carmine gallo samuele calamucci vincenzo de marzio

LA BANDA DEI DOSSIER DI MILANO HA SCOPERCHIATO IL VASO DI PANDORA: QUANTI EX POLIZIOTTI O CARABINIERI SI SONO “PORTATI” VIA QUALCOSA? – VINCENZO DE MARZIO, L’EX CARABINIERE DEL ROS INDAGATO PER I RAPPORTI DELLA SUA SOCIETÀ DI INVESTIGAZIONE, “NEIS SPA”, CON CALAMUCCI E GALLO, QUANDO HA LASCIATO L’ARMA SI È PORTATO CON SÉ L’ARCHIVIO CON PIÙ DI 100MILA ATTI GIUDIZIARI E AMMINISTRATIVI E QUASI 53MILA DOSSIER ESTRAPOLATI DALLA BANCA DATI DEL MINISTERO DELL’INTERNO – LE INTERCETTAZIONI SUL PRESUNTO RICATTO ALLA MULTINAZIONALE “ESPRINET”: “HO PULITO UN AUDIO DEL PRESIDENTE CHE…”

 

VINCENZO DE MARZIO

Estratto dell’articolo di Luigi Ferrarella per il “Corriere della Sera”

 

«In tre anni 4 milioni di euro in nero. Adesso ho pulito un audio da mandargli, che c’è solo la voce di uno, non senti la voce dell’altro... ed è proprio del presidente che prende i soldi… Dire al giudice non mi conviene… Lo mandiamo a un giornale, audio e video… Se esce una cosa del genere, in Borsa crolla…»

 

Mancava soltanto questo, nell’inchiesta sul mondo ruotante attorno all’agenzia Equalize srl dell’allora presidente di Fondazione Fiera Milano, Enrico Pazzali: il segreto di tangente carpito chissà come e brandito come arma di potenziale ricatto.

 

marco malerba giuliano schiano giulio cornelli samuele calamucci massimiliano camponovo carmine gallo

Ma l’episodio, riportato in sintesi dalla richiesta del pm Francesco De Tommasi (non dall’ordinanza del gip Fabrizio Filice), nell’integralità del colloquio intercettato il 19 aprile 2023 tra l’ex carabiniere del Ros Vincenzo De Marzio e Samuele Calamucci (il miglior hacker dell’agenzia di Pazzali) trova un contesto più complesso: che lo rende interessante anche nel caso in cui se ne deduca più plausibile che a prendere soldi in nero fosse non un amministratore di Esprinet (la società di cui fa il nome De Marzio, colosso italiano della commercializzazione di prodotti elettronici di 400 marchi a 40.000 rivenditori clienti in Italia, Spagna e Portogallo con 800 milioni di spedizioni l’anno), ma T., il padrone (di cui qui non si farà il nome perché è morto un anno e mezzo fa e non può difendersi) di una piccola impresa di trasporti utilizzata da Esprinet per uno spicchio specifico delle proprie consegne, quelle urgenti nell’area di Milano.

 

[…] De Marzio è l’ex carabiniere del Ros che, transitato anche nei servizi per un anno, al momento di congedarsi (e aprire una agenzia privata di investigazioni) per la Procura si sarebbe portato l’archivio del reparto dell’Arma, con dentro i 52.811 dati estrapolati da accessi abusivi alla banca dati del ministero dell’Interno e i 108.805 atti giudiziari e documenti amministrativi indicati dal pm in una delle imputazioni comuni a Calamucci.

SAMUELE CALAMUCCI E VINCENZO DE MARZIO

 

Ed è proprio a Calamucci che il 19 aprile 2023 De Marzio spiega l’origine dei guai della propria società di investigazione «Neis spa» in liquidazione: e cioè «la minchiata» (un sacco di fatture false) fatta a suo dire da un collega  […] che sarebbe socio in tutt’altro settore di attività di De Marzio: una piccola flotta di furgoni fornita a più strutturati operatori della logistica (come T.), a loro volta ingaggiati da società committenti.

 

Lungo questa catena di subappalti è quindi difficile comprendere se De Marzio millanti o meno quando vanta che qualcuno dei suoi automezzi trasporti i materiali di concerti di musicisti, «c’abbiamo tutte le cose cantanti, adesso c’abbiamo Max Pezzali, Annalisa, Renga, Nek, Mister Rain, c’abbiamo un ragazzo che sta facendo il tour Branduardi…».

 

enrico pazzali

[…]  De Marzio aggiunge a Calamucci di essere venuto a conoscenza dal suo socio che costui retrocedeva in nero ogni mese molti soldi allo spedizioniere T. perché T. diceva che, «se volete lavorare, mi dovete dare ogni mese in nero 100.000 euro», a suo dire da destinare ai vertici della committente Esprinet una volta trattenuto per se stesso il 5%. Allora — racconta De Marzio — quando davo i soldi a T. l’ho filmato e registrato… e quindi c’ho degli audio e delle foto mentre lui ritira i soldi per quelli di Esprinet».

 

De Marzio lamenta che la propria società sia finita in crisi per colpa delle fatture false fatte dal socio, alle quali si è interessata la Guardia di Finanza ma che (dice) venivano fatte appunto per dare il denaro in nero preteso da T.

 

Costui muore all’inizio del 2023, i parenti cercano di proseguire l’attività della società, ma Esprinet chiude la commessa, e De Marzio si inalbera: «Io c’ho tutte queste prove… mi son girate le scatole e ho fatto una bella letterina anonima al presidente e al vice presidente… gli ho mandato alcune foto, loro adesso sono spaventatissimi…».

 

carmine gallo

[…]  Interpellata dal Corriere , Esprinet risponde di nulla sapere di queste vicende, conferma che l’azienda di T. era un fornitore ed è stata tagliata poco dopo la sua morte, afferma che i propri dirigenti non hanno mai ricevuto lettere anonime su questo tema, spiega che l’intero budget in Italia dei servizi di trasporto affidati quasi interamente a grossi operatori come Dhl o Brt ammonta a soli 9 milioni di euro, sui quali dunque margini di profitto del 3% renderebbero diseconomico pagare tangenti private di 100.000 al mese per assicurarsi appena un piccolo spicchio di consegne nell’area milanese. Ma una cosa dentro Esprinet ricordano: che T. amava vantare di avere »tanti amici carabinieri».

Enrico Pazzali

ENZO DE MARZIO - SAMUELE CALAMUCCI - UOMINI DELL INTELLIGENCE ISRAELIANAgiulio cornelliGABRIELE EDMONDO PEGORARO

Ultimi Dagoreport

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…