andrea bosca marco pannella

UNA TRASFORMAZIONE “RADICALE” – ANDREA BOSCA INTERPRETA MARCO PANNELLA NELLA DOCUFICTION “ROMANZO RADICALE”, SU RAI 3, DIRETTA DA MIMMO CALOPRESTI, UNA COPRODUZIONE RAI FICTION E ITALIAN INTERNATIONAL FILM, REALIZZATA DA FULVIO E PAOLA LUCISANO CON PAOLA FERRARI – “SONO PARTITO PERDENDO 13 CHILI, SONO LETTERALMENTE ‘ARRIVATO ALL'OSSO’. HO DOVUTO IMPARARE AD ALTERARE LA VOCE E A FUMARE, COME E QUANTO LUI” – E SUL TRUCCO: “PER COSTRUIRE PANNELLA IN ETÀ AVANZATA LA ‘RICOSTRUZIONE’ DURAVA DALLE 4 ALLE 7 ORE, POI INIZIAVO A LAVORARE PER ALTRE 10”

Valentina Fassio per “La Stampa – ed. Asti”

 

andrea bosca nei panni di marco pannella 1

«Conoscevo solo alcune cose di Marco Pannella, ma poi ho scoperto molto di più». L'attore canellese Andrea Bosca è lo storico leader del Partito Radicale nella docufiction «Romanzo Radicale» da domani in prima serata su Rai 3, diretto da Mimmo Calopresti, coproduzione Rai Fiction e Italian International Film, realizzata da Fulvio e Paola Lucisano con Paola Ferrari.

 

Quanti ingredienti per raccontare la vita di Pannella?

«La storia è ricostruita con filmati, contenuti speciali, materiali d'archivio, testimonianze e fiction, quella che interpreto io. Non è un'enciclopedia, non racconta tutto. È una poesia che parte dalla prima battaglia, quella sul divorzio, quella che meglio spiega i contesti, le censure, le difficoltà.

andrea bosca nei panni di marco pannella

 

Tutte le battaglie diventano questa, perché lì è veramente cambiata la storia d'Italia. Non potendo raccontare 80 anni di storia, abbiamo dovuto isolarne una parte: partire da qui per andare a scoprire Pannella e le sue battaglie. Quello che ho fatto anch' io».

 

È stato difficile diventare Pannella?

«Saputo del provino, ho iniziato subito a lavorarci. Mi sono preparato per mesi. Pensavo che la cosa migliore fosse immergersi nei fatti, cercarlo non solo nei testi ma anche nelle persone che l'hanno conosciuto. E ne ho incontrate tante, anche per caso».

 

Per esempio?

Andrea Bosca

«Un mio vicino di casa mi ha sentito provare un comizio. Ha riconosciuto Pannella e mi ha fatto incontrare Gianfranco Spadaccia (morto a settembre) e la moglie Marina, ma anche Matteo Angioli e tanti altri. Ho anche capito che la presenza di Pannella era molto sentita in tanti quartieri di Roma, me l'hanno raccontata non solo amici e colleghi: l'ho ritrovata nelle parole di abitanti e commercianti di via della Panetteria, dove abitava.

 

Tutte queste persone mi hanno consegnato un ricordo, un pezzo di Pannella: li ho portati con me, ho costruito Marco e il suo comportamento. Devo molto a questi incontri con persone speciali, ho sentito tanta partecipazione: in una Roma non sempre facile ho ritrovato un momento di coesione e comunità. Ho conosciuto un mondo che mi ha ricordato quell'unità, quel senso di paese che mi riporta nella mia Canelli. Questo mi ha emozionato e mi ha dato una mano».

 

Ci ha messo anima e corpo?

andrea bosca marco pannella

 «Già. Pannella ha messo il corpo al centro del suo discorso politico. Sono partito perdendo 13 chili, l'ho fatto per dare l'ossatura principale al personaggio, sono letteralmente "arrivato all'osso" per dare forma a Pannella. Un uomo che ha fatto 78 giorni di digiuno per essere ascoltato, per raccontare i temi su cui voleva portare l'attenzione. Se non fossi partito da qui, non avrei mai potuto guardare allo specchio i radicali. È un ruolo che puoi sostenere solo se hai una credibilità e io volevo averla».

 

Quante ore di trucco?

«Per costruire Pannella in età avanzata c'è stato un lavoro di trasformazione enorme, e ringrazio la squadra per questo. La "ricostruzione" durava dalle 4 alle 7 ore, poi iniziavo a lavorare per altre 10. È stata anche una prova di forza. Era un uomo diverso da me per tanti aspetti, fisicamente e vocalmente: ho dovuto imparare ad alterare la voce e a fumare, come e quanto lui».

 

Soddisfatto di questo ruolo e del risultato?

Andrea Bosca marco pannella

«Sono soddisfatto e felice di aver potuto raccontare Pannella. Per un attore è un sogno recitare un personaggio del genere, nello stesso tempo è anche un confronto complicato. Anche se non condivido tutto, è un ruolo che ti può far parlare di temi importanti e profondi che hanno cambiato la società: quanti diritti sono stati conquistati e quanti diritti rischiano di essere messi in pericolo se non li difendiamo tutti i giorni? È stato come Cassandra, profetico per gli allarmi che ha lanciato, penso all'ambiente, ma anche in anticipo con la sua visione libera dei rapporti affettivi».

 

Com' è stato l'incontro con Mimmo Calopresti?

andrea bosca nei panni di marco pannella 3

«Calopresti è straordinario, lo è nel lavoro di ricostruzione storica come nella capacità di costruire un film man mano. Abbiamo fatto tanti incontri e tante discussioni: da una parte ci siamo alleati, dall'altra mi ha sorpreso, in certi momenti mi ha tolto il "tappeto" da sotto i piedi. Appena arrivato sul set mi ha subito detto "non imitarlo": mi ha spiazzato, mi ha tolto certezze, ma poi mi ha liberato a un'improvvisazione. Mi aggiungeva passaggi, mi cambiava le carte in tavola e questo è stato veramente rock: molte cose sono nate sul momento.

 

Mi ha anche sorpreso in una visione di Pannella: l'inizio del film dà una chiave di lettura stupefacente, un taglio ben diverso dall'idea che molti hanno quando lo si associa al sensazionalismo. Non è così, la sua era una scelta politica perché non lo facevano parlare, non gli davano spazio, doveva inventarsi un modo affinché certi temi venissero discussi. Pannella ha usato il digiuno per ottenere diritti che oggi diamo per scontati, dimenticando che poco più di quarant' anni fa non erano affrontati».

andrea bosca nei panni di marco pannella 2

 

Continua anche l'impegno in teatro?

«Tra Pavese e Fenoglio. Con lo spettacolo "Ma il mio amore è Paco" a dicembre sarò in Sardegna. "La luna e i falò" sta per riprendere il tour: a marzo sarò a Nizza. Nel frattempo ho concluso una serie importante, ma ancora nessuna anticipazione».

andrea bosca nei panni di marco pannella 4andrea bosca foto di baccoANDREA BOSCA INTERPRETA MARCO PANNELLA mimmo calopresti foto di baccomimmo caloprestiandrea bosca nei panni di marco pannella 5

Ultimi Dagoreport

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDONÇA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…