei primi quattro mesi del 2022, i fumetti sono arrivati a pesare il 12,3% sul numero di copie e il 7% a valore. Fra i generi, quello che più in crescita è il manga, passato da 11,2 milioni di euro di vendite nel 2019 a 58,3 milioni nel 2021.

 

manga 9

È l'Associazione italiana editori-Aie a presentare per la prima volta, in occasione del Salone di Torino, i numeri sui fumetti nell'editoria italiana. «Dal 2019 a oggi il valore delle vendite è quasi triplicato - spiega Emanuele Di Giorgi, responsabile della Commissione Comics e Graphic Novels di Aie - I fumetti si mostrano come uno dei settori più vitali dell'editoria». Nel 2021 sono state vendute 11,543 milioni di copie di fumetti, per un valore a prezzo di copertina di 100,245 milioni; nel 2019, le copie vendute erano state 3,242 milioni per 36,450 milioni di euro di valore a prezzo di copertina: una crescita del 256% a copie e del 175% a valore.

 

manga 8

Aumento che si conferma nei primi quattro mesi del 2022. Dei 100,245 milioni di euro spesi in fumetti nel 2021, 58,3 milioni (il 58,1%) sono per manga; 29,7 milioni (il 29,7%) per graphic novel, fumetti e comic strip; 12,2 milioni (il 12,2%) per fumetti per bambini e ragazzi. Nel 2000 i fumetti erano il 2% dei i titoli di narrativa pubblicati in un anno; nel 2021 il 12,6%.

 

 

2 - I BOOKTOKER CHE FANNO LEGGERE I RAGAZZI DELLA GENERAZIONE Z

Stefania Vitulli per “il Giornale”

 

booktok

Balletti e canzoncine, tutorial sul cibo, la tazzina di caffè o gesta posh e gestacci trash delle star? Forse all'inizio. Ma come tutti i mezzi di comunicazione, anche TikTok trova forme insospettabili, almeno dai boomer, per rendersi popolare e rendere popolari modi e mode dettati dagli influencer. Da qualche tempo sotto la lente di questa popolarità sono finiti i libri e il target è rimasto quello dei giovanissimi.

BOOKTOK

 

Chi pubblica sulla piattaforma brevi video sui libri si chiama booktoker, termine che deriva dall'unione di book e tiktoker: sono recensioni lampo, di pochi secondi. Durata che accende la creatività, anziché limitarla, il che è forse uno dei motivi per cui quelle recensioni, se inserite nell'hashtag giusto, possono moltiplicare fino a nove volte il volume delle vendite di un titolo, uscito di recente o meno.

 

BOOKTOK

È successo a La canzone di Achille di Madeline Miller (Marsilio) nell'estate del 2020 negli Stati Uniti: a nove anni dall'uscita, è d'un tratto ripartito a razzo con 10mila copie al giorno. Mistero felice, e subito svelato: la diciottenne Selene Velez, @moongirlreads_ su TikTok, che conta oltre 160mila follower, lo inserisce nella sua lista dei «libri che vi faranno piangere»: in pochi giorni dal migliaio di copie medie di vendita su cui si era attestato (nonostante l'Orange Prize vinto nel 2012: meglio TikTok o un premio letterario? Pensiamoci su), il titolo decuplica, mentre l'hashtag #songofachilles sfora il tetto dei venti milioni di visualizzazioni.

 

booktok

Questo era solo l'inizio: oggi i booktoker sono un fenomeno riconosciuto: non solo dal consueto pubblico adolescenziale e spesso infantile, bensì, udite udite, da esperti del settore ed editori. Merito dei numeri, certo, ma anche del rivitalizzarsi di una speranza: vuoi vedere che abbiamo trovato il modo di parlare di libri? Le parole rivoluzionarie per i teen sono brevità, spontaneità, emotività, anche se, come accade spesso con le piattaforme giovanili, TikTok sta diventando anche giovanilistico e gli over 40 non vedono l'ora di girare i propri video in cui recensire i libri del cuore.

 

booktok

Prendiamo l'hashtag #booktok: supera i 50 miliardi di visualizzazioni (mentre per #booktokitalia siamo a quasi 600milioni) e per editori e influencer è diventato un punto di riferimento per la promozione di titoli young adult, romance, fantasy sotto forma di suggerimento, recensione o anche soltanto un meme divertente: l'ecommerce di libri ha creato nuove categorie dedicate a BookTok come «TikTok made me buy it!» su Amazon UK o il BookTok sullo store di Barnes & Noble, mentre prendono piede hashtag sempre più specifici come #RomanceBooks, #RomanceTok, #BookRecs o #BookRecommendations.

 

booktok

Il popolo di internet va su TikTok quando deve decidere che cosa va letto in quel momento a seconda dell'umore - ed ecco i titoli «che ti fanno piangere» o quelli che «non riesci a metter giù» - corredati da consigli che fanno la fortuna di chi ha l'idea più bizzarra, tipo «Che vestito indossare per entrare in un castello con l'amore della tua vita» o «i segni zodiacali di Hunger Games».

 

booktok

Fra i titoli che devono dire grazie alle booktoker ci sono Heartstopper di Alice Oseman (Mondadori, anche serie Netflix), It ends with us. Siamo noi a dire basta di Coleen Hoover (Sperling&Kupfer) e un fenomeno nel fenomeno, Erin Doom e il suo Fabbricante di lacrime (Magazzini Salani). La Doom ha esordito con il nickname DreamsEater su Wattpad, piattaforma di autopubblicazione che è anche network per scrittura e recensioni collettive, e il nome è in realtà lo pseudonimo di una giovane scrittrice italiana: un gioco digitale di scatole cinesi che a ogni ingresso in una nuova piattaforma produce un aumento esponenziale di popolarità, follower e vendite.

 

booktok

Che il mezzo sia dirompente lo ha capito anche il Salone del Libro di Torino, che ha accolto la richiesta de ilLibraio.it di mettere l'ascesa di BookTok al centro di un vero e proprio miniworkshop tra addetti ai lavori: domani (Arena BookStock, 15.45) Antonio Prudenzano, che promuove l'incontro, la filosofa Maura Gancitano, Enrico Galiano, noto come uno dei prof più attivi sui social e scrittore, il direttore editoriale di Magazzini Salani Marco Figini, la redattrice de ilLibraio.it Jolanda Di Virgilio e soprattutto due tra le booktoker italiane più amate, Megi Bulla alias @labibliotecadidaphne e Valentina Ghetti alias @book.addicted discuteranno di «Cosa (e come) legge la generazione TikTok», senza dimenticare Wattpad, YouTube, Twitch e l'impatto dell'autopubblicazione su tutti questi media.

booktok 4

 

Ma come sono queste video/recensioni, quasi sempre sotto il minuto? Sicuramente ai profani conviene partire dalle booktoker italiane per capirci qualcosa, magari proprio da Megi Bulla e Valentina Ghetti, che al momento hanno ottimi numeri - 186mila follower la prima e oltre 85mila la seconda - e che rivelano un vero e proprio canone: bisogna essere molto naturali e poco patinati, l'algoritmo premia chi rimane lontano da filtri e perfezione tipici di Instagram, cioè, ma gli obiettivi di comunicazione devono essere comunque rilevanti e trasparenti, dagli insert di altri video nel proprio al second screen, ai tour tra gli scaffali della propria libreria e alle sfide di lettura di un volume in 24 ore.

booktokers

 

Megi ad esempio ha trovato il suo modus nei «live di lettura» dalle 21 alle 23 sulla sua poltrona gialla davanti alla libreria e guai a chi ha la suoneria del telefono accesa: i libri diventano un ulteriore elemento di appartenenza generazionale e i codici devono essere condivisi, pena l'insuccesso o, peggio, l'invisibilità.

booktok booktok 3booktokers 2booktok 1

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO

luigi lovaglio giuseppe castagna giorgia meloni giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone milleri monte dei paschi di siena

DAGOREPORT - È VERO, COME SOSTENGONO "CORRIERE" E “LA REPUBBLICA”, CHE L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA È “PERFEZIONATA E IRREVERSIBILE”? PIU' SAGGIO ATTENDERE, CON L'EVENTUALE AVANZAMENTO DELL'INCHIESTA GIUDIZIARIA MAGARI (IERI ED OGGI SONO STATI PERQUISITI GLI UFFICI DEGLI INDAGATI), QUALE SARÀ LA RISPOSTA DEGLI INVESTITORI DI PIAZZA AFFARI (GIA' MPS E' STATA MAZZOLATA IN BORSA) - POTREBBERO ANCHE ESSERCI RIPERCUSSIONI SUL COMPAGNO DI AVVENTURE DI CALTARICCONE, FRANCESCO MILLERI, CHE GUIDA L'HOLDING DELFIN LA CUI PROPRIETÀ È IN MANO AI LITIGIOSISSIMI 8 EREDI DEL DEFUNTO DEL VECCHIO - MA IL FATTO PIÙ IMPORTANTE SARA' IL RINNOVO AD APRILE 2026 DELLA GOVERNANCE DI GENERALI (PER CUI È STATA ESPUGNATA MEDIOBANCA) E DI MPS DEL LOQUACE CEO LUIGI LOVAGLIO (VEDI INTERCETTAZIONI) - INFINE, PIÙ DI TUTTO, CONTANO I PASSI SUCCESSIVI DELLA PROCURA DI MILANO, CHE PUÒ SOSPENDERE L’OPERAZIONE DELLA COMBRICCOLA ROMANA FAVORITA DA PALAZZO CHIGI SE INDIVIDUA IL RISCHIO DI REITERAZIONE DEI REATI (DA PIAZZA AFFARI SI MOLTIPLICANO LE VOCI DI NUOVI AVVISI DI GARANZIA IN ARRIVO PER I "FURBETTI DEL CONCERTINO''...)

putin witkoff marco rubio donald trump zelensky

DAGOREPORT – SI ACCENDE LA RIVOLTA DEL PARTITO REPUBBLICANO CONTRO TRUMP - I DANNI FATTI DA STEVE WITKOFF (SOTTO DETTATURA DI PUTIN), HANNO COSTRETTO L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A METTERE IN CAMPO IL SEGRETARIO DI STATO MARCO RUBIO CHE HA RISCRITTO IL PIANO DI PACE RUSSIA-UCRAINA - CON IL PASSARE DELLE ORE, CON UN EUROPA DISUNITA (ITALIA COMPRESA) SUL SOSTEGNO A KIEV, APPARE CHIARO CHE PUTIN E ZELENSKY, TRA TANTE DISTANZE, SONO IN SINTONIA SU UN PUNTO: PRIMA CHIUDIAMO LA GUERRA E MEGLIO È…

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?