vaccino antinfluenzale

IN ATTESA DEL VACCINO CONTRO IL COVID, IN TUTTE LE REGIONI È PARTITA LA CORSA A PROTEGGERSI CONTRO L’INFLUENZA. ANCORA POCHE DOSI PER LE FARMACIE: RALLENTAMENTI NELLA DISTRIBUZIONE NEL LAZIO - LE REGIONI HANNO AVVIATO LE CAMPAGNE PER PROTEGGERE GRATUITAMENTE I PIÙ FRAGILI, COME I MALATI CRONICI E GLI OVER 60. RIMANGONO INCERTEZZE SULLE SCORTE DA VENDERE AI PRIVATI - IN LOMBARDIA LA CAMPAGNA È STATA PRECEDUTA DA MOLTE POLEMICHE PER LE GARE ANDATE A VUOTO E IL RIALZO DEI PREZZI PER GLI ULTIMI ACQUISTI

Sara Bettoni per corriere.it

vaccino antinfluenzale

 

In attesa del vaccino contro il coronavirus, in tutte le Regioni è partita la corsa a proteggersi contro l’influenza. I motivi sono molteplici: diminuire la pressione sugli ospedali già oberati di lavoro per l’assistenza dei pazienti covid, aiutare i medici nelle diagnosi dei casi sospetti, difendersi da una malattia che ha comunque un proprio carico di sofferenza.

 

In vista di una maggiore domanda, le autorità sanitarie hanno aumentato gli acquisti, arrivando a più di 17 milioni di dosi a livello nazionale. L’iniezione è gratuita per alcune categorie considerate maggiormente a rischio, come gli over 65, i malati cronici, gli operatori sanitari. In molte Regioni si è accolto l’invito del ministero della Salute ad estende l’offerta anche ai 60-64enni e ai bambini tra i sei mesi e i sei anni.

 

Il nodo dei tempi e organizzazione

L’iniezione però non è ancora disponibile per tutti. Le consegne, che già in passato erano scaglionate, quest’anno si allungano per le molte richieste arrivate alle aziende produttrici. Anche i calendari variano in base alle Asl. Così come non è ancora chiaro quante dosi rimarranno per le persone che non rientrano nelle categorie a rischio e che di solito acquistano il vaccino in farmacia.

 

In Conferenza Stato Regioni è stata siglata l’intesa che consente alle Regioni di distribuire alle farmacie in via minima l’1,5 per cento delle scorte. Una quota insufficiente per soddisfare la domanda dei privati, secondo i farmacisti. Ma che potrebbe aumentare se avanzeranno dosi dalla vaccinazione dei più fragili.

 

vaccino antinfluenzale

Altro problema, l’organizzazione dei medici di medicina generale. «L’iniezione ha bisogno tre/quattro settimane per essere efficace — spiega Fiorenzo Corti, vice segretario nazionale del sindacato dei medici di famiglia Fimmg —. Anche se le vaccinazioni slittano a metà novembre, sono utili. Il picco di influenza di solito arriva attorno a Natale».

 

Il rischio semmai è un altro. «Capiamo come prosegue l’epidemia di coronavirus. Se aumentano di molto i casi, sarà difficile gestire in contemporanea la campagna antinfluenzale e i pazienti contagiati dal covid». Asl e Comuni hanno inoltre messo a disposizione spazi per consentire le vaccinazioni in sicurezza, rispettando il distanziamento tra le persone.

 

 

Lombardia: la polemica sulle gare

In Lombardia la campagna è stata preceduta da molte polemiche per le gare andate a vuoto e il rialzo dei prezzi per gli ultimi acquisti, che ha spinto la Procura ad aprire un’indagine conoscitiva. Al termine delle procedure, secondo la Regione si è arrivati ad avere 2 milioni e 800 mila dosi. La distribuzione ai medici di medicina generale (che possono ritirare le scorte in farmacia) è cominciata il 19 ottobre, in piccole tranche di 20/30 vaccini.

vaccino antinfluenzale

 

Nei primi tre giorni sono state gestite 280.563 dosi, di cui 157.128 per l’antinfluenzale e 123.435 per l’antipneumococcico. L’attività si intensificherà a novembre, con la partenza delle prenotazioni anche ai centri vaccinali a cui possono rivolgersi i pazienti se il loro medico non aderisce alla campagna. Inoltre le Ats e i Comuni stanno collaborando per trovare spazi adeguati alle vaccinazioni. A Milano dalla metà del mese dovrebbe essere attiva una tensostruttura in piazza del Duomo dedicata agli adulti e si sta individuando un altro polo per i bambini (sei mesi-sei anni). Non è ancora noto, invece, quante dosi la Regione riserverà alle farmacie per la vendita ai privati. Per i cittadini «non fragili» quindi i tempi si allungano.

 

La campagna appena partita in Piemonte

In Piemonte l’attività è iniziata il 26 ottobre. Del milione e 100 mila dosi prenotate, la Regione ne ha ricevute finora 400 mila, da distribuire a medici e strutture di prevenzione che a loro volta vaccineranno gratuitamente i pazienti. Se le richieste dovessero essere molte, le scorte potranno aumentare fino al 20 per cento. Dovrebbero invece arrivare alla fine di questa settimana i primi 16.500 vaccini da vendere in farmacia. Il nodo sta nella prescrizione per acquistarli: la Regione vorrebbe dare il via libera alla ricetta dematerializzata, si attende l’esito dell’incontro col ministero sul tema.

vaccino antinfluenzale

 

Veneto e Friuli in anticipo

Partita alla metà di ottobre, la campagna in Veneto è già a buon punto. Secondo gli uffici regionali è stato consegnato alle Usl l’80 per cento del milione e 320 mila dosi comprate. In calendario altre due tranche ai primi novembre e a dicembre.La gratuità è estesa anche ai bambini fino ai sei anni. Alle farmacie però la Regione non ha ancora consegnato le forniture.

 

Sono almeno 30 mila le dosi che i cittadini «non fragili» potranno comprare al banco. In Friuli medici e infermieri sono al lavoro per proteggere la popolazione dal virus influenzale da tre settimane. Per risolvere il problema degli spazi, in alcune strutture il «punto tamponi» per i sospetti casi di coronavirus è stato affiancato da un «punto vaccini», mantenendo percorsi separati.

 

vaccino

In Toscana tensostrutture per la vaccinazione

La Toscana è tra le prime ad aver avviato l’attività di prevenzione, all’inizio di ottobre. Quasi un milione e mezzo le dosi gratis per anziani, cronici e bambini. A tre giorni dalla partenza, erano stati prenotati dai medici 372.690 vaccini, a conferma dell’alta richiesta dei pazienti. Oltre agli ambulatori, sono state allestite tensostrutture per la vaccinazione o riutilizzati locali delle Asl. In alcuni territori anche i punti prelievo, solitamente inutilizzati al pomeriggio, sono stati riconvertiti per la campagna.

 

In Emilia Romagna il 3 per cento delle dosi alle farmacie

L’Emilia-Romagna intende proteggere fino a 1,2 milioni di persone, rispetto alle 860 mila della campagna 2019/2020, con possibilità di chiedere ulteriori forniture e arrivare a un milione e 460 mila dosi.

 

vaccino antinfluenzale

Di queste, il 3 per cento è destinato alle farmacie per i cittadini che non hanno diritto all’iniezione gratuita. Tra le categorie da proteggere, si è scelto di non inserire tutti i bambini da sei mesi a sei anni, ma solo quelli fragili per le loro condizioni di salute. La campagna è stata anticipata al 12 ottobre e finora sono state fatte 451 mila iniezioni. Continua la distribuzione ai medici di medicina generale, alle farmacie e ai centri vaccinali.

 

Rallentamenti nella distribuzione in Lazio

Anche il Lazio brucia le tappe, ma sconta qualche ritardo nelle consegne. Finora «sono state somministrate 567.711 dosi di vaccino antinfluenzale, pari ad un incremento del 700 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno — fa sapere la Regione —.

 

È un ritmo straordinario, superiore alla capacità di fornitura da parte delle aziende vincitrici della gara pubblica. In questa settimana ci potrebbe essere un sensibile rallentamento poiché verranno distribuite 50 mila dosi». Tocca aspettare il 9 novembre per veder arrivare il milione di vaccini atteso. Parallelamente, prosegue il piano di distribuzione nelle farmacie di 20 mila dosi a settimana.

 

Corsa a proteggersi in Sicilia

Stessa sorte per la Sicilia, dove in alcune province si è già esaurita la prima scorta. Sono state comprate dosi per 1,5 milioni di persone, il 65 per cento in più dell’anno scorso. Nonostante la campagna inizi tradizionalmente più tardi (a novembre), quest’anno si sta registrando un anticipo delle richieste, in particolare da parte dei pazienti fragili. Nella provincia di Palermo sono state già protette 181 mila persone, 139 mila a Catania, 30 mila a Ragusa. Rimane, come altrove, il problema delle forniture per le farmacie.

vaccino coronavirus

Ultimi Dagoreport

cdp cassa depositi e prestiti giovanbattista fazzolari fabio barchiesi giorgia meloni giancarlo giorgetti dario scannapieco francesco soro

DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO PALAZZO CHIGI PER PASSARE DA AMATO E LETTA A TALE GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI, UN TIPINO CHE FINO AL 2018, RICOPRIVA IL RUOLO DI DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA ALLA REGIONE LAZIO? - CHE È SUCCESSO A CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP), HOLDING PUBBLICA CHE GESTISCE I 300 MILIARDI DI RISPARMIO POSTALE DEGLI ITALIANI, PER RITROVARCI VICEDIRETTORE GENERALE, CON AMPIE DELEGHE, DAL PERSONALE E GLI INVESTIMENTI ALLA COMUNICAZIONE, IL 43ENNE FABIO BARCHIESI, CHE ORA ASSUME ANCHE LA CARICA DI AD DI CDP EQUITY, LA PIÙ IMPORTANTE SOCIETÀ DEL GRUPPO? - COME SI FA A RICOPRIRE DI RUOLI NEVRALGICI DI POTERE L’EX FISIOTERAPISTA DI MALAGO' CHE NON HA MAI RICOPERTO IL RUOLO DI AMMINISTRATORE NEMMENO NEL SUO CONDOMINIO, CHE BALBETTA UN INGLESE APPENA SCOLASTICO E HA ALLE SPALLE UNA LAUREA IN ECONOMIA OTTENUTA, PRESSO LA SELETTIVA UNIVERSITÀ TELEMATICA UNICUSANO, A CUI SI AGGIUNGE UNA CATTEDRA, A CONTRATTO, ALLA LINK, L’ILLUSTRISSIMA UNIVERSITÀ DI VINCENZO SCOTTI? - ALL’ANNUNCIO DELLA NUOVA CARICA DI BARCHIESI, LO SCONCERTO (EUFEMISMO) È PIOMBATO NELLE STANZE DEL MEF, PRIMO AZIONISTA DI CDP, MENTRE PER LE FONDAZIONI BANCARIE L’ULTIMA PRESA DI POTERE DEL DUPLEX FAZZO-BARCHIESI, IN SOLDONI, E' “IL PIÙ GROSSO SCANDALO POLITICO-FINANZIARIO MAI VISTO NEL BELPAESE...”

maurizio landini giorgia meloni

IL SESSISMO È NELLA CONVENIENZA DI CHI GUARDA – LA SINISTRA DIFENDE LANDINI CHE HA DEFINITO “CORTIGIANA” GIORGIA MELONI: PENSATE COSA SAREBBE SUCCESSO NEL "CAMPO LARGO" E NEI GIORNALI D'AREA SE L’AVESSE DETTO SALVINI DI UNA BOLDRINI QUALSIASI. AVREMMO AVUTO PAGINATE SUL SESSISMO DEL BIFOLCO PADANO. MA IL SEGRETARIO DELLA CGIL È "UN COMPAGNO CHE SBAGLIA", E ALLORA VA DIFESO: “È SOLO UN EQUIVOCO” – NON CHE LA DESTRA DIFETTI DI IPOCRISIA: GIORGIA MELONI SI INDIGNA PER "CORTIGIANA" EPPURE E' LA MIGLIORE ALLEATA DI TRUMP, UNO CHE SI VANTAVA DI "AFFERRARE TUTTE LE DONNE PER LA FICA”

flavio cattaneo ignazio la russa giorgia meloni carlo calenda matteo salvini

DAGOREPORT - IL CONTESTO IN CUI È ESPLOSO LO SCONTRO-CON-SCAZZO TRA CARLO CALENDA, E L’AD DI ENEL, FLAVIO CATTANEO, HA COLPITO GLI HABITUÉ DEI PALAZZI ROMANI - IL DURO SCAMBIO NON È AVVENUTO IN UN TALK DE LA7, BENSÌ A UN GALLONATISSIMO CONVEGNO DI COLDIRETTI, LA FILO-GOVERNATIVA ASSOCIAZIONE CHE RAGGRUPPA 1,6 MILIONI DI IMPRENDITORI AGRICOLI (LA PRIMA USCITA PUBBLICA DI MELONI PREMIER FU A UN CONVEGNO COLDIRETTI) - L’INVITO AL CALENDA FURIOSO, DA MESI SMANIOSO DI ROMPERE LE OSSA A CATTANEO, È STATO “LETTO” NEI PALAZZI ROMANI COME UN SEGNO DI “DISTACCO” TRA LA STATISTA DELLA SGARBATELLA E L’AD DI ENEL, IL CUI MANDATO SCADE LA PROSSIMA PRIMAVERA DEL 2026 – E QUANDO IN UN SUCCESSIVO TWEET CALENDA COINVOLGE I GRAN MENTORI DELL'INARRESTABILE CARRIERA DI CATTANEO, LA RUSSA E SALVINI, SI ENTRA IN QUEL LUNGO E SOTTERRANEO CONFLITTO DI POTERE CHE FECE SBOTTARE ‘GNAZIO: “GIORGIA VUOLE CONTROLLARE TUTTO: PALAZZO CHIGI, IL SUO PARTITO, QUELLI DEGLI ALTRI, MA È IMPOSSIBILE’’ -  ORA IL DESTINO CINICO E BARO VUOLE CHE SUL CAPOCCIONE DI CATTANEO, OLTRE ALLA MANGANELLATA DI CALENDA, SIA ARRIVATO UNO SGRADITO OSPITE, UN NON IDENTIFICATO SPYWARE CHE L’HA SPIATO NOTTE E DÌ... - VIDEO - LA VIGNETTA ANTI-CALENDA DI "OSHO": "A PROPOSITO DE UTILI, VOLEMO PARLA' DELL'UTILITÀ DI AZIONE?"

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO