ALESSIA PIFFERI HA RIVELATO AGLI AVVOCATI CHI È IL PADRE DI DIANA, LA BIMBA DI 18 MESI CHE HA ABBANDONATO E FATTO MORIRE DI STENTI – È UN ITALIANO CON CUI AVEVA AVUTO UN RAPPORTO OCCASIONALE E CHE NON HA MAI SAPUTO NULLA DELLA GRAVIDANZA – LA DONNA AVEVA TENUTO NASCOSTA L'IDENTITA' DELL'UOMO PERCHÈ NON VOLEVA COMPROMETTERE LA RELAZIONE CON IL COMPAGNO…

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Pierpaolo Lio per www.corriere.it

 

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Aveva detto di non sapere neppure di essere incinta. E in alcune occasioni aveva anche negato di sapere quale fosse l’identità del padre biologico di Diana, la piccola di 18 mesi, morta di stenti dopo essere stata lasciata sola in casa per quasi una settimana. Alessia Pifferi, la madre 36enne accusata del suo omicidio, mercoledì mattina, durante un nuovo colloquio in carcere, ha invece confessato ai suoi avvocati Luca D’Auria e Solange Marchignoli di conoscerne l’identità.

 

L’uomo in questione, un italiano che la donna avrebbe conosciuto in maniera estemporanea, non saprebbe di essere il padre della bimba. In quei mesi Alessia Pifferi avrebbe tentato di tenere nascosta la sua gravidanza, prima, e il nome del padre, poi, per evitare di mettere a repentaglio la relazione che in quel periodo stava riallacciando con il compagno, un 58enne di Leffe (Bergamo), e per sottrarsi al giudizio dei suoi familiari.

 

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Durante il colloquio con i suoi legali, la donna è tornata poi a negare con forza l’ipotesi che abbia mai somministrato tranquillanti alla piccola Diana, prima di abbandonarla per quasi una settimana nel lettino all’interno dell’appartamento della casa di corte di via Parea, nel quartiere Ponte Lambro di Milano.

 

In attesa che si svolgano gli esami tossicologici sui reperti sequestrati nel bilocale – tra cui il biberon che la donna aveva lasciato alla bambina – prosegue il lavoro di analisi degli investigatori della squadra mobile sulle chat contenute nel telefonino della 36enne per individuare eventuali elementi utili a ricostruire i 18 mesi di vita della bambina.

 

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Durante questo lavoro sui dati finora non era uscito alcun elemento che potesse invece portare a individuare il possibile padre di Diana. Non appena saranno messi a conoscenza delle sue generalità, gli investigatori sono pronti a rintracciare e ascoltare l’uomo.

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