giuliano cazzola

CHE CAZZOLA DICI? - LA QUARANTENA DEVE AVER MESSO ALLE CORDE L’EX DEPUTATO PDL CHE SI SFOGA CONTRO TUTTO - DALLA DIFESA IRRAGIONEVOLE DI CHI VA A COMPRARE IL PANE TUTTI I GIORNI (INTASANDO LE CODE AL SUPERMERCATO, GIÀ INAVVICINABILI) ALL’INSOFFERENZA PER LE MASCHERINE FINO A QUELLA PER I VIROLOGI IN TV: “PARLANO DEL COVID-19 COME SE FOSSE UN LORO CUGINO MA LE UNICHE INDICAZIONI TERAPEUTICHE CHE SANNO INDICARE CONSISTONO NEGLI ARRESTI DOMICILIARI E NEL PRATICARE LE ABITUDINI DI PONZIO PILATO”

Giuliano Cazzola per “il Riformista”

 

cazzola

L’aspetto più stupefacente della crisi da virus è la manipolazione dell’opinione pubblica che, per paura del mostro sconosciuto, ha accettato supinamente di cambiare vita, abitudini, prospettive professionali e comportamenti affettivi; che ha messo a rischio il proprio futuro per salvare un presente privo di speranza.

 

Le direttive impartite dalle autorita sono diventate un dogma, al punto di promuovere una sorta di ‘’vigilanza civica’’ nei confronti di chi non vi si attiene scrupolosamente e – diciamolo pure - un po’ stupidamente. Ci sono regole che non sono previste in nessuna legge, circolare o direttiva, ma che sono entrate a far parte di una sorta di etica pubblica.

 

PALERMO - UN DIPENDENTE DI UN SUPERMERCATO SI SFOGA CONTRO CLIENTI IRRESPONSABILI

1) La spesa al supermercato. Sarebbe buona norma – assicurano gli ‘’educatori’’ - farla una volta la settimana. Acquistare pane fresco tutti i giorni non rientra nei canoni di una spesa intelligente ma e un gesto di egoismo (come e stato detto in tv) che mette in pericolo gli altri. Per entrare nei supermercati e nei negozi aperti si fa la fila, in posizione distanziata; puoi passare (c’e un commesso Caronte sull’ingresso) solo quando e uscito un altro.

 

A Bologna, la mia citta, ci sono i portici, con le colonne a distanza di sicurezza, l’una dall’altra. In questi casi, gli avventori somigliano a un plotone di Marines che da l’assalto a un avamposto giapponese. Appena uno lascia la posizione dietro la sua colonna ed entra nel negozio, gli altri avanzano tutti di un posto stando rigorosamente al riparo.

PALERMO - UN DIPENDENTE DI UN SUPERMERCATO SI SFOGA CONTRO CLIENTI IRRESPONSABILI

 

2) La circolazione. C’e qualcosa di piu stupido che considerare pericolosa per la salute pubblica una passeggiata in solitudine e con tanto di mascherina? Il ministro degli Interni Luciana Lamorgese, che aveva concesso – in vista della primavera incipiente – un’ora d’aria ai bambini (stanno chiusi in casa da 40 giorni), ha rischiato di essere accusata di una nuova ‘’strage degli innocenti’’. C’e poi l’obbligo dell’autocertificazione. A parte il fatto che anche nei regimi dittatoriali piu feroci non risulta esservi mai stato un sistema di coprifuoco tanto puntiglioso, sono stati predisposti e resi operativi almeno quattro diversi moduli da scaricare dal sito del Viminale, nel presupposto che tutti abbiano un computer e la stampante (per fortuna hanno provveduto a riprodurli i quotidiani locali). Ma dovendo giustificare ogni movimento, non basta compilare un solo modulo, se ne dovrebbe usare uno apposito per ogni occasione.

 

meme su giuliano cazzola 1

3) Gli strumenti di protezione. La vicenda delle mascherine evoca la trama di un film horror con un filone umoristico (tipo Frankenstein Junior di Mel Brooks). Le cronache sullo stato dell’epidemia ci informano con dovizia di particolari, tanto a livello nazionale quanto locale, delle iniziative in corso per procurarsi quell’esile tutore diventato indispensabile, salvo riproporre le smentite il giorno seguente. Da altri Paesi sono pervenute tonnellate di mascherine, le grandi imprese di moda hanno convertito i cicli di produzione per metterne a disposizione della comunita (chissa se ogni atelier avra uno stile particolare da presentare in defile con modelle rigorosamente in scafandro?). Hanno intrapreso lo stesso sforzo numerose imprese dell’abbigliamento (mentre le fabbriche metalmeccaniche si ingegnano a trasformare gli impianti per produrre respiratori).

 

Ma, al dunque, non siamo ancora in grado di sopperire al fabbisogno non solo della cittadinanza (che ricorre all’arte di arrangiarsi) ma degli operatori sanitari a cui non servono mascherine purchessia, ma oggetti specifici da usare nelle varie fasi della terapia. Capita cosi che vi siano forniture arrivate da chissa dove che non rispondono ai canoni richiesti. Poi intervengono le certificazioni delle istituzioni competenti ai vari livelli, dall’Oms al medico di base.

GIORGIA MELONI E I DEPUTATI DI FRATELLI D'ITALIA CON MASCHERINA TRICOLORE

 

Nessuno mette in dubbio che i prodotti destinati alla salvaguardia dell’integrita delle persone (soprattutto se dislocati in prima linea come il personale medico e paramedico) debbono corrispondere a precisi criteri sottoposti ad autorizzazione. Bisognerebbe, pero, snellire i riti burocratici, aggirare le procedure, sottrarsi alla tirannia dei centri di costo (come la Consip) e decentrare gli acquisti sulla base di una modellistica il piu possibile uniforme lungo tutta la Penisola.

 

Come se non bastasse e scoppiata una vera e propria batracomiomachia tra il governo, la Regione Lombardia e la Protezione civile sull’uso delle mascherine da passeggio. Un tema che nei giorni scorsi e stato oggetto di ore di chiacchiere inutili in tutti i talk show.

 

4) La comunicazione. Sono 40 giorni (se non abbiamo perso il conto) che le piu importanti reti televisive nazionali (e quasi tutte quelle locali) cominciano al mattino per finire in seconda serata a parlare di Covid-19, sviscerando ogni possibile filone nuovo emerso in giornata: la pandemia e in calo o in crescita? Bastano i provvedimenti del governo a fronteggiare la crisi? Persino la pubblicita commerciale si e adeguata alla lotta contro il virus.

mascherine

 

A dire il vero, il governo ha fatto e fa quello che puo, tanto che le opposizioni (con l’eccezione dell’ex Cav) sono costrette ad arrampicarsi sugli specchi per criticare le misure adottate. Ci aiuta ad affrontare questo grave momento il pensiero che l’Onnipotente non si e dimenticato di noi. Non fidandosi del nostro libero arbitrio (ormai smarrito e confuso da tempo) il Signore ha provveduto, nell’agosto scorso, a confondere la mente di Matteo Salvini inducendolo, con l’aiuto di qualche mojito di troppo, a mettersi in quarantena politica, a tempo indeterminato, da solo. Sarebbe stato un bel guaio dover fare i conti anche con un’infezione sovranpopulista; e con un paziente zero stanziato al Viminale o, addirittura, a Palazzo Chigi.

 

ROBERTO BURIONI

5) La dittatura della competenza. La parola e tornata agli scienziati, soprattutto se virologi insigni. La linea e orientata sul tragico andante. Se qualche medico si azzarda a usare toni meno drammatici, viene minacciato e invitato a tacere per non assumersi la responsabilita di indurre le persone ad abbassare la guardia. Roberto Burioni zittisce Maria Rita Gismondo, mentre Ilaria Capua usa prudenti giri di parole per timore, forse, di incappare in altri guai giudiziari, se non si allinea con la dottrina dominante.

 

fabio fazio roberto burioni

Ma la cosa piu singolare e che gli scienziati, saltando da un talk show ad un altro, esprimono posizioni diverse. Se sono onesti “sanno di non sapere”. Eppure parlano del Covid-19 come se fosse un loro cugino di cui raccontano morte e miracoli: a che famiglia appartiene, come si riproduce, come aggredisce, per quanto tempo resta attivo, se preferisce le donne agli uomini, se fugge davanti ai neri e cosi via. Il fatto e che le uniche indicazioni terapeutiche che sanno indicare consistono negli arresti domiciliari e nel praticare le abitudini di Ponzio Pilato. Facciamoci coraggio. Moriremo guariti. Pereat mundus, salus fit.

Ultimi Dagoreport

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)