CHE BOTTA PER I BTP - CIMBRI (UNIPOL): ''LE REGOLE EUROPEE CI COSTRINGONO A RIDURRE GLI INVESTIMENTI IN TITOLI DI STATO ITALIANI, PRIVILEGIANDO QUELLI DI ALTRI PAESI, PER RIDURRE LA VOLATILITÀ DELLA SOLVENCY. NON POSSIAMO FARE DIVERSAMENTE PERCHÉ IL NOSTRO MANDATO È AMMINISTRARE AL MEGLIO I SOLDI DEGLI ASSICURATI E DEGLI AZIONISTI'' - MA L'AD CRITICA ANCHE IL CONGELAMENTO DEI DIVIDENDI IMPOSTO DALLA BCE: ''UNA RACCOMANDAZIONE SBAGLIATA''

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R. Amo. per ''Il Messaggero''

 

carlo cimbri carlo cimbri

«Con mio grande rammarico Unipol dovrà ridurre gli investimenti in titoli di Stato italiani, privilegiando quelli di altri Paesi, per ridurre la volatilità della Solvency: non possiamo fare diversamente perché il nostro mandato è amministrare al meglio i soldi degli assicurati e degli azionisti».

 

È colpa dell' effetto dei mercati sulla solvency, l' indice di solidità patrimoniale delle compagnie assicurative, ha spiegato ieri il numero uno del gruppo Unipol, Carlo Cimbri, nel corso della conference call con gli analisti. E ancora: «Oggi abbiamo il 55% circa del portafoglio obbligazionario investito in titoli italiani, abbiamo avuto anche di più in passato, ma questa quota andrà a ridursi abbastanza rapidamente al 40%». Dunque, ha aggiunto: «Mi chiedo se non sia più utile cercare di canalizzare il risparmio degli italiani verso gli investimenti nei titoli del nostro Paese piuttosto che obbligarli nei fatti a fare investimenti in titoli di altri Paesi».

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Questo vale specialmente in presenza di «un Paese già fortemente indebitato che andrà ad indebitarsi ulteriormente», ha continuato Cimbri mostrando, evidentemente, tutti i sui dubbi sulle modalità di calcolo del solvency ratio. Ma non si ferma qui la requisitoria di Cimbri contro la rigidità delle regole delle autorità di vigilanza Ue. Anche il congelamento temporaneo dei dividendi, indicato dalla Bce, è finito nel mirino del banchiere-assicuratore.

 

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E tuttavia, pur considerando «sbagliata» la raccomandazione, Unipol non metterà «mai in difficoltà il regolatore italiano nei confronti di quello europeo procedendo in modo contrario». I soci però possono stare tranquilli: la cedola 2019 verrà pagata appena il regolatore lo consentirà.

 

IL PORTAFOGLIO Quanto all' assetto del portafoglio, Cimbri ha corretto una posizione assunta in precedenza. «Tempo fa - ha spiegato - avevamo indicato all' 80% la partecipazione ottimale in UnipolSai, poi abbiamo constatato che il valore del titolo era sottovalutato e quindi abbiamo incrementato la nostra partecipazione che oggi è di circa l' 85%».

 

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Ma sia chiaro: «Non ci siamo posti alcun limite sul livello, per noi UnipolSai è il miglior investimento possibile perché ne conosciamo le potenzialità e le capacità di reddito prospettico», ha precisato. E ancora: «Non abbiamo una strategia di lungo termine. È una valutazione che facciamo in rapporto alle condizioni di mercato, se vediamo opportunità non esitiamo a coglierle».

 

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Infine, il capitolo Opas su Ubi Banca. secondo Cimbri, l' acquisizione della attività bancassicurative delle filiali che Intesa Sanpaolo cederà a Bper porterà nel gruppo «un volume tra 1,5 e 2 miliardi» di premi vita annui e «riserve tra 8 e 9 miliardi». Intanto il gruppo assicurativo ha chiuso il semestre con un utile di 617 milioni, il 75% in più del 2019, una volta depurato dagli effetti positivi ma puramente contabili - pari a 421 milioni - del consolidamento di Bper.

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A dare smalto ai conti (i profitti UnipolSai sono saliti del 32,7%) ha contribuito il calo dei sinistri e della richiesta di prestazioni sanitarie durante il lockdown. Così il calo dei premi (-16,4% a 6,1 miliardi) è neutralizzato dal crollo del combined ratio (rapporto tra costi generali e risarcimenti dei sinistri da un lato e premi incassati dall' altro), ridotto dal 94,6% all' 82%, con impulso alla redditività.

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