mario cattaneo

L'OSTE DI LODI CHE UCCISE IL LADRO SPARÒ SOLO PER FARLO SCAPPARE - LE MOTIVAZIONI DELLA SENTENZA DI ASSOLUZIONE DI MARIO CATTANEO DALL’ACCUSA DI OMICIDIO COLPOSO PER ECCESSO DI DIFESA - SECONDO I GIUDICI, LA TRAIETTORIA DEI COLPI PARTITI DAL SUO FUCILE DIMOSTRA CHE VOLEVA INTIMORIRE I BANDITI. LUI È SODDISFATTO: “MI HANNO TOLTO UN PESO ANGOSCIOSO…” – SALVINI ESULTA...

Tiziana Lapelosa per “Libero quotidiano”

 

«Sono più che soddisfatto nel senso che mi toglie quell' ansia che mi portavo dietro e che non mi permetteva di essere tranquillo, di lavorare, di fare quello che facevo prima».

mario cattaneo

In qualche modo, Mario Cattaneo alla vita ci era già tornato lo scorso 24 gennaio, il giorno in cui era stato assolto dai giudici del tribunale di Lodi dall' accusa di omicidio colposo per eccesso di difesa. Ieri, alla ricostruzione della sua serenità si è aggiunto un altro tassello, quello contenuto nelle motivazioni che hanno spinto i giudici a pronunciare la formula «il fatto non sussiste» riguardo la morte di Petre Ungureanu, il ladro romeno di 32 anni entrato nella sua osteria in una frazione di Casaletto Lodigiano (in provincia di Lodi) per rubare insieme a dei complici soldi e sigarette. Era il 10 marzo del 2017.

 

Cattaneo sparò un colpo di fucile per intimidire gli aggressori e spingerli alla fuga. Colpo che invece provocò la morte di uno di loro.

tre anni Dopo quasi tre anni di processo conclusi con l' assoluzione del ristoratore lo scorso 24 gennaio, è stato messo nero su bianco che si trattò di un «incidente». A sottolinearlo nelle motivazioni della sentenza, rese note ieri, è il giudice Francesca Lisciandra.

 

Spiega che la rosa di pallini partita dal fucile di colui che ormai tutti conoscono come l' oste di Lodi «segue una direzione basso-alto» e che «l' istruttoria ha dimostrato che l' arma non è stata utilizzata per ferire, bensì che era stata presa proprio allo scopo di intimidire gli aggressori e farli scappare, onde evitare che potessero fare del male ai familiari (si rammenta che in casa vi erano tre bambini in tenerissima età)».

 

mario cattaneo 4

Quindi, si legge ancora nelle motivazioni, «dall' assenza di causalità deriva l' insussistenza del fatto» e Cattaneo, osserva il giudice, «dovrà pertanto essere mandato assolto dal reato a lui ascritto perché il fatto non sussiste». «Spero che ora mi passi tutta questa angoscia e questo peso che ho sullo stomaco», commenta il ristoratore raggiunto al telefono. Per lui il pm aveva chiesto una pena di tre anni di reclusione e la vicenda aveva anche diviso l' Italia, e la politica, tra innocentisti e colpevolisti convinti nella malafede del ristoratore poiché il ladro era stato colpito alle spalle.

 

quella notte Sono le 3,30 di notte quando Cattaneo si sveglia per i rumori che arrivano dal piano inferiore della cascina che lui ha trasformato in osteria e bar con licenza tabacchi. Il carico di sigarette era arrivato da poche ore e anche a quello puntavano i ladri, quattro. Per proteggere la sua famiglia, l' oste carica il suo fucile calibro 12 e scende le scale per affrontare i criminali.

 

mario cattaneo 3

La ricostruzione dei fatti parla di una porta bloccata con mobili e nylon, che viene sfondata dal padrone, e dello sparo involontario. Uno dei ladri viene colpito, ma riesce comunque a scappare. Ferito, viene ritrovato il giorno dopo, senza vita, a circa duecento metri dalla cascina. A difendere pubblicamente Cattaneo, che ha sempre parlato di uno sparo «involontario» è stato il leader della Lega Matteo Salvini certo che l' assoluzione è anche merito della legge sulla legittima difesa voluta dal suo partito.

 

«La giustizia mi ha dato ragione», sottolinea Cattaneo, «ora, finita questa storia, è arrivato il coronavirus e siamo di nuovo in ginocchio. Cerchiamo di sopravvivere e venirne fuori».

mario cattaneo 1

Ultimi Dagoreport

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDOZA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA…

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...