camilla parker carlo

SU-CAMILLA, POTEVA ANDARE PEGGIO – L’EX SIGNORA PARKER BOWLES DA AMANTE REIETTA E DETESTATA SI RITROVERÀ ACCANTO A CARLO IN VESTE DI REGINA CONSORTE. UNA MOSSA VOLUTA PROPRIO DA ELISABETTA CHE, CON PERSPICACIA, HA CAPITO CHE VOLENTE O NOLENTE AVREBBE DOVUTO LASCIARE NELLE MANI DEL FIGLIO PESCIONE E DELLA MOGLIE IL SUO REGNO. E PER AMARE LUI, I SUDDITI DOVEVANO IMPARARE A ODIARE MENO IL “ROTTWEILER” CHE HA ROVINATO LA VITA DI DIANA… - VIDEO

 

Paola De Carolis per il “Corriere della Sera”

 

la regina elisabetta carlo e camilla

Se Camilla potrà prendere posto accanto a Sua Maestà Carlo III nella certezza che sarà accettata dal Paese, il merito è di Elisabetta. Che, con l'accortezza e la perspicacia cui nel suo lungo regno ci ha abituati, aveva rivolto un appello ai sudditi in occasione dei suoi 70 anni sul trono. Era suo «sincero desiderio», disse, che alla moglie del figlio primogenito fosse accordato il titolo di regina consorte, Queen Consort, come la regina madre e come un giorno probabilmente Kate.

 

La trasformazione dell'ex signora Parker Bowles è tra i capitoli più chiacchierati della storia dei Windsor, ma lontano dal gossip e dalle maldicenze è anche la dimostrazione della profondità, della forza e della durabilità di un legame al quale Carlo, oggi re, non ha mai voluto rinunciare. Per Diana, era stata la causa di infinita infelicità: prima ancora del matrimonio la principessa si era accorta che la relazione tra Carlo e la sua amata non si era conclusa, nonostante il matrimonio di lei e l'opposizione della famiglia di lui («quella donna orribile», diceva di Camilla la regina madre).

lady diana camilla parker bowles

 

Diana aveva trovato i regali che i due si erano scambiati, li aveva sentiti sussurrare al telefono. Aveva meditato di cancellare le nozze (la sorella, è noto, le disse che non sarebbe stato possibile: «il tuo viso è già sugli strofinacci per la cucina») e, dopo il matrimonio, aveva sopportato la complicità con la quale Carlo e Camilla, la «rottweiler», si scambiavano impressioni su situazioni, eventi e letture nonché i loro t ête-à-tête , lei che con Carlo aveva poco in comune. Quando Diana aveva chiesto l'intervento della regina e del principe Filippo, Carlo aveva risposto con una frase poi ripetuta varie volte negli anni: Camilla era parte «non negoziabile» della sua vita.

carlo camilla

 

Che sia oggi al suo fianco è una vittoria che in passato era sembrata impossibile. Ancora ai tempi del matrimonio, nell'aprile 2005, l'unione tra Carlo e Camilla non era ben vista dalla maggioranza dei sudditi. Elisabetta aveva acconsentito solo perché Carlo era stato inamovibile. La regina aveva negato la sua presenza, chiedendo anche che la cerimonia fosse privata e per pochi intimi. Quattro mesi prima aveva vietato alla coppia di sedersi insieme ai funerali del marito della principessa Alexandra. Era stato escluso, anche da palazzo, che la duchessa potesse ereditare il titolo di regina o qualsiasi ruolo ufficiale.

 

Oggi è regina consorte e l'«Operation PB» , operazione Parker Bowles, messa a punto da Carlo subito dopo il divorzio da Diana, ha raggiunto l'obiettivo desiderato.

La regina Elisabetta con il principe Carlo e Camilla

Con un lavoro certosino, diretto inizialmente da Mark Bolland, ex direttore dell'ente di autoregolamentazione della stampa, Carlo aveva gestito la riabilitazione della sua amata.

Assieme a vari esperti di comunicazione, aveva studiato una campagna precisa e ben articolata.

 

La morte di Diana, nel 1997, e la ritrovata devozione del paese per la principessa dei cuori, ne aveva ritardato alcune tappe, ma solo temporaneamente, così che dalle prime foto dei due insieme a Highgrove si era arrivati alla prima comparsa pubblica al Ritz, nel 1999, agli incontri con William e Harry, figli di Carlo, alle vacanze insieme, infine al matrimonio e all'accettazione da parte di Filippo ed Elisabetta. Piccoli passi senza mai perdere di vista il traguardo.

principe carlo e camilla

 

La donna che, con un divorzio alle spalle, era un tempo sembrata l'erede di Wallis Simpson, destinata forse addirittura a far perdere a Carlo il ruolo per il quale si prepara da una vita, oggi è al centro dei Windsor, braccio destro, sostegno e roccia del re.

il duca e la duchessa di cambridge e il principe carlo e camillaprincipe carlo e camillala regina elisabetta, camilla e carlopeter, autumn phillips carlo elisabetta e camilla carlo e camillacamilla carlo e dianacamilla e carlo il principe carlo e camilla al queen's speechCamilla con CarloCarlo e CamillaCarlo e Camillaprincipe carlo e camillail principe william, kate middleton, camilla e carloi cambridge il principe carlo e camilla camilla e carlo al funerale del principe filippo copiacamilla parker bowles, il principe carlo e ben elliotcamilla e carlo cop26LE NOZZE TRA CARLO E CAMILLA - 9 APRILE 2005

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)