paolo conte

L'UNICO CONTE CHE CI PIACE E' PAOLO! – “LA MUSICA? MI È PASSATA LA VOGLIA. DA TEMPO NON TOCCO IL PIANOFORTE, LA SERA SENTO CLASSICA SU SKY. NON HO VOGLIA DI COMPORRE, MA HO GIÀ AVUTO PERIODI DI ASTINENZA LUNGHI. SIAMO IN UNA FASE DI DECADENZA DELLA MUSICA. ORMAI VIENE USATO IL COMPUTER. MI DOMANDO DOVE GODANO. UN REGALO PER GLI 85 ANNI? UN RITOCCO ALL’ANAGRAFE…” - E POI RIVELA LE CANZONI CHE HA SCRITTO CHE GLI PIACCIONO DI PIU'... VIDEO

Marinella Venegoni per “La Stampa”

 

paolo conte in una scena del film di giorgio verdelli

Non c'è mai un'età giusta per compiere gli anni con soddisfazione. Se poi ci si mette il fatto che a Paolo Conte i compleanni non piacciono, lasciar perdere parrebbe la scelta più educata.

 

E tuttavia al telefono l'umore del grande Astigiano suona positivo, la cortesia notevole. Troveremo modo di accennare a queste 85 primavere che arrivano oggi, e che non si penserebbero proprio, solo a ricordare l'energia degli ultimi meravigliosi concerti, accolti da entusiasti a migliaia, che della sua musica non ne avrebbero mai abbastanza.

 

Ma l'attesa si prolunga. Tempi duri, caro Paolo.

paolo conte ph rolling stone

«Senza dubbio. Le dico una frase: mai ho sentito come adesso incombere il futuro. Purtroppo si capisce ben poco di quel che succede, si riceve una informazione spesso contraddittoria».

Lei sta fra le colline del Monferrato, come sempre.

«Ci muoviamo il meno possibile. Non è una novità, ho sempre fatto una vita solitaria. Mi va bene così. Con Egle facciamo dei giri col cane, poi torniamo a casa. Qualche volta scendo ad Asti, ma tanto non c'è niente da vedere».

 

E la musica quanto aiuta?

«A me è passata la voglia. Da tempo non tocco il pianoforte, la sera sento classica su Sky... Ho sentito una bella serie di Rachmaninov. Non ho voglia di comporre, ma ho già avuto periodi di astinenza lunghi, è solo questione di aspettare le ispirazioni; se arrivano, arrivano, però sono sempre a contatto con l'arte».

 

paolo conte con la moglie egle

Magari dipinge?

«Brava. Più che dipingere, mi è tornato il vecchio vizio del disegno, ho scoperto che mi piace usare i pastelli su cartoncino nero. Non mi danno grandi sorprese ma è divertente».

 

Vengono amici a casa?

«Qualcuno. È stato a cena Massimo Pitzianti, grande musicista e fisarmonicista... ce la contiamo sulla decadenza della musica».

Cioè?

paolo conte 5

«Ormai viene usato il computer, tutto è uguale, ci sono sistemi che non sono più umani. Mi domando dove godano: non sanno nemmeno dove godono. Per fortuna ho una collezione di tanti dischi di belle musiche del passato. Andrei addirittura di 78 giri, anche se sono scomodi; ho la mia collezione, la tengo cara. Mi hanno detto che i vinili vengono comperati da collezionisti che non li tolgono nemmeno dalla busta di cellophane».

 

Cosa ascolta di più?

 «Vecchio jazz, la mia passione. Anni 20-30. Louis Armstrong, Art Tatum, Sidney Bechet. Jazz pittorico nella sintassi»

paolo conte

 

L'hanno ispirata, costoro.

«Direi nutrito più che ispirato, mi sono ispirato da solo, mi hanno nutrito fin da bambino. Lì sono cominciate le grandi rivoluzioni estetiche. Anni Venti, erano il dopoguerra della la prima Guerra mondiale».

 

 E «Razzmatazz»? Si parlava di farne uno spettacolo.

«Ci vogliono tanti soldi. Aspettiamo di vedere se arriva qualche magnate a fare offerte. Qualche nababbo. Sono tempi difficili... Far pensieri a lunga scadenza, lei mi capisce. Razzmatazz tra l'altro è stato ripubblicato dalla Feltrinelli: il libro di Allemandi, più il Dvd».

paolo conte e la moglie egle

 

Che cosa legge?

«Gialli scandinavi che sono fatti bene. Degli italiani mi piace Vitali, mi piacciono le storie dei paesi, e i libri della Sellerio. Mi piace Robecchi, e Camilleri l'ho letto tutto».

Un suo libro, caro Paolo?

«Qualche volta ci penso ma poi mollo la presa. Adesso ho un'idea, ci sto riflettendo».

 

Le canzoni che ha scritto che le piacciono di più?

«Come musica Gli impermeabili, per i testi Genova per noi e Gelato al Limon».

 

Un album del quale non ritoccherebbe nulla?

«Una faccia in prestito».

Ci sono molti appassionati dei suoi primissimi dischi.

«Eh lì c'era la verginità. Il serbatoio era più ampio».

Le canzoni di altri autori?

paolo conte

 «Francesco De Gregori oppure il Guccini di Bisanzio. Nei cantautori c'è stato un grande sforzo letterario».

 

Quando le accadrà di poter tornare alla musica dal vivo?

«Ho già recuperato qualche mese fa, adesso dovrei riprendere ad aprile, ci sono serate pagate ed esaurite, speriamo di poterlo fare. C'è l'incombere del futuro che non si conosce, non c'è nessuna arma per leggerlo. Da un lato sono catastrofista, dall'altro speranzoso: in bilico tra speranza e delusione».

 

paolo conte 12

Possiamo parlare del compleanno di oggi?

«Non mi piacciono le ricorrenze, ma ogni tanto bisogna festeggiare. Sono fatti anagrafici, un po' di ottimismo ci vuole. Però festeggiamo da soli».

 

Vinicius de Moraes diceva: «la vita, amico, è l'arte dell'incontro».

«Come amici, posso dire i musicisti della mia orchestra che ormai dura da trent' anni anni. C'è convivenza, amicizia, complicità. Poi ricordo con tanto affetto il mio manager Fantini: era anche modesto, ma aveva le idee chiare. Rambaldi il fondatore del Premio Tenco? Un uomo di gusto e cultura francese, bravo. Un fioraio sì, ma i grandi dilettanti contavano più che i professionisti».

 

Che cosa vorrebbe oggi come regalo?

PAOLO CONTE

«Un ritocco all'anagrafe».

paolo contepaolo contePAOLO CONTEpaolo contepaolo conte 2paolo conte 3paolo contepaolo contepaolo contepaolo conte 2

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA