alberto tarallo da massimo giletti -3

TE LA DO IO LA SETTA SATANICA! - TARALLO DA GILETTI (VIDEO): ''ISTIGAZIONE AL SUICIDIO? C'È UNA MACCHINAZIONE CONTRO DI ME PER QUALCHE PUNTO DI SHARE. VI LEGGO LA LETTERA LASCIATA DA TEO LOSITO. PROVO UN SENSO DI RIBREZZO ACUTO E DOLOROSO PER CHI HA INSINUATO QUESTE COSE - LA STORIA DI ADUA E MASSIMILIANO L'ABBIAMO INVENTATA IO, LUCHERINI E SANDRO MAYER. NON PARLO DELLA SESSUALITÀ DI LUI MA… - LUCIFERO? FOLKLORE, MA NON POSSO TOLLERARE QUELLO CHE HANNO DETTO SU TEO''

 

 

Da www.iltempo.it

 

ALBERTO TARALLO DA MASSIMO GILETTI -4

Alberto Tarallo dice la sua verità sull'Ares-gate. Il capo dell'agenzia finita al centro della cronaca dopo le accuse arrivate durante il Grande Fratello Vip dopo le conversazioni tra i due concorrenti Adua Del Vesco e Massimiliano Morra ha deciso di intervenire a Non è l'Arena, il programma di Massimo Giletti su La7.

 

Il re delle fiction, chiamato Lucifero dai due attori lanciati dalla sua scuderia, ha detto di voler parlare anche per difendere la memoria del suo compagno, Teodosio Losito, morto suicida, la cui scomparsa è stata tirata in ballo tra le accuse di gestire la Ares come una setta.

 

Dietro alle accuse di Adua e Massimiliano "credo ci sia rancore perché dopo la Ares non hanno lavorato molto. Credo che qualcuno abbia lavorato su questo rancore per colpire me. Ho dei sospetti, ci stiamo lavorando anche  insieme al mio avvocato", ha detto Tarallo.

ALBERTO TARALLO DA MASSIMO GILETTI -2

 

Al centro delle accuse anche la villa di Zagarolo di Tarallo, dove vivevano in due dependance i due attori, che hanno descritto un ambiente senza libertà parlando addirittura di una setta. "I ritmi di lavoro a volte erano pesanti ma qual era la setta? L’unica volta che mi sono arrabbiato con loro è quando gli ho dato da leggere Il giovane Holden e Il piccolo principe e mi hanno preso in giro perché mi hanno detto di sì ma poi non hanno letto niente". "Mi ha stupito sapere che erano fidanzati, La storia d'amore di Adua e Massimiliano era finta, inventata da me, Lucherini e Mayer", ha detto Tarallo. "Adua mi accusa di non averle fatto vedere la famiglia? Ma se ho prestato una casa alla madre per venirla a trovare", ricorda il produttore.

 

ALBERTO TARALLO TEODOSIO LOSITO

Giletti allora chiede perché Adua lo accusa. "Credo sia stata manipolata". E ha continuato: "Poi  stata lei a insistere con Teo perché mandassi via Massimiliano". Tarallo si commuove ricordando il compagno, una relazione durata più di vent'anni. Per le parole di Morra su Losito "provo schifo, ribrezzo, perché lui è stato cacciato per una cosa che non voglio rivelare, accuse gravi da parte di Adua". "Lucifero eccetera è folklore, posso perdonare, ma non posso tollerare quello che hanno detto su Teo", continua Tarallo. Ma cosa hanno detto Del Vesco e Morra del suicidio? Adua al GfVip ha parlato di "istigazione al suicidio". "Non posso tollerarlo. So chi c'è dietro queste parole. Vergognati, fai schifo", è l'accusa lanciata da Tarallo. 

 

Il re delle fiction si è poi commosso raccontando l'ultima volta che ha visto il suo compagno. E con la voce rotta dalle emozioni ha letto la lettera lasciata da Losito prima di togliersi la vita. Parole d'amore che fanno esclamare Tarallo: "E questa persona avrei istigato il suicidio?".

ALBERTO TARALLO DA MASSIMO GILETTI -1

 

 

 

2. LA LETTERA DI TEO LOSITO AD ALBERTO TARALLO PRIMA DI TOGLIERSI LA VITA

Estratto dall'articolo di Francesco Canino per www.ilfattoquotidiano.it

 

“Al Grande Fratello si è parlato di istigazione al suicidio», gli ricorda Giletti. Un’accusa grave e infamante, che spinge il produttore ad aprirsi a una confessione intima e spiazzante, ripercorrendo gli ultimi giorni della vita di Losito. “Provo un senso di ribrezzo acuto e doloroso. Teo era depresso da un anno, ma il suicidio è stato un lampo a ciel sereno. La mattina in cui si è tolto la vita ci siamo visti e abbiamo lavorato, negli ultimi giorni era rilassato e sembrava che il peggio fosse finito. “Ricordati che io ti amo e ti amerò per sempre”, sono state le sue ultime parole. È stata la sua ultima dichiarazione d’amore”, rivela Tarallo. Che, a sorpresa, legge poi la lettera di addio di Losito, una missiva straziante in cui lo sceneggiatore spiega l’epilogo doloroso.

gabriel garko adua del vesco

 

“È una mia scelta e tu non hai colpe. Sono io che ha rimorsi e rimpianti. È un anno che lottiamo contro i mulini a vento, ci hanno preso per il culo, hanno usato una cattiveria più estrema per farmi e farci del male e ancora non riesco a capirne il motivo. Come da prassi si è creato il vuoto intorno a me, a noi. Il carro non è più quello dei vincenti. A chi abbiamo dato tutto di noi stessi ci ha sputato in faccia e oggi giudica e siamo dei rami secchi. Che pena. Sono stanco di vivere nello squallore degli altri e sentirmi fuori luogo in imbarazzo con te o per me stesso. È una vergogna insopportabile a volte ingestibile”.

 

 

3. LA STORIA DI ADUA E MASSIMILIANO INVENTATA DA ME, LUCHERINI E SANDRO MAYER

Da www.ilmessaggero.it

 

francesco testi adua del vesco massimiliano morra

Durante l'intervista con Massimo Giletti Alberto Tarallo ha svelato: «La storia di Adua e Massimiliano era finta e studiata a tavolino da me, Enrico Lucherini e dal compianto Sandro Mayer. Adua ci ha raccontato che si era lasciata con il suo compagno, poiché era manesco e voleva che diventasse testimone di Geova è stata Adua a volere fuori Massimiliano per un qualcosa che non voglio dire. Teo ha dato molto ascolto ad Adua, bisogna capire se ha detto la verità o una bugia. Adua lo accusava di certe cose. Io penso che Adua sia manipolata. Lui (Losito ndr) comunque l’ha aiutata quando ha combattuto l’anoressia. Le consigliai di andare in una clinica, che ho pagato 900 euro al giorno. Teo si voleva caricare anche di questo peso, ma io non sono suo padre. L’ho aiutata come ho potuto con medici, ma soprattutto Teo che aveva un grande affetto per lei. Mi fa schifo Io credo che alla base di tutto ci sia un rancore, ma penso che qualcuno abbia lavorato su questo rancore un po’ infantile per architettare qualcosa contro di me. Ho una sensazione molto fo

massimiliano morra adua del vesco massimiliano morra adua del vescomassimiliano morra adua del vescoadua del vesco e massimiliano morra al gfvip 3adua del vesco massimiliano morraadua del vesco e massimiliano morra al gfvip 7adua del vesco massimiliano morra

 

Ultimi Dagoreport

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO DEL PD, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…

andrea orcel unicredit giorgiia meloni giovanbattista fazzolari giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone lovaglio milleri

DAGOREPORT - SUL RISIKO BANCARIO, DI RIFFA O DI RAFFA, L’ARMATA BRANCA-MELONI HA FATTO L’ENNESIMA FIGURA DI MERDA - DI SICURO, NON POTRÀ PIÙ FAR RIDERE I POLLI BLATERANDO CHE UNICREDIT È UNA BANCA STRANIERA, QUINDI L’OPA SU BANCO BPM VA STOPPATA PERCHÉ È UNA MINACCIA PER LA ‘’SICUREZZA NAZIONALE’’ - PROSSIMAMENTE IL CEO DI UNICREDIT, ANDREA ORCEL, AVRÀ MANI LIBERE PER SCEGLIERE QUALE BANCA PAPPARSI, MENTRE NEI PROSSIMI DUE MESI I GENI DI ‘’PA-FAZZO” CHIGI AVRANNO I NEURONI MOLTO IMPEGNATI PER RISPONDERE CON UNA MODIFICA DELLA LEGGE (CHISSÀ SE AVRÀ EFFETTO RETROATTIVO) ALLA PROCEDURA D'INFRAZIONE DI BRUXELLES - SE POI ORCEL SARÀ COSTRETTO DAL GOVERNO DI BERLINO A VENDERE LA SUA PARTECIPAZIONE IN COMMERZBANK, UNA VOLTA INTASCATO IL RICCO BOTTINO, LE OPZIONI SULLA SUA SCRIVANIA PER EVENTUALI ACQUISIZIONI SAREBBERO SENZA FRONTIERE. E NULLA VIETEREBBE A UNICREDIT DI LANCIARE UNA RICCA OPA SU MPS DI LOVAGLIO-CALTAGIRONE-MEF, OBIETTIVO GENERALI: SAREBBE LA MASSIMA RIVINCITA DI ORCEL SUL GOVERNO SMANDRAPPATO DEL GOLDEN POWER…

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA