CASTITÀ? MA PER CARITÀ! - SU UNA APP DI INCONTRI GAY SONO APPARSI I SELFIE HOT DI DUE SACERDOTI BERGAMASCHI: UNA DELLE IMMAGINI È STATA SCATTATA DIRETTAMENTE DALLA SACRESTIA DELLA CHIESA DI CUI IL PRETE È PARROCO! – LA DIOCESI AL MOMENTO TACE, MA LE FOTO STANNO SCATENANDO I FEDELI (SOPRATTUTTO I GENITORI), CHE SI CHIEDONO: “MA COME. IL PAPA HA RIMOSSO UN VESCOVO PER UN VIDEO HOT IN BRASILE E IL VESCOVO FA FINTA DI NIENTE?”

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1 - SELFIE DEL PARROCO NUDO IN SACRESTIA, LUI: “È UN FOTOMONTAGGIO”; SCOPPIA IL CASO

selfie prete bergamasco su app per incontri gay selfie prete bergamasco su app per incontri gay

Da www.bergamonews.it

 

Quelle foto hanno fatto sobbalzare più di un genitore. E il passaparola ha fatto ormai scoppiare il “caso” giunto anche ai vertici della Curia. Su una app di incontri omosessuali circolano i selfie di due sacerdoti bergamaschi come mamma li ha fatti. Di più, in pose erotiche.

 

Per uno in particolare si tratta di una foto scattata nella sacrestia della chiesa di cui è parroco. Una persona a cui è giunta l’immagine si è recata alla polizia postale che non si è potuta far carico della denuncia in quanto non sembra esserci alcun reato nell’invio di un’immagine sconcia a un adulto.

 

Non è reato, ma intanto ci sono famiglie intere in allarme nei paesi dei due sacerdoti: a loro sono affidati i bambini per il catechismo o l’oratorio. È per questo che alcuni genitori hanno già protestato e hanno portato le foto in Curia.

 

Il cancelliere della Curia Gianluca Marchetti ha subito convocato il parroco del selfie in sacrestia che ha parlato di un fotomontaggio e si è rivolto a un avvocato per tutelarsi. Ora lo scatto è al vaglio di esperti per le opportune verifiche. Intanto c’è chi, tra le famiglie dei bambini che frequentano l’oratorio, sta preparando una lettera-denuncia da consegnare al vescovo Francesco Beschi.

 

francesco beschi (vescovo di bergamo) con papa francesco francesco beschi (vescovo di bergamo) con papa francesco

2 - IL VESCOVO DI BERGAMO SEMBRA IGNORARE LO SCANDALO DEL PORNO PRETE GAY

Da www.osservatoremeneghino.info

 

Il vescovo di Bergamo sembra ignorare lo scandalo del porno prete gay. In questi giorni i bergamaschi sono sempre più stupiti perché nonostante lo scandalo scoppiato sul porno prete Francesco Beschi non ha preso provvedimenti come invece fa Papa Francesco: “Ma come: il Papa ha rimosso un vescovo per un video hot in Brasile – ci scrive un lettore – e il vescovo non rimuove questa persona?”.

selfie prete bergamasco su app per incontri gay 2 selfie prete bergamasco su app per incontri gay 2

 

Perché il religioso è nell’occhio del ciclone per uno scatto porno inviato in chat porno riservate al mondo omosessuale. Per una serie di coincidenze una foto in particolare ha causato una reazione molto arrabbiata da parte della cittadinanza, quella che è stata scattata infatti in sacrestia. Dunque negli stessi luoghi frequentati dai chierichetti e altri fedeli.

 

Inoltre il Concilio di Trento impone una certa castità a chi decide di vestire l’abito, e nessuno obbliga nessuno a farsi prete. Se dunque uno preferisse uno stile più libertino, potrebbe lasciare l’abito e dedicarsi ad altro, suggeriscono gli stessi cattolici bergamaschi. Uno di loro ha scritto anche al vescovo per chiedere conto dell’inerzia nei confronti del religioso.

 

francesco beschi vescovo di bergamo francesco beschi vescovo di bergamo

Ma la Curia sembra aver deciso di schierarsi a quadrato intorno al porno prete: lui si è difeso dicendo che è tutta una montatura, anzi un fotomontaggio. Dunque

 

qualcuno sarebbe entrato in sacrestia per scattare una foto nudo e poi montarci la testa del prete rubata da qualche altro scatto pubblico. Tutto può essere, visto che è una chiesa e non una caserma, ma è una versione che non ha convinto molti per il momento.

 

L’avvocato a cui si è rivolto però insiste e a già annunciato di aver ingaggiato un esperto che sta studiando il computer del parroco. Sembra dunque possibile che un domani tutta la colpa venga scaricata su un “hacker” che entrando del computer del religioso avrebbe poi creato il fotomontaggio.

 

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Una linea di difesa che però potrebbe esporre il religioso a due domande: 1. se ha preso qualche virus il pc, che siti ha visitato per “contagiarsi” 2. se ha preso un virus o subito un attacco informatico, lui rispettava le leggi sulla tutela dei dati? Perché essendo parroco ha anche in carico una marea di dati personali sui suoi parrocchiani. E per ogni errore rischia di dover sborsare ricchi risarcimenti.

 

Se tutto si risolverà in una bolla di sapone perché il prete dimostrerà di non essere un gay in caccia di avventure nelle chat porno, comunque Bergamo ha appena subito l’ennesimo choc: dopo i morti da Covid, c’è stata la maldestra gestione del fascicolo Unesco che mette a rischio la città di un fallimento internazionale. Ora pure lo scandalo con i porno preti.

francesco beschi vescovo di bergamo francesco beschi vescovo di bergamo

 

La città sta subendo troppo e forse Beschi dovrebbe prendere atto che la questione sessuale ha portato alle dimissioni di Ratzinger, dunque potrebbe avere lo stesso effetto anche su di lui e la Curia. E soprattutto su una Bergamo già ferita e in difficoltà per i morti e la propria reputazione internazionale. Il diritto alla presunzione di innocenza è sacro, ma pure il rapporto tra fedeli e pastori. Senza fiducia, si rischia una rottura molto difficile da ricomporre in futuro.

 

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