ZUPPA DI PORRO: “ANTONIO RICCI TECNICAMENTE E VOLGARMENTE SI PUÒ DEFINIRE UNO STRONZO. PER QUESTA SUA QUALITÀ HA AVUTO IL SUCCESSO TELEVISIVO CHE MERITA" - "POST SCRIPTUM: SAPPIATE CHE I PROSSIMI FUORI ONDA CHE ANDRANNO SU STRISCIA RIGUARDO AL SOTTOSCRITTO SONO FALSI E GIRATI DA UN ATTORE"

-

Condividi questo articolo


NICOLA PORRO NICOLA PORRO

Nicola Porro per il Giornale

 

Antonio Ricci tecnicamente e volgarmente si può definire uno stronzo. Per questa sua qualità ha avuto il successo televisivo che merita.

 

C'è chi lo ricorda per Fantastico, chi per i Te li do io... del suo amico di parrocchia Beppe Grillo, altri per il capolavoro Drive In, il pulp fiction delle tette in tv. Ma il suo capolavoro, l'essenza della sua favolosa stronzaggine, è Striscia la Notizia. Leggendo Me tapiro. Antonio Ricci intercettato da Luigi Galella (Mondadori) si capisce molto.

 

Ricci spogliava Beppe, lo metteva in mutandoni e gli faceva gridare «Samurai kamikaze» negli alberghi giapponesi, con l'intento di farsi uno sberleffo degli americani bamboloni. Mandava a quell'intellò di Giletti finte poesie di Montale sull'emerocallo da recitare in tv. Fece licenziare, per qualche ora, Dorelli da Finalmente venerdì e non è detto sia vero l'aneddoto di un Eco ubriaco che rovina con Ricci fuori da un bar.

ME TAPIRO ANTONIO RICCI LUIGI GALELLA ME TAPIRO ANTONIO RICCI LUIGI GALELLA

 

antonio ricci antonio ricci

In Me tapiro si capisce bene perché la stronzaggine di Ricci sia una decisiva componente del successo di Striscia. Non ci si può fidare di lui, ma per uno scherzo, un'idea, un progetto, una denuncia potrebbe mettere in gioco tutto ciò che ha conquistato. Non molla un centimetro del suo terreno. Non è generoso. Combatte come un leone. Ha una qualità che pochi giornalisti hanno. Gli sfugge tra le righe: «quando mi danno dell'inveterato goliarda, mi adombro. Io non faccio gli scherzi, non me la prendo con i più deboli, calandogli le braghe per spazzolargli le chiappe con lucido da scarpe». Vabbè poi esagera e dice «faccio ricerche sociologiche». Resta il punto: Striscia e Ricci sono democraticamente e simpaticamente stronzi. È la loro forza, la loro credibilità. Il tapiro è come Il Trono di Spade, difficile da conquistare e mantenere in eterno. Ricci è il nero, Fazio è il rosso. E del conduttore della Rai, scrive: «martiri vergini, che del vittimismo avevano fatto una fonte di reddito».

antonio ricci con le veline boldi e villaggio antonio ricci con le veline boldi e villaggio

 

«Se non sei un mostro non esisti» dice riguardo le star tv. E a modo suo è un mostro, come lo era Cuccia, rincorso invano proprio da lui (poi si sentirono al telefono per parlare di Carige): entrambi hanno dominato la scena, senza comparire. La cultura, l'ambiente di Ricci non sono quelli di un liberale. Ma il suo anarchismo ci affascina. In Me tapiro cita Popper: «è vera civiltà quella che è in grado di far morire le nostre idee al nostro posto».

 

antonio ricci antonio ricci

E, geniale, bastona il Popper da fumetti, l'unico che conoscono a Repubblica, quello di Cattiva maestra televisione: «Per me la tv non può essere maestra, nemmeno cattiva maestra, di un bel niente: è casomai l'allievo che sta tenendo il libro al contrario». Alzi la mano chi ha sentito una frase più liberale girare nel clubbino del trombonismo tv. Comprate pure Me tapiro, tanto Ricci non ci fa una lira, e capirete perché per fare buona informazione essere stronzi non è indispensabile, ma aiuta.

 

porro porro antonio ricci serena grandi antonio ricci serena grandi ricci striscia ricci striscia antonio ricci beppe grillo antonio ricci beppe grillo

Ps Sappiate che i prossimi fuori onda che andranno su Striscia riguardo al sottoscritto sono falsi e girati da un attore.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - VANNACCI SARÀ LA CILIEGINA SULLA TORTA O LA PIETRA TOMBALE PER MATTEO SALVINI, CHE TANTO LO HA VOLUTO NELLE LISTE DELLA LEGA, IGNORANDO LE CRITICHE DEI SUOI? - LUCA ZAIA, A CUI IL “CAPITONE” HA MOLLATO UN CALCIONE (“DI NOMI PER IL DOPO ZAIA NE HO DIECI”), POTREBBE VENDICARSI LASCIANDO CHE LA BASE LEGHISTA ESPRIMA IL SUO DISSENSO ALLE EUROPEE (MAGARI SCEGLIENDO FORZA ITALIA) - E COSA ACCADREBBE SE ANCHE FEDRIGA IN FRIULI E FONTANA IN LOMBARDIA FACESSERO LO STESSO? E CHE RIPERCUSSIONI CI SAREBBERO SUL GOVERNO SE SALVINI SI RITROVASSE AZZOPPATO DOPO LE EUROPEE?

DAGOREPORT - COSÌ COME IL SESSO È LA PARODIA DEL DELITTO, LA “MILANESIANA”, RASSEGNA “IDEATA E DIRETTA DA ELISABETTA SGARBI” (SORELLA DI), È LA PARODIA DELLA CULTURA GLAMOUR, CHIC, RADICAL-COLTA, AMICHETTISTICA DEL NOSTRO PAESE - OGNI ANNO UN TEMA (QUEST’ANNO “TIMIDEZZA”), UNA PAROLA COSÌ OMNICOMPRENSIVA CHE CI CACCI DENTRO QUEL CHE TI PARE, DAL NOBEL ALL’AMICO, DAL GIORNALISTA UTILE PER LA RECENSIONE ALLO SCRITTORE INUTILE: OVVIAMENTE, PRIMUS NON INTER PARES SUO FRATELLO VITTORIONE - LEI SCEGLIE, LEI FA, PRESENTA, OBBLIGA GLI SPETTATORI, ANCHE SE HANNO PAGATO IL BIGLIETTO, AD ASCOLTARE LA SUA BAND EXTRALISCIO: “È INUTILE CHE FISCHIATE…” – L'EVENTO NON BASTA: CI AGGIUNGE I SUOI FILM. E SU TUTTE LE LOCANDINE DELLE SERATE (TUTTE), LA METÀ SINISTRA È OCCUPATA DALLA FOTO (SEMPRE LA STESSA) DELLA SGARBI; POI, IN PICCOLO, I NOMI DEGLI OSPITI...

DAGOREPORT - ARIECCOLA, PIÙ SPREGIUDICATA E PREGIUDICATA CHE PRIA: FRANCESCA IMMACOLATA CHAOUQUI - UNA SETTIMANA FA IL “DOMANI” HA SQUADERNATO L’ENNESIMO CAPITOLO SULLA SCOMPARSA DI EMANUELA ORLANDI CHE VEDE AL VOLANO LA PAPESSA ALLA VACCINARA. PROVE? NISBA: SOLO BLA-BLA SU CHAT, SULLA CUI AUTENTICITÀ LA CHAOUQUI NON HA CONFERMATO NÉ SMENTITO - CHE COINCIDENZA: TALE POLVERONE È ARRIVATO ALLA VIGILIA DALL’USCITA DEL SUO LIBRO DEDICATO A MARIA GIOVANNA MAGLIE, PRESENTATO IN COMPAGNIA DI MATTEO SALVINI (UNA DELLE SUE TANTE VITTIME: NEL 2022 FU LEI A ORGANIZZARE IL FAMIGERATO VIAGGIO IN POLONIA IN CUI IL LEADER DELLA LEGA FINÌ SBERTUCCIATO PER AVER INDOSSATO LA T-SHIRT DI PUTIN) - RITRATTO AL CIANURO: “INFORMAZIONI FALSE, MINACCE E RANCORE HANNO MOSSO I SUOI PASSI''