UN BEL CETRIOLO PER ZINGARETTI! GRATTACIELO D'ORO DELLA PROVINCIA? “FU UNA TRUFFA” – DOPO QUELLA DEI CORTE DEI CONTI, SI CHIUDE L’INCHIESTA DELLA PROCURA SULL'ACQUISTO (VOLUTO DA ZINGARETTI) DEL PALAZZO CHE SAREBBE DOVUTO SERVIRE COME SEDE UNICA DELLA PROVINCIA, COSTRUITO SUI TERRENI DI LUCA PARNASI - LA TORRE, INAGIBILE, CEDUTA A 263 MILIONI. RISCHIO PROCESSO PER 13 TRA TECNICI E MANAGER. PER I PM LA PROVINCIA GUIDATA ALLORA DA ZINGARETTI È PARTE OFFESA, PER LA CORTE DEI CONTI FU PROTAGONISTA DI QUELLA TRATTATIVA FALLIMENTARE...

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Maria Elena Vincenzi per "la Repubblica"

 

ZINGARETTI GRATTACIELO ZINGARETTI GRATTACIELO

Dopo la magistratura contabile, quella penale. La procura di Roma ha chiuso l' inchiesta sul palazzo della Provincia di via Ribotta, all' Eur. Un grattacielo da 32 piani realizzato dalla Europarco di Luca Parnasi, il costruttore arrestato per corruzione, che è stato venduto nel 2012 alla Città Metropolitana. Una vicenda che per i magistrati di piazzale Clodio ha una sola definizione: truffa.

 

I pubblici ministeri Rosalia Affinito e Laura Condemi hanno notificato a 13 indagati l' avviso di conclusione indagini: tra le persone accusate ci sono Stefano Carta, ancora oggi dirigente del Dipartimento Risorse Strumentali della Città Metropolitana e il capo dell' avvocatura Massimiliano Sieni. Poi i dirigenti di alcune importanti banche: Bnp Paribas Reim Srg, Banca Imi e Unicredit che avrebbero partecipato a una beffa in cui, secondo loro, la Provincia è parte offesa.

TORRE PARNASI - PALAZZO DELLA PROVINCIA DI ROMA TORRE PARNASI - PALAZZO DELLA PROVINCIA DI ROMA

 

La storia inizia nel 2007 quando la Provincia si mette a cercare una sede unica per tutti i suoi uffici.

Nel 2009, il presidente è Nicola Zingaretti, si decide di comprare, mediante locazione con opzione d' acquisto, una delle due torri di Parnasi all' Eur, per farlo viene creato un fondo ad hoc e vengono messi in vendita alcuni immobili prestigiosi in giro per la città, tra cui le caserme dei carabinieri di piazza del Popolo e piazza San Lorenzo in Lucina. Nonostante una perizia dei Vigili del fuoco dichiari l' immobile inagibile, la Provincia lo vuole comunque e a un prezzo non certo d' occasione: 263 milioni di euro.

 

LUCA PARNASI LUCA PARNASI

L' affare, secondo i magistrati, si basa su «artifizi e raggiri» ai danni dell' istituzione. Che partono con una falsa perizia in cui si attesta che i lavori sono finiti, ma così non è.

Non c' è solo questo: le pm contestano anche una serie di "inganni" alla Provincia che viene tenuta all' oscuro, secondo l' accusa, di tutta una serie di stipule e contratti con conseguenti modifiche delle condizioni contrattuali.

 

nicola zingaretti al quirinale nicola zingaretti al quirinale

Che, ovviamente, si fanno sempre più svantaggiose per l' amministrazione. Per tutti questi motivi si arriva, il 28 dicembre del 2012 alla « stipula di un contratto di finanziamento contenente clausole estremamente onerose per il Fondo finanziato e conseguentemente vantaggiose per la banca finanziatrice » , si legge nei capi di imputazione.

 

Per questo ora i banchieri che hanno organizzato questo " affare" rischiano il processo.

zingaretti zingaretti

Quello che resta da chiarire è per quale motivo le due inchieste, quella contabile e quella penale siano arrivate a conclusioni opposte. Per i pm di piazzale Clodio la Provincia è solo parte offesa, mentre per la Corte dei Conti fu protagonista di quella trattativa fallimentare. Viale Mazzini a luglio aveva chiuso le indagini ipotizzando un danno erariale da 89 milioni di euro di cui devono rispondere 37 persone. Tra queste molti politici tra cui anche Zingaretti e Virginia Raggi, colpevole di avere rinnovato quell' affare.

raggi raggi

 

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