covid nelle scuole

BASTA CON LE LAGNE SULLE SCUOLE CHIUSE - TOTI: "NON POSSONO RIMANERE APERTE A DISPETTO DI TUTTO. POTENZIALMENTE SONO UN GIGANTESCO VOLANO DI CONTAGIO" - PAOLA SALOMONI, ASSESSORA REGIONALE ALLA SCUOLA DELL'EMILIA ROMAGNA: "È NELLE SCUOLE CHE AVVIENE IL CONTAGIO. IL CAMBIAMENTO C'È STATO GIÀ A GENNAIO, E SI È VERIFICATO NEGLI ISTITUTI RIMASTI APERTI: I FOCOLAI SI TROVANO LÌ, SI TRATTA DI UNA SCELTA SANITARIA"

1 - TOTI: «BASTA IDEOLOGIE SUGLI STUDENTI SE I CASI AUMENTANO GIUSTO LASCIARLI A CASA»

Cesare Zapperi per il "Corriere della Sera"

 

varianti covid tra i minori

«Sulla scuola il governo Draghi per il momento ha fatto il cambio di passo più visibile». Il presidente della Liguria Giovanni Toti è soddisfatto per i risultati del vertice della cabina di regia tra governo e gli enti locali in vista del varo del Dpcm con le nuove misure per fronteggiare l' epidemia da Covid.

 

Dove ha colto la differenza?

«Secondo l' allora ministra Azzolina e le precedenti valutazioni del Comitato tecnico scientifico pareva che la scuola fosse una bolla del tutto irrilevante ai fini della diffusione del contagio mentre invece è un mondo che mobilita studenti, insegnanti, operatori vari e settore dei trasporti, aumentando le possibilità di diffusione del virus. La scuola è potenzialmente un gigantesco volano di contagio, non dimentichiamolo mai».

 

È cambiato l' approccio culturale, insomma?

le varianti circolano a scuola

«Senz' altro. Ora il Cts ci ha dato parametri precisi (250 contagiati ogni 100 mila abitanti) e responsabilizza le Regioni. A certe condizioni, quindi, ora è possibile chiudere le scuole senza lasciar correre il virus solo per tenere fede a un' idea elitaria dell' istruzione e della cultura».

 

Per essere più chiari, lei non condivide l' opinione di chi dice che le scuole devono rimanere sempre aperte?

«Proprio così. Non sono abituato a gestire con pregiudizi culturali attività e mondi diversi a seconda di come mi piacerebbe. Le scuole, quindi, non possono rimanere aperte a dispetto di tutto. Laddove ci sono condizioni critiche si interviene anche se non fa piacere».

 

Eppure, presidente, è sempre stato tra i più favorevoli a far convivere le attività economiche con la pandemia.

«Ho sempre spinto per riaprire ciò che era possibile in condizioni di sicurezza. Veniamo da un anno pesantissimo economicamente e socialmente. Il Paese è al limite della sopportazione. Non possiamo affrontare la situazione con un approccio ideologico».

 

focolai nelle scuole

A chi dice «chiudiamo tutto ma non le scuole», cosa risponde?

«Non sono per nulla d' accordo. Il parametro che ci ha dato il Cts ci aiuta».

 

Perché?

«Mi convince perché è lo stesso indicato dalla cabina di regia della mia Regione composta da figure molto qualificate. Quel parametro ci ha spinto a prendere provvedimenti restrittivi a Ventimiglia e Sanremo. E la chiusura lì ha dato risultati. Tant' è che ho preso un ulteriore provvedimento su Sanremo, nonostante il Festival, per evitare che la situazione diventi pericolosa».

 

a scuola con la mascherina

Tornando alle scuole, l' abbassamento dell' età media dei contagiati è un altro campanello d' allarme.

«Senza dubbio. Finora è parso che sulla scuola si consumasse una battaglia ideologica tra chi ama la cultura e chi è bifolco e pensa solo all' economia. È evidente che non è così. Bisogna essere concreti. E agire con provvedimenti mirati e rigorosi».

 

Come giudica i primi passi del governo Draghi?

«Sulla scuola c'è stata un' inversione culturale mentre sui vaccini è stata cambiata la cabina di regia (ma ora devono arrivare i risultati). Resta lo strumento del Dpcm che non condividiamo in continuità con il passato. Su questo mi aspetto nel prossimo mese una svolta».

 

GLI STUDENTI CHIEDONO LA RIAPERTURA DELLE SCUOLE

2 - PAOLA SALOMONI L'ASSESSORA ALLA SCUOLA DELL'EMILIA-ROMAGNA: CASI AUMENTATI DEL 70% - "BOOM DI CONTAGI, COSTRETTI A CHIUDERE TROPPI FOCOLAI TRA ELEMENTARI E MEDIE"

Franco Giubilei per "la Stampa"

 

Il boom dei contagi nelle scuole dell' Emilia-Romagna, un 70% in più che fa di febbraio il mese più nero con oltre 6mila positivi tra alunni, docenti e altro personale, fa della situazione emiliana un' emergenza vera su cui Regione e Ufficio scolastico cercano di contrattaccare, consci che il lockdown è una scelta obbligata visto che nelle ultime due settimane, fra gli studenti sopra i sei anni, l' incidenza ha superato i 350 casi ogni 100mila persone.

come ripartono le scuole nell era del coronavirus 4

 

Paola Salomoni, assessora regionale alla Scuola, all' università e alla ricerca, la scuola sta pagando una volta ancora, in questa crisi, il prezzo più alto?

«Non è questione di pagare, è nelle scuole che avviene il contagio, di qui la decisione di chiudere tutto, dalle elementari in su. Il cambiamento c' è stato già a gennaio, e si è verificato nelle scuole rimaste aperte, elementari e medie. I focolai si trovano lì, si tratta di una scelta sanitaria».

 

La Regione ha pensato a interventi di sostegno per i ragazzi che hanno subito e continuano a subire la chiusura delle scuole?

«Con la didattica a distanza c' è stata perdita di socialità, lavoriamo con l' Ufficio scolastico regionale, con i territori e gli enti locali (l' ex Provveditorato, ndr) su attività da portare avanti a fine anno scolastico. Avevamo sospeso la progettazione quando il premier Draghi ha detto che l' anno scolastico sarebbe stato prolungato, ma poi col ministero si è capito che si andrà ad attività organizzate con le scuole, attualmente in via di elaborazione, che vadano a ristoro della socialità perduta: attività di conoscenza culturale e formative che sono andate perse a causa della pandemia».

i banchi singoli con le rotelle

 

Vuol dire che si è perso tempo?

«Siamo rimasti fermi per un mese perché il governo aveva deciso, secondo informazioni non ufficiali che sono circolate, di prolungare l' anno scolastico di tre settimane. Ora finalmente ci sono coordinate chiare, indicazioni a predisporre le attività estive di cui parlavo prima ma che non allunghino le attività scolastiche tout court».

 

Avete pensato a iniziative a sostegno degli studenti più deboli?

«Dobbiamo individuare le criticità, come quelle dei ragazzi che non riescono a collegarsi da casa per la didattica a distanza, per scongiurare le situazioni di marginalità che potrebbero crearsi. Quanto alle difficoltà di bambini e adolescenti, ci sono presidi socio-sanitari con cui ci stiamo adoperando attraverso il Piano adolescenza della Regione. C' è un finanziamento specifico, parte di un piano triennale che prevede la collaborazione coi territori e l' intervento dei servizi sociali dei comuni».

PROVE DI DISTANZIAMENTO A SCUOLA IN VISTA DELLA RIAPERTURA

 

Ci sono altri interventi in favore delle famiglie?

«La Regione sta ragionando con il governo su bonus babysitter e congedi parentali. Si tratta di manovre governative, ma essendo il territorio con zone arancio-scuro e rosse più estese abbiamo sollecitato questi interventi, perché la didattica a distanza impatta fortemente sull' organizzazione familiare, in particolare sulle madri».

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"