mughini tridico

LA VERSIONE DI MUGHINI – "PENSIONI FINO A MAGGIO? VEDO CHE ADESSO IL PRESIDENTE DELL’INPS TRIDICO SI È RIMANGIATO TUTTO, MICA MALE PER UN UOMO CHE STA A CAPO DI UN ENTE DI TALE RILIEVO. IN QUESTO PERIODO INAUDITO NESSUNO MA PROPRIO NESSUNO S’È DATO COME POETICA QUELLA CHE IO CHIAMO “L’ELOGIO DEL SILENZIO”. UNA BRUTTA FIGURA L’HA FATTA PERSINO IL DA ME STIMATISSIMO SINDACO DI MILANO, IL MIO AMICO BEPPE SALA. TACERE, OBBEDIRE COMBATTERE QUESTA BESTIA MALEDETTA..."

Giampiero Mughini per Dagospia

 

PASQUALE TRIDICO

Caro Dago, ero anch’io tra quelle che erano stati allarmati dalle parole del nuovo capo dell’Inps, parole dalle quali trapelava che l’ente da lui presieduto non avrebbe avuto i soldi di che pagare le pensioni e questo a partire dal prossimo mese di giugno. Vedo che adesso si è rimangiato tutto, mica male per un uomo che sta a capo di un ente di tale rilievo.

 

Il fatto è che in questo periodo inaudito - nel senso che mai udito prima dato che non c’è alcun italiano vivente che ci fosse anche lui al tempo dell’epidemia detta “la spagnola” nel 1918-1919 - nessuno ma proprio nessuno s’è dato come poetica quella che io chiamo “l’elogio del silenzio”.

 

mughini

Zitti zitti zitti perché non abbiamo nulla da dire, perché non ne sappiamo nulla ma proprio nulla. E a parte ovviamente il professor Galli, Burioni, i medici che in prima linea affrontano le mitraglie del virus e pochi altri. Tacere, obbedire (alle misure decise da chi è deputato a decidere), combattere questa Bestia maledetta per come ci viene detto di fare. Ossia lavarsi le mani quattro o cinque volte al giorno, distanziarsi di almeno un metro e mezzo dai tuoi consimili, non andare per nessuna ragione al mondo in luoghi dove si radunano in parecchi. Seguire in questo le indicazioni di uno dei più grandi pensatori odierni, quel governatore della Campania che promette di mandare uomini muniti di lanciafiamme a chi si arrischia a fare una festa di laurea con relativi invitati.

 

pasquale tridico 1

Tacere obbedire combattere. Si fossero attenuti a questa poetica del vivere, molti pagliacci che s’erano sbarazzati con un ghigno del coronavirus non avrebbero fatto la figura di merda che stanno facendo. Una brutta figura l’ha fatta persino il da me stimatissimo sindaco di Milano, il mio amico Beppe Sala, che è andato fuori tempo nell’assicurare che Milano sarebbe rimasta viva e aperta a tutti come prima e come se niente fosse. Sarebbe bastato rimanere in silenzio uno o due giorni in più. Ma è davvero così difficile stare 48 o 72 ore senza dare spazio al tuo ego, senza lanciare per l’aere un qualche tweet di quelli che gliela cantano per bene ai tuoi conterranei, senza pontificare su argomenti complessi e friabili nel senso che muta da un attimo all’altro la realtà cui si riferiscono?

 

Elogio del silenzio. Se dipendesse da me non lo interromperei per nessuna ragione al mondo che non sia quella di dover guadagnare di che pagarmi le bollette e gli acconti. Qui lo dico e qui lo confermo: non so nulla di nulla di tutto ciò che è rovente ai giorni nostri e nel nostro modo di vivere attuale. E questo semplicemente perché questi nostri giorni e questo nostro modo di vivere non era mai esistito prima in alcuna società al mondo.

 

BEPPE SALA IN MONTAGNA

L’elogio del silenzio. Ne ricordo uno. Sotto il balcone di casa mai nel maggio 1978 era passata un’auto su cui era un ragazzo della Federazione giovanile comunista che annunciava con un altoparlante il ritrovamento del cadavere di Aldo Moro e il luogo dove era stato ritrovato. Dirimpetto all’entrata di una biblioteca, a un quarto d’ora a piedi da casa mia. Andammo subito io e Anna (una delle compagne della mia vita), in quel momento mia ospite a pranzo. C’era già molta gente. Arrivammo a pochi metri dalla Renault 4 rossa sulla quale alla mattina del 9 maggio Valerio Morucci (che più tardi sarebbe divenuto un mio amico) aveva trasportato il cadavere di colui che Leonardo Sciascia avrebbe definito “il meno implicato di tutti”. L’ho detto, c’era molta gente innanzi e tutt’attorno a me e Anna. Non si sentiva volare una mosca. Il silenzio assoluto.

 

mughini

 

 

GIAMPIERO MUGHINI

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."