vacca agusta morte reality

COME FINÌ TUTTO IN VACCA (AGUSTA) – VENT’ANNI FA A PORTOFINO LA SCOMPARSA MISTERIOSA DELLA CONTESSA, CHE POI SI SCOPRÌ ESSERE SCIVOLATA E PRECIPITATA IN MARE DALLA TERRAZZA DI VILLA ALTACHIARA SOTTO EFFETTO DI WHISKY E SONNIFERI: PER LA PRIMA VOLTA LA MORTE DIVENNE REALITY, UN FORMAT CHE NON CI HA MAI ABBANDONATO – EMILIO FEDE CHE GONGOLAVA PREGUSTANDO IL BOOM DI ASCOLTI, LE TELECAMERE DEL TG1 AL LARGO DELLA BAIA, LA CRONACA NERA CHE INIZIÒ A ENTRARE NEI SALOTTI TV CON ESPERTI E PSICOLOGI...

Marco Imarisio per il “Corriere della Sera

 

emilio fede

Sono passati già vent'anni, ma è ancora oggi. Dalla porta appena socchiusa filtravano le voci e le figure di due uomini a quel tempo piuttosto noti. Seduto ai bordi del letto, Maurizio Raggio parlava con il suo amico Emilio Fede, direttore del TG4, che lo aveva raggiunto da Milano. Stavano trattando l'intervista esclusiva di un'altra persona, Susanna Torretta, donna del mistero, amica del cuore della contessa scomparsa, che verrà poi declassata a semplice conoscente.

 

francesca vacca agusta e maurizio raggio

Quello era il piatto forte dell'accordo in via di definizione nel segreto di una stanza al primo piano dell'hotel Splendido mare di Portofino, meta di sceicchi e nababbi che deve il nome a Gabriele D'Annunzio. Un colpo giornalistico che avrebbe poi dovuto essere condito con speciali, approfondimenti, tutti concordati con un certo rigore, scrivendo su un foglio l'ora e il giorno della messa in onda.

 

FRANCESCA VACCA AGUSTA

«Vedrai che ascolti che facciamo» gongolava Fede, tutto sommato con buone ragioni.

La triste storia della contessa Francesca Vacca Agusta, vita intensa alle spalle e davanti un presente di solitudine e infelicità, scomparsa l'8 gennaio del 2001 precipitando in mare dalla terrazza di Villa Altachiara, dimora esclusiva ma con una reputazione da toccare ferro, inaugura l'epoca della cronaca nera come un reality show, dove vengono condivisi in pubblico sentimenti, dolori e finzioni, da esprimere comunque in favore di telecamera.

 

contessa vacca agusta

Fu il debutto di qualcosa che è arrivato fino ai giorni nostri, la vita e anche la morte in diretta. C'erano i fidanzati, gli amanti, un tesoro di eredità da cercare, c'era il jet set frequentato dalla povera donna, e una dimora considerata maledetta. C'era persino l'intrigo incarnato dal penultimo compagno, l'enigmatico Maurizio Raggio, che si arrabbiava molto quando lo si definiva faccendiere, ma insomma non si capiva bene come campasse, amico e confidente della famiglia Craxi, sospettato di aver trasportato tesori dell'ex leader socialista all'estero, dettaglio da lui rivendicato con la faccia tosta che lo aveva reso celebre.

 

FRANCESCA VACCA AGUSTA E GIANNI AGNELLI

C'era tutto, e non c'era niente. Perché alla fine il delitto che inaugurò la stagione dei delitti mediatici, non era tale. Sotto effetto di whisky e sonniferi, la contessa scivolò in giardino e precipitò. Era da sola in casa con il suo nuovo fidanzato, il messicano Tirso Chazaro. Il suo corpo venne ritrovato diverse settimane dopo al largo di Tolone. Ci vollero mesi per stabilire una verità che con il senno di poi sembrava evidente, o almeno appariva chiara l'impossibilità di dimostrare qualcos'altro, senza testimoni, senza alcuna pezza d'appoggio a tesi diverse dal tragico incidente.

 

francesca vacca con il marito conte agusta

L'occasione era ghiotta. E venne colta, soprattutto dagli addetti ai lavori. Gli inquirenti aprirono una inchiesta per omicidio volontario, senza lesinare su dettagli ambigui, come i segni di colpi «inferti» alla testa della salma, che era rimasta in balia di acqua e scogli per oltre un mese. A Portofino ricordano con una punta di malizia la mattina del 5 febbraio, quando i dirigenti del Ris di Parma si esibirono in una discesa in corda doppia dalla sommità della scogliera assieme ad altri consulenti dell'accusa.

 

francesca vacca agusta e maurizio raggio

Le telecamere del TG1 riprendevano la scena da una pilotina appostata al largo della baia. Fu in quella occasione che nacque una compagnia di giro composta da esperti e psicologi di vario genere, usa a ritrovarsi sui luoghi dei delitti più o meno celebri, e soprattutto nei salotti televisivi.

 

Ma a dettare i toni di una vicenda sono sempre i protagonisti. Negli ultimi anni, sono pochi coloro che hanno scelto riserbo e silenzio, avendone indietro spesso una forma sottaciuta di rispetto mediatico. Non fu certo quello, il caso della disputa intorno alla defunta contessa. Parlavano tutti, e più volte al giorno. Mettevano in scena sentimenti e dettagli inediti con inedita naturalezza.

 

contessa vacca agusta

Raggio sapeva come utilizzare la stampa, tutto sommato era passato indenne attraverso Mani Pulite, il suo rivale messicano rispondeva con la stessa moneta, piangendo a richiesta. Erano uomini di mondo. E chi non lo era, come Susanna Torretta, l'unica che per altro non bussava a soldi, lo sarebbe ben presto diventato, posando per Capital e sbarcando all'Isola dei famosi.

 

Si arrivò al paradosso di due diverse cerimonie funebri per la stessa persona, nello stesso giorno, a poca distanza l'una dall'altra, con reazioni in diretta dei protagonisti a ogni pater ave gloria e chiacchiere in libertà all'interno della cappella mortuaria. Finì come doveva, nel nulla. Soppiantato da veri e tremendi delitti, il presunto mistero perse d'interesse. Negli anni ottennero ben poco risalto i tentativi dei personaggi di quella che ormai era stata declassata a telenovela di riaprire le indagini accusandosi l'uno con l'altro.

 

Vent'anni dopo non è rimasto che il contorno. La morte della contessa ha inaugurato un format poi adottato in altri settori della vita privata e pubblica. E tutti noi non abbiamo mai smesso di starci dentro.

Ultimi Dagoreport

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)