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CORNUTA, MAZZIATA E STANGATA - UNA 50ENNE LIGURE METTE UNA CIMICE NELLA MACCHINA DEL COMPAGNO PER SCOPRIRE EVENTUALI TRADIMENTI E VIENE CONDANNATA A 8 MESI DI RECLUSIONE PER VIOLAZIONE DELLA PRIVACY - LA BEFFA È CHE LA SIGNORA, CONDANNATA PURE A PAGARE LE SPESE LEGALI, ERA DAVVERO CORNUTA: IL COMPAGNO SCOPACCHIAVA IN MACCHINA CON L’AMANTE SULLE ALTURE TRA BORDIGHERA E VENTIMIGLIA - E LEI HA ASCOLTATO GLI “INCONTRI” D’AMORE, TRA GEMITI E GRIDOLINI…

Brunella Bolloli per “Libero quotidiano”

 

Cornuta e mazziata, tradita e condannata: insomma, è andata male a una cinquantenne ligure che voleva la prova d' amore del suo lui. La donna, gelosissima, aveva dei sospetti, captava la distanza che si era creata nella coppia e non si accontentava delle scuse o delle finte rassicurazioni del compagno: «Ma dai, cara, non fare la sciocchina, va tutto bene, ti amo come il primo giorno», eccetera eccetera. Balle. Il compagno aveva un' altra e chissà da quanto tempo la relazione andava avanti, chissà da quanto si destreggiava tra la fidanzata ufficiale e l' amante, viaggiando per le strade della riviera con puntatine in Costa Azzurra e cenette nei locali con vista mare.

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La cinquantenne dentro si struggeva e forse, come solo certe donne sanno fare, lo riempiva di domande, dubbi, telefonate per sapere dov' era e, soprattutto, con chi era. Lo controllava quasi come una stalker, gli faceva il terzo grado, gli dava il tormento.

 

Il compagno, ovviamente, come solo gli uomini sanno fare, negava tutto, si arrampicava su salite ripidissime di specchi, inventava la qualunque, giurava di essere stato con i colleghi, con la mamma, con la bisnonna defunta, con il maestro d' asilo, dal dentista per l' ennesima carie, perfino con il peggior nemico pur di tenere nascosta la sua tresca alla consorte.

 

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La quale, sempre più sospettosa, un giorno è entrata in un negozio di elettronica e si è fatta vendere una Mica, una microspia per intercettazioni a distanza collegata ad una scheda sim che aveva intestato a suo nome. Ha piazzato la cimice nell' automobile di lui e si è messa in ascolto. Così ha scoperto il tradimento.

 

AMPLESSI A BORDO

La Mica, infatti, ha registrato gli amplessi dell' uomo con l' amante a bordo dell' utilitaria, i gridolini di lei e le parole di lui, il quale, evidentemente, non sapendo dove andare a consumare con la nuova fiamma senza correre il rischio di essere beccato dalla compagna virago, si appartava in macchina, sulle alture tra Bordighera e Ventimiglia, dove poteva, ma intanto ovunque andasse la cimice registrava, per cui addio privacy.

 

La vicenda è cominciata nel 2016 e dall' amore (malato) si è passati alla trafila giudiziaria.

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La signora, infatti, pur di stanare il compagno fedifrago si era trasformata in una 007 in gonnella, faceva appostamenti continui, scenate, ma anche incursioni nella vita privata del fidanzato, come quelle attraverso la cimice posizionata sulla Nissan di lui.

 

La cinquantenne di Valle Crosia, avendo colto in fallo il moroso, dopo lo shock pensava, forse, di essere pronta per essere assunta alla Cia o in qualche task force di servizi segreti, tipo quelle che il premier Conte avrebbe voluto organizzare. Invece è stata condannata a 8 mesi di reclusione per avere vìolato la privacy della sua "vittima".

 

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Il reato si chiama «illecite interferenze nella vita privata» ed è previsto dal codice penale (articolo 615 bis) anche se, finora, la casistica riporta molti più episodi a carico dei maschi che delle femmine, visto che sono più spesso gli uomini a pedinare, fotografare, registrare le mogli o le ex alla ricerca di presunti amanti o, semplicemente, a spiare le donne nude negli spogliatoi della palestra o perfino dalla finestra di fronte (va distinto caso per caso). Il delitto è punibile a querela della persona offesa, il che significa che il traditore, scoperto, ha denunciato la tradita.

 

PURE LE SPESE LEGALI

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La cinquantenne si è vista applicare dal giudice Francesca Minieri di Imperia la misura condizionale, subordinata al pagamento di mille euro di provvisionale e 2mila euro di spese legali. La sua colpa, infatti, è di avere utilizzato una microspia per intercettare il partner, il quale viveva un incubo.

 

Il rischio insito in queste attività di spionaggio da dilettanti è che poi c' è sempre qualcuno più esperto e capace nel ramo. Infatti, quando il cornificatore ha trovato la cimice sulla sua auto si è rivolto a veri investigatori privati per la bonifica del mezzo e dell' abitazione, così gli 007 sono risaliti alla compagna, ormai ex, ed è scattata la denuncia. Forse bastava solo dire prima la verità.

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